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Autore: milly92    30/10/2008    4 recensioni
Debora è una normalissima ragazza di quasi sedici anni che purtroppo non esita a sentirsi “Sfigata” in ogni occasione, così decide di partecipare ai provini per diventare la “Life coach” del suo aspirante cantante preferito di un programma musicale, Music’s Planet, che si chiama Niko. Con suo grande stupore ce la fà, ma purtroppo per lei quell’evento non è un arrivo, bensì un inizio: ce la farà a vivere nel frenetico mondo della tv, dove contano solo l’aspetto esteriore, i soldi e il potere? Resisterà alle varie offese, orari stancanti e un certo aspirante cantante che la manda in tilt? E se poi all'affetto per Niko si aggiungesse anche quello per Andrea, basato più sul sentimento che sull'aspetto esteriore?? Dedicata a tutti coloro che amano sognare un (bel) po’ e che sanno che essere adolescenti e crescere NON è assolutamente semplice… Baci, milly92 ^^
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Just Believe In Yourself- Debora's Confessions'
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5 Maggio, Data Importante… Ma Non Per La Morte Di Napoleone!

Un ciao globale a tutti!

Oggi non ho molto tempo per prolungarmi, volevo solo dirvi che in questo capitolo è amplificata la presenza del conduttore Ivan Argenti, che da questo capitolo in poi sarà una persona molto importante per Debora.

Detto ciò, grazie di cuore alle new entry tra i preferiti e coloro che hanno recensito:

Giulietta_Cullen: Daniele non piace a nessuno, hai ragione, è troppo sicuro di se e secondo me anche un (bel) po’ “pomposo”, caratteristica che si evidenzia ancora di più in questo capitolo. Nemmeno a me piacciono le persone scostanti, ma per ora Niko si comporta così, forse perché ha paura di far risultare chiari i suoi comportamenti e pensieri… Riguardo al bacio, beh, la risposta è più o meno a fine capitolo!

Vero15Star: Benvenuta anche tu nel club anti-Daniele, ihih! Eh si, Claudio è snob, ma chi ci dice che questa sua caratteristica a volte non faccia divertire un po’ i coinquilini del loft? Te ne accorgerai andando più avanti, eheh! Spero che anche questo cap ti piaccia!

Giulls: Carissima, figurati, anzi, mi è uscito spontaneo aprire la risposta alla recensione con quella frase! ^^ Come al solito leggere la tua recensione mi ha fatto morire dalle risate, e sono contenta che questa fic a volte ti faccia ridere, non sono una scrittrice comica ma a volte mi piace mettere battute e cose che fanno ridere! Vorrei commentare tutte le cose carinissime che mi hai scritto, ma purtroppo non ho tempo, sigh. Spero solo non mi ammazzerai dopo che avrei letto chi bacia Debora in questo cap… Pleaseeeee! Riguardo il bacio di Niko e Deb, ti dico solo di stare tranquilla! Un bacione, carissima amica di Mean Girls! ^^

95_angy_95: Grazie mille, è sempre bello avere nuove recensitrici! Mi fa piacere che Debora ti piaccia, e ti ringrazio per i complimenti. Spero continuerai a seguirmi!

Credo che aggiornerò sabato, studio permettendo. Felicissimo Halloween a tutti voi! E ricordate… Recensioncina o scherzetto? xD

La vostra milly92.

Capitolo 18

5 Maggio, Data Importante… Ma Non Per La Morte Di Napoleone!

I giorni che seguirono mi passarono davanti quasi come se fossero sfocati: non avevo il tempo di rendermi conto di qualcosa che subito le cose cambiavano, divenendo l’opposto. Era come se non avessi un attimo di pace, tra le prove sempre più impegnative in cui dovevo mettercela tutta per trovare difetti e far migliorare il mio “talent”, le idee che non mi venivano per aiutare Vincenzo a far vincere la scommessa,Claudio che era sempre più scorbutico,pazzoide e strano, Niko che sembrava sempre più strano, a volte dolce e a volte permaloso, e, infine, Daniele che non mi dava un attimo di tregua. Stava sempre tra i piedi, e se non gli davo retta faceva il cretino con qualcun’altra.

Arrivai al sabato pomeriggio semidistrutta, stanca per il sonno mancato ed esaurita per tutti quegli avvenimenti.

Cosa diavolo stava succedendo?

Me lo stavo appunto chiedendo durante le prove, mentre i Locos Sounds si esibivano, quando il presentatore Ivan Argenti mi si avvicinò, con i capelli biondo-castani leggermente sconvolti e con indosso una tuta bianca e blu. Ero seduta sulla tribuna con un’aria in stile zombie, e il suo saluto mi fece quasi sobbalzare.

“Oh, ciao, Ivan” feci, cercando di sembrare tranquilla.

“Tutto bene?”

“Si, certo” risposi, ma forse non riuscii a nascondere un po’ di sarcasmo perché gli occhi azzurri di Ivan mi perforarono.

“Io credo di no, sembri molto stressata” dichiarò. “Vero?”

“Ok,si, vero” affermai. Era così evidente? “Sai, con sei persone in più in casa, le prove…” cercai di giustificarmi, anche se non aveva senso più di tanto.

“Oh, si, ma certo” rispose Ivan sarcastico, “Tu non me la conti giusta!”

“Io?”

“Si, vedo un certo movimento intorno a te, Deboruccia

“Che?”

Mi guardava con l’aria di chi la sa lunga, con un enorme sorriso beffardo stampato in faccia.

“Quel Daniele ti ronza intorno e il nostro Niko non sembra digerirlo! Li ho visti battibeccare tre secondi fa” mi informò. “Non dirmi che non ne sapevi nulla”

“Non ne sapevo nulla per davvero, Ivan!” risposi.

“Forse circa il litigio, ma sul fatto della “Contesa”…”

“Oh, va bene, Daniele mi ronza intorno, è vero, ma sul fatto di Niko sono solo impressioni, siamo troppo amici, amici e basta, ne abbiamo già parlato” dissi, senza prendere fiato e fin troppo velocemente.

“Sarà,ma io non ho mai creduto nell’amicizia tra uomo e donna” se ne uscì lui, sospirando e facendo l’occhiolino. “Certe cose le capisco al volo, credimi!”

Stavo per ribattere quando dall’alto si levò un “Ivan!” da parte della direzione.

Sbuffò, alzandosi. “Io devo andare, deve essere arrivato il vestito per martedì. Comunque ne riparleremo, ca-pi-to?” scandì, dandomi un buffetto sulla guancia mentre io sbuffavo annoiata e rassegnata.

“Ok, Capitano” risposi. Era la seconda volta che parlavamo come dei vecchi amici, ma fui felice di constatare che dopo il nostro breve discorso mi sentivo più calma.

“Oh oh, guarda chi c’è! Perché mi segui sempre?”

Mi voltai: davanti a me c’era proprio Daniele, con indosso dei jeans chiari ed una camicia a righe bianche e nere. Inutile dire che con quella visione la mia calma andò subito a farsi benedire.

“Semmai sei tu che mi perseguiti” risposi secca.

“Io? Forse hai ragione, cosa ci posso fare se sei sempre così attraente?”

“Attraente? Guarda che se non fossi uscita in tv non saresti qui” lo rimbeccai acida.

“Perché fai sempre la persona acida con me? Non sembravi così maldisposta alla mia festa”

“Forse perché lì non facevi il cretino” sbuffai.

Ci guardammo, e sul suo volto vidi comparire un sorriso malizioso. “Anche Niko fa il cretino, eppure a lui non glielo dici” affermò, mettendomi un braccio sulla spalla.

“Niko non fa il cretino” dichiarai, togliendogli il braccio da sopra la mia spalla e spostandomi di un posto.

“Certo che lo fa, e ti dirò di più: lui lo fa per avere popolarità davanti le telecamere, io lo faccio perché mi piaci” disse convinto, spostandosi anche lui di un posto.

Rimasi pietrificata, rossa in volto: come osava?

“Non dire cazzate!” urlai quasi, alzandomi nervosa e allontanandomi.

“Fai quel che vuoi, ma lui non ti penserà quando tutto ciò sarà finito!” esclamò, rincorrendomi.

Mi fermai solo perchè la Sfortuna mi stava guardando con curiosità.

“Perché dici questo? Insomma, se ti piaccio comportati bene, non mettere in mezzo gli altri!” affermai decisa, battendo un piede a terra per la frustrazione.

“Non voglio che tu ci caschi…”

“Sono fatti miei se voglio cascarci o meno” risposi secca, allontanandomi ed uscendo dallo studio.

Quando aprii la porta ero ancora così presa che quasi non urtai Massimo.

“Ehi, calmati, furia!” mi disse, scansandosi.

“Oh, scusami Max, scusami” borbottai.

“Che è successo?”

Il suo tono era preoccupato, quasi come se sapesse qualcosa in più a me ed aveva paura che io lo fossi venuta a sapere.

“Niente, le solite discussioni con Daniele” risposi. “Scusami ancora” mi congedai, uscendo.

Rimase così, fermo, mentre mi allontanavo.

Cosa voleva Daniele? Aveva ragione? Ma soprattutto, Niko davvero faceva così il cretino con me? Era gentile, certo, e lo era ancora di più da quando era arrivato Daniele, ma… Insomma, me lo aveva detto esplicitamente che non gli interessavo!

Eppure, mentre mezz’ora dopo provava “Feel” di Robbie Williams, non potei non pensare che fosse un angelo sceso dal cielo.

Ero seduta al terzo posto del banchetto dei giudici, insieme a Maria e Sandro, incantata dall’esibizione: era dolce, la sua voce era evangelica…

Era sempre così perfetto quando cantava, tanto che quella volta piansi come la prima esibizione nell’ascoltarlo.

“Bravo, bravo!” fece Maria, quando la canzone terminò, battendo le mani, “Hai anche fatto commuovere la nostra primadonna!”

Niko scese dal palco, togliendosi l’auricolare, sorridendo più che mai.

“Davvero?” chiese.

“Si, mi sono commossa” risposi, avvicinandomi a lui.  Dovevo avere ancora gli occhi lucidi, perché fece una faccia intenerita e mi asciugò l’ultima lacrima superstite con un dito.

“Allora posso dire di avercela fatta” rispose.

“Beh, direi di si”

“Su, baldo giovane, proviamo l’ultima volta!” esclamò Sandro, facendolo annuire e risalire sul palco.

Io rimasi lì, seduta sul palco per vedere e sentire meglio, e alla fine, mentre le ultime note della canzone davano l’addio, mi alzai per scendere quando lui mi prese da dietro, sorridendo, e facendomi fare una giravolta come nei migliori balletti. Alla fine scoppiammo a ridere, e finsi di non vedere Daniele che ci scrutava torvo dalle tribune del pubblico.

“Dai, per oggi possiamo anche rilassarci un po’!” mi disse Niko mentre Rossella iniziava a provare, “Vieni a fare un giro, perdiamo un po’ di tempo con gli altri?”

“Certo!”

Mi prese sottobraccio e ci avviammo verso la sartoria, dove vidi Ivan che mi guardava ancora malizioso, come a dire: “Cosa ti avevo detto?”.

Stavamo criticando una giacca verde acido quando Andrea mi si avvicinò.

“Deb, scusa, posso parlarti un attimo?”

“Si, certo” risposi, curiosa.

Mi portò dietro uno stand di camicie paillettate. Fece un respiro profondo, prima di dire: “Ross mi ha detto che… che, beh, sai di noi, già da un bel po’”

“Oh, si”  risposi.

“Volevo solo avere la conferma, sai così puoi consigliarmi anche tu ogni tanto”

“Ma certo!”

“Va bene, allora, grazie” si congedò.

“E di che, anzi, quando litigherete sarò lieta di aiutarti ad inventarti qualche buona scusa” ironizzai.

“See! Tiè!” fece, con il segno delle corna per terra.

Ritornammo vicino a Niko ancora ridendo, ma fummo distratti da Richard che ci venne incontro con aria trionfale, dicendo: “Stasera si esce, abbiamo avuto il permesso dalla produzione di andare in giro per Caserta!”

“Caserta? Ma se siamo qui, a Napoli…” domandai incuriosita.

“Perché stasera ci sono le riprese di non so che film nella zona principale di Napoli, sarebbe rischioso esporsi con tuta quella gente” mi rispose lui, prima di andare ad avvisare gli altri.

Inutile dire che la cosa fu accettata con gioia, era pur sempre sabato sera, e prendere un pò d’aria era una bella idea.

Così un’ora dopo eravamo tutti nelle nostre stanze, intenti nel prepararci. Constatai che era dura farlo senza l’aiuto dell’estetista e della parrucchiera, ormai ci avevo fatto l’abitudine!

Prestai accessori e maglie a Rita e Samanta, tanto che alla fine, quando uscimmo dalla stanza, il mio armadio sembrava dimezzato.

Avevo rimasto sciolti i capelli, indossavo una minigonna di jeans, una maglia azzurra e bianca con il giubbino di jeans e mi ero truccata un po’ più “da grande”, rubando i segreti e consigli della mia estetista che mi truccava ogni martedì.

I ragazzi erano già ad aspettarci, mancavano solo Niko, Daniele ed Andrea, che fecero un’entrata in stile VIP, in particolar modo Daniele, che stava davvero molto bene, tra lui e gli altri due c’era l’imbarazzo della scelta.

“Stai benissimo” mi dissero all’unisono lui e Niko, per poi guardarsi male, ed io sorrisi compiaciuta.

“Si, stai bene, sei bella” disse Claudio un po’ goffamente, sorprendendomi e facendomi quasi ridere.

“Oh, grazie Claudio!” risposi, chiedendomi a cosa fosse dovuto qual complimento da parte di una persona che non mi calcolava e che non sopportavo.

Alla fine Rossella uscì dalla sua stanza dopo mezz’ora rispetto a me, e Annah dopo quarantacinque minuti, poiché si era rotta la lampo dei suoi pantaloni.

Alle nove e mezzo eravamo a Piazza Mazzini, il centro di Caserta, e l’autista ci lasciò con i soliti due bodyguard, che per quella sera però sembravano avere da fare, dato che non si fecero più vivi.

“Allora, gente, che si fa?” chiesi, guardandomi intorno. Le persone non sembravano accorgersi di noi, anzi, di loro, i cantanti.

“Non so, qui sei tu la Casertana!” disse Rossella, mano nella mano con Andrea.

“No, io sono Maddalonese, ehehe! Comunque propongo di fare un giro, ok?”

“Ok!”

Così ci incamminammo verso i grandi negozi e vetrine di quella via, per poi fermarci nella piazzetta del grande monumento. Attorno a noi c’era il verde, tante panchine, l’atmosfera era di puro giubilo.

“Che bello, un po’ di libertà!” esclamò Angela dei “Dj”.

“Si, mica c’è una pizzeria qui vicino?” chiese subito Annah, e dovemmo sforzarci per non ridere. La lezione della lampo non le era bastata…

Ignorammo la domanda, o forse qualcuno le rispose, non so dirvi, perché in quell’istante dimenticai tutto: vidi il mio ex, che era proprio di Caserta, uscire da dietro il monumento con la sua ragazza.

D’istinto, con il cuore che batteva forte, mi avvicinai ancora di più a Daniele che se ne stava vicino a me, cercando di fare conversazione e scusarsi, e portai il suo braccio intorno la mia spalla, voltandomi verso di lui.

“Ti prego, stai al gioco, dietro c’è il mio ex” lo implorai, mentre quelli attorno a noi scherzavano. “Non ti chiedo di fare il mio ragazzo,ma…”

“Ho capito, calma” fece lui premurosamente, accarezzandomi i capelli e fingendo di ridere per poi abbracciarmi. “E’ quello con il giubbino nero?” mi chiese nell’orecchio.

“Si” sussurrai, sconvolta: dopo tutti i litigi non si era tirato indietro, facendomi quel favore! Lo avevo chiesto a lui perché di certo non avrei potuto fare la parte con Niko, la notizia sarebbe subito circolata.

Finsi un’espressione di pura sottomissione amorosa, scompigliandogli i capelli e abbracciandolo a mia volta; quando mi voltai notai che Niko mi guardava.

“Se ne è andato?” chiesi a Daniele, che mi teneva ancora stretta.

“Ci sta guardando! E’ immobile, fermo…”

“Cavoli…” sbuffai. “Quando se ne va?”

“E che ne so, ma non posso guardarlo più di tanto altrimenti capisce” mi ricordò.

“Giusto,  hai ragione, scusa. E tra parentesi… Grazie”

“E’ un piacere. Uffa, ma quando se ne va?”

“Pensavo ti piacesse stare tra le mie braccia” gli ricordai, ironica.

“Certo, ma non fingendo davanti al tuo ex”

Lo guardai, per poi accorgermi che lo sguardo di Niko era ancora su di noi mentre parlava con Letizia.

“Debora, c’è solo un modo per farlo andar via!”

“Ossia?”

“Fargli capire che sei fidanzata per davvero, fidati” mi disse con aria seria.

“No, dai, non fa niente…” borbottai, togliendo le braccia dal suo collo e allontanandomi ancora con il finto sorriso sulle labbra.

Non ebbi il tempo di vedere nient’altro che mi sentii afferrare da lui e voltarmi, faccia a faccia, prima di sentire le sue labbra posarsi sulle mie e sentire la sua presa farsi più forte attorno alla vita. Chiusi gli occhi, sentendomi per un attimo sospesa in aria, prima di capire cosa stavo facendo e di staccarmi.

Mi voltai e vidi il mio ex allontanarsi con la tipa. Daniele sorrideva compiaciuto.

“Oh, ok, grazie, ma… non c’era bisogno di essere così… estremi” dissi, quasi senza fiato.

“Figurati, sai che io ci sono quando hai bisogno di aiuto” mi rispose.

Annuii, incerta,e poco dopo ero ancora incredula di tutto l’accaduto, standomene da sola vicino la fontana e non vedendo gli altri andarsene chissà dove.

“Allora alla fine hai ceduto”

Niko se ne stava dietro di me, a braccia incrociate e… con una sigaretta in bocca. Lo guardai stupita, e lui se ne uscii con un: “Fumo quando sono nervoso”.

“Ok… Se ti riferisci al bacio…”

“Certo che mi riferisco al bacio!”

“L’ho fatto solo per far ingelosire il mio ex che stava dietro di me!” dissi con voce acuta.

“Non mi devi spiegazioni, solo che mi ero illuso che tu fossi diversa” rispose freddo.

“Illuso? Scusa, ma… Insomma, non avevi nessun pretesto per illuderti, sono solo una tua amica…”

“Amica, si, ma voglio solo proteggerti e  non farti diventare una qualunque! Vederti con quello mi ha…”

“Sei geloso?”

La domanda mi uscì naturale, e per un pelo non mi tappai la bocca dopo averla pronunciata.

“Può darsi! Ma solo perché per me sarai sempre la mia life coach, la piccola che non riusciva ad ambientarsi… Vederti con lui…”

“Ma stavamo fingendo! Fingendo! Forse lui no, ma io si, per me non è stato niente…” lo implorai quasi.

Buttò la sigaretta a terra, squadrandomi. “Perché non hai scelto me?”

“Perché saremmo stati su tutti i giornali!” risposi subito. “Credimi, avrei scelto te, ma non voglio rovinare la tua carriera, dopo saresti stato famoso per questo scoop non per la tua bravura!”

Quelle parole sembrarono colpirlo in modo strano, si bloccò, guardando per terra. “Hai ragione, scusami. Ma dimmelo se ti piace”

“No… Io… Se dovessi scegliere… Sceglierei te…”

Ci fissammo, e forse non mi resi conto della rivelazione fatta.

Senza una parola annuì, facendomi segno di seguirlo fin dentro il Backstage, la discoteca dove erano andati gli altri. Parlammo durante il tragitto, e capii che mi aveva perdonata ed aveva capito, anche se alla fine di certo non avevo sbagliato nei suoi confronti. Come al solito tutto tornava meglio di prima dopo aver litigato!

Una volta arrivati mi portò ad un tavolo, facendomi sedere. Mentre bevevamo qualcosa insieme alla fine disse, titubante: “Oggi è un mese che ci conosciamo, ricordi?”

Per un pelo non mi soffocai, sussurrando: “E’ vero! E’ il 5 maggio!”

“Si, sono anche 187 anni che è morto Napoleone, ihih”

“Wow, giusto! Che figata! Alla nostra amicizia” urlai, alzando il bicchiere.

“Alla nostra amicizia!” rispose, facendo cin cin.

“Salve, gente”

Era Claudio, che si afflosciò sulla sedia vicino alla mia. “Ti volevo dire che vorrei ballare con te solo che sono troppo ubriaco, sigh” fece, indicandomi, mentre lo fissavo senza parole.

Rise, singhiozzando, prima che Luigi, Vincenzo,Max, Andrea,Richard, Amedeo e Giorgio se lo trascinassero via, ballando. Miracolo… Lo consideravano uno di loro! Vincenzo aveva vinto la scommessa senza che io facessi nulla… O forse un po’ di merito ce lo avevo: chi può dire che Claudio non si fosse ubriacato perchè mi aveva vista prima con Daniele poi con Niko?

“Mi sa che hai fatto colpo anche su di lui!” esclamò Niko.

“Ah! Che onore!” ironizzai, prima di alzarmi, presa dall’improvvisa allegria, come se non fosse successo niente, e prenderlo per mano.  “Vieni a ballare!”

Lo condussi al centro della pista, dove Daniele ballava con una tutto preso .E quella volta fu Niko a guardarlo soddisfatto, mentre mi lasciavo andare e mi stringevo a lui, ballando. Era per amicizia, no?!

Peccato che per il momento avevo dimenticato che loro quel pomeriggio avevano litigato e che io non ne sapevo il perché…

Qualche Anticipazione

(Attenzione, c’è un piccolo scherzetto di Halloween: un’anticipazione non riguarda il cap 19 ma il 20… Secondo voi qual è? Rispondete numerosi!):

“Alla fine Daniele ha scommesso che sarebbe riuscito a baciarti entro quella sera, ma Niko non ci ha badato più di tanto,nel senso che lo ha guardato schifato e se ne è andato…”

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“Ecco il momento della vendetta” pensai.

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“Stiamo insieme da una settimana” terminò Andrea, quasi scocciato. Sembrava davvero seccato circa l’argomento, e mi dissi che di sicuro c’era stato un litigio precedentemente.

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Andrea socchiuse gli occhi, quasi per invocare la pazienza, prima di annuire.

“Certo, anzi, se è qualcosa io stasera sto con Debora” dichiarò, avvicinandosi a me e passandomi un braccio attorno la vita. “Vero, tesoro?”

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“Capisco. Quindi avete discusso per questo, e lei non ha ceduto, giusto?” chiesi.

“No. Alla fine abbiamo fatto pace, ma… Non voglio che continui così”

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“So tutto di te e Daniele, grazie a Luca. Ma cosa ti è preso?! Terrò acqua in bocca anche se non te lo meriti, ma poi mi spieghi tutto”.

  
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