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Autore: GinnyW    24/11/2014    7 recensioni
Sono passati trecento anni da quando Harry Potter, con i suoi migliori amici Hermione Granger e Ronald Weasley, ha salvato il mondo magico. Trecento anni, e quella storia si studia solo nei libri di storia, senza che qualcuno possa raccontarla.
Non ci sono più Malfoy arroganti, Weasley numerosi, Potter che si pavoneggiano, non c'è più nulla di tutto questo.
In un mondo dove non importa quale sia il tuo cognome o il tuo stato di sangue, i vostri ragazzi potranno vivere le loro vite in pace e serenità.
Ma quando tempo dovrà passare prima che un nuovo mago cada nella trappola del potere?
STORIA INTERATTIVA.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Harry Potter? Una leggenda, qualcuno di cui si poteva solo sentir parlare, qualcuno ormai deceduto.

La sua lapide risiedeva proprio accanto a quello dei genitori, era stato seppellito insieme alla moglie, e vicino ai suoi figli.

La vita di tutti era andata avanti, e il mondo magico era al massimo del suo splendore.

I nati babbani erano sempre di più, i purosangue sempre meno, ma a nessuno importava poi gran che.

Le generazioni di nuovi maghi e streghe si erano susseguite per molto tempo, fermandosi qui per il momento.

L'unico ancora in vita era il cappello parlante, che munito di nuova esperienza, smistava i giovani con maggior saggezza.

 

 

Le attività al castello erano aumentate, e i ragazzi si divertivano anche durante l'ora di storia della magia.

Hogwarts rimaneva comunque Hogwarts, e gli studenti si sentivano a casa, protetti dalle mura del castello.

Era il due di settembre, tutto era tornato alla normalità.

I Corvonero del sesto anno al momento condividevano l'aula con i Grifondoro del medesimo anno.

Il professor Ruf stava, come aveva sempre fatto, narrando le avvincenti avventure del piccolo maghetto con la cicatrice sulla fronte, il mitico Harry Potter e la prima guerra magica contro Voldemort.

 

Nel frattempo tre ragazze stavano confabulando tra di loro.

Skyler Celine Spring stava parlando di una ''leggenda'' insieme alle sue migliori amiche, Andrea Argent e Cersei Potter.

Skyler indossava una canottiera, nonostante l’aria di settembre iniziasse a farsi sentire, che le lasciava le braccia scoperte, facendo così vedere completamente il suo fantastico tatuaggio.
Rappresentava un drago che nasceva dal fuoco, le ricopriva tutto il braccio destro, finendo poi con la coda attorcigliata al polso, a mo’ di bracciale.
Molti si chiedevano come avesse fatto una ragazza così a sopportare un dolore simile, era magra, ma non troppo, con i fianchi stretti e la vita sottile, e non molto alta, capelli neri, molto neri, leggermente mossi, e lunghi. Occhi azzurro chiaro, con striature tendenti al grigio verso l'interno. Labbra molto rosse e pelle chiara.

Ne aveva anche un altro, sulla clavicola a forma di infinito, con una chiave di violino sulla parte sinistra e la scritta Music sulla parte destra.
Però era anche molto affascinante, in effetti quel drago era un po’ come lei, si vedeva proprio che aveva un’aria pericolosa, ribelle, impulsiva e orgogliosa.

 

Andrea, invece, era alta, un metro e settanta circa, e i suoi capelli erano lunghi, neri e ricci.

Aveva gli occhi marrone scuro, che lanciavano sguardi molto espressivi. Il suo viso era una metà composto da tratti molto dolci, ma aveva delle cicatrici particolari che lo rendevano più duro. La prima era sulla parte destra della mascella, un'altra era una lunga 2 cm sulla tempia sinistra, una piccola sullo zigomo destro, tre cicatrici da morso, due sulla giugulare dal lato destro e una dal sinistro.

Nonostante tutto però era una bella ragazza, aveva ereditato in parte la bellezza algida e raffinata della sua famiglia. I capelli lunghi e ricci combinati con l'alone di mistero che possedeva rendevano la sua figura estremamente femminile e sexy.
 

Cersei Potter aveva i capelli rosso fuoco lunghi fino al fondo schiena, lisci e i suoi occhi erano verde smeraldo. Non molto alta, era magra e con un seno abbastanza prosperoso.

Vestiva sempre con maglioni e jeans, a parte in primavera che metteva maglioncini e gonna.

Cersei era una di quelle bellezze naturali, non si truccava molto e non era appariscente come altre ma quasi tutti i ragazzi amavano il suo semplice sorriso.

 

La leggenda di cui stavano parlando era conosciuta da pochi ormai, e tutti credevano fosse soltanto una favola, qualcosa di mai visto.

Le tre ritenevano impossibile il fatto che fosse andata perduta, ed erano più che intenzionate a trovarla.

Tutti dicevano sempre loro che non esisteva e che dovevano mettersi il cuore in pace, perché certe leggende sono, appunto, solo leggende.

Ma ogni storia ha sempre un fondo di verità.

 

I ragazzi intorno a loro sembravano del tutto assenti, fino a quando non si sentì un botto, qualcosa era esploso, e questo poteva voler dire soltanto una cosa, i guai erano iniziati.

Andrea, Skyler e Cersei sorrisero, l'anno era appena cominciato e quei due avevano già combinato qualcosa.

 

Nel frattempo nei sotterranei regnava il caos.

 

Un calderone era esploso, fin qui nulla di strano, visto che si trattava del calderone di Diego Wellburg.

Che poi il contenuto della sua pozione fosse finito addosso a Carlotta Willson, beh, quello era un altro problema.

Diego era alto per la sua età, la sue pelle era olivastra e il suo fisico asciutto grazie al quidditch.

Aveva i capelli mosci, mossi e di un castano scuro; odiava metterci il gel, lo trova disgustoso.

I suoi occhi erano scuri ma dannatamente luccicanti, le labbra rosse e morbide.

Era un gran casinista, adorava pozioni, ma il più delle volte i suoi calderoni facevano delle fini orribili.

Ad ogni modo, lo sguardo omicida di Carlotta se lo sarebbe ricordato per molto.

 

Carlotta era alta, un metro e settanta circa, aveva i capelli corti, castani e un ciuffo sul davanti.

Infine i suoi occhi erano neri.

Era una ragazza solare, ma se qualcuno la faceva arrabbiare erano guai.

Infatti, al momento, stava sbraitando contro Diego che nel frattempo rideva a crepapelle.

-Non vedi come mi hai ridotta, razza d'idiota? E io che continuo a sedermi vicino a te! Come farò a togliermi questa melma nera dai capelli? E SMETTILA DI RIDERE.-

 

Il professore, un uomo corpulento e dai baffi bianchi, si riprese dal precedente stato di shock e buttò i due ragazzi fuori, consigliando a Carlotta di passare dall'infermeria, poiché stavano disturbando la sua lezione.

Carlotta, ancora fumante di rabbia, prese le sue cose e ignorò volutamente Diego, che ancora rideva, per poi dirigersi verso la porta, seguita a ruota dal ragazzo.

Camminarono per i corridoi senza rivolgersi la parola, lei con le braccia conserte, lui con le mani i tasa e l'ombra di un sorriso sul volto.

-Andiamo, Carly, non puoi essertela presa davvero.- Fu Diego a rompere il silenzio che si era creato, facendo di conseguenza scoppiare Carlotta.

-Invece me la sono presa, eccome se me la sono presa. E' mai possibile che ogni anno, ogni dannatissimo anno, tu debba farmi esplodere qualcosa addosso?- Non stava urlando, ma si poteva intuire facilmente la rabbia che provava al momento.

Si erano fermati ed erano l'uno di fronte all'altra.

-Ti ho mai detto che quando ti arrabbi diventi tremendamente sexy?- A quel punto Carlotta iniziò a tempestarlo di piccoli pugni sul petto, tanto da fargli toccare il muro con le spalle.

-Sai di essere tremendamente fuori luogo?- Gli chiese di rimando lei.

Diego le immobilizzò delicatamente le mani e invertì le posizioni, bloccandola contro il muro.

-Merlino, mi farai impazzire.- Esclamò per poi poggiare le sue labbra su quelle di Carlotta.

Il momento venne interrotto dal suono della campanella.

 

Diego si staccò da Carlotta quasi gli avessero tirato un secchio d'acqua gelata addosso.

-Devo raggiungere Connor e Jack, è importante per la tu sai cosa. Ci vediamo per ora di pranzo- Detto questo saettò via, lasciando Carly con un sorriso accennato sulla labbra.

Poco prima di raggiungere i due, però, travolse una ragazza, facendole finire tutti i libri a terra.

Era alta, magra e molto bella. Capelli castano scuro, appena appena mossi e lunghi fino al fondo schiena. Occhi grigio tempesta, attenti ad ogni dettaglio e molto furbi. Pelle diafana e lineamenti maturi.

Si bloccò un momento a guardarla, mentre lei raccoglieva tutto ciò che le era caduto.

-Io.. mi dispiace- Lei lo guardò con disinteresse.

-La prossima volta, sta' attento a dove vai.- Era stata fredda e distaccata, quasi come se la sua presenza le avesse dato fastidio.

Detto questo andò via, lasciandolo solo nel corridoio ormai vuoto.

Diego si riscosse dopo qualche secondo, per poi riprendere a correre.

Lui e Connor erano amici dalla notte dei tempi, si erano conosciuti lì ad Hogwarts e, dopo esser stati smistati nella stessa casa, erano diventati buoni amici, anche se non si poteva dire lo stesso sul rapporto che aveva con la sorella gemella di lui.

Connor Zabini aveva i capelli castano chiaro ricci, gli occhi chiari, la pelle chiara, i tratti elfici.

Il suo era un sorriso furbo,"malandrino",sarcastico e storto, il suo sguardo indagatore.

Infine il suo fisico era nella media.

Con Jack, invece, era tutta un'altra storia.

Erano compagni di giochi, di scherzi, di bevute, erano compagni di tutto, fratelli.

 

Jack Altair Malfoy era alto e muscoloso.

I suoi capelli erano neri come il carbone, sbarazzini, e i suoi occhi grigio tempesta, con pagliuzze azzurre intorno alla pupilla.

Inoltre aveva i lineamenti spigolosi e la bocca carnosa.

 

Lui e Connor, insieme a Jack, Skyler, Andrea, Cersei e Carlotta, formavano un bel gruppo.

Erano scansafatiche, divertenti, sempre nei guai, calcolatori quando serviva, teste calde, ottimi organizzatori di scherzi, ma soprattutto buoni amici.

 

Ognuno di loro apparteneva ad una casa differente: Skyler e Cersei erano Grifondoro, Connor e Diego Serpeverde, Andrea e Jack Corvonero e Carlotta Tassorosso, il gruppo più male assortito di sempre, eppure erano inseparabili.

Dei furfanti fatti e finiti.

-Dobbiamo raggiungere le altre, credo di aver trovato qualcosa che possa fare al caso nostro.- Connor andò incontro a Diego, poi tutti e tre si avviarono verso il loro dormitorio, avrebbero saltato quella lezione.

Nel frattempo la ragazza che Diego aveva travolto, Jocelyn, era arrivata tardi a lezione.

Si scusò con il professore e prese posto accanto a una delle sue migliori amiche, Aida, poiché Derek si era seduto accanto ad un Tassorosso, e Cloe con Gabriela.

I Corvonero del sesto anno condividevano l'ora con i Tassorosso al momento.

 

Aida Artemis Black era bassina e minuta, ma con le forme al punto giusto.

I suoi capelli erano corti,appena sopra le spalle, castano-dorato e ricci, il viso sottile, la carnagione lattea con qualche lentiggine sul naso.

I suoi occhi erano grandi e verde prato, tipici della famiglia Black da almeno duecento anni, il nasino all'insù e bocca piccola e a cuore.

 

-Hai fatto tardi a babbanologia, è la tua materia preferita, sicura di non star male?- Le sussurrò Aida, mentre Jo sistemava le sue cose sul banco.

La Black la vide sbuffare sonoramente, per poi rispondere a denti stretti.

-Un idiota mi è finito addosso e ha fatto finire tutta la mia roba sul pavimento e, come se non bastasse, non si è nemmeno degnato di aiutarmi.- L'amica ridacchiò, conoscendo Jo, le sarebbe passata in poco tempo.

Presto le arrivò un bigliettino dal banco dietro al suo, era da parte di Derek.

 

Come mai in ritardo?

 

Scrisse frettolosamente un 'ne parliamo dopo' e prese a seguire la lezione.

Derek Argent aveva i capelli neri e perennemente spettinati, non troppo corti.

I suoi occhi erano celeste scuro, era alto uno metro e settanta circa, abbastanza muscoloso, ma con un fisico snello.

Era un ragazzo abbastanza singolare, iperprotettivo con la sorella, Andrea, abbastanza gentile e garbato, un amico fedele e leale.

Erano amici da sempre.

Jocelyn passò il resto della lezione pendendo dalle labbra del professore, prendendo continuamente appunti e fingendo di non sentire i suoi migliori amici dietro di lei ridacchiare.

Una volta suonata la campanella si affrettò a riporre le sue cose nello zaino, per poi schizzare via, seguita a ruota dai suoi amici.

Non voleva mica rischiare di arrivare tardi ad un'altra lezione.

-Cosa è successo? Sei arrivata tardi a babbanologia. - Chiese Cloe a Jo, mentre quella allungava il passo.

 

Cloe Ginevra Weasley era Bassina, 1.60 circa, molto magra e non particolarmente formosa. Aveva i capelli rosso rame e lisci, lunghi fino alle scapole, grandi occhi grigio chiaro, incorniciati da lunghe ciglia fulve.

Il viso era ovale, la pelle chiarissima con delle leggere lentiggini sul naso e gli zigomi, come la gemella, Evelyn, aveva le sopracciglia sottili e le labbra sottili, il naso invece era leggermente all'insù.

-Non ne voglio parlare, guarda- Jo non era dell'umore adatto, era arrivata tardi alla lezione della sua materia preferita il secondo giorno di scuola, e di sicuro il professore, nuovo tra l'altro, dovrà averla scambiata per una nullafacente.

Cloe e Gabriela si scambiarono uno sguardo carico di significato, per poi chiude lì il discorso.

Erano amiche fin dal loro arrivo ad Hogwarts, quando Cloe per sbaglio aveva fatto finire entrambe nel lago nero, cadendo dalle barchette.

Quello era stato soltanto l'inizio delle loro tante disavventure, perché soltanto due ragazze come loro avrebbero potuto perdersi il primo giorno di scuola, per poi non saper rispondere all'indovinello per poter accedere alla sala comune.

 

Gabriela Emma Suarez Nott era una ragazza dai lunghi capelli castani, con punte bionde, lisci e con il ciuffo scalato sul lato sinistro e la ciocca destra legata in una treccia sul lato destro. Le sue ciglia erano lunghe e nere, il suo fisico asciutto, inoltre era alta e magra.

Aveva le curve al punto giusto ma odiava mettersi in mostra.

Adorava portare la coda alta o delle piccole trecce.

Infine i suoi occhi erano un po' bislacchi, grigio perla, quasi trasparenti.

 

Passarono davanti a Francisco Tom Suarez Nott, il fratello di Gabriela, che salutò con un sorriso.

Francisco aveva i capelli castani con un ciuffo biondo.

Era alto un metro e ottanta circa, ed era magro e muscoloso.

Infine aveva gli occhi proprio come quelli della sorella, color grigio perla.

Fran era in compagnia del suo migliore amico, Lucas.

Lucas Jacobson era anch'egli molto alto, superava di qualche centimetro Fran.

I suoi capelli erano castano scuro, mossi, e i suoi occhi verdi.

Erano sempre stati amici, i due compari Grifondoro.

Adoravano punzecchiarsi, Lucas non faceva altro, prendendo sempre in giro Fran per la sua cotta per Skyler Spring.

Si divertivano così, senza cattiveria però, e Francisco stava al gioco, prendendolo poi a sua volta in giro per la cotta che Luke aveva per Carlotta Willson.

Per il resto si divertivano molto insieme, erano inseparabili.

Mentre Fran e Luke si punzecchiavano come sempre, Aries Malfoy, la sorella di Jack, stava ridendo insieme ai suoi migliori amici, Damon Joseph Black, Evelyn Molly Weasley e Elizabeth Charlotte Hamilton.


 

Aries era una ragazza alta e formosa, con una terza abbondante di seno. Aveva lunghi capelli neri, tipici dei Malfoy da qualche centinaio d'anni, ondulati, occhi verde prato e la sua pupilla era come quella dei gatti.

I suoi zigomi erano alti, la carnagione pallida e la bocca carnosa.
Aveva inoltre delle cicatrici: una lunga sul viso, dalla tempia sinistra fino allo zigomo sinistro, una lungo il fianco che finiva sull'ombelico e l'ultima sul polpaccio destro.

Avevano tutti e cinque un'ora buca, ed erano più che intenzionati a passarla insieme.

-Avreste dovuto vederlo.

Signorina Malfoy, vuole spiegarmi cos'è questo abominio? Perché è rosso fuoco invece che grigio perlaceo?- Aries stava facendo l'imitazione del professor Turner, l'insegnante di pozioni.

Aveva una mano sulla pancia, con l'altra si lisciava i finti baffi, e il tutto era contornato da una strana voce.

Il suo migliore amico, che non era solito a grandi manifestazioni di emozioni, ridacchiava, mentre Elizabeth e Evelyn ridevano a crepapelle.

Damon Black aveva i capelli corti lisci e biondi, gli occhi azzurro ghiaccio che tendevano a cambiar colore.

Quando era agitato, o arrabbiato, diventano di un colore tra il viola e l'azzurro mentre quando stava male si trasformavano in verde smeraldo.

I suoi muscoli erano definiti e aveva due tatuaggi.

Era alto un metro e novanta e aveva la pelle diafana.

 

Evelyn diede man forte all'amica, attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito, mentre il suo piede faceva dei movimenti circolari sul pavimento.

-Mi scusi, non ci avevo proprio fatto caso, sarà colpa di tutto il sangue di drago che ho aggiunto di mia spontanea volontà, o forse sua che continua a starmi con il fiato sul collo- Aveva assunto una vocetta stridula, quasi da bambina, facendo ridere ancora di più Elizabeth, e riuscendo a strappare un grugnito a Damon.

Evelyn Weasley era piuttosto alta, un metro e settantacinque circa, aveva un fisico slanciato ed era abbastanza formosa.

Aveva i capelli neri e ricci, lunghi fino alla vita, e grandi occhi celesti, incorniciati da lunghe ciglia scure. Il viso era ovale, la pelle chiarissima con delle leggere lentiggini sul naso e gli zigomi.

Inoltre aveva le sopracciglia sottili, il naso piccolo e alla francese, e labbra sottili.
Era una ragazza spigliata, molto energica e socievole.

Non aveva problemi a parlare con le persone, si sentiva a suo agio in mezzo alla gente ed era sempre presente per i suoi amici.

Aveva una personalità forte, molto sarcastica e a volte esasperante, ma sapeva come far sentire a loro agio le persone.

-Ehi! Io non parlo così- Affermò Aries, fingendosi offesa, mentre le risa dei suoi amici aumentavano.

-Si, invece- Rispose Elizabeth ridendo.

Elizabeth Hamilton aveva lunghi capelli lisci, scuri, occhi neri come la pece, che quando piangeva si trasformavano in argento.

Era abbastanza magra e bassa, talmente piccola da riuscire a ficcarsi ovunque.

Aveva la pelle pallida, e le unghie costantemente pitturate e lunghe quanto bastava.

I cinque pur avendo caratteri molto diversi, andavano molto d'accordo, in un certo senso si completavano a vicenda.

 

Una delle persone più care a Damon era suo fratello Kyle, uno dei pochi con cui riusciva ad essere se stesso senza dover temere, o fingere

Kyle e Damon erano molto simili sotto certi aspetti, ma altrettanto diversi sotto altri.

Kyle Jason Black era molto simile, esteticamente, al fratello.

Aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri tendenti al verde, era alto circa un metro e ottantasei cm e aveva muscoli definiti ma non troppo.

Aveva anche una migliore amica, Courtney Belle Blacke, la sorella di Connor.

Courtney Zabini era una ragazza alta, snella, con i capelli castano scuro, lunghi senza frangette o ciuffi, la pelle chiara e le labbra carnose.

Aveva dei tratti dolci, il viso tondo e gli occhi azzurri.

I capelli li portava solitamente raccolti in una coda alta.

Anche i suoi tratti erano un po' elfici ma meno di quelli del fratello.

Faceva sorrisi maliziosi esattamente come i suoi,ma non sarcastici e storti.

Kyle e Courtney erano inseparabili, nonostante l'anno di differenza.

A volte Damon era geloso di questo rapporto che li univa, ma non poteva certo lamentarsi, anche lui aveva delle amiche.

A volte stentava a crederci, sentiva come un senso di pesantezza, quasi non meritasse di avere degli amici, ma poi vedeva Aries ridere, Evelyn guardalo con amore ed Elizabeth sorridergli dolcemente, e dimenticava tutto.

Perché in fin dei conti, tutti meritavano di essere amati, e lui non era da meno.

 

 

Due Tassorosso sfrecciarono per il corridoio, la campanella era già suonata da un pezzo e loro erano in ritardo per la lezione di cura delle creature magiche.

Vivianne Lorelai Scamander e Lynnx Thompson stavano correndo come matte.

Vivì aveva i capelli biondi scuro lisci come spaghetti, gli occhi azzurri molto chiari . La sua pelle era molto delicata e labbra rosee.

Portava sempre i capelli sciolti per nascondere le orecchie leggermente a sventola.

Aveva il corpo molto minuto però le forme giuste nei punti giusti.

Lynnx, invece, aveva i capelli bruni e la pelle chiara, quasi perlacea, gli occhi color verde scuro e labbra ne sottili ne troppo carnose.

Era alta un metro e sessantacinque e aveva una cicatrice sul braccio sinistro a causa di una caduta avvenuta all'età di sei anni.

Arrivarono, ovviamente, in ritardo, con il fiatone e tutte sudate.

Non avrebbero dovuto fermarsi davanti a quella porta, al settimo piano.

 

 

Nel frattempo i Grifondoro del sesto anno stavano avendo una lezione di erbologia con i Tassorosso.

Alice e Sun stavano parlando tra di loro, commentando questa o quella pianta, ma vennero interrotte da una ragazza di Tassorosso.

-Professoressa, mi può dire cosa è questa?- Aveva una voce melodiosa, quasi da bambina.

Era bionda e portava la treccia, i suoi occhi erano azzurro cielo e le sue labbra rosse, sembrava una bambola di porcellana.

Ad Alice avevano sempre fatto paura le bambole di porcellana.

 

Alice Ginevra Paciock era una metamofomagus, solitamente aveva i capelli color acquamarina, lunghi e legati in una treccia laterale che ricadeva sulla spalla destra, occhi grandi e grigi, il naso leggermente all'insù, la bocca abbastanza carnosa e il viso tondo. La sua pelle era molto, ma molto, chiara, con delle lentiggini sulle guance.

Aveva un fisico magro e slanciato ed era alta un metro e settanta.

-E' aconito, tesoro, meglio non toccarlo, è molto velenoso. Torniamo alla nostra lezione.- La ragazzina sembrò chiudersi in se stessa dopo aver ottenuto risposta.

A qualche banco di distanza tre ragazzi incontrarono gli sguardi di Alice e Sun, mentre a quest'ultima venivano i brividi.

Sun Nicolette Facebay non era una ragazza facilmente impressionabile, non lo era mai stata, eppure quella ragazza le metteva una strana inquietudine.

Aveva i capelli molto ricci, castani e lunghi fino al seno.

I suoi capelli erano sempre disordinati, così tanto che a volte persino lei ci rinunciava, legandoli successivamente in una coda alta, o in una treccia.

Aveva gli occhi verdi che tendevano a cambiare colore in una scala dal verde al blu.

 

Akira le fece un occhiolino, come a dirle che andava tutto bene, poi riprese a parlare con il gemello Makoto e il loro migliore amico Xavior.

Akira Alan Olivander aveva i capelli neri, perennemente scombinati, e gli occhi a mandorla.

Era abbastanza alto, circa un metro e ottanta, e muscoloso, dati gli allenamenti di quidditch.

Aveva un modo di fare tutto suo, e riusciva a diffondere sicurezza con un solo sguardo.

-Dobbiamo trovarlo ad ogni costo, con quello nelle nostre mani addio punizioni.- Affermò Makoto sorridente ai due.

Makoto Mike era uguale a Akira, essendo gemelli monozigoti.

-Sai che potrebbe non trovarsi qui al castello, vero?- Gli fece notare Xavior.

Xavior Scamander aveva i capelli color biondo sporco, un po' lunghi, gli arrivavano fino alle spalle e li portava quasi sempre legati.

I suoi occhi erano verdi e aveva una cicatrice lunga quanto un braccio a causa di una caduta avvenuta quando era piccolo.

Era abbastanza alto, e muscoloso grazie agli allenamenti di quidditch.

-Ricorda sempre una cosa, amico mio, chi cerca trova. Sempre.-

 

 


In quel preciso momento Cersei Potter camminava nel corridoio del settimo piano, era sola.

Incrociò gli occhi di un ragazzo dagli occhi azzurri, ma lo superò senza farci tanto caso.

Si bloccò davanti ad un muro e svenne, mentre una porta compariva dal nulla.

 

Cersei non correre.

Scappa.

Finalmente ti ho presa.

Un urlo.

 

 

Angolo autrice:

Salve a tutti :D

Ho inserito tutti i personaggi per una questione di correttezza, e poi non mi piace lasciare qualcuno fuori, spero di non far confondere nessuno.

Ci tengo a dirvi che tutto, TUTTO, quello che è accaduto in questo capitolo ad ognuno dei personaggi ha un significato, magari alcuni sono più comprensibili di altri, ma non temete, c'è posto per tutti.

Spero vi sia piaciuto,

X GinnyW.

Ps ho cambiato l'anno di alcuni dei personaggi, in modo da farli amalgamare meglio.

 

 

Autrici dei personaggi:

 

Connor e Courtney Zabini sono stati creati da Sabaku No Konan Inuzuka.

Kyle e Damon Black sono stati creati da Devilenemis.

Aries e Jack Malfoy sono stati creati da Malfoy_Zabini_Nott.

Gabriela e Francisco Suarez Nott sono stati creati da

Jocelyn Green e Skyler Spring sono stati creati da InsurgentRose.

Aida Black è stata creata da Vale_Misti

Andrea e Derek Argent da Keira Lestrange.

Vivianne Scamander e LynnxThompson sono stati creati da _LittleWeasley_

Carlotta Willson e Lucas Jacobson sono stati creati da p s i c h e.

Diego Wellburg è stato creato da _Littles_

Cersei Potter è stata creata da Cersei Evans.

Alice Paciock è stata creata da Tribute_potterhead

Akira e Makoto Olivander sono stati creati da V_chan

Xavior Scamander è stato creato da Kaki16

Evelyn e Cloe Weasley sono state create da Cissy Lightwood.

Sun Facebay è stata creata da Weasleyuccia.

Infine Elizabeth Hamilton è stata creata da World below.

  
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