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Autore: AlekHiwatari14    20/11/2014    1 recensioni
[Preceduto da My Life like a Vampire.]
Rita Sawada, una giovane che scopre di essere un vampiro quando un tempo, prima che la fantasia si scontrasse con la realtà, pensava fosse un essere noto nella realtà come "umana".
Ed è stata proprio quel mescolarsi che l'ha condotta lì, a vivere insieme a quei amabili vampiri di nome Sakamaki & conoscere gli altri vampiri come i Mukami.
L'unico problema è che lei è tormentata. Il suo cuore è tormentato. E stavolta, tra intrighi amorosi, lotte e sopratutto sangue, molto sangue a lei negato da tempo, si troverà di fronte a scelte su scelte.
Il suo cuore troverà pace? Il potere di cui ha bisogno per essere un'eccellente essere, noto a tutti i viventi consapevoli di quella realtà come 'intoccabile', lo troverà?
Riuscirà a diventare un vampiro completo e a dar pace al suo cuore? E l'amore della sua vita, chi è veramente?
Tutto questo lo scoprirete solo leggendo! Buona lettura.
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kou Mukami, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Subaru Sakamaki, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Capitolo 26 - Il compleanno dimenticato.


Eravamo appena arrivati all'università mano nella mano con la borsa della palestra a tracollo. I Sakamaki appena ci videro incominciarono a dirne di tutti i colori.

Kanato:Rita!!!
Subaru:Dove te la sei portata, eh?
Rita:Ragazzi, calmatevi. Siamo andati un pò in giro.
Yui:Rita, però così non puoi andare avanti.
Ayato:E già! Hai perso altre 3 ore di lezione. 
Kanato:Che ti sei messa in testa?
Rita:Nulla.
Raito:Lo so io chi è il colpevole. E' il ricciolino qui.
Kou:Ehi! Ricciolino a chi?
Raito:A te. Da quando sei venuto Rita è diventata un'altra persona. 
Subaru:Già, che gli hai fatto?
Kou:Niente. 
Kanato:La stai portando sulla malastrada e a me questo non mi va.
Kou:Che vorresti dire? 
Raito:Che la stai facendo diventare una sgualdrinella peggio delle altre.
Rita:Ehi! Non ti permetto di parlare così a Kou!

Esclamai vedendo che lo stava praticamente addosso. Subaru mi prese la mano e mi fece da parte.

Rita:Subaru! Lasciami!
Subaru:Cammina! Andiamo a casa!
Rita:No!!

Urlai cercando di staccarmi da Subaru. Raito vedendo la scena e ciò che avevo detto incominciò ad alterarsi, mentre io, ormai, ero già lontana da loro.

Raito:Stupendo. Che gli hai fatto?
Kou:Te l'ho detto. 
Yui:Se non gli hai fatto niente perchè salta le lezioni?
Kou:Sono affari nostri.
Ayato:Affari vostri? 
Kanato:Perchè che vorresti dire? 
Raito:Che vuole dirci? Di toglierci da mezzo! Peccato che a togliersi da mezzo sarà lui visto che sta incominciando a rompere.
Kou:Si, fatevelo dire. Siete davvero degli stronzi!

Esclamò incominciando ad alterarsi. In quel momento arrivarono Azusa e Ruki.

Azusa:Che succede?
Ruki:Cos'è questo fracasso?

Chiesero vedendo il fratello nervoso.

Kanato:Che succede? Che l'amichetto tuo deve darsi una calmata.
Ruki:Calmatevi e fatemi capire che succede.
Yui:Fa saltare le lezioni a Rita.
Ayato:Sta sempre in giro con lei.
Raito:E come se non bastasse gli ha fatto anche il lavaggio di cervello.
Kou:Ehi! Io non ho fatto nessun lavaggio.
Kanato:Ah..si? Allora perchè prendeva le tue parti?
Kou:Perchè siete talmente stronzi e bastardi che neanche il suo compleanno vi siete ricordati. Ecco perchè!

Urlò inzittendo e facendo rimanere a bocca aperta i vampiri.

Raito:Il suo....?
Kanato:...compleanno?
Azusa:Come sarebbe a dire?
Yui:E' impossibile.
Ayato:Lei non ci ha detto niente.
Ruki:E' il suo compleanno?
Kou:Si, lo era ben....

Controllò l'orologio.

Kou:..mezz'ora fa.
Ayato:Perchè non l'avevi detto se lo sapevi?
Kou:Pensavo lo sapeste visto che vivete nella stessa casa e il ragazzo gli ha fatto anche un bel fascio di fiori.
Kanato:E tu che ne sai?
Kou:Ero a telefono con lei quando ho sentito gridare buon compleanno. 
Raito:Merda!

Esclamò correndo via nella direzione dov'ero andata con Subaru. Intanto io e Subaru litigavamo.

Rita:Ehi! Adesso mi lasci? Guarda che mi fai male!

Il vampiro mollò la presa lanciandomi su una panchina.

Subaru:Ascolta. Questa situazione tra te e Kou non mi piace affatto.
Rita:Davvero? Perchè? Cos'ha di così brutto?
Subaru:Passate troppo tempo insieme.
Rita:Passiamo il tempo giusto insieme per l'esattezza, visto che è il mio migliore amico.
Subaru:E' il tuo cosa?
Rita:Migliore amico.
Subaru:Ok. Lo scherzo è bello quando dura poco.
Rita:Peccato che non scherzo affatto.
Subaru:Allora tu...sei amica....di quell'egoista, bifronte, sleale, arrogante....
Rita:..amiguo, sadico narcisista. Esatto.
Subaru:Uno peggiore di quello non potevi trovartelo..
Rita:Non è vero. E' un ragazzo ingamba. Con lui mi diverto e poi, per la cronaca, è stato molto dolce.
Subaru:Dolce...Kou?

Incominciò a ridersela.

Subaru:Si, certo. Allora io sono babbo natale. Ma va!
Rita:Però si è ricordato di una cosa che tutti voi vi siete dimenticati.
Subaru:Qualsiasi cosa sia, poco importa. Tu studierai a casa visto che non vuoi seguire i corsi all'università.
Rita:Ma che stai dicendo? Ci sono state coincidenze, ma io voglio seguire.
Subaru:Oh...certo. Non ha caso la coincidenza ha un nome e si chiama Kou, giusto?
Raito:Bitch-chan!!

Urlò correndo da lontano.

Rita:Oh...perfetto. Ci mancava solo lui.
Subaru:Alzati e torna a casa!
Rita:Perchè?
Subaru:Perchè il tuo comportamento non ti piace e torni in villa, capito?
Rita:Ah..ok. Bene! Prima mi eviti poi mi dici che fare. Ma va bene! Ci vado subito!

Esclamai allontandomi alterata, quando poi mi voltai e vidi Raito vicino a Subaru con il fiatone addosso aggiunsi:

Rita:Per la cronaca... Kou è l'unico in mezzo a tutti voi che si è ricordato del mio compleanno.
Subaru:Cosa?
Rita:Mi avete deluso profondamente.

Dissi camminando quando i due mi seguirono. Raito mi prese per il braccio.

Raito:Bitch-chan..aspetta..io non...
Rita:Tu non cosa? 
Subaru:Non lo sapevamo.
Rita:Beh...prima di prendere le persone così prepotentemente accertatevi di  quello che fanno e che dicono, ok? Comunque torno a casa. Così alterata non posso seguire mica?

Chiesi incamminandomi verso la villa, ma fui fermata da Karin che mi trascinò in aula. Intanto, in villa Sakamaki, Shu se ne stava bello tranquillo ad ascoltare musica sul divano quando qualcuno gli tolse gli auricolari. Il vampiro stanco e calmo si girò. Era Yuma.

Shu:Edgar. Che sorpresa. Non dovevi essere all'università?
Yuma:Ascolti ancora questa merda?
Shu:E' musica classica. Mi calma e mi rilassa.
Yuma:E' musica che ti annoia e ti addormenta.
Shu:Che ci fai qui?

Il vampiro si sedette sul divano accanto a lui come al solito tutto spaparanzato con i piedi appoggiati al tavolino rispose:

Yuma:C'ho pensato allungo e forse ha ragione.
Shu:Chi?
Yuma:Rita. Odio ammetterlo, ma.... ha ragione quando dice che sei l'opposto del Shu che conoscevo e, sopratutto quando dice, che sono cambiato anch'io.
Shu:Che vuoi dire?
Yuma:Mi ha chiesto di trascorrere più tempo con te, ma... non abbiamo più niente in comune.
Shu:Concordo.

Rispose alzando il busto e guardandolo in modo strano.

Yuma:Perchè non facciamo qualcosa? Mi sto annoiando.

Sbadigliò stiracchiandosi e mentre pensavano che fare, i vampiri tornarono in villa ed io ero profondamente delusa da loro, tant'è che corsi in camera mia chiudendomi a chiave.Non fraintendetemi. Non ero delusa perchè avessero dimenticato il mio compleanno, ma per il loro stupido comportamento infantile. Si riunirono in salone dove incominciarono a parlare del più e del meno, ma appena entrarono nel salone trovarono una scena che li disgustò.

Ayato:Che schifo!!!
Raito:Non ti avvicinare!!!
Shu:Che succede?

Chiese alzando il busto e strofinandosi gli occhi insieme a Yuma. I due nell'indecisione e nella noia si erano addormentati l'uno abbracciato all'altro, ma la cosa che disgustò i vampiri era il modo in cui erano conciati. I due si guardarono in faccia incominciando ad urlare cadendo dal divano. Entrambi erano vestiti amorevolmente. Uno da cameriera sexy, cioè Yuma, e l'altro da pulcino, cioè Shu.

Kanato:Non c'è alcun dubbio! E' passato piyo-man!!
Yui:Allora i ragazzi già stanno qua.
Ren:Si, dolcezza. Siamo qui!

Chiamò Ren stando sulle scale mandandole un bacio con la mano. Yui arrossì.

Ayato:Ehi! Idiota! Non ci provare che ti spello vivo.

Urlò abbracciando Yui da dietro. Insieme a Ren c'erano anche gli altri che si affacciarono alle scale.

Masato:Che succede? 
Otoya:Ho visto Rita correre in camera arrabbiata. E' successo qualcosa?

Così scesero a parlarne.

Ayato:Non capisco. Sho era a casa e non ci ha detto nulla.
Otoya:Probabilmente, non vi ha detto niente perchè pensava che già l'aveste fatto gli auguri, visto che Louis quand'è tornato l'ha portato delle rose.
Yui:Anche Louis lo sapeva?
Ren:Si. Ve lo siete dimenticati tutti. Solo noi e Louis gli abbiamo fatto gli auguri.
Masato:C'è anche da dire che se non fosse stato per Louis anche noi non ci saremo ricordati.
Otoya:Infatti. Sho non ha aperto bocca. Anzi, sembrava infastidito quando ha saputo del compleanno.
Reiji:Qui sorge la domanda. Come faceva a saperlo Kou se noi non lo sapevamo affatto?

Disse entrando nella discussione. I vampiri incominciarono a pensare quando mi affacciai e sentii la conversazione dalle scale urlai.

Rita:L'ha sentito quando Louis ha portato le rose.Ero a telefono con lui.
Raito:Ah..bene! Allora adesso anche per telefono vi sentite?
Rita:Ah..bene! Allora neanche a parlare posso stare?

Chiesi alterata dalla risposta di Raito tornando in camera mia. Tutti lo guardarono storto.

Raito:Che ho fatto?
Ayato:Sei il solito imbecille.
Kanato:L'hai fatta arrabbiare di nuovo.
Raito:Meglio. Se si arrabbia vuol dire che ha un debole per me.

Rispose fiero di lui sghignazzando. Yuma gli menò un ceffone dietro alla testa.

Raito:Che fai?
Yuma:Idiota!
Yui:Dobbiamo assolutamente farle una festa.
Shu:Ma dove?
Reiji:In giardino.

Intanto, già qualcuno stava preparando tutto e fu scoperto da Subaru che si trovava a girare per il viale pensando.

Subaru:Che stai combinando?
Natsuki:Prepariamo la festa per Rita-chan!

Rispose con le luci tra le mani. Sho era piuttosto preoccupato mentre metteva i bicchieri sul tavolo. 

Subaru:Ma era ieri il suo compleanno.
Sho:Lo so. Infatti non sono stato io a preparargliela.
Subaru:Cosa? Allora chi è stato?

Da lontano si udì un rumore di passi. Un ombra si avvicinava e mentre si avvicinava i ragazzi urlavano:

Cecil:Signore? Le casse funzionano!
Tokiya:Anche qui le luci sono state messe.

Davanti a sè aveva l'organizzatore della festa. Subaru spalancò gli occhi. Non aveva mai visto tanto impegno da lui, sopratutto se si trattava di organizzare feste. Chi era? Karlheinz.

Karlheinz:Bene. Mettete un tendone che se piove almeno ci ripariamo.
Subaru:Quanta organizzazione. Tutto in rosso. Vuoi fare le cose in grande?

Notò guardando curioso il padre.

Karlheinz:E' un giorno speciale e voglio festeggiarlo come si deve.
Subaru:Se intendi il compleanno di Rita, beh...è stato ieri.
Karlheinz:Non so quanto sia nata, ma in questo giorno la portai a casa ed esigo che tutto sia perfetto.

Intanto, io ero andata in bagno per scaricare la tensione con un bel bagno caldo. L'odore del sapone e della schiuma alla fragola mi faceva rilassare terribilmente. Mi sarei anche addormentata dal relax, ma ovviamente non potevo.

Raito:Bitch-chan!!!
Rita:Raitooooooo!!!!

Urlai coprendomi con le braccia quel che potevo. Era entrato in bagno con un valsoio di gelato. Io ancora mi chiedo perchè. Perchè proprio quando mi sto rilassando e sto nel meglio viene lui e a rompermi? Perchè? Cos'ho fatto di male??

Rita:Esci subito da qui!!!
Raito:Oh..che peccato. Nascondere le tue belle forme ai miei occhi è un peccato mortale. Perchè non mostri la tua pelle ai miei occhi così desiderosi di vederti?
Rita:Raito!! Esci subito!!
Raito:E perchè mai? Ti ho portato un bel gelato.
Rita:Che me ne faccio del gelato? Non vedi che mi sto lavando??
Raito:Ma è buono.
Rita:Sai dove te lo devi mettere? Ecco! A poche parole buon intenditore. Esci!

Il vampiro si avvicinò alla vasca e vide la schiuma che mi copriva rimanendone deluso. Prese quella schiuma e me la soffiò in faccia.

Rita:Idiota! Esci!
Raito:No!

Esclamò buttandomi il gelato in testa.

Raito:Gelato alla Bitch-chan. Delizioso!
Rita:Non so perchè questa scena mi pare di averla già vista.
Raito:Che?
Rita:Usi queste stupide tattiche con tutte? Potevi risparmiartelo con me. Non funziona mica? Ci vuole ben altro con me.

Non finii neanche di parlare che si buttò nella vasca vestito com'era incominciando a leccarmi il gelato che avevo in faccia. Ero completamente nuda, col gelato addosso, tutta bagnata in una vasca, il mio momento di relax era stato rovinato e lui mi stava addosso cercandomi di ammaliare e tentarmi. Insomma, la mia pazienza ha un limite ed io stavo per scoppiare.

Rita:Che fai?
Raito:Sembra tanto che ti piaccia. Perchè non hai detto che volevi farti il bagno con me?
Rita:Veramente volevo fare altro con te.

Dissi vedendolo che si era distaccato e mi avvicinai a lui scoprendo i miei seni. Il vampiro arrossì mentre lo abbracciavo.

Raito:Oh...così ti sei decisa..
Rita:Shhh.....

Sussurrai avvicinando le mie labbra alle sue pian piano. Ormai era convinto che volevo farlo. Lui chiuse i suoi occhioni color smeraldo e la mia dolce vendetta cominciò.

Rita:BEVI!!!

Urlai buttandolo con la testa sotto all'acqua della vasca con tutta l'infamità che avevo dentro cercandolo di affogare. Mi alzai anche all'in piedi per affogarlo meglio. Il vampiro non so come si svincolò ed io scivolai nell'acqua ritrovandomelo addosso.

Raito:Dolce angelo. Volevi uccidermi? Che dolce gesto...

Disse baciandomi appassionatamente. 

Rita:Lasciami!!
Raito:Il tuo corpo è sublime. Non so perchè, ma mi ecciti parecchio.
Rita:Lasciami!!!!

Urlai sentendo le sue mani sulla mia pelle nuda. Non riuscivo a svincolarmi, finchè non riuscii a prenderlo per i capelli.

Rita:ESCI IMMEDIATAMENTE!!!!

Continuai ad urlare sbattendolo con la testa contro il muro finchè non uscì fuori accompagnato in mode soave dalla disperazione degli oggetti volanti. Tornai in camera mia contrariata. Decisi di riordinare i libri e mentre riordinavo trovai nel cassetto vicino al letto un diario. Incuriosita incominiciai a sfogliarlo. Era strano. La scrittura era la stessa della lettera dell'ammiratore segreto che avevo ricevuto all'università. Sfogliando tra quelle pagine rimasi incredula. Chi aveva scritto quel diario era tormentato. Avevano abusato di lui intimamente, prima la madre e poi la domestica Hilda. Pian piano sfogliando pagina per pagina incominciai ad intuire di chi fosse quel diario. Nelle ultime pagine c'era scritto...

Diario:"Non so cosa sia l'amore. Ho paura di provarlo. E' una sensazione strana quel che ho. Talmente strana e potente che...non credo di sopportare ancora. Odio il tipo che sta con lei.Avrei voluto stare io sul suo grembo e baciare le sue labbra all'infinito. Non so cosa sia l'amore. Non so neanche se lo provo. So solo che ogni volta che la vedo il mio cuore freddo e gelido si riscalda e sembra quasi battere ad ogni sua risata, ad ogni sua carezza, insomma...ad ogni suo piccolo gesto. Ogni contatto con lei, perverso o meno, mi fa sentire più leggero e libero. Completamente diverso da ciò che mostro. Forse la amo davvero proprio come amo il suo sangue. Odio a morte il fatto di non averle dato gli auguri ieri. Bitch-chan, perdonami. Buon compleanno, anche se in ritardo."

Leggendo quelle righe incominciai a pensare e a rimanere dubbiosa che fosse stato realmente il passato di Raito.

Rita:Ma non può essere.Non può essere il passato di Raito come non possono essere neanche i suoi sentimenti. Insomma è così....ah....non riesco neanche a decifrarlo ora.
Louis:Decifrare cosa?

Sentendo la voce di Louis dietro di me, chiusi velocemente il diario mettendolo in mezzo agli altri libri.

Rita:Oh, ciao amore. Ho trovato dei libri e volevo metterli a posto.
Louis:Guarda cos'ho portato.

Disse dandomi un pacco di cioccolatini.

Rita:No, Louis! Perchè?
Louis:So che i vampiri si sono dimenticati di farti il regalo e la torta così... volevo rimediare almeno il dolce. So che è poco ma....
Rita:Sono perfetti. Grazie.

Risposi baciandolo.

Rita:Li metto sulla scrivania così, mentre studio, li mangio poco a poco.

Aggiunsi avvicinandomi alla scrivania dove trovai, accanto al pc, un pugnale con un fazzoletto di tessuto con scritto qualcosa. Era il pugnale di Subaru. Incuriosita lo presi. C'era scritto:"Grazie per capirmi. Senza di te non saprei che fare. So che avevi perso il pugnale. Tranquilla. L'ho trovato io nella torre l'altro giorno. Accettalo come augurio di un buon compleanno. Perdonami se non te li ho fatti prima."

Louis:Cos'è?
Rita:Il pugnale di Subaru. Me l'ha restituito. Me lo regalò una volta.
Louis:Davvero?
Rita:Si, ma lo persi. Adesso l'ha trovato e me l'ha riportato. Piuttosto, che ci fai qui? Non dovevi essere a lavoro?
Louis:Si, infatti ero tornato per darti quelli e perchè ho dimenticato la piastra qui.
Rita:Sei sempre il solito.
Louis:Torno a lavoro.

Disse baciandomi e andandosene. Mi sentivo stranamente pensierosa.Mi affacciai alla finestra dove un sorriso non poteva spuntare difronte alla scena di Yuma e Shu che giocavano col pastore tedesco, Julie. Ormai la famiglia Mukami si era legata a quella Sakamaki. Tutti sembravano felici, la vita con Louis andava bene. Allora perchè mi sentivo così giù e terribilmente sola? Era strano, ma quando stavo all'università non mi sentivo affatto così. Forse perchè Kou sapeva come scherzare, o perchè chiacchierando con Karin la giornata passava. Fatto stava che pensavo e ripensavo al diario di Raito e del pugnale di Subaru. Forse perchè i loro sentimenti erano strani e mi confondevano anche a me. Chissà. Mi diressi in cucina, ma non appena aprii la porta, vidi una scena che mi sorprese e non poco. Raito e Kanato che cercava di cucinare una torta.

Raito:NO!!! Di nuovo!! Non è possibile. 
Kanato:E' bruciato tutto.
Raito:Maledizione!!

Esclamò buttando sul bancone la teiera con il dolce bruciato.

Kanato:Non ci credo.
Raito:Non c'è la farò mai.
Kanato:Vado a buttarlo fuori.

Disse prendendo il dolce e portandolo fuori. Raito sembrava deciso. Non l'avevo mai visto così determinato.

Raito:Su, via!! Raito!! Non perderti d'animo. Hai solo sbagliato la cottura. Ok....rifacciamolo per la quarta volta. Non può venirti male anche questa, no?
Rita:Hai bisogno di una mano?

Chiesi entrando in cucina. Il vampiro spalancò gli occhi non appena mi vide.

Raito:C...c...cosa?? E perchè mai?? Non ho bisogno di nessuna mano. Quella sgualdrinella di Yui ha lasciato tutto in disordine qui e....
Rita:Yui..eh? Vorrei tanto crederti.
Raito:Cosa?
Rita:Ti ho sentito. Dai, spostati! Ti faccio vedere come si fa.

Risposi mettendomi il grembiule e regolando il forno. In effetti, era normale che si bruciassero. Il forno era a 240° invece di 180°. Incominciammo a fare quel dolce e devo dire che era al quanto servizievole. Anzi...devo ammetterlo. Mi divertii a cucinarlo insieme a lui.

Rita:Ecco fatto!

Esclamai mettendo l'ultimo strato di panna sulla torta e mettendolo in frigo.

Rita:Adesso la lasciamo in frigo per qualche ora ed è pronto.

Aggiusi chiudendo il frigorifero. Mi avvicinai al bancone per ripulirlo e Raito mi venne dietro abbracciandomi.

Rita:Raito?
Raito:Bitch-chan...c'è una cosa che voglio dirti da tempo, ma non so come la prenderai.
Rita:Dimmi.
Raito:Louis...non mi piace. Ha un brutto odore.
Rita:Ma che dici? Neanche i cani hanno un fiuto così.
Raito:Cioè...quello che sto cercando di dirti è che....mi piaci. Mi piaci quando litighiamo, quando mi picchi, quando mi rimproveri, ma anche quando mi sorprendi, quando mi abbracci e mi accarezzi. Quello che sto cercando di dirti è che...io......ti amo..e...
Rita:Lo so.
Raito:Cosa?
Rita:Lo so che ami il mio sangue.
Raito:Bitch-chan!!! Fammi parlare e ascolta!
Rita:Si, ma lasciami che devo mettere tutto a posto. Non si pulisce casa da sola, non ti pare?

Dissi svincolandomi dalle sue braccia e lavando le pentole. A sguardo basso confessò i suoi sentimenti.

Raito:Stupida!
Rita:Che?
Raito:Sei una stupida!! Io non amo il tuo sangue, ma te! Secondo te perchè non ti prendo più in giro? Perchè non ti chiamo più pecorella, eh?
Rita:Raito, già sai la situazione. Mi spiace darti l'ennesima botta, ma a me piace Louis e non lo lascerò, chiaro?

Risposi mentre pulivo le pentole. 

Raito:Ok...d'accordo.

Sussurrò con un filo di voce togliendosi di dosso. Era strano. Era del tutto fuori dal suo essere. Per pensare a quello stupido, presi il valsoio ancora bollente tra le mani e non mi accorsi che non avevo il guanto. Mi scottai facendo cadere il valsoio a terra e lanciai un urlo. Raito si voltò e corse da me.

Raito:Tutto bene?
Rita:La mia solita fortuna!! Cavolo!! Mi sono scottata la mano.
Raito:Sei sempre la solita maldestra. Su, vieni che te la infascio.

Disse prendendo la mano e mettendola sotto all'acqua gelata. Sembrava protettivo. Mi portò in camera sua, dov'era il kit medico, e mi medicò dolcemente la mano.

Raito:Così dovrebbe andare.
Rita:Raito?

Accesi il bracciale e lo presi per mano dove vidi il suo passato. Era come immaginavo. Era il suo diario. Abbassai gli occhi. Sentire tutte quelle emozioni e sensazioni era sconvolgente.

Raito:Che c'è? Qualcosa non va?

Non sapevo che dire. Era incredibile ciò che provava per me. 

Raito:Rita? 

Chiese accovacciandosi di fronte a me. Lo abbracciai istintivamente.

Raito:Eh...che?
Rita:Mi spiace.....io credevo di essere l'unica ad aver tutto contro, ma tu mi batti in pieno.
Raito:Ma che dici?
Rita:Lascia stare.

Dissi alzandomi dal letto e andando in camera mia, dove presi il pugnale di Subaru e lo fissai.

Rita:Spero che almeno tu non abbia le stesse emozioni di Raito.
Raito:Bitch-chan? Che hai?

Domandò entrando in camera mia e vedendomi col pugnale di Subaru tra le mani venne verso di me e con la mia mano mise il pugnale verso il suo cuore.

Raito:Hai intenzione di uccidermi, non è vero? Beh...allora fallo! Ne sarei felice. E' l'atto d'amore più bello che ci possa essere.
Rita:Veramente....stavo per chiederlo di fallo tu. Sono talmente confusa che l'unica via d'uscita che vedo da questa situazione è la morte.

Mi voltai e posai il pugnale sulla scrivania. Il vampiro si avvicinò a me spostandomi i capelli dal collo.

Rita:Vuoi bere il mio sangue? Lo sai che non ti conviene.
Raito:Lo so.

Disse incominciando a baciarmi il collo stringendomi a se.

Rita:Raito...che fai??

Incominciò a far salire la sua mano, mentre mi baciava. Dal fianco andò a finire sul mio seno e incominciò a palparmelo. Lo spinsi via da me.

Rita:Smettila!!
Raito:Perchè mi rifiuti? La cosa è reciproca, o sbaglio?
Rita:No...io amo Louis. La cosa non è affatto reciproca.. Ok?

Non so come mi ritrovai sul letto e lui su di me che mi spogliava.

Rita:Lasciami!
Raito:Ti amo.

Mi baciò dolcemente. Lo abbracciai togliendogli la camicia di dosso.

Rita:Raito...fermati! Questa è una follia. Io sto con Louis..queste cose dovrei farle con lui non con te.

Risposi mentre mi baciava il collo e scendeva lungo i seni nudi incominciandoli a leccare.

Raito:Zitta, Bitch-chan! Lasciami fare.

Disse abbracciandomi e baciandomi, mentre abbassava la zip dei pantaloni.

Rita:Fermati!
Raito:Io ti voglio..ti desidero...sei la mia ossessione!!

Esclamò baciandomi appassionatamente sulle labbra, mentre si abbassava i pantaloni. Incominciai a sentire i brividi. Tremavo. 

Raito:Non essere così rigida. Non sentirai nulla.

Disse notando che ero tesa. Continuò a baciarmi il collo ed a leccarlo. Mi prese e mi corpì con le coperte. Sentivo il suo respiro fondersi col mio. Pian piano, sotto le coperte, sentii le mie mutandine calarsi ed ecco che come una bestia assetata di sesso incominciò a penetrarmi. Lo sentivo dentro me. 

Rita:Oh..si!! Di più!! Di più!!

Urlavo mentre spingeva. Stringevo le sue mani. Sentii improvvisamente i suoi canini affilati affondare sulla mia carne all'altezza del collo, mentre lo facevamo ed io lo stringevo forte a me per permettegli di farlo. Sentivo un fuoco dentro che si accendeva sempre di più. 

Rita:Ancora! Ancora!!

Quel contatto tra le nostre gelide carni, che a me sembravo calde, quella sua passione e voglia di farlo ardentemente, mi facevano venir voglia di possederlo proprio come mi possedeva lui. Mi sentii bagnare tutta sotto ed io guardando quegli occhi verdi sempre più luminosi incominciai ad avvertire una voglia irrefrenabile. Lo baciai freneticamente mettendomi su di lui. 

Rita:E' una pazzia...dimmi che non l'ho fatto davvero.

Sussurrai rivenendo in me.

Raito:Invece si.
Rita:Ma che sto facendo?
Raito:Stai mostrando il tuo lato vampiresco.
Rita:Raito...lo sai che non sono un vampiro, ne tanto meno voglio esserlo.
Raito:Per questo mi piaci. Devo ammettere che sei anche un bel pò passionale e vogliosa, eh?

Disse continuando a baciarmi il collo.

Rita:Ah...piantala! Io sto con Louis. Con lui avrei dovuto farlo, non con te.
Raito:Mi va bene anche essere il tuo amante. Dopotutto non desidero altro che te.
Rita:Non dirlo neanche per scherzo. Amante? Ma figurati!
Raito:Perchè?
Rita:Perchè è brutto stare con una persona solo per questo o perchè ti piace, ma già stai con un altra.
Raito:Io non trovo differenze. Dopotutto ho fatto sempre l'amante.
Rita:E non ti senti uno schifo? Io....si.
Raito:Amore...non è uno schifo. Io ti amo e tu ami me, no?
Rita:Si, ma pensare che la persona che ami appartenga ad un altro non ti fa male?
Raito:Si, ma ormai...ci ho fatto il callo. 
Rita:Che razza di risposta è?
Raito:Di la verità....tu non ami Louis. Tu ami Subaru, non è così?

Intanto, mentre Raito mi faceva queste domande assurde, io mi trovavo scendevo le scale ritrovandomi in soggorno. Com'era possibile? Semplice. Raito stava sognando. Tutto quello che è successo dall'uscita dalla mia stanza dopo aver ritrovato il pugnale e il diario fino ad ora era tutto un sogno.  Mi stavo avviando in soggiorno dove vidi Raito dormire profondamente con il libro di Melissa P. sulla faccia. Glielo tolsi.

Rita:Si è addormentato leggendolo a quanto vedo.

Dissi sorridendo e mettendo il segnalibri nel libro per poi posarlo sul tavolo. Mentre lo posavo, lo sentii lamentare e dire qualcosa che mi colpì.

Raito:Di la verità....tu non ami Louis. Tu ami Subaru, non è così?

Mi voltai di scatto. Sentivo il cuore battere all'impazzata. 

Rita:Ma....cosa...?

Mi avvicinai a lui e incominciai a squoterlo per svegliarlo. 

Rita:Sveglia!!!

Gli gridai nell'orecchio facendolo sobalzare.

Raito:Che è successo? 
Rita:Stavi sognando e ti lamentavi nel sogno.
Raito:Cosa? Ma nooooooo!!!! 

Urlò disperato con le lacrime agli occhi.

Raito:Non è possibile.
Rita:Ah..che stanchezza! Dove sono gli altri? 
Subaru:Sono in giardino.

Mi informò spuntando fuori dal nulla.

Rita:In giardino?

Chiesi uscendo fuori, mentre Subaru mi seguiva. Ad un certo punto si voltò verso il fratello e domandò:

Subaru:Vieni anche tu?
Raito:Si...solo un attimo. Devo riprendermi dal folle incubo che ho avuto.
Subaru:Ti aspettiamo fuori.

Disse chiudendo la porta. Arrivai in giardino, nella zona del viale delle rose, dove Subaru mi prese per mano.

Subaru:Dove vai?
Rita:A vedere le rose.
Subaru:Aspetta!

Esclamò prendendo un fazzoletto dalla tasca.

Subaru:Chiudi gli occhi.
Rita:Perchè?
Subaru:Fa come ti dico.

Chiusi gli occhi e mi ritrovai il fazzoletto sugli occhi come una benda. Mi prese per mano e pian piano mi fece camminare chissà dove.

Rita:Dove andiamo?
Subaru:Un momento.
Rita:Ma sono curiosa.
Subaru:Un secondo.

Disse. Improvvisamente sentii delle braccia attorno al collo come un abbraccio e qualcuno mi baciò la guancia.

Rita:Subaru??
Kou:Sono io Chèri!!
Rita:Kou?
Kanato:Non c'è solo lui.
Louis:Perchè non le togliete la benda?

Chiese ed ecco che mi tolsero il fazzoletto dagli occhi. Abbracciato a me c'era Kou. La persona che mi aveva tenuto per mano per tutto quel tempo non era Subaru come pensavo, ma Louis.

Rita:Louis...
Louis:Sei contenta amore? Sono venuto anch'io alla tua festa di compleanno.

Rivelò facendomi guardare intorno. C'erano palloncini ovunque, bevande, stereo, assaggi, praticamente di tutto. E lì, che ammivara la mia felicità, c'era Karlheinz.

Rita:Ragazzi...non dovevate.
Sho:Guarda che non siamo stati noi.
Rita:Allora chi è stato?
Ruki:Quella persona.

Disse facendomi voltare verso Karlheinz.

Karlheinz:Spero che la festa sia di tuo gradimento.
Rita:Certo. Vi ringrazio.

La festa iniziò e tra balli, musica, cibo e karaoke, ne uscirono di tutti i colori. Sentire poi Kou cantare, you found me di Kelly Clackson, era una cosa spettacolare, sopratutto se dedicata a me. E tra una canzone e l'altra arrivò il mio turno. Tutti mi guardono e mi ammiravano, mentre cantavo. Era strano. Sentivo che quelle parole rispecchiavano in qualche modo me e Louis, anche se non era così. Cosa cantai? Survive di Gabrielle. Louis mi guardò con aria stranita, ma l'unico che se ne rese realmente conto di ciò che avevo dentro me, fu Kou che appena scesi dal tavolo che loro avevano allestito come palcoscenico, mi prese per il braccio allontanandomi da lì.

Rita:Ma che fai?
Kou:L'hai cantata pensando a Louis, vero?
Rita:Ma che dici?
Kou:Lo guardavi mentre cantavi. Tu non lo ami veramente.
Rita:Anche tu con questa storia?
Kou:Dimmi la verità. Che hai?

Mi chiese guardandomi in modo strano. Abbassai lo sguardo e confessai a lui ciò che avevo dentro.

Rita:Ok...da quando ho saputo chi sono....non so neanche se lo amo davvero o no. L'altro giorno ne ho parlato con Karin. Lei pensa che sia una di quelle cose che...i vampiri provano verso l'umano con la loro predisposizione o attinenza. Che poi non ho neanche capito cosa significhi visto che non so ancora niente su di me.
Kou:Su, via! Non essere triste.
Rita:Non sono triste. Mi sento strana e stanca.
Kou:Che ne dici di mangiare un bel pezzo di torta e andare a nanna?

Sorrisi abbracciandolo e così andammo verso la torta di pan di spagna, cioccolato e panna. 

Louis:Esprimi un desiderio amore.

Disse ed io guardai i vampiri per poi guardare la torta. Soffiai su quelle 22 candeline con un unico pensiero in testa. Desiderai ardentemente che l'amore della mia vita si fosse fatto avanti e non mi avrebbe mai diviso dalla mia famiglia. Desiderai la via giusta da percorrere sia per me che per Louis. Stanca, con le gambe a pezzi e la testa che mi girava decisi di andare a dormire, ma tutto mi sarei aspettato al di fuori di ciò che accadde il giorno dopo. 

Rita:NOOOO!!!!!

Urlai disperata con le mani tra i capelli. Cos'era successo? Scopritelo nel prossimo capitolo. Un bacio dalla vostra Rita.

   
 
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