Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: MartinaJ    23/11/2014    5 recensioni
"Le probabilità di innamorarsi a prima vista in un aeroporto sono milioni" è questo quello che diceva quello stupido cartellone che mi ha incastrato. Ovviamente negli ultimi giorni la fortuna, non girava proprio intorno a me e in un aeroporto, con mille persone che ci sono, proprio di quella persona dovevo innamorarmi follemente. Tanto follemente che quando lo vedevo, mi comportavo come una undicenne con le crisi di panico.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ho mille pensieri che mi frullano per la testa; non so cosa fare, cosa dire. Sono solo pietrificata. E' come se ogni cellula del mio corpo si fosse spenta, al suono di quelle atroci parole. Quelle parole che forse, non volevo assolutamente sentire. Quelle parole che suonano come una pugnalata al petto. Non avrei mai immaginato che potessero farmi così male; tanto da farmi sentire un vero schifo. Solo ora capisco quanto ci possa essere rimasto male. Sono solo capace a far star male le persone; sono solo capace di deludere le persone. I suoi occhi mi guardano con un misto di disprezzo, rabbia e rimorso. Con il suo solo sguardo riesce a lacerarmi dentro, come nessuno ha mai fatto. Dei ragazzi, dopo quella prima ma grande delusione, mi importava poco e niente. Cominciavo ad essere cinica; mi importava poco se li deludevo o se soffrivano. Non mi importava di essere dolce, passionale o di tenermi dentro alcune cose che avrebbero potuto ferire. Sputavo fuori tutto, parola per parola. Ma ora, ora è diverso. Mi sento morire al solo pensiero di averlo fatto soffrire. Non volevo reagire in quel modo ma la paura di un passato orribile, mi ha oscurato la mente. Vorrei solo poter tornare indietro a quel fottuto bacio, per poter cambiare ogni singola mia mossa.

-Non voglio che tu mi dica che va tutto bene; perchè so che non è così- faccio un respiro e cerco di mettere in ordine le idee per formulare una frase di senso compiuto -Non voglio che tu mi perdoni, non voglio che tu dimentichi tutto. Lo so ho sbagliato, ma non l'ho fatto apposta. La paura è prevalsa sulle azioni e l'unica cosa giusta da fare in quel momento, mi era sembrata scappare. E' dura per me ammettere uno sbaglio che ho fatto; ma ci sto provando. Ci sto provando per farti capire che , oltre a quello che potrebbe sembrare, mi interessa davvero tutto ciò. Non credevo di potermi affezzionare in così poco tempo, ad uno come te. Sembra brutto da dire ma è così e...-

Ma lui mi interrompe, soffocando tutto il coraggio che stava uscendo fuori pian piano.

-Non mi interessa; non mi interessano i tuoi banali rimorsi. Ti ho chiamato e messaggiato non so quante volte e da parte tua? Neanche mezza risposta. Non credevo che una come te- e marca l'espressione "una come te" -potesse farmi stare così. Mi è dispiaciuto ma forse non sono io lo snob o stronzo, come dici tu, tra noi due. Forse sei tu quella che descrivi in tanti attori o persone che incontri. Quindi, per favore, non dire che ti dispiace perchè, per come mi hai lasciato ieri sera, non ci credo neanche un po'...-

-Josh aspetta...-

Vorrei parlare ma le parole mi muoiono in bocca come sono morte tutte le mie speranze di rimettere a posto qualcosa.

-Non voglio neanche più sentirti. Le tue parole non sono nulla alla fine. Stai solo cercando scuse per indorarmi la pillola. Mai giudicare a primo impatto una persona; e tu non sei proprio chi pensavo che fossi-

Lo vedo allontanarsi senza riuscire a fare o a dire nulla. Sono immobile, come una statua impotente davanti alle sue parole. Forse ha ragione; sono stata una stronza, una deficiente e chi ne ha più ne metta. Non ci sono parole per descrivere il tono con cui mi ha parlato. Ogni sua singola parola scaturiva in me un brivido, che mi fa' disprezzare me stessa. Credo che forse, io ci tengo veramente a lui. Ma il mio orgoglio, la mia codardia, mi impediscono di farmi avanti. Non mi butto a capofitto nelle cose e averlo fatto mi ha portato qui; al nulla più totale. Forse non lo rivedrò più o forse, ogni volta che lo vedrò, mi riverranno in mente le sue parole, il suo sguardo e cadrà di nuovo tutto a pezzi. Non ce la faccio neanche a stare in piedi tanto che mi accascio sulla ringhiera della terrazza e comincio a piangere come una scema. Ecco cosa sono; una scema. Una persona che non riesce neanche a gestire una stupida situazione. Non riesco neanche più a pensare. Sento la testa pesante come un macigno e riesco solo a far uscire quelle lacrime, che mi trasmettono soltanto un cumulo di amarezza.

-Mila! Mila! Cazzo non risponde.- 

-Ma cos'ha fatto? -

-Era venuta ad aspettare quell'attore incontrato qua-

-Cazzo, ma perchè non risponde? Che le ha fatto?-

-Mila! Milagros per favore rispondi!-

Sento delle voci preoccupate chiamarmi, ma non ho la forza di aprire gli occhi. Non so da quanto tempo sono qui, so solo che vorrei abbaddonarmi ad un qualcosa che mi possa far stare meglio. Nei secondi, minuti o forse ore, il mio unico pensiero fisso sono state le sue parole. Quelle parole che mi hanno letteralmente uccisa. Non credo che riuscirò a riprendermi; almeno non per ora. Voglio solo rinchiudermi da qualche parte e scappare da questo schifo. Non credo che risolverò mai tutto ciò ma forse, non devo neanche provarci. Ormai ho sbagliato e da ciò che ha detto, non credo che mi perdonerà mai. Apro leggermente gli occhi e mi ritrovo davanti Mario, Thiago, Javi, David e Bastian che mi guardano come se mi vedessero per la prima volta.

-Ma che state facendo?- dico tirandomi goffamente su

-Non ti vedevamo tornare e...- dice Thiago

-E abbiamo deciso di venire a vedere dato che tuo padre tra poco viene ad ispezionare- conclude Bastian

-Sembra che ti sia passato sopra un camion- dice David porgendomi un fazzoletto

-Non sembra; è così....- concludo asciugandomi le lacrime

-Cosa ti ha fatto?- la voce di Mario è abbastanza seria ma non sono io ad aver subito, è lui

-Mario non è colpa sua; è tutta.....tutta colpa mia...-

-Non puoi stare così se non è successo nulla....-

-Mario ti ho detto che non è successo niente-

-Ma Mila....sai che con noi puoi parlare....giuro che...-

-Cazzo Javi! Non è successo nulla e non voglio parlarne!-

Ovviamente come al solito, l'unica cosa che so fare è sfuggire a qualsiasi problema. Credo di non aver mai corso così velocemente in vita mia. E' difficile e io non ce la faccio. Non ce la faccio a parlarne e a rivivere quegli attimi. Nonostante io abbia voluto fare la dura, mi stavo affezzionando. Sin da quando ho visto quel dannato cartellone ed ho incrociato il suo sguardo, qualcosa in me si è scatenato. Non so definire la sensazione; ma non è normale avere attacchi di panico vedendo solo un ragazzo. Insomma non è la solita professoressa bisbetica che appena entra ti interroga e non vede l'ora di metterti due. E' un ragazzo, solo un semplice ragazzo. E io sono stata una scema a non capire che proprio QUEL ragazzo, mi faceva provare sensazioni mai provate prima. Quel ragazzo che forse sarebbe riuscito a cambiarmi. Ma io, come al solito ho rovinato tutto, ed ora non succederà nulla di tutto questo. Cammino senza una meta, barcollando di qua e di là. Continuo ad asciugarmi le lacrime con quel fazzoletto, che sta cercando solo di consolarmi. Il mare, la spiaggia. E' l'unica cosa che mi farebbe calmare ma ora, mi ricorda solo lui e la nostra conversazione di ieri. Così decido di chiamare un taxi e di rinchiudermi nella mia camera di albergo. A quanto pare la squadra non è ancora tornata e il mio cellulare suona in continuazione. Messaggi, chiamate ma io non ho voglia di rispondere. Non ho voglia di dare spiegazioni, non ho voglia di fare niente. Voglio solo rinchiudermi nel mio mondo e nelle mie lacrime. Salgo le scale correndo e senza dare spiegazioni, mi rinchiudo in quel piccolo spazio che per ora mi appartiene. Senza pensarci due volte mi butto sotto la doccia anche se, già l'avevo fatta nello spogliatoio. Mi abbandono al suono dell'acqua che scorro e non penso più a niente e a nessuno. Solo a me e basta.

****

Dire che sono deluso è dire davvero molto poco. Non avrei mai immaginato che una ragazza conosciuta da poco, avesse potuto farmi perdere la testa in questo modo. Ma in una sola mossa, è riuscita a distruggermi. A lacerarmi a tal punto, che non credo che riuscirò a perdonarla. Tutti dicono che mi innamoro facilmente, che mi affezziono a persone troppo velocemente ma con lei, è tutto totalmente diverso. Non so spiegare il perchè ma mi piace e basta. Solo che ora, dopo averla trattata in quel modo, non so quale saranno le conseguenze. Di sicuro non vorrà più vedermi ma forse, è meglio così. Lei da una parte io da un'altra. Doveva andare così. Non so se ho sbagliato, non so se ho fatto bene ma quando l'ho vista lì, davanti a me, non ci ho visto più. La rabbia repressa che cercavo di nascondere è uscita fuori, bruciando tutte le chance che forse avevo. Ma non ce l'ho fatta a stare zitto. Non ce l'ho fatta a fare finta di nulla. Mi ha ferito; e quando una persona a cui tieni, anche se conosciuta da poco ti ferisce, non riesco a stare zitto. E' più forte di me. Il fatto che io agli occhi di molti possa sembrare un cucciolo, non mostra la vera parte di me. Quella è solo la parte che mi hanno costruito le fan, guardandomi nei panni di Peeta, non del ragazzo che c'è dietro. Non so starmi zitto dietro alla delusione, non so accettare le cose senza reclamare. Io non sono così; sono tutt'altro. E forse Milagros ha ragione ma non so davvero cosa dire. Continuo a guidare verso casa con mille pensieri che mi passano per la testa. Non riesco a non pensare a lei e al suo viso amareggiato. Forse l'ho ferita; ma chi la fa', l'aspetti.

-Josh?- la voce di mia madre mi rimbalza nelle orecchie

-Ma ora cosa ha fatto?- dice Connor voltandosi verso di me

-Niente- dico freddamente appendendo le chiavi

-No davvero Josh; è da ieri che stai così...- dice mia madre dalla cucina

-Mamma, non ne voglio parlare. Lasciatemi stare per piacere- dico cercando di sfuggire ai loro commenti salendo in camera

-Ma io non capisco. E' sempre intrattabile sto tizio; boh- 

Alle parole di Connor non ci vedo davvero più e non riesco a tacere.

-Ma cosa vuoi è? Saranno pure fatti miei se sono nervoso e i tuoi commenti non è che servono a molto- dico urlando e sbattendo la porta della stanza

Non voglio sentirli. Non ho nessuna voglia di sentire le prediche di mia mamma riguardo le ragazze e quelli di mio fratello riguardo al mio affezzionarmi troppo facilmente. Sono due pettegoli, uno peggio dell'altro e non ce la faccio proprio ad affrontarli. Potrei dire cose, che non penso davvero. Mi butto sul letto e prendo a fissare il soffitto, immaginando cose sconfusionate. Tutti quegli attimi mi passano nella mente e solo ora, mi rendo conto del modo in cui mi guardava. Dispiacere, onestà. Ecco cosa trasmettevano i suoi occhi ed io, come un coglione, l'ho trattata di merda. Ma ripensandoci; lei quando mi ha lasciato lì, da solo impalato, non ha pensato a come potevo rimanerci. Ha pensato solo a lei e basta. Vorrei poter cancellare quel giorno maledetto in cui l'ho incontrata. Vorrei solo poter cancellare tutto quanto.

-Josh sono Connor; per favore, apri-

-Connor non voglio sentirti. Non saresti di aiuto in questo momento- rispondo cercando di restare calmo

-Dai Josh; starò zitto. Giuro che non ti sfotterò; qualsiasi cosa sia-

-Tu che non sfotti? Non sei per niente credibile-

-Te lo giuro. Però ora apri!-dice continuando a bussare e siccome mi sono stancato, gli apro

-Beh?- dico appoggiandomi sullo stipite della porta

-Allora- dice intrufolandosi in camera mia -O stai così per una ragazzo o....- ma vedendo il mio sguardo si zittisce -Bingo!- dice esultando quasi come avesse vinto -E chi è sta poveretta?-

-Fortuna che ti stavi zitto- dico tirandogli un cuscino

-No ma davvero è per una ragazza?- dice sgranando gli occhi

-No guarda; mi hanno rubato il lecca lecca- dico roteando gli occhi

-Per favore, dimmi che non è la solita stronza che ti ha trattato tipo cagnolino- e a quella sua affermazione l'unica cosa che riesco a fare, è trattenere a stento una risata

-Credimi; ci ho messo del mio....-

-Josh, cosa vuol dire che ci hai messo del tuo? Smettila di lasciare le frasi in sospeso e parla!-

-Connor non c'è nulla da dire! Ho perso una persona a cui tenevo, per colpa di questo carattere di merda che mi ritrovo-

-Josh, sappiamo tutti che per farti reagire bisogna provocarti-

-Lo so ma ho sbagliato-

-Evidentemente non sei l'unico. Vedi di farmi capire altrimenti, non so neanche cosa dirti-

Decido di sputare il rospo. Racconto tutto in ogni minimo particolare. Non tralascio nulla; sensazioni, emozioni. Qualsiasi cosa mi passa per la mente la dico. In 20 anni non mi sono mai sentito in questo modo. Alla fine, non riesco neanche a spiegare ciò che sento davvero. 

-Josh; te l'hanno mai detto che sei un'emerito coglione?-

-Che fratello gentile che ho-

-Beh, cosa vuoi che ti dica? Cazzo non l'ha fatto apposta. Non tutti reagiamo alla stessa maniera e da quel che ho potuto capire, lei già non vive una situazione rose e fiori; figurati quando l'hai baciata. Vedi che devi fare perchè davvero; non puoi mandare tutto al vento solo per una stupida reazione-

Forse ha ragione; ma io, almeno per ora, non ce la faccio neanche a vederla. L'amarezza è troppa, la delusione trabocca, la rabbia repressa potrebbe esplodere di nuovo. L'unica cosa è starle lontano. Anche se non so, per quanto potrò riuscirci.

NOTE AUTRICE.

Allora, non ammazzatemi. Capisco che questo Josh potrà un po' sconvolgervi (forse) ma è quello che mi arriva. Insomma, è vero che tutti lo vediamo un po' come un'angioletto, un po' come il buono della situazione. Ma mai tutto è come sembra. E' solo un capitolo di passaggio diciamo perchè la parte principale, verrà dopo. Comunque ringrazio le mille lettrici e le quattro ragazze che mi hanno fatto sapere il loro pensiero. Con le vostre parole ogni volta, mi fate tornare il sorriso. Grazie mille davvero. Siete una parte fondamentale per farmi continuare ad esternare le mie idee. Spero che leggerete e recensirete anche questo capitolo e non so cos'altro dire. Non vorrei spoilerare qualcosa. Un bacione a tutte e a domenica prossima.
  
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