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Autore: Ace of Spades    24/11/2014    7 recensioni
“Mio padre non era così, prima di perdere mia madre era un'altra persona. Di sicuro non una dolce e carina, ma almeno era una persona. Dopo la morte di sua moglie è diventato un mostro senza sentimenti, animato solo da ciò che ci potrebbe essere di più oscuro dentro un cuore vuoto.”
Degli occhi neri lo fissarono.
“Come se avessero aperto il Vaso di Pandora”
“Aperto? Direi più che è caduto al suolo e si è frantumato. Quando si perde una persona amata in modo traumatico è come perdere il sostegno che ti teneva sulla retta via, come la colonna su cui posava il Vaso. Senza quella, le piaghe dentro al tuo cuore prendono vita e ti divorano da dentro”
“Ho sempre trovato quel mito abbastanza insulso”
“Come mai?”
“Sai perchè esiste il detto ‘la speranza è l’ultima a morire’? Perchè è l’ultima che esce dal Vaso di Pandora. Ma perchè dovrebbe essere l’ultima se è ciò di cui si ha più bisogno?”
“Perchè le speranze le hanno le persone, ma i destini li distribuisce il diavolo.”
•••
DoflaCroc + Mihawk / AkaTaka/ KiddLaw/ KillerPenguin.
Genere: Angst, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Crocodile, Donquijote Doflamingo, Drakul Mihawk, Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Shichibukai/Flotta dei 7
Note: AU, Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
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11) “ Dai genitori si ereditano solo i lati negativi ”

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 
"Oggi ti sei divertito"
Doflamingo assottiglió lo sguardo e appoggió il piede di fianco all'altro, rinunciando a salire le scale.
"Non capisco a cosa tu ti riferisca"
Sentì distintamente la risata gutturale di suo padre, così simile alla sua ma così odiosa alle sue orecchie.
"Pensi davvero di poter riuscire ad ingannarmi? Lo sai con chi stai parlando"
Il ragazzo tornó sui suoi passi ed entró in salotto dove trovó suo padre seduto sulla poltrona con di fianco il loro cane dal pelo bianco. Quell'animale era affezionato solo al capofamiglia, gli gironzolava sempre attorno e ringhiava quando percepiva qualcosa che non andava; un vero e proprio cane da guardia.
'Se fosse stato un gatto, mio padre sarebbe stato un perfetto cattivo per i film di James Bond' pensó continuando a ghignare come se nulla fosse.
L'uomo si alzó in piedi: era un uomo piuttosto alto, con i capelli biondi e corti ed un caratteristico ciuffo biondo che gli ricadeva davanti all'occhio sinistro, mentre sull'occhio destro portava una lente circolare, era vestito con giacca e cravatta e indossava sempre dei guanti neri in pelle.
 
"Devo ammettere che sei stato bravo, hai preso tutte le precauzioni possibili, ma non hai calcolato una cosa molto importante"
"E sarebbe?"
"L'imprevisto. Uno dei nostri uomini stava per caso passando davanti alla pasticceria Neri e ti ha visto uscire in compagnia di due ragazzi."
Doflamingo si morse il labbro non perdendo il suo solito ghigno strafottente.
"L'unico problema è che non vi ha seguito, ma ha ritenuto più importante venire ad avvisarmi"
Il biondo ringrazió mentalmente la stupidità di quel tipo; se li avesse seguiti avrebbe scoperto il suo nascondiglio segreto che non sarebbe più stato così segreto.
"Che idiota. Comunque gradirei una risposta sincera da parte tua"
Doflamingo sbuffó incrociando le braccia al petto. "Semplicemente ho incontrato degli amici"
"E hai saltato la scuola, ma hai fatto in modo di trovarti davanti ad essa al suono della campanella in modo che la scorta non sospettasse nulla."
"Già"
"Geniale"
"Grazie"
"Ma hai imparato che se vuoi veramente che i tuoi piani abbiano successo devi mettere in conto che possa succedere qualcosa che non hai programmato"
"Ho capito, la prossima volta faró più attenzione"
"E un'altra cosa." commentó il padre guardandolo mentre sul suo viso si dipingeva lo stesso ghigno inquietante di suo figlio. "Non c'era nessun uomo, me lo sono inventato. Prima di riuscire ad ingannare me ne devi fare di strada"
Doflamingo rimase senza parole per la prima volta in vita sua; si era fatto mettere nel sacco come un principiante con un trucchetto da quattro soldi.
"Kukukuku~ i genitori hanno un sesto senso per queste cose, ricordalo"
"Lo terró presente la prossima volta. Ma come hai fatto a sapere che-"
"A sapere che sei stato in quella pasticceria e che eri con due persone? Semplice, so che tra tutte, quella è la tua pasticceria preferita e, se avessi dovuto portare qualcuno a mangiare, saresti andato lì; per il resto Virgo mi ha informato che suo figlio Vergo ha acquistato due biglietti per la metropolitana e mi è bastato fare 2+2" 
"E come sapevi che erano entrambi ragazzi?"
"Di solito le ragazze te le porti a letto solo per una notte, non sprechi del tempo per degli appuntamenti"
 
Non poteva credere di essere stato scoperto così facilmente; sapeva che Vergo non era uno sprovveduto e che aveva preso le dovute precauzioni per non farsi scoprire, ma sapeva anche che Virgo, il braccio destro di suo padre nonchè padre di Vergo, era uno dei sicari migliori in circolazione, allenato dall'FBI e con molta esperienza sul campo. Era stato troppo ingenuo.
 
"I genitori conoscono i figli molto meglio di quanto loro conoscano se stessi. Mi dispiace dal profondo del cuore, ma dovró metterti in punizione"
"Fufufu~ smettila con questa recita, non ti dispiace affatto"
"Hai ragione, ma una punizione te la meriti dato che sei scappato da scuola eludendo la scorta. Poteva succederti di tutto."
"Ma non è successo niente. E poi non sono un bambino"
"Questo non vuol dire niente, un padre si preoccuperà sempre del figlio, sia che abbia tre anni, sia che ne abbia quaranta"
"Sì,sì, allora quale sarebbe questa punizione?"
"Niente computer per un mese"
"Ah, ok" commentó tranquillamente il ragazzo ritrovando il suo ghigno caratteristico per poi girarsi e dirigersi verso l'uscita.
"Strano, pensavo ti arrabbiassi di più" disse suo padre sedendosi nuovamente sulla sua poltrona rossa bodeaux.
"Penso di aver già appreso la lezione sugli imprevisti~" rispose uscendo dal salotto e salendo le scale.
"Kukukuku~ mio caro Spino" disse l'uomo rivolto al cane che cominció a scodinzolare "è proprio mio figlio! Non ti pare che mi assomigli?"
L'animale rispose abbaiando ed appoggiando il muso sul ginocchio del padrone. "Già, anche per me diventerà un ottimo capo"
 
 
Doflamingo chiuse la porta della sua camera sospirando; prima o poi sarebbe riuscito ad ingannare suo padre.
Si sdraió sul letto e si perse a fissare il soffitto. Niente computer significava niente chat con Crocodile e Mihawk; ma, fortunatamente aveva pensato ad un piano di riserva proprio nel caso in cui fosse capitata una cosa del genere.
Ghignó estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni. "Croco-chan non sarà per niente contento~"


 
 
-

 
 
Crocodile e Mihawk erano saliti sul treno, ma lo avevano trovato pieno: i posti a sedere erano tutti occupati, i corridoi erano stracolmi di gente che cercava un appiglio a cui tenersi e loro erano riusciti a malapena a trovare un posto in piedi davanti all'uscita.
"La prossima persona che si appoggia a me gli taglio un braccio" sibiló Mihawk nell'orecchio di Crocodile. I due si erano ritrovati spalmati uno contro l'altro a causa della mancanza di spazio.
"Cerca di sopportare, siamo a metà del viaggio, speriamo che alla prossima fermata scenda qualcuno" disse il coccodrillo tenendosi con una mano all'unico palo; dato che erano tutti schiacciati in quella zona, doveva tenersi saldamente anche perchè Mihawk si teneva a lui e non dubitava affatto che se il treno avesse inchiodato avrebbero fatto un volo contro il muro di fronte.
"So quanto odi il contatto fisico, ma cerca di resistere"
Mihawk fece un respiro profondo provando a rilassarsi, ma quando la grassona dietro di lui appoggió nuovamente la schiena contro la sua, emise un ringhio di frustrazione e si spostó in avanti appoggiando il petto contro quello di Crocodile.
"Scusa, ma quella tizia ogni volta che mi sposto si sposta e mi tocca." commentó Occhi di Falco attaccandosi all'altro in stile koala.
"Fai pure. Pensavo odiassi il contatto fisico in generale"
"Vero, ma solo se non è voluto. E poi tra te e la grassona preferisco di gran lunga te"
"Grazie per il complimento" disse Crocodile ridendo.
Il resto del viaggio lo passarono in quella posizione, dato che la gente, invece che scendere, saliva.
"La prossima fermata è la mia, vedi di non uccidere nessuno"
"Crocodile, stai dicendo che mi lasci qui da solo con la grassona dietro di me?"
"Mi dispiace"
"Mi ospiti stanotte?"
"Eh?"
"Domani mi faccio venire a prendere da mia madre. Sappi che se mi lasci qui da solo io faccio una strage" disse atono Mihawk guardandolo negli occhi.
Crocodile non faticó a credere che lo avrebbe fatto sul serio; già vedeva i titoli di giornale.

 
-Adolescente uccide a mani nude un centianaio di persone perchè lo disturbavano-

 
"Ok, ok, peró dopo avverti tua madre, non vorrei si preoccupasse"
"Certo"
Dopo una decina di minuti, i due ragazzi scesero dal treno e si fermarono un po' a respirare l'aria fresca, poi si recarono alla fermata dell'autobus e, dopo una mezz'ora, arrivarono a casa Crocodile.
"Entra pure"
"Grazie"
"Figurati, fai come se fossi a casa tua" disse il moro dopo essersi tolto le scarpe.
"Ma i tuoi non ci sono mai?"
"Sono sempre molto impegnati, troppo per ricordarsi di avere un figlio"
Mihawk annuì e si sedette sopra il divano, poi estrasse il telefono e mandó un messaggio.
"Mia madre dice che mi verrà a prendere dopo pranzo, fortuna che domani è festa"
"Già, almeno niente scuola"
Proprio mentre stavano iniziando a rilassarsi, il cellulare di Crocodile cominció a squillare.
"Chi è?" chiese Mihawk riaprendo gli occhi.
"È un numero che non conosco, non ne ho idea. Pronto?" 



 
"Croco-chan!"
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




 




 
Ecco qua il nuovo capitolo!
Il padre di Doflamingo fa un po' paura, ma sembra tenerci al figlio dopotutto. Il loro rapporto è strano, ma si chiarirà andando avanti, non temete.
Per chi si chiedesse perchè dovrebbe assomigliare ad un cattivo di James Bond, la risposta è che in un film c'è un uomo seduto sulla poltrona con in braccio un gatto bianco, e se non ricordo male, ha anche la lente davanti all'occhio.
"Ci incontriamo ancora signor Bond"
Non so perchè mi sia venuto in mente quel pezzo, ma ho deciso di inserirlo e di modificarlo un po', per quello c'è un cane al posto del gatto.
Scopriamo anche che il padre di Vergo si chiama Virgo (ho una grande fantasia) e che è il braccio destro del capofamiglia.
La parte del treno mi sono divertita un sacco a scriverla, Mihawk ha poca tolleranza verso chi lo tocca senza il suo consenso e qui infatti rischia di provocare una strage.
Grazie a Crocodile viene evitato l'omicidio di massa.
Vi starete chiedendo come faccia Doflamingo ad avere il numero di Crocodile. Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
A presto ;)
  
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