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Autore: Kitsune 93    20/11/2014    2 recensioni
Naruto e Sakura hanno avuto una figlia e lui è diventato il sesto Hokage.
Kitsune deve partire per la sua prima missione di livello D con i suoi compagni di squadra, ma nulla andrà come era stato previsto...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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«Ne sei proprio sicura Ino?» mormorò Sakura.
«Purtroppo si, è stata l'ultima cosa che Kakashi ha detto prima di morire..» rispose lei con le lacrime agli occhi.
«Devo partire subito» affermò agitato Naruto, cominciando a correre verso l'uscita dell'ospedale.
«Vengo con te»
«No! Tu resti qui!» disse girandosi verso la moglie e afferrandole le spalle «Ho bisogno di saperti al sicuro, almeno tu! Fidati di me, la riporterò a casa!»
«E' anche mia figlia Naruto!» rispose lei furiosa scrollandosi la stretta del marito dalle spalle «Non puoi pretendere che io me ne stia qui con le mani in mano! Ad aspettare! Non voglio più essere inutile come lo sono stata in passato e non puoi obbligarmi a restare qui! Lo sai che NON posso stare qui...» calde lacrime cominciarono a bagnarle il viso «Tu non te ne staresti a casa a aspettare...» aggiunse poi puntando i suoi occhi in quelli di Naruto.
Con non poche difficoltà l'Hokage acconsentì.
«Ino avverti Tsunade e dille che mi dovrà sostituire, non so quando torneremo!» esclamò poi Naruto voltandosi verso l'amica, la quale annuì e cominciò a correre per cercare la donna.

***

«Hai un piano?» gli chiese Sakura mentre saltavano da un albero all'altro. Lui non rispose, era troppo concentrato a tenere a bada la volpe.
Aveva sempre considerato Sasuke come un fratello, ma se solo osava toccare Kitsune l'affetto che provava per lui non lo avrebbe trattenuto dall'ucciderlo.

***

Dopo una giornata di viaggio a Sakura dolevano le gambe, ma non poteva fermarsi, non aveva alcuna intenzione di farlo. Si ero concessi solo brevissime soste per bere e mangiare le barrette energetiche che si erano portati dietro.
«Maledizione!» urlò Naruto frustrato mentre ancora correvano «Perché non li abbiamo ancora trovati?? Dove diamine si sono cacciati?»
«Io credo..» Sakura non fece in tempo a finire la frase che un forte senso di nausea le fece perdere lucidità, tanto che non riuscì ad afferrare il ramo davanti a lei e cominciò a cadere.
«Sakura!!» urlò Naruto correndo in suo soccorso. Fortunatamente riuscì a prenderla prima che toccasse terra. L'altezza era tale che di sicuro si sarebbe rotta qualcosa, se non peggio.
«Tutto bene?» le chiese preoccupato accarezzandole la testa.
«Naruto..» cominciò a dire lei divincolandosi dalla sua presa, lui la lasciò subito andare e Sakura corse velocemente dietro un albero per vomitare.
Lui le andò dietro e le tenne i capelli in modo che non si sporcassero «Che hai? Stai male?» gli chiese poi più preoccupato.
«Niente, sto bene!» disse Sakura cercando di ritrovare un po' di contegno «Devo solo essermi affaticata troppo! Ma non ti preoccupare, possiamo ripartire, sto molto meglio adesso!»
«Sicura?» chiese lui, aveva una certa urgenza di partire, ma era comunque preoccuapato per sua moglie.
Lei annuì decisa.
«Bene allora» disse poco convinto «Andiamo!» e subito si rimisero in viaggio.

***

“Ma dove mi hanno portata? Non conosco questo posto!” pensò Kitsune spaventata guardandosi intorno. Dopo quelle che le sembrarono ore si era fermata in un piccolo spiazzo nel bosco.
Le gambe le facevano male, ma non poteva fermarsi, doveva andare avanti e tornare al villaggio.
Un rumore improvviso la fece sussultare. Fece appena in tempo a lanciarsi dietro a un cespuglio che due figure si posarono sul ramo dell'albero davanti a lei.
Le due persone stavano parlando, così decise di rischiare e di guardare chi fossero.
Si sporse un pochino e quello che vide la fece singhiozzare.
Uscì con un balzo dal suo nascondiglio muovendo le braccia e urlando «Mamma! Papà!» incurante che tutto quel rumore l'avrebbe facilmente fatta localizzare dai nemici.

***

Naruto e Sakura stavano saltando da un albero all'altro. Non erano ancora riusciti a trovarla e stavano cominciando a scoraggiarsi. Quel posto era troppo grande per loro due da soli, bisognava tornare al villaggio e chiedere rinforzi.
«Come stai?» le chiese guardandola attentamente, non aveva un bell'aspetto.
«Sto bene! Però credo che..»
«Mamma! Papà!».
I due si voltarono di scatto, Kitsune stava correndo verso di loro.
Dopo un attimo di sorpresa Naruto saltò giù dall'albero «Amore mio! Finalmente ti abbiamo trovata! Stai bene?» le chiese preoccupato guardandola dal basso verso l'alto.
«Sì papà sto bene!» rispose lei asciugandosi le lacrime e buttandogli le braccia al collo.
Sakura stava per scendere dall'albero quando una strana sensazione la fece arrestare. C'era qualcosa che non andava. Non che dubitasse delle capacità di sua figlia, ma come aveva fatto a seminare Sasuke e i suoi uomini?
Cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di qualcosa..e alla fine lo trovò.
Lui era lì, un ghigno orrendo sul volto. Era tutta una trappola per arrivare a Naruto.
«Sasuke...»mormorò.
Poi vide un luccichio e capì «Naruto attento! E' una trappola!» stava per correre verso di lui, quando un kunai le colpì una gamba facendola cadere rovinosamente a terra.
Subito Karin le fu addosso e cominciarono a lottare.
«Sakura!» urlò Naruto, ma subito fu costretto a girarsi sentendo un fruscio di foglie dietro di lui.
Sasuke gli stava correndo incontro, una intensa luce azzurra li ricopriva il braccio. Naruto capì al volo le intenzioni dell'ex compagno di team e prontamente spinse Kitsune lontano da lui e si preparò a difendersi dall'attacco.
Sasuke lo colpì in pieno petto, facendolo volare per diversi metri.
«Papààà!» urlò Kitsune cominciando a muoversi per raggiungerlo.
Sasuke però la superò velocemente con un altro mille falchi, pronto a colpire. Kitsune guardò sua madre che, dopo aver sconfitto Karin si stava occupando di altri due ninja. Non poteva contare su di lei.
Concentrò tutto il chakra sui piedi e cominciò a correre verso suo padre.

***

Lo aveva preso in pieno nel petto. La ferita gli faceva male da morire, tanto da toglierli il fiato.
Tentò di tirarsi su, ma non ci riuscì. Con la coda dell'occhio vide Sakura combattere, non poteva lasciarsi andare, che cosa le avrebbero fatto se si fosse arreso? E chi avrebbe protetto Kitsune?
Cominciò a alzarsi a fatica, ma era troppo debole per preparare un rasengan e Sasuke era troppo vicino. Non poteva fare altro che proteggersi di nuovo.
Chiuse gli occhi e attese l'impatto imminente.
All'improvviso sentì qualche goccia calda bagnargli il viso. Confuso aprì gli occhi e quello che vide gli fece gelare il sengue nelle vene.
«NO!» urlò, sentendo la volpe prendere controllo del suo corpo.

***

Sentendo tutto quel rumore Sakura si girò, vide Naruto steso a terra e Sasuke che correva verso di lui.
“La tecnica dei mille falchi” pensò terrorizzata guardo la mano del moro, doveva sbrigarsi.
Concentrò il chakra nella mano e tirò un pugno potentissimo all'ultimo ninja, poi cominciò a correre verso il marito.
Poi la vide. “Ma cosa?” pensò guardando Kitsune correre anche lei verso Naruto.
Uno strano pensiero le banelò nella mente “Non vorrà mica..”
«Kitsune fermati!» le urlò lei, ma la figlia girò solo il volto per guardarla e...le sorrise.
«No!» urlò Sakura di nuovo, correndo ancora più veloce. Era vicinissima a Naruto quando Karin le piombò di nuovo addosso facendola rotolare di lato.
Sakura fece appena in tempo a girarsi per vedere la mano di Sasuke trapassare il petto di sua figlia.

  
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