Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Ashera_Hiden    24/11/2014    3 recensioni
In ogni parte del mondo esistono persone con poteri incredibili, queste capacità derivano dai Frutti del Diavolo, che se ingeriti donano capacità fuori dal comune, seppur ad un prezzo.
Molti di questi Frutti sono tuttora ignoti, ma quello che li accomuna sono tre semplici dogmi:
1. Chiunque mangi un Frutto del Diavolo perde la capacità di nuotare;
2. Esiste solo un frutto per tipo, e dona un potere unico;
3. Il potere scompare alla morte e non è ereditato dalla discendenza.
Come ogni regola esiste un’eccezione.
Io sono questa eccezione, io sono un Demone nato dal mare.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Barba bianca, Ciurma di Barbabianca, Marco, Portuguese D. Ace
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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6 - 6
Special
 
Nel momento in cui Selyn salì a bordo della nave da guerra venne costretta ad inginocchiarsi e ad essere incatenata strettamente ad una piattaforma.
L’ufficiale che precedentemente aveva sfidato la ragazza le si avvicinò:
- Ti conviene non fare scherzi… - disse con voce ancora sofferente - …oppure tutti i tuoi amichetti dell’isola di Maas faranno una brutta fine! -
Lei non rispose, si limitò a fissarlo con occhi colmi di rabbia.
- Non fissarmi! - la colpì con un manrovescio, lei però non cedette.
Subito dopo le venne coperta la testa con un cappuccio nero.
 
*******
Selyn non seppe quanto tempo rimase in quella scomoda posizione: dal cappuccio nero non filtrava neppure un raggio di luce.

******
Un giorno la costrinsero ad alzarsi: le gambe le dolevano, le lunghe catene le permisero un minimo movimento, iniziarono a tirarla e a spingerla. Una lunga camminata la condusse a quello che sarebbe stato il suo destino.
- Toglietele il cappuccio! - disse una voce roca.
Quando la luce colpì gli occhi della ragazza, rimase accecata per alcuni minuti; lentamente gli occhi si abituarono e vide chi aveva davanti.
Un gruppo di uomini vestiti elegantemente, circondati da una sala a dir poco sfarzosa.
- E così, sei tu l’erede dei MacLir… - disse uno degli uomini - …tratti inconfondibili! - disse toccando una delle ciocche candide della ragazza.
- Cosa volete?! Danann non esiste più, ci avete sterminati e perseguitati… lasciateci in pace! - disse Selyn con un filo di voce.
- Vedi, noi non siamo dei mostri come voi - disse un altro interlocutore - sarebbe bastato che la tua stirpe si fosse sottomessa al Governo Mondiale, e tutto si sarebbe sistemato. -
Dopo quelle parole un uomo di circa cinquant’anni fece il suo ingresso nel campo visivo della ragazza. Selyn abbasso lo sguardo.
- Noi non ci sottomettiamo a persone come voi… non l’ha fatto mia madre… non lo farò neppure io! Per quanto mi riguarda… potete andare all’inferno!! - disse agitando le catene.
L’uomo di mezza età che aveva attratto il suo sguardo iniziò a parlare - È un piacere conoscerti di persona, Zia Selyn! -
- Non hai nessun diritto di chiamarmi così… -
- Sai, il vecchio mi ha raccontato tante cose su di te. -
Selyn lo fulminò con lo sguardo.
- Non so se ti farà piacere saperlo, ma il tuo adorato fratello è morto… -
- Di piuttosto che è stato ucciso, ipocrita… -
- Beh… si può vederlo anche in questo modo… - l’uomo si avvicino alla ragazza - ho smosso mari e monti per trovarti. Ora tu, Selyn MacLir legittimo erede di Danann giurerai fedeltà al Governo Mondiale… - fece una breve pausa - …mettendo a disposizione i tuoi poteri e le conoscenze del tuo popolo! -
La ragazza guardò ognuna delle persone in quella stanza.
- Non lo ripeterò una terza volta… andate all’inferno! - disse con un ghigno.
I soldati la costrinsero ad inginocchiarsi con la forza e la spinta fu tale da farle sbattere il capo al suolo: il suo sangue azzurro ricoprì il pavimento ma la ferita si rimarginò quasi immediatamente.
- Sbalorditivo! L’agalmatolite non blocca le sue capacità rigenerative. -
Selyn non poteva vedere il volto dei suoi giudici, il viso era schiacciato a terra da una guardia, ma percepiva chiaramente i loro sorrisi inquietanti: erano come belve pronte a divorarla.
Venne rinchiusa in una cella buia, catene a polsi, caviglie e collo.
“Non vi consegnerò mai Danann” pensò stringendo i denti “Povero fratello mio… hai dato vita ad un traditore… Semel… perdonami…”
 
******
Molto tempo prima, in un’isola del Grande Blu.
- Semellllll!! Dove sei? - Selyn stava correndo in un boschetto vicino a casa, all’epoca aveva dieci anni.
- Ah… eccoti qui! - davanti alla bambina si trovava un bambino di circa cinque anni sporco di fango e coperto di terra.
- Sorella? Perché gridavi? - chiese perplesso Semel.
La bambina per risposta diede un pugno destro sul capo del bambino.
- Ahhhhhhhh!! Cosa fai? Mi hai fatto male!! - disse il bambino scoppiando a piangere
- La mamma ti ha detto un sacco di volte che non devi allontanarti nel bosco! - disse Selyn incrociando le braccia.
- Ma tu puoi farlo! Non è giusto!! - grido il bambino dai capelli corvini e occhi castani.
I due bambini erano fisicamente molto diversi, tra i due solo il maschietto rassomigliava ai genitori; Selyn invece somigliava poco alla madre, ma per niente al padre.
- Si posso farlo! - disse sicura di se - è per questo che devi venirci solo con me! - concluse accarezzando la testa di Semel, così facendo il bambino smise subito di piangere. Lui per lei era tutto.
- Allora… mamma vuole che andiamo a chiamare papà… per farlo dobbiamo passare dal bosco est… cosa fai? Mi accompagni? -
- Si!!! - gridò il bambino.
Così facendo si incamminarono lungo il sentiero, ci misero una mezz’oretta, ma alla fine videro il padre intento a scaricare alcune merci da un carro.
- Papà! - gridarono i due bambini quasi contemporaneamente. L’uomo si volto praticamente subito, con un gran sorriso sulle labbra e agitò una mano in segno di saluto.
Era un uomo dai capelli castani e occhi scuri, con un fisico massiccio ma piuttosto alto.
- Ehi, bambini! Come mai qui? - chiese l’uomo.
- Mamma dice che devi tornare presto stasera! - rispose la bambina.
- Oh! Beh meglio non farla arrabbiare… - concluse appoggiando le sue grandi mani sulle teste dei figli.
Quando il terzetto era in vista della casa notarono alcune persone davanti alla porta.
- Chi sono papà? - chiese Semel.
Al contrario del fratello, Selyn sapeva esattamente chi erano.
“Marina!” pensò, ricordò velocemente tutto quello che le aveva insegnato sua madre “Mai usarli. Mai raccontare. Mai farsi catturare.”
- Táimid ag na páistí na farraige - sussurrò la bambina.
Il padre guardò Selyn con aria preoccupata, prese di peso i figli e li nascose nel bosco in un luogo sicuro. - Non muovetevi da qui! - disse.
- Ma… - inizio la bambina.
- Qualunque cosa accada! - continuò l'uomo.
La bambina fissò negli occhi il padre, dopo lo afferrò alla camicia.
- Non andare… - disse tra le lacrime, Semel era ammutolito dal terrore.
“Quel giorno perdemmo i nostri genitori, la nostra casa, la nostra vita.”
 
******
Un rumore la riportò alla realtà, davanti a lei il Traditore la fissava con occhi omicida.
- Cosa vuoi? - chiese la ragazza - Vuoi vedere dove ti ha portato la tua sete di potere?! -
- Sai, non credevo ti avrei trovato - disse l’uomo in piedi davanti a Selyn.
- Cosa ti aspettavi?! -
- Non tu! Ti sei presentata come Selyn, ma la vera Selyn se fosse viva avrebbe più di cent’anni… dimmi… è così forte il sangue che possiedi? -.
Un lungo silenzio cadde nella cella.
- Vuoi la verità? La verità ha diverse forme e ti assicuro che gran parte di queste non ti piacerebbero - la ragazza fece un leggero movimento, il rumore delle catene era assordante - Io sono Selyn MacLir… la sorella di tuo nonno Semel… sei soddisfatto?! - chiese con un filo di voce, la catena pesante al collo la strozzava.
- Non ancora… voglio tutti i tuoi segreti… voglio il tuo sangue… - rispose lui.
- Voglio?! - chiese la ragazza scoppiando a ridere - Tu non sei degno di essere un discendente della stirpe di Danann… fammi indovinare, in realtà hai venduto solo fumo al Governo Mondiale, vero?! Come potrebbe essere altrimenti, tu non sai niente, Semel non sapeva niente, aveva solo cinque anni!! -
- Si, aveva cinque anni quando lo hai abbandonato! - disse l’uomo quasi gridando.
“Abbandonato?! No, gli ho salvato la vita allontanandolo da me!”
- Se lo dici tu… - si limitò a rispondere la ragazza.
- Ricordo ancora le storie che mi raccontava prima che mi addormentassi… guardami negli occhi… - la ragazza con grande sforzo alzò lo sguardo, i suoi occhi azzurri lo inchiodarono al suolo.
- Cosa vedi? Lo so che hai il dono di intravedere il futuro della persona attraverso i loro occhi! - chiese l'uomo.
“Dono?! Maledizione vorrai dire!” pensò Selyn mentre scrutava il suo volto.
- È davvero assurdo! Mi sembra di parlare con dei sordi… come ho già detto la verità ha diverse forme… tutte vere e tutte false… tutte possibili come impossibili… tutte piacevoli oppure inutili… io posso vederle… ne vedo molte tutti insieme… sono solo possibilità di quello che potrebbe succedere… basta una sola variazione per cambiare il futuro… - disse sforzando la sua voce.
- Cosa vuol dire?! Che è solo un’illusione?! - chiese l'uomo gridando e tirandola per la catena del collo, sollevandola così da terra.
“Credevi che ti donassi il futuro su un piatto d’argento?! Di futuri ne ho visti moltissimi… di moltissime persone… l’unico di cui sono davvero sicura è quello di Ciuffo… anche se avverranno dei cambiamenti il risultato sarà lo stesso… il destino ci farà rincontrare…”
- Non avrai mai quello che vuoi… morirai prima di vedere realizzato il tuo sogno… - disse la ragazza cercando di colpirlo alle mani per fargli lasciare la presa.
- Però si realizzerà?! - disse scrollandola - Rispondi!! -.
- Solo una parte… - balbettò Selyn senza fiato, l’uomo la liberò dal peso della gravità e la lanciò a terra.
La ragazza iniziò a tossire convulsamente - Deve ancora nascere chi sarà destinato a trovare Danann… - ringhiò prima di perdere i sensi in quella che sarebbe stata la sua prigione.
 
******
Le torture e gli esperimenti ai quali Selyn fu sottoposta erano indescrivibili.
Presto iniziò a perdere la cognizione del tempo, i giorni divennero settimane; le settimane divennero mesi, e i mesi anni.
 
******
- Sono passati quasi quarant’anni dalla sua cattura. Il suo sangue poiché potente non può essere trasfuso, e lei si rifiuta di mettersi al nostro sevizio. Un’arma difettosa se pur potente è inutile in queste condizioni - disse un uomo anziano.
- Però ucciderla si è rivelato impossibile, anche se debilitata non è invecchiata di un giorno! - disse un secondo.
- Lei può anche rifiutare… ma se avesse un figlio potremmo usarlo fin dalla nascita come arma - concluse un terzo.
- Un figlio? Certo… dopo tutto sua madre è morta… forse dando alla luce un erede il precedente resta vulnerabile! - disse il secondo.
- Chiamate il Dottore… voglio sapere se è fattibile farle avere un figlio, e i possibili candidati a padre del moccioso - concluse il primo.
 
******
Nave della Marina, Ponte.
- Cavolo… si gela oggi! - disse un marinaio intento a scrutare l’orizzonte.
Il capitano della nave militare era in piedi vicino al timone che dava indicazioni all’equipaggio.
- Tenete gli occhi aperti! Non voglio sorprese, il nostro carico ha la massima priorità! -
- Si, signore!! - gridarono i marinai, e presto tornarono a scrutare il mare.
 
******
Nave della Marina, Stiva.
Tic Tac Tic Tac Tic Tac…
“Che rumore assordante… stupido orologio!” su un tavolo operatorio era distesa una figura collegata a molti macchinari e flebo.
- Uhm… tu! Inutile dottore… - disse la ragazza senza muovere un muscolo, al polso portava una catena attaccata ad una placca del pavimento.
- Cosa vuoi? - chiese con arroganza il medico.
- Che giorno è oggi? - chiese a voce bassa.
- Giorno? È l' 8 Febbraio del JX! - disse senza prestarle attenzione.
“Il giorno perfetto per morire… almeno per te!”
Selyn chiuse gli occhi. Ripensò a tutta la sua vita fino a quel giorno.
- Dottore, lei sa la differenza tra la terra ferma e il mare? - chiese muovendo leggermente il polso incatenato
- Eh?! Che domanda sarebbe! Il mare è un’immensa distesa d’acqua, mentre la terra ferma no!! - disse il medico particolarmente irritato
“Esattamente!”
 
******
Nave della Marina, Ponte.
Tutti i marinai erano ai loro posti quando il vento cambio di colpo.
- Il tempo sta cambiando!! - gridò un membro della ciurma.
- Guardate il cielo! Una tempesta! - rispose un altro.
- Maledizione!! Ammainate le vele, subito!! - ordinò il capitano della nave, quando un boato attirò la sua attenzione.
- Ma cosa… - sul lato sinistro della nave, ad un centinaio di metri si intravedeva una figura brillare nel mare in tempesta.
- Non è possibile!! - il capitano si precipitò a babordo, guardò giù dal parapetto e vide che la nave era bucata: una gigantesca voragine divideva la nave in due.
- Uhm… forse ho esagerato! - nel pronunciare queste parole la ragazza cadde in ginocchio sull’acqua, intorno a lei il mare brillava, il cielo vomitava fulmini e lampi.
“È questo il mio potere?!” chiese a se stessa mentre fissava la sua mano destra, la sinistra era appoggiata al ventre gonfio.
“Ho passato la vita intera a nasconderli che neppure io sapevo di cosa ero capace.”
- Prendetela!! Calate le scialuppe, presto!! - il capitano sbraitava ordini all’equipaggio.
“No…” Selyn ripensò velocemente al passato, al libro che si tramandava nella sua famiglia, e che aveva affidato al suo unico amico, poi l’illuminazione: “Marmaris.”
Lentamente si rimise in piedi, il ventre le doleva e per restare in postura eretta dovette tenerlo con entrambe le mani.
“Piccola, tra poco saremo libere, vedrai!”
Portò il braccio destro avanti con la mano aperta, chiuse gli occhi, cercò di concentrarsi al massimo.
- Marmaris!! - gridò nel silenzio assoluto.
Il tempo sembrò fermarsi per un istante, poi un’immensa colonna di luce disintegrò l’intera nave e il suo equipaggio: a ricordarla solo qualche tavola di legno sparsa per il mare.
La ragazza ricadde in ginocchio, lentamente la luce del mare iniziò a spegnersi.
Selyn stava affondando nell’acqua.
- Ah!! - cercò di nuotare, poi riuscì ad aggrapparsi ad un tronco di legno.
“Ti prego! Segui la luce!”
 
******
Selyn perse la cognizione del tempo; poi ad un certo punto vide una nave poco distante da lei.
“Aiuto!” la voce le morì in gola.
- Ai… Aiuto!! Vi.. prego!! -
Quando il suo sguardo si posò sulla bandiera, comparve un tenue sorriso sulle sue labbra.
- Ciuffoooooo!! - il suo grido disperato raggiunse il capitano della nave.
Poco dopo la ragazza perse conoscenza.
- … yn … lyn… apri gli occhi… Selyn… - una voce lentamente le fece riprendere conoscenza: era dolorante, ogni muscolo andava a fuoco.
- Uhm… do… dove sono? - chiese strofinandosi gli occhi la ragazza.
- Sulla mia nave! - rispose un uomo dai grandi baffi bianchi.
Lei posò i suoi occhi su quel viso così famigliare eppure così estraneo.
- Sapevo che ti avrei rivisto, Ciuffo! - rispose Selyn, quando una fitta le strappò un sussulto.
- Selyn? Sei davvero tu? - chiese il capitano.
- Sei invecchiato bene… sei sorpreso di rivedermi? - il dolore al ventre era incessante, la sua fronte era calda e sudata.
- No. -  rispose lui - ma non ci speravo più! - il pirata le accarezzava la fronte.
- Capitano! Deve nascere, non abbiamo scelta. - disse il medico di bordo.
- Cosa aspetti, procedi! - rispose il capitano con voce ferma - Perché non sei tornata? So che avrest… - il capitano fu interrotto dalla ragazza.
- Ho scelto… la “verità” migliore per entrambi - concluse con voce tremante dal dolore.
“Che dolore lancinante!” pensò Selyn sul punto di gridare.
Poco dopo sì sentì il pianto di un bambino, la mano della ragazza che era stretta a quella del suo amico perse forza.
Sotto gli occhi del Capitano Barbabianca avvenne una cosa inspiegabile: i capelli candidi della ragazza iniziarono a tingersi di nero, dalla radice fino alle punte.
- Cos… - iniziò il pirata.
- Capitano! È una bambina! - disse il dottore.
- T… ti prego… voglio vedere i suoi occhi… - la voce di Selyn era debole e annebbiata.
La bambina passò dalle braccia del dottore a quelle della madre.
- Caratteristiche inconfondibili… - disse osservando l’unico ciuffo di capelli bianchi che aveva e gli occhietti azzurri.
- Piccola mia… - la voce le tremava - non sono più in grado di vedere il futuro… però, voglio che vivi libera… ho scelto un bravo papà per te… non devi smettere di cercare le tue risposte… devi imparare ad essere forte… - il respiro iniziò a mancarle - Ciuffo… anzi no… il capitano Edward si prenderà cura di te… - sembrava che non provasse più dolore, la bambina la fissava dritta negli occhi come se ad attrarli fosse una calamita.
“Mi dispiace, tu non possiedi la visione del futuro come me, al contrario possiedi quella del passato, come tua nonna… quello che stai vedendo ti segnerà per sempre, non avrei mai voluto mostrartelo, ma presto non ci sarò più. Forse non lo capirai prima di diversi anni, però quando ne verrai a capo troverai la tua strada!”
Quando gli occhi di Selyn si posarono sul capitano disse - Non mi deluderai, vero? -
- No, non lo farò! - rispose risoluto.
Pochi minuti dopo Selyn MacLir, erede dell’isola di Danann morì, lasciando dietro di se una piccola verità di nome Enji MacLir.

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Nota dell’autrice: Eccomi con un nuovo capitolo, ^^. Questo è uno special su Selyn che racconta la sua storia durante la prigionia.
Da questo capitolo si possono intuire diverse cose, analizziamole insieme, ^^.
Innanzi tutto vediamo di mettere qualche punto, e per fare questo vi do un indizio, ho basato la creazione della storia su Miti e Leggende nordiche, principalmente Irlandesi.
Quindi tutti i nomi e luoghi sono riferiti a quella tradizione, come “MacLir”, il suo significato è “Figlio del mare”, e “Danann” deriva dal nome di un antico popolo abitante dell’Irlanda.
“Táimid ag na páistí na farraige” , la frase che dice Selyn da bambina la vedremo in un altro capitolo, posso anticiparvi che fa parte di un testo molto più lungo.
 
Se vi affascinano i Miti e le Leggende vi consiglio di approfondire quelle irlandesi e le celtiche, sono molto belle, ^^.
Tornando a noi, nel corso della storia troverete molti riferimenti a quella cultura che ovviamente vi spiegherò passo passo.
Grazie mille a tutti quelli che seguono la mia storia, se vi fa piacere lasciatemi una recensione o un piccolo commento, ^^.
 
Baci Hiden
 
   
 
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