Un ciao globale a tutti!
Oggi non ho molto tempo per
prolungarmi, volevo solo dirvi che in questo capitolo è amplificata la presenza
del conduttore Ivan Argenti, che da questo capitolo in poi sarà una persona
molto importante per Debora.
Detto ciò, grazie di cuore
alle new entry tra i preferiti e coloro che hanno recensito:
Giulietta_Cullen: Daniele non
piace a nessuno, hai ragione, è troppo sicuro di se e secondo me anche un (bel)
po’ “pomposo”, caratteristica che si evidenzia ancora di più in questo
capitolo. Nemmeno a me piacciono le persone scostanti, ma per ora Niko si
comporta così, forse perché ha paura di far risultare chiari i suoi
comportamenti e pensieri… Riguardo al bacio, beh, la risposta è più o meno a
fine capitolo!
Vero15Star: Benvenuta anche
tu nel club anti-Daniele, ihih! Eh si, Claudio è snob, ma chi ci dice che
questa sua caratteristica a volte non faccia divertire un po’ i coinquilini del
loft? Te ne accorgerai andando più avanti, eheh! Spero che anche questo cap ti piaccia!
Giulls: Carissima, figurati,
anzi, mi è uscito spontaneo aprire la risposta alla recensione con quella frase!
^^ Come al solito leggere la tua recensione mi ha fatto morire dalle risate, e
sono contenta che questa fic a volte ti faccia ridere, non sono una scrittrice
comica ma a volte mi piace mettere battute e cose che fanno ridere! Vorrei
commentare tutte le cose carinissime che mi hai scritto, ma purtroppo non ho
tempo, sigh. Spero solo non mi ammazzerai dopo che avrei letto chi bacia Debora
in questo cap… Pleaseeeee! Riguardo il bacio di Niko e Deb, ti dico solo di
stare tranquilla! Un bacione, carissima amica di Mean Girls! ^^
95_angy_95: Grazie mille, è
sempre bello avere nuove recensitrici! Mi fa piacere che Debora ti piaccia, e
ti ringrazio per i complimenti. Spero continuerai a seguirmi!
Credo che aggiornerò sabato,
studio permettendo. Felicissimo Halloween a tutti voi! E ricordate…
Recensioncina o scherzetto? xD
La vostra milly92.
Capitolo 18
5 Maggio, Data Importante… Ma Non Per La Morte Di
Napoleone!
I giorni che seguirono mi
passarono davanti quasi come se fossero sfocati: non avevo il tempo di rendermi
conto di qualcosa che subito le cose cambiavano, divenendo l’opposto. Era come
se non avessi un attimo di pace, tra le prove sempre più impegnative in cui
dovevo mettercela tutta per trovare difetti e far migliorare il mio “talent”,
le idee che non mi venivano per aiutare Vincenzo a far vincere la
scommessa,Claudio che era sempre più scorbutico,pazzoide e strano, Niko che
sembrava sempre più strano, a volte dolce e a volte permaloso, e, infine,
Daniele che non mi dava un attimo di tregua. Stava sempre tra i piedi, e se non
gli davo retta faceva il cretino con qualcun’altra.
Arrivai al sabato pomeriggio
semidistrutta, stanca per il sonno mancato ed esaurita per tutti quegli
avvenimenti.
Cosa diavolo stava
succedendo?
Me lo stavo appunto chiedendo
durante le prove, mentre i Locos Sounds si esibivano, quando il presentatore
Ivan Argenti mi si avvicinò, con i capelli biondo-castani leggermente sconvolti
e con indosso una tuta bianca e blu. Ero seduta sulla tribuna con un’aria in
stile zombie, e il suo saluto mi fece quasi sobbalzare.
“Oh, ciao, Ivan” feci,
cercando di sembrare tranquilla.
“Tutto bene?”
“Si, certo” risposi, ma forse
non riuscii a nascondere un po’ di sarcasmo perché gli occhi azzurri di Ivan mi
perforarono.
“Io credo di no, sembri molto
stressata” dichiarò. “Vero?”
“Ok,si, vero” affermai. Era
così evidente? “Sai, con sei persone in più in casa, le prove…” cercai di
giustificarmi, anche se non aveva senso più di tanto.
“Oh, si, ma certo” rispose
Ivan sarcastico, “Tu non me la conti giusta!”
“Io?”
“Si, vedo un certo movimento
intorno a te, Deboruccia”
“Che?”
Mi guardava con l’aria di chi
la sa lunga, con un enorme sorriso beffardo stampato in faccia.
“Quel Daniele ti ronza
intorno e il nostro Niko non sembra digerirlo! Li ho visti battibeccare tre
secondi fa” mi informò. “Non dirmi che non ne sapevi nulla”
“Non ne sapevo nulla per
davvero, Ivan!” risposi.
“Forse circa il litigio, ma
sul fatto della “Contesa”…”
“Oh, va bene, Daniele mi
ronza intorno, è vero, ma sul fatto di Niko sono solo impressioni, siamo troppo
amici, amici e basta, ne abbiamo già parlato” dissi, senza prendere fiato e fin
troppo velocemente.
“Sarà,ma io non ho mai creduto
nell’amicizia tra uomo e donna” se ne uscì lui, sospirando e facendo
l’occhiolino. “Certe cose le capisco al volo, credimi!”
Stavo per ribattere quando
dall’alto si levò un “Ivan!” da parte della direzione.
Sbuffò, alzandosi. “Io devo
andare, deve essere arrivato il vestito per martedì. Comunque ne riparleremo, ca-pi-to?” scandì, dandomi un buffetto
sulla guancia mentre io sbuffavo annoiata e rassegnata.
“Ok, Capitano” risposi. Era
la seconda volta che parlavamo come dei vecchi amici, ma fui felice di
constatare che dopo il nostro breve discorso mi sentivo più calma.
“Oh oh, guarda chi c’è!
Perché mi segui sempre?”
Mi voltai: davanti a me c’era
proprio Daniele, con indosso dei jeans chiari ed una camicia a righe bianche e
nere. Inutile dire che con quella visione la mia calma andò subito a farsi
benedire.
“Semmai sei tu che mi
perseguiti” risposi secca.
“Io? Forse hai ragione, cosa
ci posso fare se sei sempre così attraente?”
“Attraente? Guarda che se non
fossi uscita in tv non saresti qui” lo rimbeccai acida.
“Perché fai sempre la persona
acida con me? Non sembravi così maldisposta alla mia festa”
“Forse perché lì non facevi
il cretino” sbuffai.
Ci guardammo, e sul suo volto
vidi comparire un sorriso malizioso. “Anche Niko fa il cretino, eppure a lui
non glielo dici” affermò, mettendomi un braccio sulla spalla.
“Niko non fa il cretino”
dichiarai, togliendogli il braccio da sopra la mia spalla e spostandomi di un
posto.
“Certo che lo fa, e ti dirò
di più: lui lo fa per avere popolarità davanti le telecamere, io lo faccio
perché mi piaci” disse convinto, spostandosi anche lui di un posto.
Rimasi pietrificata, rossa in
volto: come osava?
“Non dire cazzate!” urlai
quasi, alzandomi nervosa e allontanandomi.
“Fai quel che vuoi, ma lui
non ti penserà quando tutto ciò sarà finito!” esclamò, rincorrendomi.
Mi fermai solo perchè la Sfortuna
mi stava guardando con curiosità.
“Perché dici questo? Insomma,
se ti piaccio comportati bene, non mettere in mezzo gli altri!” affermai
decisa, battendo un piede a terra per la frustrazione.
“Non voglio che tu ci
caschi…”
“Sono fatti miei se voglio
cascarci o meno” risposi secca, allontanandomi ed uscendo dallo studio.
Quando aprii la porta ero
ancora così presa che quasi non urtai Massimo.
“Ehi, calmati, furia!” mi
disse, scansandosi.
“Oh, scusami Max, scusami”
borbottai.
“Che è successo?”
Il suo tono era preoccupato,
quasi come se sapesse qualcosa in più a me ed aveva paura che io lo fossi
venuta a sapere.
“Niente, le solite
discussioni con Daniele” risposi. “Scusami ancora” mi congedai, uscendo.
Rimase così, fermo, mentre mi
allontanavo.
Cosa voleva Daniele? Aveva
ragione? Ma soprattutto, Niko davvero faceva così il cretino con me? Era
gentile, certo, e lo era ancora di più da quando era arrivato Daniele, ma…
Insomma, me lo aveva detto esplicitamente che non gli interessavo!
Eppure, mentre mezz’ora dopo
provava “Feel” di Robbie Williams, non potei non pensare che fosse un angelo
sceso dal cielo.
Ero seduta al terzo posto del
banchetto dei giudici, insieme a Maria e Sandro, incantata dall’esibizione: era
dolce, la sua voce era evangelica…
Era sempre così perfetto
quando cantava, tanto che quella volta piansi come la prima esibizione
nell’ascoltarlo.
“Bravo, bravo!” fece Maria, quando
la canzone terminò, battendo le mani, “Hai anche fatto commuovere la nostra
primadonna!”
Niko scese dal palco,
togliendosi l’auricolare, sorridendo più che mai.
“Davvero?” chiese.
“Si, mi sono commossa”
risposi, avvicinandomi a lui. Dovevo
avere ancora gli occhi lucidi, perché fece una faccia intenerita e mi asciugò
l’ultima lacrima superstite con un dito.
“Allora posso dire di
avercela fatta” rispose.
“Beh, direi di si”
“Su, baldo giovane, proviamo
l’ultima volta!” esclamò Sandro, facendolo annuire e risalire sul palco.
Io rimasi lì, seduta sul
palco per vedere e sentire meglio, e alla fine, mentre le ultime note della
canzone davano l’addio, mi alzai per scendere quando lui mi prese da dietro,
sorridendo, e facendomi fare una giravolta come nei migliori balletti. Alla fine
scoppiammo a ridere, e finsi di non vedere Daniele che ci scrutava torvo dalle
tribune del pubblico.
“Dai, per oggi possiamo anche
rilassarci un po’!” mi disse Niko mentre Rossella iniziava a provare, “Vieni a
fare un giro, perdiamo un po’ di tempo con gli altri?”
“Certo!”
Mi prese sottobraccio e ci
avviammo verso la sartoria, dove vidi Ivan che mi guardava ancora malizioso,
come a dire: “Cosa ti avevo detto?”.
Stavamo criticando una giacca
verde acido quando Andrea mi si avvicinò.
“Deb, scusa, posso parlarti
un attimo?”
“Si, certo” risposi, curiosa.
Mi portò dietro uno stand di
camicie paillettate. Fece un respiro profondo, prima di dire: “Ross mi ha detto
che… che, beh, sai di noi, già da un bel po’”
“Oh, si” risposi.
“Volevo solo avere la conferma,
sai così puoi consigliarmi anche tu ogni tanto”
“Ma certo!”
“Va bene, allora, grazie” si
congedò.
“E di che, anzi, quando
litigherete sarò lieta di aiutarti ad inventarti qualche buona scusa”
ironizzai.
“See! Tiè!” fece, con il
segno delle corna per terra.
Ritornammo vicino a Niko
ancora ridendo, ma fummo distratti da Richard che ci venne incontro con aria
trionfale, dicendo: “Stasera si esce, abbiamo avuto il permesso dalla
produzione di andare in giro per Caserta!”
“Caserta? Ma se siamo qui, a
Napoli…” domandai incuriosita.
“Perché stasera ci sono le
riprese di non so che film nella zona principale di Napoli, sarebbe rischioso
esporsi con tuta quella gente” mi rispose lui, prima di andare ad avvisare gli
altri.
Inutile dire che la cosa fu
accettata con gioia, era pur sempre sabato sera, e prendere un pò d’aria era
una bella idea.
Così un’ora dopo eravamo
tutti nelle nostre stanze, intenti nel prepararci. Constatai che era dura farlo
senza l’aiuto dell’estetista e della parrucchiera, ormai ci avevo fatto
l’abitudine!
Prestai accessori e maglie a
Rita e Samanta, tanto che alla fine, quando uscimmo dalla stanza, il mio
armadio sembrava dimezzato.
Avevo rimasto sciolti i
capelli, indossavo una minigonna di jeans, una maglia azzurra e bianca con il
giubbino di jeans e mi ero truccata un po’ più “da grande”, rubando i segreti e
consigli della mia estetista che mi truccava ogni martedì.
I ragazzi erano già ad
aspettarci, mancavano solo Niko, Daniele ed Andrea, che fecero un’entrata in
stile VIP, in particolar modo Daniele, che stava davvero molto bene, tra lui e
gli altri due c’era l’imbarazzo della scelta.
“Stai benissimo” mi dissero
all’unisono lui e Niko, per poi guardarsi male, ed io sorrisi compiaciuta.
“Si, stai bene, sei bella”
disse Claudio un po’ goffamente, sorprendendomi e facendomi quasi ridere.
“Oh, grazie Claudio!”
risposi, chiedendomi a cosa fosse dovuto qual complimento da parte di una
persona che non mi calcolava e che non sopportavo.
Alla fine Rossella uscì dalla
sua stanza dopo mezz’ora rispetto a me, e Annah dopo quarantacinque minuti,
poiché si era rotta la lampo dei suoi pantaloni.
Alle nove e mezzo eravamo a
Piazza Mazzini, il centro di Caserta, e l’autista ci lasciò con i soliti due
bodyguard, che per quella sera però sembravano avere da fare, dato che non si
fecero più vivi.
“Allora, gente, che si fa?”
chiesi, guardandomi intorno. Le persone non sembravano accorgersi di noi, anzi,
di loro, i cantanti.
“Non so, qui sei tu la
Casertana!” disse Rossella, mano nella mano con Andrea.
“No, io sono Maddalonese,
ehehe! Comunque propongo di fare un giro, ok?”
“Ok!”
Così ci incamminammo verso i
grandi negozi e vetrine di quella via, per poi fermarci nella piazzetta del
grande monumento. Attorno a noi c’era il verde, tante panchine, l’atmosfera era
di puro giubilo.
“Che bello, un po’ di
libertà!” esclamò Angela dei “Dj”.
“Si, mica c’è una pizzeria
qui vicino?” chiese subito Annah, e dovemmo sforzarci per non ridere. La
lezione della lampo non le era bastata…
Ignorammo la domanda, o forse
qualcuno le rispose, non so dirvi, perché in quell’istante dimenticai tutto:
vidi il mio ex, che era proprio di Caserta, uscire da dietro il monumento con
la sua ragazza.
D’istinto, con il cuore che
batteva forte, mi avvicinai ancora di più a Daniele che se ne stava vicino a
me, cercando di fare conversazione e scusarsi, e portai il suo braccio intorno
la mia spalla, voltandomi verso di lui.
“Ti prego, stai al gioco,
dietro c’è il mio ex” lo implorai, mentre quelli attorno a noi scherzavano.
“Non ti chiedo di fare il mio ragazzo,ma…”
“Ho capito, calma” fece lui
premurosamente, accarezzandomi i capelli e fingendo di ridere per poi
abbracciarmi. “E’ quello con il giubbino nero?” mi chiese nell’orecchio.
“Si” sussurrai, sconvolta:
dopo tutti i litigi non si era tirato indietro, facendomi quel favore! Lo avevo
chiesto a lui perché di certo non avrei potuto fare la parte con Niko, la
notizia sarebbe subito circolata.
Finsi un’espressione di pura
sottomissione amorosa, scompigliandogli i capelli e abbracciandolo a mia volta;
quando mi voltai notai che Niko mi guardava.
“Se ne è andato?” chiesi a
Daniele, che mi teneva ancora stretta.
“Ci sta guardando! E’
immobile, fermo…”
“Cavoli…” sbuffai. “Quando se
ne va?”
“E che ne so, ma non posso
guardarlo più di tanto altrimenti capisce” mi ricordò.
“Giusto, hai ragione, scusa. E tra parentesi… Grazie”
“E’ un piacere. Uffa, ma
quando se ne va?”
“Pensavo ti piacesse stare
tra le mie braccia” gli ricordai, ironica.
“Certo, ma non fingendo
davanti al tuo ex”
Lo guardai, per poi
accorgermi che lo sguardo di Niko era ancora su di noi mentre parlava con
Letizia.
“Debora, c’è solo un modo per
farlo andar via!”
“Ossia?”
“Fargli capire che sei
fidanzata per davvero, fidati” mi disse con aria seria.
“No, dai, non fa niente…”
borbottai, togliendo le braccia dal suo collo e allontanandomi ancora con il finto
sorriso sulle labbra.
Non ebbi il tempo di vedere
nient’altro che mi sentii afferrare da lui e voltarmi, faccia a faccia, prima
di sentire le sue labbra posarsi sulle mie e sentire la sua presa farsi più
forte attorno alla vita. Chiusi gli occhi, sentendomi per un attimo sospesa in
aria, prima di capire cosa stavo facendo e di staccarmi.
Mi voltai e vidi il mio ex
allontanarsi con la tipa. Daniele sorrideva compiaciuto.
“Oh, ok, grazie, ma… non
c’era bisogno di essere così… estremi” dissi, quasi senza fiato.
“Figurati, sai che io ci sono
quando hai bisogno di aiuto” mi rispose.
Annuii, incerta,e poco dopo
ero ancora incredula di tutto l’accaduto, standomene da sola vicino la fontana
e non vedendo gli altri andarsene chissà dove.
“Allora alla fine hai ceduto”
Niko se ne stava dietro di
me, a braccia incrociate e… con una sigaretta in bocca. Lo guardai stupita, e
lui se ne uscii con un: “Fumo quando sono nervoso”.
“Ok… Se ti riferisci al
bacio…”
“Certo che mi riferisco al
bacio!”
“L’ho fatto solo per far
ingelosire il mio ex che stava dietro di me!” dissi con voce acuta.
“Non mi devi spiegazioni,
solo che mi ero illuso che tu fossi diversa” rispose freddo.
“Illuso? Scusa, ma… Insomma,
non avevi nessun pretesto per illuderti, sono solo una tua amica…”
“Amica, si, ma voglio solo
proteggerti e non farti diventare una
qualunque! Vederti con quello mi ha…”
“Sei geloso?”
La domanda mi uscì naturale,
e per un pelo non mi tappai la bocca dopo averla pronunciata.
“Può darsi! Ma solo perché
per me sarai sempre la mia life coach, la piccola che non riusciva ad
ambientarsi… Vederti con lui…”
“Ma stavamo fingendo!
Fingendo! Forse lui no, ma io si, per me non è stato niente…” lo implorai
quasi.
Buttò la sigaretta a terra,
squadrandomi. “Perché non hai scelto me?”
“Perché saremmo stati su
tutti i giornali!” risposi subito. “Credimi, avrei scelto te, ma non voglio
rovinare la tua carriera, dopo saresti stato famoso per questo scoop non per la
tua bravura!”
Quelle parole sembrarono
colpirlo in modo strano, si bloccò, guardando per terra. “Hai ragione, scusami.
Ma dimmelo se ti piace”
“No… Io… Se dovessi
scegliere… Sceglierei te…”
Ci fissammo, e forse non mi
resi conto della rivelazione fatta.
Senza una parola annuì,
facendomi segno di seguirlo fin dentro il Backstage, la discoteca dove erano
andati gli altri. Parlammo durante il tragitto, e capii che mi aveva perdonata
ed aveva capito, anche se alla fine di certo non avevo sbagliato nei suoi
confronti. Come al solito tutto tornava meglio di prima dopo aver litigato!
Una volta arrivati mi portò
ad un tavolo, facendomi sedere. Mentre bevevamo qualcosa insieme alla fine
disse, titubante: “Oggi è un mese che ci conosciamo, ricordi?”
Per un pelo non mi soffocai,
sussurrando: “E’ vero! E’ il 5 maggio!”
“Si, sono anche 187 anni che
è morto Napoleone, ihih”
“Wow, giusto! Che figata!
Alla nostra amicizia” urlai, alzando il bicchiere.
“Alla nostra amicizia!”
rispose, facendo cin cin.
“Salve, gente”
Era Claudio, che si afflosciò
sulla sedia vicino alla mia. “Ti volevo dire che vorrei ballare con te solo che
sono troppo ubriaco, sigh” fece, indicandomi, mentre lo fissavo senza parole.
Rise, singhiozzando, prima
che Luigi, Vincenzo,Max, Andrea,Richard, Amedeo e Giorgio se lo trascinassero
via, ballando. Miracolo… Lo consideravano uno di loro! Vincenzo aveva vinto la
scommessa senza che io facessi nulla… O forse un po’ di merito ce lo avevo: chi
può dire che Claudio non si fosse ubriacato perchè mi aveva vista prima con
Daniele poi con Niko?
“Mi sa che hai fatto colpo anche su di lui!” esclamò Niko.
“Ah! Che onore!” ironizzai,
prima di alzarmi, presa dall’improvvisa allegria, come se non fosse successo
niente, e prenderlo per mano. “Vieni a
ballare!”
Lo condussi al centro della
pista, dove Daniele ballava con una tutto preso .E quella volta fu Niko a
guardarlo soddisfatto, mentre mi lasciavo andare e mi stringevo a lui,
ballando. Era per amicizia, no?!
Peccato che per il momento
avevo dimenticato che loro quel pomeriggio avevano litigato e che io non ne
sapevo il perché…
Qualche Anticipazione
(Attenzione, c’è un piccolo scherzetto di Halloween:
un’anticipazione non riguarda il cap 19 ma il 20… Secondo voi qual è? Rispondete
numerosi!):
“Alla fine Daniele ha
scommesso che sarebbe riuscito a baciarti entro quella sera, ma Niko non ci ha
badato più di tanto,nel senso che lo ha guardato schifato e se ne è andato…”
________
“Ecco il momento della vendetta” pensai.
________
“Stiamo insieme da una
settimana” terminò Andrea, quasi scocciato. Sembrava davvero seccato circa
l’argomento, e mi dissi che di sicuro c’era stato un litigio precedentemente.
________
Andrea socchiuse gli occhi,
quasi per invocare la pazienza, prima di annuire.
“Certo, anzi, se è qualcosa
io stasera sto con Debora” dichiarò, avvicinandosi a me e passandomi un braccio
attorno la vita. “Vero, tesoro?”
________
“Capisco. Quindi avete
discusso per questo, e lei non ha ceduto, giusto?” chiesi.
“No. Alla fine abbiamo fatto
pace, ma… Non voglio che continui così”
________
“So tutto di te e Daniele, grazie a Luca. Ma cosa ti è
preso?! Terrò acqua in bocca anche se non te lo meriti, ma poi mi spieghi
tutto”.