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Autore: SivvHerondale    19/11/2014    2 recensioni
Brenda, 16 anni, ha una normale vita con un normale fratello maggiore e una normale famiglia, in una normalissima casa.
Ma una notte, svegliatasi di soprassalto, fa un incontro che le sconvolgerà l'esistenza, e sarà costretta a saltare da un posto all'altro in continuazione.
Ma sopratutto, la cosa fondamentale di questa sua avventura sarà una sola parola: CORRI!
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Sorpresa, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO CINQUE

 

-Okay, allora, abbiamo un bel po’ di giri da fare!- Il Dottore si avviò tranquillamente verso quella che sembrava un’enorme superficie piena di pulsanti, leve e lucine che si sviluppavano intorno ad un tubo che conteneva qualcosa di brillante. Brenda invece entrò con calma, ammirando tutto. Era DAVVERO più grande all’interno! E anche di molto!

-Brenda! Vieni per favore? Dobbiamo fare una lista!-

La ragazza si affrettò a raggiungere Doc. -Allora- cominciò il Dottore -buttiamo giù una lista di oggetti e i relativi pianeti di provenienza!- Estrasse una biro e dei fogli da chissà dove, e scrisse.

 

Occorrente:

1) 6 Foglie color crema - Trasmafon

2) Uno stabilizzatore transdimensionale subtemporale - Gomnusis

3) 40 cellule di carta autorigenerante - Fibrominop

4) 3 ranefanti secche - Sontremon

5) Un atomo di elio - Terra

 

-Rane… Ranecosa?- Bren non ci capiva niente. E nel miscuglio di quegli strani ingredienti, cosa c’entrava l’elio? Ma la pazza anche se geniale non era lei.

-Beh,intanto non puoi andartene i giro in pigiama a pinguini e ciabatte con i pon pon.- Bren si guardò i piedi -E cosa c’è di strano? Tu hai una cabina ancora più strana della mia vestaglia a maialini che parla!-

-Cos…Cosa? Bren, lasciamo perdere. Terza porta a sinistra, c’è un armadio, scegli pure cosa indossare!- Doc sorrise e le mostrò la via.

Brenda si avviò verso la porta designata, e nel mentre si diede un’altra occhiata intorno. Cavoli, com’era grande quel posto! Enorme e minuscolo, tutto allo stesso tempo, alla faccia della fisica! Trovata la stanza e dopo un veloce cambio d’abito, si guardò allo specchio. Aveva scelto una maglietta a maniche corte blu, un paio di jeans chiari e una fascia per capelli verde, che s’intonava perfettamente ai suoi occhi. Per le scarpe, fu un vero problema. Le uniche che le andavano sembravano un paio di scarpette da elfo, con una punta gigantesca. Sconsolata, si rimise le sue ciabatte ma, con sua grande sorpresa, trovò un paio di scarpe a lei familiari. -Oh, che strano, sono le stesse scarpe di mamma!- Fortunatamente, le calzarono a pennello, quindi ridiscese per andare dal Dottore.

-Doc, sono pronta!-

-Fantastico! Ora vieni, ti mostro una cosa.-

Bren si avvicinò al quadrante, e dopo che Doc ebbe acceso qualche pulsante e spostato qualche leva, si sentì un rumore strano, uno wheeeeo wheeeeo.

Dopo pochi secondi, tutto cessò. -Cos’è successo?- Chiese Bren.

-Abbiamo viaggiato nello spazio! Siamo alle coordinate 54. 98. 322. , anche conosciute come il luogo del pianeta Trasfamon, un mondo quasi totalmente privo di vita nel quale potremo trovare le foglie che ci servono. Andiamo?-

-Abbiamo… abbiamo cosa? Viaggiato nello spazio?!-

-Non ci credi? Esci a dare un’occhiata.-

Bren uscì, e ciò che si trovò davanti era proprio come lo aveva descritto Doc. Una landa desolata color prugna si estendeva a vista d’occhio. Sembrava fatta di sabbia, ma luccicava. Bren si chinò a raccoglierne un po’, ma subito Doc la fermò:-No! Non la toccare! Potrebbe essere pericolosa!- ma proprio mentre pronunciava queste parole, all’orizzonte comparvero delle cose, che sembravano scappare da qualcosa. Subito dopo, comparve una figura non troppo alta, con in mano una pistola laser e in testa una zazzera di capelli biondi. Teneva testa a tutti quegli alieni, che più si avvicinavano più sembravano brutti. La ragazza (avvicinatasi ancora, sembrava proprio una ragazza) stava eliminando i mostri uno ad uno, e quando gliene rimase solo uno era decisamente vicina al TARDIS. Sparò all’ultimo, che esplose come fosse stato un barattolo di marmellata caduto a terra. Ancora con la pistola puntata, sorrise e disse: -Ciao, dolcezza-.

 

Angolo dell’autrice:

Buonasera a tutti! Scusatemi, ma questo capitolo è un po’ corto, ma l’avevo promesso alla mia sister-in-fangirl, FoxFace00.
Prometto di rifarmi con i prossimi!
Intanto, vi è piace come sta andando la storia? C’è qualcosa che dovrei correggere? Inoltre, vi è piaciuto questo capitolo dove avrete sicuramente riconosciuto River? (La amo da impazzire, la infilerò un po’ dovunque!)
Lasciate una recensioncina! :*
Ringrazio come al solito FoxFace00 che ha recensito il capitolo precedente e ringrazio anche te, piccolo lettore silenzioso del mio cuore :3
Ciao ciao!
-SivvHerondale
 
  
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