Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Andreatorinista    19/11/2014    4 recensioni
Durante una spedizione archeologica a Betania, in Cisgiordania, Sakura Haruno e il suo Team di Scienziati riportano alla luce quello che si dice essere il Sepolcro dove Lazzaro fu deposto alla sua morte.
Ma all'apertura della bara in pietra qualcosa va storto, e la salma apparentemente senza vita e avvolta dalle bende si rianima, sparendo all'orizzonte e lasciando dietro di se una scia luminosa.
Che cosa avranno mai risvegliato?
Genere: Generale, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CDL2 “Come ti chiami bel giovanotto?”
“Mi chiamo…”
Era questione di attimi, di millesimi di secondi, ma a Hinata serviva al più presto un nome.
Fu in quel momento che notò la busta che aveva in mano Temari.
Era sempre solita uscire portandosi dietro qualcosa da mangiare, e quel giorno aveva dentro ben due confezioni di ramen in scatola.
La marca la conosceva molto bene, era anche la sua preferita. Ne mangiava parecchio quando doveva lavorare ma non poteva soffermarsi troppo sul cucinare qualcosa di complesso che le richiedeva più di 5 minuti di cottura.
L’aveva riconosciuta subito perché il simbolo della casa di produzione era un Naruto gigante.
“(MA CERTO!!!!) NARUTO!!!”
“Eh?”
“S-Si…si chiama…Naruto Uzumaki, ed è il mio nuovo vicino di casa...eh eh eh eh…”

Alzati e cammina
Per scoprire di essere vivo come non mai…
Lazzaro stamattina
E resuscita un pezzo alla volta la volontà…”
(Subsonica-Lazzaro)

LAZZARO
Cronache Del Primo Redivivo

2° Capitolo-Bisogna Adattarsi

“Naruto eh…è un bel nome.”
“Davvero?” Chiese leggermente perplesso, inclinando di poco la testa, mentre con lo sguardo andava a fissare Hinata, che con dei gesti da mima esperta gli suggeriva di stare alla cosa e di non farsi beccare.
“Ma certo, guarda qui.” Temari alzò leggermente la busta, mostrando il contenuto al giovane ragazzo, che chinò leggermente il capo verso il basso per guardarne l’interno, trovando appunto le confezioni di Ramen in scatola che avevano come logo un Naruto gigante.
“Ehm…sarebbero?”
“Ramen istantaneo.” Rispose con orgoglio, gonfiando il petto.
“Io adoro il Ramen istantaneo. Con il lavoro che faccio non mi capita mai di avere del tempo libero per fare un pasto sostanzioso, e da quando ho scoperto questa prelibatezza la mia vita è cambiata da così a così. Adesso non riesco a farne a meno neanche in quei ritagli di tempo dove posso permettermi qualcosa di più sostanzioso…” Nel frattempo che Temari raccontava la nascita della sua passione per il Ramen, Lazzaro tirò fuori una delle confezioni dalla busta maneggiandola con cura, non avendone mai vista una prima d’ora.
“Che strano artefatto…” Disse fra se e se sottovoce, mettendolo controluce per provare a vedere se fosse possibile osservarne l’interno.
“E questa linguetta?”
“Quella? Beh serve per apri…” Non fece in tempo a spiegare il suo funzionamento.
Il ragazzo la tirò, aprendone il contenuto, proprio nel momento in cui era posizionato capovolto sulla sua faccia.
Inutile dire che tutti gli spaghetti e tutte le spezie che erano all’interno della confezione gli caddero in faccia, spaventandolo a tal punto da gettare la confezione lontano ed indietreggiare, ritrovandosi completamente sporco di verdurine e pasta.
“OH CIELO!!!”
“Coff coff…mi è andato di traverso qualcosa.” Disse con voce leggermente strozzata, continuando a tossire, il tutto sotto gli occhi esterrefatti di Temari, che non si capacitava di cosa fosse avvenuto in quel preciso istante dinanzi a lei.
“…Ma è scemo?”
“Eh…un pochino…diciamo che non è molto ferrato su queste cose così…avanzate tecnologicamente ecco…” Le rispose cercando di non farsi vedere nervosa, ridacchiando istericamente, mentre con lo sguardo andava a punzecchiare Naruto come a volergli dire cosa stesse combinando.
“Avanzate tecnologicamente? Una confezione di Ramen?”
“Beeh eh eh eh…”
“E non farmi la pecora Hinata, seriamente.” La prese per mano, per poi girarsi verso il ragazzo, che nel frattempo continuava a litigare con gli spaghetti che aveva fra i capelli.
“Ascolta testa di ca…volevo dire Naruto, io e la mia amica andiamo un attimo a colloquiare in camera sua, saresti così cortese da rimanere seduto sul divano e da non muoverti così da evitare altri danni?”
“Ah? M-Ma si si certo, non preoccuparti.” La sua risposta fu pressoché vaga e disinteressata, visto che la sua attenzione era focalizzata sugli spaghetti che gli erano caduti ai piedi e sulla testa.
“Ti ringraziamo…dai vieni.”
“M-Ma Temari…” Niente, fu trascinata con la forza in camera sua, mentre l’amica chiudeva la porta a chiave donde evitare intrusioni improvvise.
“Si può sapere chi cazzo è quel ritardato!?”
“Temari…calmati per favore…”
“Non posso calmarmi. Si è rovesciato una confezione del MIO Ramen in faccia!!!”
“H-Ho capito, credimi, non l’ha fatto apposta…”
“Qua non si tratta di farlo apposta o che tesoro.” Si avvicinò a lei, poggiandole le mani sulle spalle.
“Quel tipo ti piace?”
Al sentire la domanda arrossì di botto.
“M-MA COME TE NE ESCI!?”
“Io ti ho visto sai…il modo in cui lo guardavi era così…profondo e sensuale.”
“Ma se lo stavo rimprovera…”
“E comunque è un totale disadattato. Mi dici da dove viene?”
“Ehm…Non saprei, eh eh.”
“Hinata…” Assottigliò lo sguardo.
“Parla…”
“Aaah e va bene va bene, viene dal medio oriente, anche se non si direbbe. E’ un tipo che ha sempre vissuto in un mondo più arretrato del nostro, e si trova molto a disagio con i nostri usi e costumi. Se ci hai fatto caso ogni oggetto strano che non conosce lo chiama Artefatto.”
Fu molto brava a raccontare per filo e per segno la storia di Lazzaro, omettendo l’identità di quest’ultimo.
“Si infatti l’ho notato, il suo disagio psichico è decisamente esteso.” Gli diede ragione, portandosi due dita sotto il mento, ragionandoci su.
“…magari è esteso anche il suo ca…”
“TEMARI PER FAVORE SMETTILA!!!”
“D’accordo d’accordo, sono seria, lo giuro.”
“Nh…” E si sedette sul letto, sospirando, esausta e stufa di questa situazione, portandosi una mano alla fronte.
“Che c’è?” Chiese la ragazza, notandola leggermente provata.
“Niente…solo un leggero mal di testa.”
“Mi dispiace, sembra proprio che la mia presenza e quella di quel tipo ti stiano spossando.”
“Ma no, non siete voi due…forse sono io che devo ancora riprendermi dall’accaduto.”
“Ah parli della cucina?”
Hinata annuì.
“In effetti ridotta in quelle condizioni è totalmente inservibile.”
“Io non sono come te, non posso ridurmi a Ramen e altri cibi precotti, come posso fare?” Chiese quasi disperata.
“Non è un problema, ho un piccolo fornelletto da campeggio a casa, con quello potrai cucinare tranquillamente senza alcun problema.”
La ragazza dai capelli corvini sorrise, ma il suo era un sorriso tutt’altro che dolce e felice.
“Nh…e la bombola del gas da collegare al fornelletto?”
Temari rimase interdetta e per qualche secondo si sentì mentalmente stupida.
In effetti Hinata aveva ragione, il fornelletto andava con una bombola, ma l’unica che lei aveva le serviva per la sua di cucina, e quelle di Hinata erano irrimediabilmente esplose.
“…Sennò sai cosa puoi fare?”
“Dimmi…”
“Vai a vivere in laboratorio.” Esordì tronfia, convinta di aver trovato la soluzione a tutti i problemi dell’amica.
“COSA!?”
“Hai capito bene, il laboratorio è attrezzato anche per fungere da appartamento. Possiede una cucina, una stanza da letto, solo il salotto è assente dato che al suo posto vi è lo studio con tutti i macchinari.”
“Temari stai…stai dicendo sul serio!?” Per lei andare a vivere a contatto diretto col suo lavoro e la sua passione sarebbe stato un sogno che si avverava.
“Ma si, ne parlo io con Sakura ok?” Le fece l’occhiolino.
“Una cosa è sicura, in questa topaia meno ci vivi meglio è, e poi stare a contatto con quel tipo potrebbe renderti stupida.”
“Non essere così cattiva, in fondo è un bravo ragazzo, semplicemente non sa dove mettere le ma…”
Improvvisamente il rumore sordo di qualcosa di fragile che cadde a terra, rompendosi in mille pezzi, arrivò alle orecchie delle due.
Allarmate si diressero in salotto, e trovarono Naruto vicino ai cocci di quello che era un vaso molto pregiato.
Era…perché ora di pregiato c’erano solo i cocci, sparpagliati dappertutto sul pavimento, assieme agli spaghetti, alle verdurine del ramen di prima…e ad una strana polverina grigia.
“Che cosa è successo?” Chiese Hinata, trovando la risposta pronta di Lazzaro.
“S-Stavo togliendo alcuni rimasugli di ramen per terra, ero chinato, quando mi sono rialzato ho sbattuto per sbaglio su questo ripiano e il vaso è caduto…mi dispiace.”
“Non preoccuparti, Temari aiutami a pulire.”
“Si ci penso io.”
Tutti e tre si misero a raccogliere la sporcizia che era sparpagliata per terra, ma quando fu il turno della cenere, ovviamente raccolta da Naruto interamente con le mani, Temari ebbe un sussulto.
“Tesoro…quella cenere non è del camino vero?”
“Del camino? ... !!!!! NO FERMO NON FA…”
“Cosa?” Ormai era troppo tardi.
Tutta la cenere fu buttata di sotto dal terrazzo, e si sparpagliò via con una folata di vento, sotto lo sguardo attonito di Hinata, che si mise una mano dinanzi alla bocca per non scoppiare a piangere.
“MA SEI IMPAZZITO!? ERANO LE CENERI DELLA MADRE, LE AVEVA CONSERVATE IN QUEL VASO E TU GLIELE HAI GETTATE AL VENTO!?”
“EEEEEEH!?”
“Non ci credo…non ci credo…non può essere accaduto davvero…non può…” Si ripeteva in continuazione la padrona di casa, lasciandosi cadere sulle ginocchia.
“H-Hinata ti chiedo scusa, non pensavo che quelle fossero le ceneri di tua madre…mi dispiace…mi dispiace davvero molto. Ti prometto che ne parlerò con tua madre, se mi farò vedere pentito forse mi perdonerò per aver buttato la sua cenere.”
“GLIENE PARLERAI!?!?!?! MA CI STAI PRENDENDO PER IL CULO!?”
“Temari…Temari per favore vieni qui…e tu La…Naruto…allontanati da me.”
“V-Va bene…” Dissero entrambi all’unisono, dandosi il cambio, mentre la ragazza scambiò un’ultima occhiataccia al giovane, con quest’ultimo che non capiva dove avesse sbagliato.
“Sono qui tesoro…sono qui…” Gli disse l’amica, carezzandogli la testa, mentre lei cercava disperatamente di non versare lacrime.
“M-mia madre aveva sempre espresso il desiderio di essere libera…quindi…quindi dovrei essere felice che Naruto abbia gettato le sue ceneri al vento…”
“Hinata…”
“Forse…forse era colpa mia…ero troppo attaccata a lei e non ho mai avuto il coraggio di esaudire questo suo desiderio…” Tirò su col naso, mentre continuava a parlare a voce bassa, quasi rotta dal pianto.
“V-Voglio…voglio pensare che sia capitata la cosa più giusta.”
“Ascolta Hinata…se vuoi io quel tipo lo mando via a calci nel culo.”
“Non si può Temari…non si può.”
“Ma perché non si può?” Hinata gli rispose con dei continui cenni di no col capo, mentre gli dava ancora le spalle.
“Non posso dirtelo ora…una cosa però è sicura.”
“Cosa?”
Si voltò lentamente, mutando la sua espressione da triste e disperata a iraconda e alterata.
“Non possiamo andare avanti così, dobbiamo abituarlo alla nostra vita, ai nostri usi e costumi, dobbiamo insegnargli come si campa davvero nella Roma del ventunesimo secolo.”
“Sono d’accordo con te Hinata. Lascia che ti dia una mano.”
-Perdonami Lazzaro…ma non posso abituarmi io ai tuoi modi di fare di 2000 anni fa. Vivi nella nostra epoca ora…bisogna adattarsi- Pensò la corvina, rialzandosi, abbracciando Temari.
“Grazie…”
“Ma figurati, per me è un piacere aiutare un’amica…E TU!!!”
“Si?”
“Sappi che questa non te la perdonerò mai…lo sai vero?”
“I-Io non capisco, dico sul serio!!”
“Oh sì hai perfettamente ragione, non puoi capire…” Lasciò andare Hinata, avvicinandosi a lui, puntandogli con forza il dito contro il petto.
“Per questo io e lei ora ti educheremo come si deve, a modo nostro, affinché errori simili non riaccadano più…e guai a te se ti rifiuti, capito biondino?”
Deglutì sonoramente, sentendosi molto in soggezione.
“L-Lo prometto…farò tutto quello che voi mi direte di fare.
Sul viso di Temari si dipinse un sorriso quasi sadico.
“Bravo bambino…ora sì che ci capiamo.”



“Si…si ho capito…continuate a cercare, non può essere atterrato tanto lontano.” Riagganciò, mettendosi le mani fra i capelli.
“Davvero una brutta situazione eh?”
“Non parlarmene Ino…non parlarmene…” Rispose Sasuke, mentre continuava a guardare la scrivania, piena di fogli da firmare, di documenti da archiviare, e tutto mentre Lazzaro era a piede libero.
“Ma come mai cerchi così disperatamente questo…redivivo? Non penso che sia soltanto per una trovata pubblicitaria.”
In quel momento entrò Karin, dopo aver bussato alla porta.
Sasuke alzò lentamente lo sguardo verso di lei.
“Cosa c’è?”
“E’ tornata quella persona…che cosa faccio?”
Al sentir parlare di quella persona, il moro assottigliò lo sguardo, sospirando, per poi alzarsi dalla sua postazione, dirigendosi all’ingresso.
“Dille di presentarsi al solito posto, io lo anticipo. Ino tu torna alla tua scrivania e disdici tutti i miei appuntamenti.”
“M-Ma Signore, oggi doveva tenere una conferenza stampa…”
“Non m’interessa. Ho altre cose da fare al momento.” E senza aggiungere altro si diresse verso l’ascensore, lasciando le due ragazze da sole nel suo studio.
“Karin…”
“Si?”
“Mi spieghi una cosa? Chi è ‘quella persona’?”
“E’ un ragazzo abbastanza giovane, capelli neri, un po’ pallido, non è la prima volta che viene qui, ma Sasuke sembra conoscerlo molto bene, tant’è che chiede di vederlo sempre nel solito posto, e senza essere accompagnato da nessuno…”
Nel frattempo Sasuke, all’interno dell’ascensore, le cui porte si erano chiuse ormai da qualche secondo, tirò fuori una piccola chiave, la girò all’interno di una serratura nascosta nel dispositivo di selezionamento dei piani del macchinario, facendo uscire allo scoperto un pulsante nascosto, che aveva la dicitura di -1 su di esso.
Lo premette e l’ascensore scese lentamente, accompagnando il capo della ditta di farmaci fino ad un piano sotterraneo non descritto dalla planimetria della struttura, e dove aveva accesso soltanto lui e…quella persona.
Quella stessa persona che, una volta che l’Uchiha uscì dall’ascensore, si ritrovò davanti, all’interno di una stanza con dei pannelli isolanti di vetro.
Era molto simile alle camere da interrogatorio usati nei telefilm polizieschi, solo che si trovava al di sotto di una struttura farmaceutica.
L’Uchiha con la stessa chiave aprì la porta, entrando dentro e venendo quindi assalito verbalmente dalla persona che era in attesa al suo interno.
“Quanto cazzo ci hai messo ad arrivare he?! QUANTO CAZZO TI CI E’ VOLUTO PER…”
“Ora ti calmi e ti tranquillizzi…altrimenti rischi un ictus…e non voglio che accada…” tirò fuori da un cassetto un sedativo inserito in una siringa e glielo iniettò di prepotenza nel collo, facendolo calmare in un istante.
“Dopotutto sei il mio paziente zero…se si venisse a sapere che hai sperimentato per la prima volta gli effetti della mia medicina mi chiuderebbero in gattabuia per il resto dei miei giorni.”
Il tipo, ora leggermente più calmo, si adagiò col mento sul tavolo, mentre continuava ad avere lo sguardo basso.
“Quella medicina è una droga…non riesco più a vivere senza di essa. Ti prego, dammene ancora…non ti chiedo molto.”
“La avrai, non preoccuparti…la avrai…” Si sedette dall’altra parte del tavolo, alzandogli il viso dal mento, guardandolo con un’aria molto sadica, malvagia, con l’aria di uno che sapeva di avere in pugno la vita di una persona.
“Tu però devi sempre fare qualcosa in cambio…per me…” Gli diede una foto.
Su quella foto vi era l’immagine leggermente sfocata di Lazzaro. La qualità dell’immagine implicava la presenza di un ritocco fatto con uno zoom sul computer su di una foto fatta alla televisione mentre veniva rimandato in onda di nuovo il servizio sulla scoperta del corpo del redivivo.
“Qualsiasi cosa…farò qualsiasi cosa, sono disposto anche ad uccidere ma ti prego…dammene ancora.”
“Tempo al tempo…Sai…” Gli mise la foto nella tasca del suo giubbotto.
“Prima però…comincia col trovarmi il tizio nella foto…e te ne sarò eternamente grato.”

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSALVE A TUTTI
Ma come state? Quanto mi siete mancati.
Un mese è volato in fretta, e io puntuale come uno svizzero con al polso un orologio svizzero vi porto il secondo capitolo di Lazzaro.
Iniziano a scoprirsi alcuni altarini, ma il mistero rimane.
Che intenzioni ha Sasuke?
Cos'è davvero l'Iscariotina?
Chi è Sai?
Ma soprattutto riusciranno temari e Hinata ad educare LAzzaro al mondo moderno?
Lo scopriremo solo fra altri 30 giorni =).
Vi ringrazio ancora per il sostegno che mi date con le recensioni o anche solo mettendo la fic fra le preferite, o semplicemente leggendola anche per sbaglio, grazie, grazie mille a tutti voi =).
Ora però passiamo ai ringraziamenti e alle risposte alle recensioni del capitolo scorso, per chi si ferma quì do appuntamento al 19 dicembre =D BYE BYE.

WOLFEYES: Si la tua stampella mi ha dato l'input necessario ad aggiornare la fiction u.u anche perchè non potevo farmi massacrare di legnate XD.
Mi dispiace solo che questo capitolo sia dedicato a tutt'altro e non al racconto di lazzaro su ciò che è avvenuto davvero 2000 anni fa, ma tempo al tempo, appena scopriranno chi è in realtà salterà tutto fuori ^w^ continua a seguirmi non te ne pentirai =).

CRAZYFROG95: Ehilà =D No non sono credente sono ateo o meglio odio il dio professato da qualunque religione, perchè penso che non abbia nulla di divino o ultraterreno ^^.
Si conosco abbastanza l'argomento, certo alcune cose le devo andare a rivedere, ma lo conosco =) altrimenti non avrei mai potuto prendere posizione ^^.
Grazie mille per la tua recensione, mi auguro che questo capitolo possa piacerti =D.

HANNON: Ama <3 Adoro ricevere i tuoi commenti, sono molto frizzanti e allegri =D mi riempiono il cuore di gioia.
Si diciamo che alcuni caratteri dei personaggi li ho ideati basandomi su qualche persona reale =P e non avevo dubbi che se ti fosse capitato Naruto a casa saresti stata ultracontenta =P ti conosco troppo bene.
Per le scene hot...nnnnh...ci lavorerò su =P ti dico solo una cosa: ci saranno, eccome se ci saranno.
Un bacione ti aspetto in chat ^O^ tvb.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Andreatorinista