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Autore: Where is the angel_    20/11/2014    1 recensioni
Castiel è l'angelo più ricercato da paradiso, ma per proteggere Dean, il suo protetto, dovrà stargli lontano. Ma fino a quando il suo legame profondo con l'umano non avrà bisogno di essere essere "sfamato"?
-Destiel.
Genere: Angst, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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"Dean allora? Cosa ne pensi?" Sam mi chiede alzando di poco il tono di voce.
"Uhm? Cosa?" Gli chiedo assente.
"Di quell-" Lo vedo chiudere il pc e guardarmi arrabbiato. "Dean basta! Sono stanco." 
"Ma di cosa Sam? Non capisco!" Gli dico confuso dal suo comportamento.
"Dean sono settimane che è sempre la stessa storia, e no, non guardarmi con quell'aria, ora ne parliamo e basta. A costo di costringerti."
Sbuffo e sprofondo sulla sedia dove sono seduto. "Di cosa dovremmo parlare?"
"Di cosa dovremmo parlare?! DEAN MA TI GUARDI ULTIMAMENTE? Sei sempre assente, non dormi più la notte, ti distrai mentre cacciamo, hai rischiato di farti ammazzare! DA QUANDO NON PRENDI CON IMPORTANZA UN CASO?" Ha iniziato ad urlare. Okay sta perdendo la pazienza, bhè non posso dargli torto, ma davvero non saprei cosa dirgli, cazzo.
"Sam andiamo, calmati, ti sale la pressione." Cerco di ironizzare.
Lo vedo chiudere gli occhi, prendere la giacca e dirigersi verso la porta della stanza.
"Saam, dove stai andando?" Mi alzo per raggiungerlo.
"Sto uscendo, non vedi?" E lo vedo sparire dietro la porta che sbatte.
Sospiro tornando a sedermi sulla sedia, Sam ha ragione, ma davvero non so come fare. Non è una cosa che scelgo di fare, mi ritrovo a pensarci così senza un motivo apparente. 
Stavamo seduti al tavolo, Sam cercava casi al pc e io, io ero lì che lo guardavo aspettando che lui trovasse qualcosa. 
Ha iniziato a dirmi qualcosa su un caso a Detroit, su delle persone di sesso femminile, o era maschile? Vabbè quello che era, che erano state trovate morte e poi mi sono perso ritrovandomi a pensare se mai Castiel sarebbe tornato. Ormai avevo perso ogni speranza, ogni minima possibilià di rivedere quel trench sgualcito e quei occhi di un blu immenso erano andate perse. Alla fine ci ha pensato Sam a risvegliarmi da quello stato.
L'idea di aver perso Castiel è così enorme che è come se non mi importasse più di nulla. E' come se mi sentissi privato di una cosa che per me ha un'importanza inimmaginabile.
Decido di fermarmi e andarmi a prendere una birra nel frigo, devo.. devo assolutamente smettere di pensarci. Così apro il frigo e prendo una birra. La apro e comincio a sorseggiarla. 
Dopo due ore credo di essere alla quarta birra o forse alla quinta, non avevo intenzione di bere così tanto ma è l'unico modo che ho per placare il dolore. Così mi butto sul letto e mi addormento nel giro di qualche minuto.
Mi risveglio a causa di un rumore di tasti ripetuti su una tastiera, deve essere Sam, per lo meno è tornato. Mi metto a sedere mantenendomi la testa per il dolore. Devo prendermi assolutamente un'aspirina, sento che la testa mi sta per scoppiare. 
"Che ore sono?" Chiedo semplicemente.
"Le 18.00. Come stai?" Sam parla in modo freddo alle mie spalle.
Senza nemmeno pensarci rispondo "Sto male Sammy."
"Sarebbe strano il contrario Dean. Quando sono tornato era pieno di bottiglie di birra sparse per la stanza." Continua a stare al pc rispondendomi in modo freddo. E' arrabbiato.
"Non intendo per quello. Sto davvero male Sam." Gli confesso girandomi verso di lui.
Vedo Sam irrigidirsi e allargare gli occhi. Lentamente si gira verso di me e con una mano chiude il pc. Lo vedo tentennare prima di alzarsi e mettersi seduto sul letto difronte a me. 
Sospira facendomi un'espressione dolce ma sorpresa. "Ti ascolto Dean."
Guardo altrove pentendomi quasi di averglielo detto, ma è mio fratello, se stesse male io vorrei saperlo, quindi capisco il suo comportamento.
"E' Cas." Rispondo con la voce spezzata.
"Cas?" Mi fa da eco, evidentemente confuso.
"Si Sam, Cas." Sbuffo passandomi una mano sul viso.
"Cosa c'entra Cas, Dean?" Continua a guardarmi con quell'aria confusa.
"E' lui il motivo della mia.. assenza 'mentale'." Trovo difficoltà a parlarne. Mi alzo cercando il borsone per cacciarne da dentro un'aspirina.
Lo vedo seguirmi con gli occhi incitandomi a continuare questo discorso che non so come andrà a finire.
Lo guardo e ricomincio a parlare.
"Non si fa' vedere da mesi, non ho sue notizie.. ho cercato di pregarlo. Non ha mai risposto, non è mai arrivato. Non lo so perchè ma.." Mi si sta spezzando la voce e non riesco più a parlare. Così faccio un respiro profondo e butto di nuovo l'aspirina nella borsa. 
"E' complicato. Mi ritrovo a pensarci in momenti in cui non dovrei, ma non riesco a controllarlo. Sono preoccupato e ho paura. Sì, Sam, ho paura. E se Cas fosse morto?" Scatto quasi con le lacrime agli occhi dovendo prendere in considerazione, ormai, quell'ipotesi.
Vedo la preoccupazione di Sam farsi strada nei suoi occhi.
"Dean, mi dispiace. Io mi sento uno stupido ad averti trattato così, ma odio non poter fare niente mentre tu ti uccidi dentro non parlando con nessuno e ora che non c'è Cas.." Trattengo il fiato "Non c'è nessuno che non ha bisogno di parole per capirti." Il cuore inizia a battermi forte, non ero pronto ad affrontare questo argomento. 
"Sam, ti prego."
"Sì, Dean, scusa." China il capo dispiaciuto. Dopo un po' lo rialza e mi guarda.
"Dean io credo in lui. Castiel è forte, lui non può essere morto. Disse che doveva starci lontano per proteggerci, no? E allora è quello che sta facendo." Dice convinto venendo verso di me e poggiandomi una mano sulla spalla.
Per un attimo ci credo, anzi, vorrei crederci. Vorrei credere che è così, che Castiel non si fa'  vedere perchè vuole proteggerci. Ma chi protegge lui? 
Sorrido a mio fratello, lui è sempre così positivo. Vorrei essere come lui certe volte. 
"Grazie Sammy." Lo tiro verso di me e lo abbraccio. Non sto bene, ma mi sento meglio. Il che è un mezzo miracolo.

Qualche giorno dopo.

Ho la testa pesante, sento il corpo debole.. sto morendo. In questi momenti si dice che vedi la vita passarti davanti agli occhi. Io, in questo momento penso a tutto quello che ho fatto.
Ribellarmi.
Lasciare il paradiso.
Diventare un fuggitivo.
Voltare le spalle alla mia famiglia.
Iniziare ad avere dubbi.
Tutto per un solo unico uomo; Dean. 
In questo momento, con la morte ad un passo da me, l'unica cosa a cui riesco a pensare è a lui.
Mi dispiace così tanto. Mi dispiace di averlo abbandonato, di averlo lasciato solo, di averlo deluso. Ma, in fondo va bene così. Rifarei tutto, ogni singola cosa, pur di tenerlo a sicuro. Credo che da quando ho salvato quell'uomo dalla perdizione, io abbia preso il suo posto. E mi dispiace per la blasfemia, ma sono contento così. Dean merita felicità, merita di stare affianco a suo fratello. Loro non possono stare separati, loro devono cacciare e salvare le persone. Vorrei tanto poter dire che moriranno di vecchiaia, ma per quanto mi dispiaccia ammetterlo, nessuno dei due rinuncerà a questa vita, per quanto ci abbiano provato, è quello che sono. E' quello che li ha portati ad essere le persone magnifiche che sono.
Sam è un'ottimo amico, è gentile e sa la preziosa arte di perdonare, ascoltare, amare.
E poi c'è Dean. Dean è un misto di tutti i comportamenti umani che esistano. E' un po' unico nel suo genere. Come il nostro legame.
Il nostro legame.
Dean.
L'uomo giusto.
L'uomo dagli occhi color smeraldo.
Mi pento di molte cose dette e fatte a Dean. Come l'aver dubitato di lui. Ho dubitato delle stesse capacità che gli avevo fatto credere di avere. Ma come sempre, come ogni singola volta, mi ha fatto ricredere.
Ora gli occhi mi si chiudono e l'ultima cosa che vorrei ricordare prima di morire sono gli occhi di Dean. Ed è realmente l'ultima cosa che ricordo, assieme ad un rumore di una lama trafiggere un corpo.
Mi sveglio su un letto scomodissimo. Ma credo che non sia questo ciò che importa. Importa perchè io mi sia svegliato e perchè sono su un letto. Mi siedo e guardo la stanza. E' una semplicissima stanza di un motel e oh in più anche qualche simbolo anti-angelo disegnato sulla parete. Chi diavolo mi ha portato quì? 
La porta della stanza si apre e ciò che vedo è davvero l'ultima persona che mi sarei immaginato. 
"Finalmente ti sei svegliato dolcezza, temevo che ormai fossi KO." Mi dice mettendosi davanti a letto.
Inclino il capo confuso. Tutto ciò è strano.
"Ruby?! Ma che diavolo?" 
"Non mi sembra davvero la frase adatta da dire eh." Mi risponde incrociando le braccia.
La guardo per farle capire che non è il momento di scherzare e che dovrebbe iniziarmi a dare delle spiegazioni.
"Si angioletto ho capito." Si allontana e va a sedersi su una sedia aprendo un sacchettino contente delle patatine, credo.  "Ti ho salvato io, ed" Mi punta una patatina contro. "Non ringraziarmi."
"Perchè?" Chiedo semplicemente.
"Perchè se Sam avesse saputo che ti avevo trovato ma ti avevo lasciato morire, bhè, mi avrebbe uccisa, buttando questo meraviglioso corpicino in pasto a qualche animale." Dice facendo una faccia disgustata.
"Continuo a non capire. Perchè sei quì?"
Ruby sembra pensarci un attimo prima di rispondermi.
"Sam mi ha detto che avrei dovuto trovarti a qualsiasi costo, perchè Dean aveva bisogno di te." Sussulto per quel nome. 
"Dean sa che non posso andare da lui. Se non mi prega, ma manda te a cercarmi, la questione è la stessa, io non andrò lì." Sento quasi una fitta allo stomaco per quello che ho appena detto. Ma dovevo dirlo, per quanto faccia male, devo farlo.
Vedo che mastica una patatina nervosa. Prima di rivolgermi di nuovo il suo sguardo sospira.
"Dean sta morendo." 
Ed il mondo mi cade addosso.
Scatto dal letto e vado verso di lei. "COSA VUOL DIRE CHE DEAN STA MORENDO?" Urlo in preda al terrore. Immagini di Dean insanguinato, morto, dilaniato, pallido.. mi passano davanti agli occhi, una per una.
"Vuol dire, che Dean STA morendo. E vuol anche dire che io non lo so. Sam non mi ha detto nulla, sai sono un demone Castiel." Si indica fiera. "Non mi dicono tutto. Mi ha solo detto che avrei dovuto trovarti e portarti da loro. Dean vuole vedere te."
Assimilo ogni parola, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
"Io.. non posso andare. Non.. posso." Dico con voce tremante. E quasi me ne vergogno.
"Castiel sul serio?" La vedo incarnare un sopracciglio mentre prende un'altra patatina portandosela alla bocca.
"Si, Rub-" Vengo interrotto da lei che mi mette una mano davanti al viso.
"Non me ne frega un cazzo Castiel. Mi hanno detto di fare una cosa, ho anche rischiato il culo per farla. Quindi ora tu ci vai. Chiuso il discorso." Sto per replicare quando ricomincia di nuovo a parlare.
"E poi davvero vuoi lasciare che Dean muoia con il desiderio di volerti vedere?"
"Smettila di dirlo." Scatto.
"Ma davvero Dean vuole vederti." Mi risponde lei confusa.
"Non quello!" Le rispondo ancora un po' irritato. "Smettila di dire che Dean sta morendo."
"Senti, perchè non ci vai e basta? Tu sei un'angelo del signore o quello che ti pare, puoi salvarlo." Mi dice seria. "E guarda che è contro di me che sto andando in questo momento. Perchè che Dean muoia o meno non mi frega poi così tanto." 
Le lancio un'occhiataccia prima di sedermi di nuovo sul letto.
"Non credo sia una buona idea. Io se sto lontano da loro è per proteggerli. Non per altro." Dico. Ormai insicuro anche delle mie parole, ormai sembra aver perso significato qualsiasi cosa.
"Tanto Dean sta morendo lo stesso, e come ti ho già detto tu potresti salvarlo."
La guardo cercando qualcosa da dire. Sto per risponderle quando la suoneria di un telefono ci interrompe. 
Vedo Ruby prenderlo dalla sua giacca. "E' Sam. Io vado un attimo fuori, tu.. vatti a fare una ripulita oppure sta fermo lì, fai come vuoi insomma. Tra poco partiamo." Ed esce sbattendo la porta. Rimango solo con i miei pensieri.
Sono solo, senza Dean.

Esco dalla stanza, mi allontano un po' per evenienza e rispondo al telefono.
"Sam?"
"Ruby ho letto il messaggio. Lo hai davvero trovato?" 
"Si Sam, ho fatto in tempo. Da poco è tornato dal mondo dei sogni."
"In tempo? Che vuol dire?" Mi chiede confuso. 
Perchè tutti mi rendono le cose difficili oggi?
"Niente Sam, poi ne parliamo. Lo hai detto a Dean?"
"No, non voglio rovinargli la 'sorpresa'. Ma cosa ha detto? Verrà?"
"Ehm, ho dovuto convincerlo e metterlo alle strette. Ma non dimenticare con chi stai parlando." Gli dico fiera di me stessa.
"Che cosa hai combinato Ruby?" Mi dice con voce di rimprovero.
"Mi stai davvero rimproverando? Dovreste ringraziarmi per quello che ho fatto bastardi. Fatti bastare che l'ho convinto a venire." Sbuffo.
"Si, scusa. Hai ragione."
"Wooow, questa è bella. Comunque, non perdiamo tempo. Dove dobbiamo preparare questo appuntamento tra i due fidanzati?"
"C-cosa?" Lo sento quasi strozzarsi.
"Sam mi sembri Castiel quando ti comporti così. Sto solo scherzando."
"Ah." Sospira. "Potremmo farli vedere nel capanno in cui si sono visti per la prima volta."
"Sam sicuro che tu non mi abbia preso sul serio? Cos'è tutto questo.. sentimentalismo?" Faccio una smorfia di disgusto.
"Sta zitta Ruby! Era solo un'idea."
"Trovati un caso da svolgere, o inventatene uno e portaci il culo di tuo fratello. Mettiamoci d'accordo per il motel e li facciamo incontrare lì."
"Mmh, d'accordo. Vedo cosa posso fare e poi ti aggiorno."
"Okay."
Chiudo la chiamata e torno in camera, trovando Castiel nella stessa posizione di come l'ho lasciato.
"Castiel?" Cerco di attirare la sua attenzione ma non ricevo risposta. 
Forse ho esagerato con la storia di Dean. Però in che altro modo potevo fare? Castiel sembra irremovibile. Ma ora sembra una carcassa. Okay perchè inizio a farmi tutti questi complessi sui sentimenti degli altri? Andiamo, non dovrebbe fregarmene nulla. Fanculo, penso. 
Sbuffo e gli vado davanti.
"Caaastiel! Torna tra di noi." Lo vedo alzare lo sguardo. 
"Che ha detto Sam?" Mi chiede serio.
Si riferisce alla salute di Dean, credo. Visto che ho iniziato questo 'gioco' tanto vale continuarlo.
"Nulla di nuovo. Gli ho detto che a breve saremo partiti per raggiungerli." Lo vedo annuire e guardare fuori la finestra assorto nei suoi pensieri.
Bene, ora inizia di nuovo a fare scena muta, che palle! Devo badare ad un'angelo depresso ricercato da tutto il paradiso. Cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Okay, di male ne ho fatto, quindi non è il caso di porsi questa domanda.
Inizio a sentire l'imbarazzo di questo silenzio, fanculo, di nuovo.
"Castiel allora non vuoi ripulirti? Non vorrai mica ripartire così?"
Mi guarda inclinando il capo e in silenzio si alza andando verso il bagno. Lo seguo con gli occhi e sbuffo. Maledetto angelo!

Dean è uscito.
Per bere.
Tanto per cambiare.

Lo vedo prendere la giacca e aprire la porta. "Sam, vado a farmi un giro."
"..Cioè vai a farti un giro bevendo al bar quì sotto?" 
"Sì, è probabile." Mi ha sorriso. Uno di quei sorrisi che ti fanno venire voglia di prenderlo a pugni. Ed è uscito.
 

Continua a chiudersi in sè stesso. In fondo ne hanno passate tante assieme. Castiel lo ha salvato dall'inferno e si è ribellato per lui. Dean è un tipo che queste cose non le dimentica. Castiel ha preso a cuore Dean, e Dean ha fatto lo stesso. Castiel era diventato parte della famiglia e ormai Dean senza Castiel non è più Dean. 
Sospiro preoccupato. E' uscito da circa un'ora. Se arriva sbronzo lo prendo a calci in culo.
Io sono al pc, sto cercando un caso per portare Dean da qualche parte e poter dare a Ruby le coordinate. Spero solo che tutto questo funzioni, lo spero davvero.
Vibra il telefono sul tavolo facendomi saltare; un messaggio.

Ruby:
"Capellone hai trovato qualcosa? Non so più che inventarmi con l'angelo. Senza contare che non sono una baby-sitter."
[16:33]

To Ruby:
"Non c'è molto in giro, in verità. Castiel ti sta dando dei problemi?"
[16:35]

Ruby: 
"Ti ho detto di inventartelo un caso. Fa qualcosa! Comunque, non proprio. Ma non lo reggo più. Che tuo fratello se lo riprenda perchè glie lo mando a pezzi."
[16:46]

To Ruby:
"Mentre tu ti lamenti io credo di aver trovato qualcosa, non so bene cosa, ma me lo farò bastare. Chiamo Dean per dirglielo e ti faccio sapere tutto. Okay?
[17:01]

Ruby:
"Sì, d'accordo. Sbrigati!"
[17:05]

Faccio una smorfia leggendo l'ultimo messaggio. E' la solita Ruby.
Devo chiamare Dean, faccio scorrere i nomi della rubrica fino al suo.
Uno squillo, due, tre, quattro, cinque.. Stacco. Ovviamente non risponde. 
Sto per alzarmi e andarlo a prendere in quel fottutissimo bar con la forza, quando sento la porta aprirsi. Mi irrigidisco e prendo la pistola, quando vedo Dean mi tranquillizzo e la poso.
Sembra.. apposto!
"Dean?" 
Mi guarda. "Che c'è Sam?"
"Ti avevo chiamato ma non hai risposto."
Lo vedo prendere il telefono e vedere la chiamata. "Ah, scusa. Non l'ho sentito. Cosa volevi?" Chiude la porta e butta la giacca sul letto.
"Ho.. trovato un caso."
Mi guarda confuso e allarga le braccia. "Wow, è dov'è finito il abbiamo finito da poco di cacciare dovremmo riposarci? Eh Sam?" Mi dice ironico, ma sento che un po' di verità c'è.
"Se andare a caccia mi evita vedere che vai a sbronzarti nei bar, allora andiamo a caccia." Gli dico serio e anche un po' arrabbiato.
"Si, okay." Fa spallucce. "Dimmi di più."
Mi risiedo davanti al pc e dopo un po' mi raggiunge anche lui.
"Nove persone scomparse a Saint Louis nel Missouri. Le vittime erano tutte donne. Nessuna parentela tra di loro, niente in comune per ora. Sono scomparse tutte nello stesso posto." Guardo Dean per vedere se era con me o avesse la testa altrove, facciamo che era metà e metà. 
"Sì Sam, credo che vada bene." Si alza andando verso il borsone.
"Okay, quindi.. Andiamo?" 
"Sì, Sammy, andiamo." Mi rivolge un sorriso. 
Chiudo il pc e vado a sistemare anch'io le poche cose nel borsone, mettendoci dentro anche il pc. Nel giro di mezz'ora eravamo già per strada.
Ho controllato il motel più vicino e ho aggiornato Ruby di tutto. Sospiro preoccupato, voglio davvero che vada come deve andare. Ma ormai ho smesso di sperare che qualcosa di buono nella vita mia e di mio fratello possa capitare.

Appena ho letto il messaggio di Sam ho informato un Castiel assente da ore, della meta. 
Ho dovuto ricorrere a tutta la mia forza per evitare di spennare quell'angelo con le mie mani quando ha iniziato a farmi mille domande sul perchè dovessimo andare in macchina. Non so per quale motivo, Castiel ha deciso di stare zitto dopo il mio ennesimo "Castiel, andiamo in macchina, con calma. Basta domande, sali e sta zitto, prima che perda la pazienza." 
Non metterei mai a dura prova l'ira di un angelo, assolutamente. Ma Castiel è diverso. D'accordo, ora basta smancerie! 
Dopo un paio d'ore di silenzi imbarazzanti, e qualche "Siamo arrivati Ruby?" di Castiel, siamo finalmente arrivati. Mi sono dovuta fermare in una tavola calda con la scusa di avere fame, perchè Sam mi aveva detto che erano arrivati da poco e voleva fare le cose con calma. Ricevendo da Castiel infinite occhiatacce minacciose. Sinceramente questa cosa mi sta stancando parecchio, ma per chi mi hanno preso? Stupidi idioti! Appena vedo entrambi, faccio il culo a tutti.

Stavamo parcheggiando nel motel quando Ruby mi ha detto che erano arrivati da circa dieci minuti. Le ho detto di aspettare e di prendere tempo. Voglio fare le cose con calma, altrimenti Dean mi ammazza. Entriamo nella hall e prenotiamo una stanza. Entrati in camera, Dean butta il borsone su un letto ed io faccio lo stesso. Ora devo pensare a come gestire la cosa. Dean mi precede.
"Sam, vado a farmi una doccia. Sono esausto."
"Okay." E lo vedo sparire nel bagno. 
Decido di mandare un messaggio a Ruby.

To Ruby:
"Ruby, siamo in camera, Dean è andato a farsi una doccia. Credo che tra mezz'ora mi inventerò una scusa per uscire. Tu manda Castiel solo."
[01:57]

Ruby:
"Tutto chiaro cupido."
[02:03]

Vedo Dean uscire dal bagno, dopo un tempo che mi sembrava infinito. Lo seguo con gli occhi, lo vedo prendere vestiti puliti e sto per parlare quando Dean mi precede, ancora.
"Sam che hai? Perchè continui a fissarmi, è inquietante." Lo vedo bloccarsi, perdersi per un attimo, deglutire e poi guardarmi di nuovo.
"Nulla Dean. Comunque credo che uscirò a fare due passi." Mi alzo dal letto con calma andando verso la porta.
"A fare due passi?" Controlla l'orologio. "Sam sono le due e venti del mattino. Sei strano, lo sai?" 
"Dean ho solo bisogno di fare due passi." Cerco di essere quanto più naturale possibile.
"Va bene Sammy. Qualsiasi cosa, chiama." 
Annuisco ed esco dalla stanza, sospirando. Appena sono fuori dal motel mando un messaggio a Ruby.

To Ruby:
"Sono fuori."
[02:25]

Ricevo il messaggio di Sam e finalmente, cazzo!
Vedo Castiel seduto di fronte a me guardare altrove pensieroso.
"Castiel, andiamo?"
Gira la testa verso di me e si alza dal tavolo. Lascio dei soldi per pagare le patatine che ho ordinato, ho già detto che io adoro quelle cose?
Ci dirigiamo verso la macchina e in dieci minuti siamo sotto il motel. Spengo il motore e Castiel mi guarda. 
"Dean è quì?" Mi chiede visibilmente preoccupato.
"Sì, è lì. Forza, vai." Lo incito ad andare.
"Cosa? Tu non vieni?" Mi chiede confuso.
"No, per ora vuole vedere te. Quindi, vai in pace Castiel, andiamo, non ti voglio più tra i piedi."
Mi guarda e in un battito d'ali sparisce.
Ucciderò i Winchester, promesso.

Sam è strano. E' abbastanza tardi per uscire, mi sta facendo preoccupare. Vado verso il frigo bar per prendermi una birra. Mi piego per aprirlo e sento un fruscio d'ali familiare. Di colpo mi raddrizzo e rimango immobile senza muovermi. Se è un'altra delle mie illusioni, mi prenderò a schiaffi fino a farmi male. Trattengo il respiro per un po', sospiro e in una sola volta mi giro.
"Ciao Dean."
Lo vedo, solito trench, solita postura, soliti occhi blu inumano, solito Cas.
E il mio cuore perde un battito.
   
 
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