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Autore: Denny_Chrissie    21/11/2014    1 recensioni
La vita nel Palazzo dei Volturi prosegue tranquilla dopo l'ultimo incontro con i Cullen. Tranquilla finchè un'umana ed il ritorno di una vampira, di una Voltura, assente da un po' non la stravolgeranno...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Fine dei giochi
Ciao a tutti e finalmente ritrovati! (~ ̄▽ ̄)~ Vi dobbiamo un sacco di scuse per la nostra lunga assenza, ma purtroppo eventi esterni e tempo non sono stati favorevoli con noi. Comunque volevamo dirvi che qui si conclude la grande avventura di Denny e Chris, la fan fiction al quale abbiamo lavorato e che speriamo vi sia rimasta nel cuore ;) Detto ciò, buona lettura e spero vi piaccia.
Baci e abbraccia, Denny e Chrissie 
(ノ◕ヮ◕)ノ*:・゚


Cap 39. La fine dei giochi


Sto assistendo ad uno spettacolo per me assurdo. Perché mai Aro deve punire Demetri? Per essersi innamorato? Non potevo stare li mani nelle mani, dovevo trovare un modo per salvarlo da quella ingiusta punizione. Mi sarei rivolta a quella che ero convinta fosse la persona che aveva più influenza su Aro, Caius. Aspettai il minuto adatto e scappai da Caius.
"Signore mi scusi il disturbo, devo parlarle urgentemente" esordii.
Caius si voltò a guardarmi incuriosito. "Di cosa?" mi chiese.
"Sono certa che lei sappia che cosa sta accadendo. Le voglio chiedere di impedire la punizione di Demetri" dichiarai. Le guardie cominciano ad inquietarsi perché questa cosa non è piaciuta. Non va giù che Aro non voglia stiano insieme, soprattutto quando lui vuole trasformarla per farne la sua eterna compagna" dissi guardandolo dritta negli occhi."Aro teme possano nascere semi vampiri ma ciò non accadrebbe perché lei verrà trasformata prima che ciò accada" dichiarai.
Sapevo ciò che stava pensando e che mi dava ragione. " Va bene parlerò con mio fratello" dichiarò in tono secco uscendo dalla camera per andare a cercare Aro. Lo seguii fino ad un certo punto è tornai da Denny tenendo le orecchie in ascolto. "Denny non preoccuparti, Demetri entrerà presto da quella porta, le dissi con un sorriso. Tu però devi essere pronta a diventare una di noi a tutti gli effetti. É l'unico modo perché Aro permetta a te e Demetri di stare insieme" le dissi. "Mi dispiace metterti fretta su questo ma è giunto ormai il tempo. O ti fai trasformare subito da lui o puoi dimenticarti di lui per sempre. Sono queste le condizioni di Aro e tra poco Demetri sarà qui. Devi prendere una decisione, ora!”dissi per poi zittirmi non appena vidi arrivare Demetri. "Vi lascio soli"conclusi lasciandole uno sguardo d'intesa.
Uscii dalla stanza e trovai Alec a braccia conserte ad aspettarmi.
"Mi chiedevo quanto ci avresti messo" mi disse abbracciandomi. Poi prendendomi per la mano corse via e mi condusse nel mio giardino preferito, sedendosi nella panchina sotto il roseto di rose rosse e tirandomi a sedere.
"Anima mia, devo chiederti una cosa." esordì con aria misteriosa.
Lo guardai un po' insicura. Non riuscivo a leggerlo, stava evitando di pensare alla cosa fino all'ultimo. L'unica cosa che avevo capito, è che ne aveva parlato con Felix ed anche lui voleva fare lo stesso con Jane e glielo avrebbe chiesto, ma cosa? Lo vidi alzarsi ed inginocchiarsi davanti a me.
"Christine Ward, vuoi sposarmi?" mi chiese dolcemente mostrandomi una scatolina che con uno scatto si aprì, mostrando uno stupendo anello tempestato di diamanti con un rubino al centro.
Lo guardai un attimo senza riuscire a capire le sue parole e nemmeno i suoi pensieri che replicavano quelle parole e l'anello che avevo davanti. Poi finalmente il senso di quelle parole e di quel gioiello mi raggiunse.
"Sì, sì. Mille volte sì!" urlai felice abbracciandolo e baciandolo con passione. Improvvisamente i pensieri felici di Jane mi raggiunsero, anche Felix aveva fatto la sua proposta e la risposta della mia futura sorella non era stata diversa dalla mia. La mia felicità per quella notizia fu interrotta dalle urla di Denny, si stava trasformando.


Pov. Denny
Ero terrorizzata per Demetri, non potevo accettare di essere la causa di una probabile e crudele punizione. Quando Christine entrò nella mia stanza mi sentii immediatamente più sollevata, ora avrei potuto sapere cosa stava accadendo realmente. La ascoltai mentre mi diceva che Demetri sarebbe presto entrato da quella porta con un sorriso stampato in volto, un sorriso che mi si spense quando mi disse a quale condizione. Sarei dovuta diventare immediatamente vampira. Non ebbi nemmeno il tempo di pensare alla cosa lucidamente quando vidi entrare Demetri nella stanza. Christine scappò via e mi lasciò lì a guardare il mio amore ancora confusa. Lui mi raggiunse e mi prese tra le braccia.
"Denny ho temuto di non poterti più abbracciare così."esordì.
"Chris ti ha detto tutto?" mi chiese ed io annuii tremando lievemente.
"Lo faresti per me, per noi?" mi chiese.
Avevo sempre saputo che quel momento sarebbe venuto, ma ora la paura mi paralizzava e non riuscivo a dire nulla. Peccato che dovessi dargli una risposta in brevissimo tempo
"Tesoro, se accetti ti giuro che non ti lascerò mai, ti amerò per tutta l'eternità. Ciò che voglio di più è restare con te per sempre, fare di te la mia compagna, la mia sposa. Lo vuoi anche tu?"
Lo guardai incredula. Mi stava chiedendo di sposarlo in quel modo, dopo la mia trasformazione? O semplicemente stavo travisando le sue parole?
"É una proposta di matrimonio?" chiesi incredula.
"Sì. Denny, vuoi unirti a me in ogni modo possibile?" gli sentii chiedermi, ed in quel momento, in quel preciso istante, sentii il mio cuore esplodere. Me lo stava chiedendo davvero. Dopo tutto quello che avevamo passato, dopo quell'avvicinarsi del tutto innocente, ora mi stava chiedendo di sposarmi.
Mi lanciai tra le sue braccia con le lacrime agli occhi per la felicità. Avrei accettato tutto, trasformazione compresa pur di stare con lui.
"Sì, lo voglio" dichiarai stringendomi di più a lui e spostando piano i capelli dal collo non appena mi scostai lievemente da lui.
"Vai, sono pronta. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma voglio essere tua per sempre." mormorai, tremando quando sentii le sue labbra appoggiarsi sul mio collo. Furono le mie ultime parole poi queste vennero sostituite con le urla causate dal dolore.
Quel dolore mi accompagnò per tre giorni. Tre giorni scanditi solo dalle ondate di nuovo dolore e le visite di Demetri. Christine era scomparsa, solo dopo qualche ora che ero diventata vampira e mi ero pure nutrita, la vidi tornare da me.
"Dove sei stata?" chiesi arrabbiata. Avevo bisogno della mia amica e lei non c'era stata e questo mi aveva ferito più che mai.
"Mi dispiace, ma a causa del mio dono non potevo starti a fianco. Sono dovuta scappare da Palazzo per non vivere la tua trasformazione e provare quel dolore che fortunatamente non conosco a fondo grazie al potere di Alec. Il mio futuro marito non ha voluto lo provassi e mi ha portata via." mormorò ed a quelle sue parole sospirai.
"Hai fatto bene." ammisi sincera.
Non avevo pensato al suo dono, non volevo di certo che soffrisse, anche se mi sarebbe piaciuto trovarla al risveglio e nutrirmi per la prima volta con lei, ma non potevo certo biasimare Alec per averla portata via...
"Aspetta hai detto futuro marito? Vuol dire che anche tu ti sposi? È fantastico. Presto saremo entrambe sposate. Demetri me lo ha chiesto prima della trasformazione." dissi rendendomi conto di aver notato solo in quel momento una cosa tanto importante ed in quell'istante, vidi il suo sorriso allargarsi
"Lo so." dichiarò.
"Ci saranno ben due matrimoni allora! Chi lo avrebbe mai detto che le cose sarebbero cambiate così in fretta in questo tetro Palazzo?" domandai con fare retorico.
"Sì, è vero. E comunque i matrimoni sono tre, non due, mia cara. Si sposano anche Jane e Felix." mi disse ed a quella notizia, tutta quella tristezza di poco prima, svanì. Anche Jane aveva trovato qualcuno che l'amasse e ricambiasse i suoi sentimenti.
"Cosa? Stai scherzando? Ma questo è davvero incredibile." dissi.
Istintivamente abbracciai la mia amica sorridente. Dopo tanti contrasti, problemi, tutto sembrava essere finalmente incanalato nella giusta direzione. Se ripensavo ai primi tempi, in cui non potevamo tollerarci molto perché ci contendevamo lo stesso ragazzo, mi veniva da ridere come se fosse stato solo un sogno assurdo ed improbabile. Da quei contrasti era nata un'amicizia vera ed avevo anche trovato l'amore eterno, non avrei mai potuto chiedere di più, se non di vivere quelle emozioni eternamente e con mia grande gioia, capii che quello non sarebbe stato un sogno, ma una magnifica realtà.
  
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