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Autore: Despicable Meggs    24/11/2014    4 recensioni
Erano tutti al lavoro, felici di aver quasi finito la giornata e la settimana. Potevano rilassarsi, divertirsi e non pensare al lavoro. Finché qualcosa non sconvolgerà i loro piani. Qualcuno entrerà in ufficio in cerca di Ziva. Cosa vorrà da lei? Sarà venuto per portare buone o cattive notizie? Come reagirà lei a tutto questo? Una cosa è certa, tutti i suoi colleghi saranno lì per lei. Specialmente Tony, che l'aiuterà ogni giorno ad affrontare tutti i cambiamenti della sua vita. E chissà magari anche lui sarà uno dei cambiamenti. FF TIVA, perché per me sono come una droga, meno angst di quella del mercoledì ma non leggera come quella del venerdì! XD Spero vi piaccia! Buona lettura :3
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20

"Tra due giorni è il compleanno di Anja" disse Ziva mentre faceva colazione con Tony.

Anja dormiva ancora e loro stavano mangiando prima di svegliarla così mentre uno sta con lei l'altro si preparava, poi uno l'aiutava a vestirsi e l'altro si cambiava per il lavoro.

"L'ho letto sul suo fascicolo" aggiunse.
"Davvero? Lei non ha detto nulla. Pensi che non lo ricordi?" rispose Tony.
"Nessun bambino dimentica il suo compleanno. Più che altro è il primo compleanno senza la sua mamma" disse lei.
"Credi che non voglia festeggiare?" le chiese.
"Credo che sia difficile per lei e penso anche che non sappia cosa dire a noi" rispose Ziva.
"Potremmo farle una piccola festa a sorpresa, nulla di complicato. Tra l'altro cade di domenica e siamo tutti a casa" commentò Tony.
"Si e possiamo invitare Samuel, il bambino con cui gioca sempre a scuola. Magari le fa piacere" rispose Ziva.
"Mi pare un'ottima idea, sperando che piaccia anche a lei" disse Tony.
"Speriamo" concluse Ziva.

Per i due giorni successivi si diedero da fare per organizzare qualcosa di carino. Chiamarono i genitori del compagno di scuola di Anja, i quali accettarono volentieri l'invito. Chiesero anche ai colleghi se volevano partecipare, in fondo Anja aveva piacere a passare il tempo con loro e pensavano fosse una buona idea.
Le comprarono una torta, dei palloncini e dei regali.

La sera prima del compleanno Anja era seduta sul divano a guardare i suoi cartoni animati mentre Tony e Ziva ripulivano la cucina.

"È seria oggi" commentò Tony.
"È perché domani è il suo compleanno e pensa che nessuno se ne ricorderà. Te l'ho detto che lei non lo ha dimenticato" rispose Ziva.
"Allora forse dovremmo dirglielo che lo sappiamo" disse Tony.
"No, lasciala essere sorpresa domani mattina. Sarà più bello per lei" commentò.

Poco dopo Anja comparve in cucina, spaventando leggermente Tony e Ziva che non l'avevano sentita arrivare.

"Amore, sei più silenziosa di Ziva. Ora ho due Ninja che mi spaventano" le disse Tony facendola ridere.
"La prossima volta ti faccio 'Bu' così ti spaventi ancora di più" rispose divertita.
"Piccola teppista, mi vuoi proprio spaventare eh?" commentò lui facendole il solletico.

"Avevi bisogno, Anja?" le chiese Ziva una volta che Tony ebbe finito di giocare con lei.
"Devo fare la pipì e voglio andare a nanna" rispose lei.

Era più presto del solito per portarla a dormire e in più era il week end quindi la lasciavano sveglia anche più tempo normalmente.

"Qualcosa non va tesoro? Non ti senti bene?" le chiese Ziva preoccupata. In più voleva vedere se Anja le chiedeva qualcosa riguardo al compleanno.
"Sono stanca" rispose.
"Andate, finisco io di asciugare i piatti" disse Tony.

Così Ziva portò Anja in bagno, le fece lavare i denti e le mise il pigiamino.
Vedendola un po' più triste e pensierosa del solito e sapendo il motivo decise di coccolarla di più

"Patatina, hai voglia di addormentarti in braccio a me stasera?" le chiese.
"Posso?" chiese per essere certa.
"Certo, vieni qui" le rispose Ziva mentre la prendeva in braccio.

Le fece indossare un giubino per non farle prendere freddo e le diede il suo ciuccio.
Dopodiché raggiunsero Tony in cucina.

"Ecco le mie principesse. Il mio pancake è ancora sveglio?" disse Tony.
"Io faccio la nanna in braccio a Ziva" rispose.
"Davvero? Sei molto fortunata allora" commentò.
"Chiudi gli occhi e dormi, se sei stanca. Io e Tony stiamo qui finché non ti addormenti" le disse Ziva iniziando ad accarezzarle una guancia.

Anche Tony si mise di fronte a Ziva e le accarezzò la schiena e di tanto in tanto i capelli.
Ci mise un po' a prendere sonno, era più nervosa del solito e si muoveva tra le braccia di Ziva in cerca di una posizione comoda.

"Le devo preparare un po' di latte per farla rilassare?" chiese Tony a Ziva.
"No... Diamole ancora un po' di tempo, si sta addormentando" rispose.

Alla fine Anja si addormentò e Ziva poté finalmente metterla a letto.
Quando il mattino dopo andò a svegliarla notò subito che non era di buon umore come le altre domeniche mattina.

"Andiamo a fare colazione?" le disse.
"Non ho fame. Possiamo stare nel lettino stamattina e leggere un libro assieme?" domandò.
"È proprio una bella idea, ma non possiamo lasciare Tony da solo" rispose Ziva.

Anja rimase in silenzio e la guardò.

"Sei triste, amore?" le chiese Ziva.

Anja sollevò le spalle, non volendo dire cosa le passava per la testa.

"Ho un'idea. Cosa ne pensi se andiamo in cucina da Tony che c'è una cosa che penso ti farà tornare il sorriso. Se poi non ti piace torniamo qui e leggiamo" le propose.
"Va bene, ma vieni anche tu con me" disse Anja.
"Certo" rispose Ziva facendola alzare.

La portò in salotto, dove al tavolo della cena avevano preparato tutto per il compleanno.
C'erano alcuni regali, altri li avevano conservati per la festa, i palloncini e degli speciali pancake di compleanno.

Non appena Anja vide tutto quello che avevano preparato spalancò la bocca, sorpresa e felice.
Si avvicinò per guardare meglio mentre Tony e Ziva la osservavano soddisfatti. Evidentemente avevano fatto bene ad organizzarle la giornata così, sembrava già molto felice.

Dopo aver dato un'occhiata veloce, Anja tornò da Tony e Ziva.

"Come fate a sapere che oggi è il mio compleanno?" chiese timida.
"Noi sappiamo tutto di te. Buon compleanno, amore" le disse Ziva abbassandosi per abbracciarla.

Anja non ci pensò due volte a lanciarsi tra le sue braccia e stringerla forte.

"Ziva, ti voglio bene sei la mamma migliore del mondo. Come lo era la mia mamma" le disse.

Quelle parole toccarono Ziva, di nuovo.
Non era abituata a sentirsi chiamare mamma e ogni volta che lei lo diceva era un tuffo al cuore.
In quell'ultimo periodo aveva chiamato Tony e Ziva papà e mamma più di una volta senza che nessuno glielo avesse mai chiesto.

"Ti voglio bene anche io, piccolina" rispose lei dandole un bacio.

Tony guardava la scena potendo solo immaginare quanto Ziva fosse felice in quel momento. Si stava facendo in quattro per Anja e questa era la miglior ricompensa che potesse avere.

"Allora, facciamo colazione e apri i tuoi regali?" le disse Tony.
"Sono tutti per me?" rispose.
"Chi è la festeggiata qui?" chiese lui guardandola.
"Io!" esclamò Anja.
"E allora direi che sono proprio tutti tuoi" le disse.

Quando Anja si sedette a tavola fu subito attirata da tutti i pacchetti colorati che le avevano preparato.
Per prima cosa mangiò i pancake, poi si pulì la bocca e aspettò il permesso per aprire i regali.

"Da quale vuoi iniziare?" le chiese Ziva.
"Da quello con la carta rosa" rispose indicandone uno.

Lo aprì strappando la carta e quando vide il contenuto sorrise.

"È un orsacchiotto morbido" disse prendendolo e abbracciandolo.
"E ha dell'acqua dentro la pancia" aggiunse.
"Si, e lo sai perché? Perché adesso lo mettiamo nel forno a microonde e facciamo una magia" le disse Ziva.
"Nel microonde no! Lo rompi" gridò Anja preoccupata.
"Tranquilla, non si rovina" le disse Tony.

Aspettarono due minuti durante i quali Anja guardava preoccupata il microonde nella speranza che il suo orsacchiotto nuovo uscisse indenne.
Ma quando Ziva glielo diede in mano un enorme sorriso le si aprì sulla faccia.

"È diventato caldissimo!" esclamò abbracciandolo.
"Esatto. Così quando vai a nanna e fa freddo lo puoi portare con te e ti riscalda" le spiegò Ziva.
"È super bello!" disse Anja entusiasta.

Anja continuò a scartare i suoi regali. Le avevano comprato alcuni giochi da fare assieme e dei libri sia da leggere che da colorare.
In più anche qualche bella maglietta, le piacevano quelle tutte colorate e con i disegni sopra.

"Abbiamo un'altra sorpresa per te. Oggi pomeriggio verrà qui con te a giocare il tuo amico Samuel e faremo una piccola festa. Ti piace l'idea?" le chiese Tony.

Questo era il momento che più temevano, non sapevano se aveva voglia di una festa considerando quello che stava affrontando.
Erano infatti rimasti d'accordo con i genitori di Samuel che se Anja non avesse voluto festeggiare sarebbe saltato tutto.

"Una festa per il mio compleanno?" domandò.
"Si, mangiamo anche la torta e tu soffi le candeline. Ci saranno anche Gibbs, McGee e Abby. E forse verrà anche Ducky" le spiegò Ziva.
"E aprirai degli altri regali" aggiunse Tony.

Anja li ascoltava in silenzio, colpita da quello che dicevano.

"E mi cantate tanti auguri?" chiese.
"Certo e ti tiriamo le orecchie" rispose Tony.
"È divertente" disse lei.
"La festa è ora?" aggiunse.
"No, amore. È oggi pomeriggio dopo il riposino" le spiegò Ziva.
"E adesso cosa facciamo?" domandò.
"Non lo so... Possiamo stare in casa e fare qualcosa assieme oppure uscire a fare un giro. Tu cosa vorresti fare?" le chiese.
"Vorrei andare fuori... Possiamo andare al parco?" rispose.
"Va bene, prepariamoci allora" disse Tony.

Rimasero fuori tutta la mattina, a spasso per la città e poi al parco come aveva chiesto Anja.
Tornarono in casa per il pranzo cosicché Anja potesse riposarsi prima della festa.

Poco dopo aver mangiato, Ziva la portò in camera e fu in quel momento che Anja mostrò ciò che Ziva temeva.
Iniziò a guardarla ed agitarsi, voleva dirle qualcosa ma non sapeva come. Ziva aveva capito benissimo che il problema riguardasse il fatto che le mancava Monique.

"Che c'è tesoro? Qualcosa non va?" le chiese.

Anja annuì.

"Cosa?" le chiese Ziva chinandosi alla sua altezza.
"Oggi è il mio compleanno e a me manca la mia mamma" disse Anja.
"E sono triste perché lei non può venire alla mia festa" aggiunse iniziando a piangere.

Ziva la prese in braccio e la cullò.

"Lo so Anja, ma sono sicura che la mamma sarebbe felice di sapere che ti doverti il giorno del tuo compleanno" le disse.
"Non so se è felice che mi diverto senza di lei" rispose.
"Io penso di sì. La mamma è felice se lo sei anche tu" le spiegò Ziva.

"E credo che tu debba fare la nanna ora. Vedrai che quando ti svegli andrà meglio" aggiunse.

Quando era stanca ad Anja veniva più nostalgia della sua mamma e dormire la faceva rilassare. Ziva sperò che quello l'aiutasse a svegliarsi più serena e godersi la sua festa.

"Ma voglio stare in braccio a te e voglio andare da Tony" disse tirando su con il naso.
"Ma certo" rispose Ziva andando in salotto.

Tony era sul divano a leggere il giornale e si preoccupò un po' quando vide le due arrivare, specialmente perché Anja stava ancora piangendo.

"Cosa succede al mio pancake?" chiese lui mettendo via il giornale.
"Le manca la mamma... Ed è stanca" commentò.

Tony la guardò in braccio a Ziva, le faceva tanta tenerezza e aveva solo voglia di coccolarla per farla stare meglio.

"Hey, ma la nostra festeggiata non può essere triste proprio oggi" le disse Tony accarezzandole il volto.
"Altrimenti nelle foto che ti farò mentre mangi la torta non avrò nemmeno un sorriso" aggiunse.

Passò un po' di tempo a coccolarla e parlarle e smise quando pensò che si fosse addormentata.
Ma in realtà Anja ancora non stava dormendo per nulla.

"Papà, no... Ancora" si lamentò lei chiedendo altre carezze.

Ziva sorrise a Tony, l'aveva chiamato papà.
Lui riprese a coccolarla come lei aveva richiesto e quando questa volta smise Anja dormiva davvero.

"Vado a metterla nel suo lettino e poi torno da te, papà" gli disse Ziva dandogli un bacio.

Quando tornò in salotto Tony l'accolse con un altro bacio, era ancora al settimo cielo per come l'aveva chiamato Anja.

"È bello sentirsi chiamare così" ammise.
"Lo so, si sta abituando a noi" rispose Ziva.
"E sembra che la nostra idea della festa le sia piaciuta" aggiunse.
"Esatto. Ziva, non oggi ma noi dobbiamo parlare della questione casa" disse Tony.

Era da un po' che ci pensava, stava vivendo lì da un po' e voleva sistemare le cose.

"Non c'è molto da discutere, sederino peloso. Tu vivi qui ora, no?" rispose Ziva.
"Si, è proprio questo il punto. Io vivo qui ma è casa tua, e io ho una casa poco lontano" iniziò Tony.
"Quindi abbiamo varie opzioni, tra cui compare una casa nuova" aggiunse.
"Ma non è necessario, questa è abbastanza grande per tutti. E poi Anja si è già abituata a stare qui" rispose.
"Ok. Allora dovrò iniziare a contribuire alla spese. E magari cercare di vendere il mio appartamento" disse lui baciandola.
"Hey, non è che poi mi fai vendere casa e mi cacci? Così finisco sotto un ponte?" aggiunse ridendo.
"Non essere scemo!" esclamò tornando a baciarlo.

Alla fine non ebbero bisogno di dire altro, era deciso Tony si sarebbe definitivamente trasferito da lei è avrebbe venduto il suo appartamento.
Non avevano bisogno di pensarci perché stavano così bene tutti insieme che non c'era necessità di rovinare le cose.

Alle quattro del pomeriggio Anja era sveglia e vestita per la festa e il suo amico stava per arrivare.
I colleghi di Tony e Ziva arrivarono dopo poco e si sedettero tutti il salotto a chiacchierare mentre Anja e Samuel giocavano.

"La maestra mi aveva detto che giocavano sempre assieme, ma non sapevo che andassero così d'accordo" commentò Ziva vedendoli.
"Ne sono felice, Samuel non ha molti amici ma sembra che vada molto d'accordo con vostra figlia" disse la madre del bambino.

E loro non la corressero perché anche se Anja sulle carte ancora non era loro, lo sarebbe stata presto ed era proprio quello che volevano.
Quando arrivò il momento della torta Anja era felicissima. Le cantarono tutti tanti auguri e lasciarono che spegnesse le candeline.

"Esprimi un desiderio, amore" le disse Ziva.

Tony scattò moltissime foto specialmente quando Anja provo a tagliare la prima fetta della torta facendo un gran disastro con la panna montata.
Fu Ziva ad aiutarla e ripulirla a dovere prima che scartasse i regali.

Rimasero tutti anche per cena, Ziva aveva preparato la pasta e dei piccoli tramezzini.
Sia Anja che Samuel si addormentarono sul divano dopo la cena, avevano giocato tutto il pomeriggio ed erano stanchissimi.
Dopo che tutti andarono a casa Ziva mise Anja a dormire e insieme a Tony andò a letto. Il giorno dopo la settimana riprendeva normalmente e dovevano riposarsi.

Quando il lunedì ripresero il lavoro nessuno si sarebbe aspettato quello che successe quella settimana.
Erano tutti tranquilli concentrati su un nuovo caso e non avevano più prestato molto attenzione a Silas, preferendo aspettare una sua mossa.

Una mattina, Ziva aveva appena accompagnato Anja all'asilo e stava andando a lavorare come al solito.
Stava guidando tranquilla quando i suoi sensi da Ninja le dissero che qualcosa non andava.

Guardò nello specchietto retrovisore e si rese conto che c'era una macchina che la seguiva.
Mise in atto la tecnica di depistaggio per vedere se riusciva a seminare il misterioso inseguitore.
Non appena si accorse che lui non era più dietro di lei, fece inversione e tornò alla scuola di Anja per portarla via.
Avvertì Tony per telefono e gli spiegò la situazione.

Non sapeva né chi la stesse seguendo né da quanto e non voleva rischiare che andasse a prendere Anja.

Si precipitò alla scuola e andò da una maestra per chiederle di ridarle subito Anja.

"Ziva, perché torniamo a casa subito?" le chiese curiosa.
"Non andiamo a casa, vieni al lavoro con me" disse Ziva mettendole la giacca.
"Ok, e perché?" domandò ancora.
"Perché mi ero scordata che oggi Ducky ti deve visitare" rispose inventandosi una scusa.

Non era vero, non c'era motivo per una visita. Ma Ziva non la voleva spaventare e quella fu la prima scusa che le saltò in testa.

"Perché mi deve visitare, io non sono malata" disse Anja spaventata.
"No, stai tranquilla. Vuole solo sentire il tuo cuore e i tuoi polmoni. Sarà veloce e non sentirai nulla" le spiegò Ziva.
"Come l'altra volta?" chiese Anja.
"Esatto" rispose.

Anja sorrise più serena, ora aveva capito che non era nulla di pauroso. Nonostante non sapesse che quella era una scusa bella e buona.
Ziva la mise seduta in macchina sul suo seggiolino, la legò bene e partì guidando molto prudentemente e prestando attenzione alle macchine che aveva attorno.
Quando arrivò al lavoro erano tutti lì ad aspettarle.

"Pancake!" esclamò Tony aprendo le braccia in modo che lei gli corresse incontro.

La prese in braccio e la intrattenne un po' mentre Ziva spiegava la situazione a Gibbs.
Dopodiché la portò a fare la finta visita da Ducky e la lasciò a giocare con Abby. Quello era il posto più sicuro che ci fosse ed era tranquilla che non le sarebbe successo nulla.

"Ricordi qualcosa della macchina?" chiese Gibbs.
"Era una berlina verde scuro, la targa iniziava per BK 5" rispose Ziva.
"Però non sono riuscita a vedere dentro chi guidava" aggiunse.
"È già tanto questo, Ziver" rispose Gibbs.

Tony la vide agitata, era chiaro che si fosse spaventata sopratutto per Anja.

"Amore, va tutto bene. Anja è al sicuro con noi" le disse massaggiandole il collo.
"Ma sono nervosa perché sento che si avvicina e voglio chiudere questa faccenda" gli disse.
"Anche io. Però ora fammi un bel respiro e rilassati. Se Anja sale e ti vede così si spaventa" le rispose.

Lei si voltò e lo abbracciò non curandosi del fatto che tutti la stavano guardando. Era abituata a stare tra le braccia di Tony e non era più un problema lasciarsi andare a queste cose sul posto di lavoro per lei.

Nel frattempo Silas era ritornato all'appartamento che aveva affittato lì a Washington sotto falso nome.
Non si era fatto seminare da Ziva, semplicemente aveva lasciato perdere l'idea di seguirla quel giorno.
Si era già fatto un programma e intendeva rispettarlo. Non avrebbe colpito loro, sarebbe andato dritto ad Anja e l'avrebbe fatta sparire prima che Ziva o gli altri potessero fermarlo.

Ormai era questione di poco anche perché il tempo per suo figlio stringeva e lui non voleva rischiare di far tardi.
Ora sapeva dove trovare Anja e sapeva anche come prenderla senza che nessuno se ne accorgesse.
Era pronto ad agire.






Note dell'autrice:

Sono tornata dalle vacanze purtroppo... Ahahahha
Comunque eccomi con il capitolo del lunedì XD

Si parte tranquilli per arrivare ad un finale più intenso, era ora che Silas arrivasse e da adesso in poi si parte con i capitoli finali... Chi vincerà? XD

Spero vi sia piaciuto.
A prestooooo

Baci, Meggie. 
  
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