Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Niley story    24/11/2014    23 recensioni
-Sono complicata- dice lei lei guardandolo negli occhi-Avremo un amore complicato- risponde lui sorridendo mentre scrolla le spalle. Lei nega col capo -Non è così facile- lui come al solito ha la risposta pronta e il sorriso indelebile -Non mi sono mai piaciute le cose facili. Le cose facili sono noiose-
Ta daaa eccomi qui con una nuova storia di...JORTINI (ma no dai chi se lo aspettava? lol)
Allora il pezzo è tratto da un capitolo ma non chiedetemi quale perché ancora non lo so lol
In questa storia Tini ha 20 anni e ha avuto una vita tutt'altro che facile. Dopo un lungo periodo di assenza deve tornare a Buenos Aires e lì si ritroverà ad affrontare i fantasmi del passato che tanto l'hanno torturata. Poi c'è lui Jorge, il ragazzo solare, simpatico e al 100% playboy...ma quale storia nasconde dietro al suo sorriso? Potrà lui aiutarla a fare i conti con il suo passato e riuscire ad aprire il suo cuore?
...A Jortini story...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







~~Sono seduta sul divano tra Lodo e Cande, stiamo guardando la televisione o meglio, loro stanno guardando la televisione, la mia mente viaggia altrove dopo quello che mi ha confessato Fernando. << Tini, sei sicura di essere tra noi? >> domanda Cande per la terza volta scuotendomi dai miei pensieri << S-sì certo perché? >> << A me sembra che tu sia sovrappensiero >> a rispondere e Lodovica così mi volto verso di lei, sto per contestare ma le voci dei ragazzi che sono appena rientrati attira la nostra attenzione << Wuhuuu! Siamo tornati >> urla mio fratello prima di fare la sua apparizione in salotto << Indovinate chi suonerà al locale di Bob sabato sera >> dice Jorge guardandoci << Non dirmelo! Non sarete mica… >> la rossa viene interrotta da mio cugino << Proprio così Cande! I dreamers! >> << Aaah! Che bello sono così contenta per voi! >> Candelaria si alza dal divano per andare in contro ai ragazzi e abbracciarli tutti e tre << Che forza! Noi siamo invitate vero? >> Lodo inarca un sopracciglio in segno di avvertimento guardando Diego << Certo che siete invitate nena! >> << Yuuuuh >> Lodovica si alza in piedi e salta addosso a Diego che le cinge la cita per non farla cadere e poi le dà un bacio sulla guancia. Mi sento osservata e noto che Jorge mi sta fissando, mi mima un “tutto okay?” con le labbra, io forzo un sorriso e annuisco col capo, non mi va di guastare il suo buon umore << Jorge dobbiamo subito ampliare il nostro repertorio >> << Sì tranquillo Fran, ho già qualcosa pronto, che cosa ne dici se prima di andare ad esercitarci mangiamo qualcosa? Io ho fame >> << Anche io! >> quota Diego alzando la mano << D’accordo per me va bene >> acconsente Fran << Grande! Martina vieni con me in cucina? Così mi aiuti a portare i vassoi << Sip! Eccomi >> mi alzo in piedi cercando di acquisire quanto più possibilmente il mio atteggiamento normale, << Sorellina… >> Francisco mi afferra il polso proprio quando gli passo accanto mentre tutti stanno prendendo posto e Jorge è già quasi in cucina, io mi fermo e fisso mio fratello << Tutto okay? >> gli sorrido cercando ancora una volta di sembrare credibile, questa volta credo e spero di riuscirci << Sip! Perché me lo chiedi? >> << Non so…mi sembravi turbata >> << Naaah, ho fame, vado a prendere da mangiare >> << Okay >>. Francisco molla la presa e così cammino verso la cucina. Una volta dentro osservo Jorge che mi fissa con le braccia consorte da dietro l’enorme bancone << Che c’è?... >> chiedo guardandolo dall’atra parte di questo. << Non lo so, dimmelo tu >> Jorge si avvicina alla porta per chiuderla e poi torna a posizionarsi di fronte a me, l’enorme bancone ci divide. << Cosa dovrebbe esserci? >> continuo a cercare di fingere << Sei tu quella tesa come una corda di violino non io, quindi dovresti sapere tu cosa c’è che non va >> mi indica col dito e la sua espressione dura mi dice che non ho alcuna via di fuga, inutile fingere con lui, sospiro e rinuncio a tutti i miei tentativi di assumere un portamento credibile << Nulla di importante, non voglio rovinarti la giornata >> << La giornata me la rovini se non me lo dici. Cos’è successo Martina? Fernando si è avvicinato a te? Ti ha fatto qualcosa? Devi dirmelo! >> noto come i suoi muscoli si contraggono e so  che sta aspettando un mio semplice cenno per spaccare la faccia al mio dolce fratellastro, apro la bocca ma poi la richiudo, devo cercare le parole giuste, quelle che facciano in modo che Jorge non dia di matto e salti alle conclusioni affrettate << Non è stato lui >> sussurro, sì credo che iniziare dalla fine sia la cosa migliore in questo caso, Jorge sembra calmarsi e mi guarda con la fronte corrucciata, io riprendo il discorso << Il computer, Fernando mi ha confessato di non essere stato lui a mandarmi il pacco capisci? >> << Cosa?! Ma non ha senso lui è l’unico che avrebbe… >> << No, riflettici un attimo Jorge, perché avrebbe dovuto farlo? Su quel portatile c’erano le prove che servivano per denunciarlo, sarebbe stato stupido da parte sua >> << Ma se non è stato lui allora chi? >> << Non lo so! Non ne ho la più pallida idea, per quanto mi sforzi di capire non ci riesco >>. Entrambi restiamo in silenzio per qualche secondo, Jorge abbassa lo sguardo << Questo significa…che c’è qualcuno che sapeva >> << Sì… >> sussurro in risposta alla sua osservazione che combacia perfettamente con la mia. La porta della cucina si apre facendo sobbalzare sia me che Jorge, le mie amiche entrano e guardano prima lui e poi me << Abbiamo interrotto qualcosa? >> chiede Cande << No, assolutamente. Stavamo decidendo se prendere qualcosa di dolce o qualcosa di salato >> dice prontamente Jorge avvicinandosi agli scaffali << Portate sia il dolce che il salato e poi decideremo chi vuole mangiare cosa >> suggerisce la mora e Jorge annuisce << Sì, hai ragione >> prende le patatine, i biscotti, la cioccolata e schifezze varie e si dirige verso l’uscita << Sweety porta le bevande >> dice uscendo << Sip! >> cammino a passo svelto verso il frigo sapendo di avere gli occhi delle mie amiche addosso << Invece di restare lì impalate perché non mi aiutate? >> dico indicando le quattro bottiglie che avevo tra le braccia, l’acqua, la coca, l’aranciata e il succo. Lodo e Cande si lanciano uno sguardo << Nah! >> dicono per poi dirigersi verso il salone prima di me << Grazie mille a tutte due! >> urlo per farmi sentire da entrambe. Dopo aver finito di mangiare i ragazzi salgono al piano superiore per provare le loro canzoni. Per qualche strana ragione la sola presenza di Jorge in questa casa riesce a tranquillizzarmi, anche se ora non è qui al mio fianco, anche se non so chi ha portato quel dannatissimo computer in questa casa. << Eeee…se andassimo a vedere le prove dei ragazzi? >> propone Lodovica << Non so se è una buona idea, potremmo distrarli >> dico guardandola << Beh io di solito assisto sempre quindi non credo che sia un problema e poi stanno provando da più di un’ora >> risponde la rossa. Così decidemmo di spegnere il televisore e dirigerci verso la stanza di Jorge, la musica era udibile già dal corridoio, è una musica molto dolce e piacevole, io e le ragazze apriamo un po’ la porta << Mmm…non so non mi viene >> Francisco si volta verso Jorge che è alla tastiera, anche Diego lo sta guardando << Volete ascoltare ancora solo la base? >> chiede il mio ragazzo, Fran e Diego annuiscono e lui riprende a suonare quella piacevole melodia che tanto mi piace. Osservo come Jorge accarezza i tasti dello strumento, molto attentamente senza sbagliare una nota, come stregato dalla sua stessa musica. Deduco che sia uno strumento che lui ama molto. << Non so…se ci prendiamo una pausa? >> propone Diego appena Jorge finisce di suonare, << Mmm…okay io ho sete, vado a prendere da bere >> Mio fratello si toglie la chitarra poggiandola accuratamente sul letto << Vengo anche io, Jorge? >> lo richiama mio cugino imitando il gesto di Fran << No, preferisco provare ancora la canzone >> << Okay >> rispondono all’unisono, i due camminano verso di noi e così apriamo la porta prima che lo facciano loro << Hey, che stavate facendo? >> Francisco inclina leggermente il capo guardando più che altro la sua ragazza << Volevamo ascoltarvi ma…vi siete presi una pausa giusto quando siamo arrivate noi >> gli risponde lei, lui sorride << Sì infatti che noiosi che siete >> protesta la mora, Diego la braccia e la bacia proprio come fa Fran con Cande e tutti e quattro camminano verso le scale. Aspetto che le due coppiette spariscano dal mio campo visivo e poi entro nella stanza, Jorge continua a suonare << Cos’è? >> chiedo guardandolo << È la base sì una canzone che ho composto ma per ora ho scritto solo la prima strofa e il ritornello >> << Fa sentire >> << Non è completa >> << Non mi dire! Non lo avevo capito >> lo prendo in giro scuotendo il capo e lui ride chinando lo sguardo e poi comincia a suonare cantando le parole iniziali, lascia uno spazio vuoto e poi riprende a cantare il ritornello, e qui si ferma un’altra volta. Intanto delle parole venivano alla mia testa mentre continuavo a ricantarmi quella canzone << Fallo ancora >> dico appena ha finito, lui mi guarda dubbioso ma comunque riprende a suonare e cantare << Te contaré una historia de un tierno amor. Cuando te acercas yo siento que todo el mundo se ve mejor >> Ti racconterò la storia di un tenero amore. Quando ti avvicini sento che il mondo è migliore << Pero has sufrido tanto que el dolor cego’ y has perdido toda esperanza pero aqui estoy yo >> Ma hai sofferto così tanto che il dolore ti ha spezzato e ha perso tutte le speranze ma qui ci sono io. Canto io, come se fosse una risposta e lui mi sorride continuando la canzone << Sabias que yo te amo? Como no lo puedes ver? Tu eres mi sonrisa, contigo yo estaré. Lo unico que quiero es verte sonreir y por un largo tiempo lo he querido decir. >> Sapevi che io ti amo? Come fai a non vederlo? Tu sei il mio sorriso, resterò con te. L’unica cosa che voglio è vederti sorridere e per un lungo periodo l’ho voluto dire lascio che canti da solo sia questo pezzo sia il ritornello non essendo ancora sicura di averlo memorizzato << Y quién podria amarte mas…que yo? Se que hay que derribar paredes a tu corazon. Dejando el miedo atras oh amor y si tu quieres volaremos, solo dejate caer en nuestro amor >> E chi potrebbe amarti più di me? So che ci sono muri da abbattere nel tuo cuore. Lasciando la paura indietro oh amore e se tu vuoi voleremo, solo lasciati cadere nel nostro amore…  gli sorrido per le bellissime parole e cerco di riprendere a cantare sapendo che lui ha finito le parole << A lo que pueda pasarnos, no le debemos temer. Esta amistad es increible se muy bien no se va a perder >> A ciò che può capitarci, non dobbiamo temere. Quest’amicizia è incredibile so molto bene che non si perderà, e uso la parola amicizia perché so che mio fratello è appena arrivato insieme agli altri e ci stanno osservando dalla porta. << No esta en mis planes perderte y no me quedaré sentado viendo tu sufrimiento por ti lucharé >> Non è nei miei piani perderti e non me ne starò seduto a vedere la tua sofferenza per te lotterò, Jorge continua a guardarmi negli occhi e credo che lui non abbia ancora notato i nostri spettatori, prima di poter riflettere, cantando pronuncio quella parola che per Jorge è sempre stata impronunciabile, anche se nella nostra lingua << Sabias que eres angel? Que ha olvidado volar, mi corazon se rompe cada vez que te ve llorar. Y sé que te duele ella se ha ido y te apoyas en mi hombro cuando tu estas mal oh y espero que el tiempo ayude tu corazon curar >> Sapevi di essere unangelo? Che ha dimenticato come si vola, il mio cuore si rompe ogni volta che ti vedo piangere. E so che ti fa male, lei se ne andata e ti appoggi sulla mia spalla quando stai male oh e spero che il tempo aiuti a curare il tuo cuore, e faccio chiaramente riferimento alla sua storia, Jorge sembrava un attimo perso quando mi ha sentito pronunciare la parola “angel” ma immediatamente ha continuato a suonare osservando i tasti e restando in silenzio, insieme riprendiamo a cantare il ritornello guardandoci negli occhi, lui suona la penultima strofa << Si caes yo te sostendré, si caes yo ye sostendré, te sostendré si caes hoy >> Si cadi io ti sosterrò, se cadi io ti sosterrò, ti sosterrò se cadrai oggi attacco io dicendo << Tu debes decidir si volaras junto a mi y si tu quieres volaremos solo dejate caer en nuestro amor >> Tu devi decidere se volerai insieme a me e se tu vuoi voleremo solo lasciati cadere nel nostro amore e via di nuovo con il ritornello chiudendo la canzone. Tutti quanti applaudono entrando nella stanza << Grandioso sorellina! Non sapevo sapessi comporre testi per le canzoni, potremmo assumerti >> Francisco mi circonda il collo con il braccio sinistro per abbracciarmi << Si ma avete segnato il testo? >> chiede Diego guardando Jorge << No, lo faccio subito! >> lui si siede alla scrivani dove c’è un quaderno aperto e comincia a scrivere << Jorge sostituisci “ella se ha ido” con “él se ha ido” e poi “esta amistad” con “este amor” >> continua mio cugino avvicinandosi all’amico.
Torno vicino alle ragazze mentre i ragazzi provano la canzone appena scritta.
Quella sera nel letto fissavo il soffitto, la mia mente era ancora occupata da quella fatidica domanda “Chi mi ha mandato il computer? E perché?” faccio mente locale per cercare di ricordare se ci fosse un bigliettino o qualcosa del genere ma non mi pare. << Sweety >> mi volto verso Jorge al suono della sua voce << Stai pensando ancora a quella storia? >> ha il capo poggiato nel palmo sinistro della mano mentre mi fissa dall’alto << Come potrei non pensarci Jorge? Evidentemente lì fuori c’è qualcuno che mi odia o che ci tiene a farmi soffrire >> << Lo troverò dovessi cercare in capo al mondo >> sorrido alle sue parole << Sembra quasi una minaccia >> << Per lui lo è >>  allungo la mano per accarezzargli la guancia e lui mi si avvicina per baciarmi << La canzone che abbiamo scritto è fantastica >> << Perché stavamo parlando l’un l’altro no? >> sussurro guardandolo negli occhi << Senza ombra di dubbio Sweety, siamo noi contro il mondo >> << Oh andiamo che frase vecchia >> rido scuotendo il capo << Vecchia ma vera >> mi afferra la mando sinistra lasciandomi un bacio sul dorso di questa e poi mi stringe a sé << Ora dormi, hai bisogno di dormire e domani c’è scuola >> << Hai ragione >> << Ovvio, io ho sempre ragione >> << Nop, io ho sempre ragione, tu sei soltanto un’idiota saccente che pensa di sapere tutto >> << Non puoi dire saccente che pensa di sapere tutto >> << E perché no? >> << Perché la parola “saccente” indica una persona che pensa di sapere tutto quindi tu stai… >> prendo il cuscino da sotto la testa prima che lui continui la frase e lo colpisco forte in pieno viso ridendo << Questo non dovevi farlo >> << Ah no? >> << No! >> tengo stretto il cuscino sapendo che è l’unico nella stanza ma lui riesce ugualmente a tirarmelo con la forza e inizia a prendermi a cuscinate, alla fine mi attira a sé stringendomi al suo petto e così ci addormentammo.
Sabato sera. I ragazzi avrebbero suonato al locale di Bob, era un locale abbastanza frequentato soprattutto dai ragazzi della nostra età. Io indossavo dei pantaloni neri di jeans, attillati con qualche strappo lungo la parte anteriore della gamba, un topo rosso scuro con le bretelle che lasciava intravedere leggermente il ventre e le mie inseparabili converse nere. Cande indossava un vestito bianco con la gonna a ruota che le scendeva morbida poco più sopra delle caviglie, la giacchetta nera di pelle e gli stivali dello stesso colore, infine Lodo aveva la gonna a ruota nera di pelle, le calze nere e gli stivaletti bianchi come la maglietta a giro maniche che portava. I ragazzi salirono sul palco scenico, entrambi avevano dei jeans scuri, Francisco aveva una t-shirt nera con sopra una camicia bianca, Diego portava solo la camicia blu con i primi bottoni sbottonati e Jorge aveva   una canotta nera, aderente che marcava perfettamente i suoi pettorali, mi morsi il labbro inferiore guardandolo, era davvero sexy. Tutte le ragazze in prima fila urlavano come pezze scatenate da quando i dreamers avevano fatto la loro apparizione. I ragazzi aprirono le danze con la stessa canzone che cantarono alla festa di Candelaria, poi seguirono altre quattro che non conoscevo ma a quanto pare Cande e alcune ragazze nella sala sì. Successivamente cantarono la canzone che avevamo composto ieri io e Jorge, a quella canzone Jorge mi lanciava degli sguardi come per dedicarmela. Poi cantarono una canzone dove la voce principale sembrava essere quella di Diego, si chiamava ser quien soy e la dedicò a Lodo anche se solo con lo sguardo, anche Francisco dedicò una canzone a Cande se non sbaglio si chiamava Inolvidable e credo fosse una cover dei Reik. Cantarono anche la canzone che Jorge mi cantò in spiaggia quella sera di tanti mesi fa. Finito il concerto i ragazzi furono assaliti dalle fans che gli chiedevano autografi, foto e persino baci. Devo dire che la cosa non mi entusiasmava molto, anzi al contrario. Odiavo il fatto che quelle ragazze stessere attaccate a Jorge << Con permesso vado a fare il mio lavoro >> Cande stava per allontanarsi ma Lodo la fermò afferrandole il polso << Cioè? >> << Dimostrare a quelle oche che Francisco è mio e basta >> << No Cande! Deve essere lui ad allontanarsi, insomma guardalo se ne sta lì tutto contento insieme a quegli altri due >> beh in fondo Lodo aveva ragione, quei tre sembravano davvero sguazzare nella loro acqua e la cosa era irritante tuttavia sapevo che quello che stava frullando nella testa di Lodo ci avrebbe messo nei guai. << E allora cosa dovrei fare? >> ecco che Candelaria ha fatto la domanda da un milione di dollari, domanda che non va fatta soprattutto non a Lodo, il suo sorriso compiaciuto mentre guarda Diego mi conferma ancora di più che questo è il momento di farsi prendere dal panico << Venite! >> ordina la mora trascinando la rossa per il polso << Io sono esonerata giusto? Non sono fidanzata? >> chiedo speranzosa << No! Cammina! >> e fu così che le mie speranze sfumarono. Ci avvicinammo al bancone e Lodo chiese tre bicchieri di birra, notai come si guardava intorno e io e Cande facevamo come lei cercando di capire cosa stesse facendo, quando i suoi occhi incrociarono quelli di un gruppo di ragazzi che erano poco distanti da noi capimmo le sue intenzioni. << Non per fare la guastafeste ma…non è una buona idea…i tre moschettieri si… >> Candelaria non finisce la frase poiché Lodo la interrompe << Tranquilla Cande! Divertiti okay? >> << Non capisco io che c’entro però >> dico incrociando le braccia << Tu sei single qual è il problema? Non lamentarti >> Odio quando Lodovica fa la dittatrice. << Salve bellezze >> dice uno dei tizi sparando una posa per avvicinarsi a Lodo, il barista poggia i tre bicchieri di birra sul bancone e lo stesso ragazzo dice << Mettile sul nostro conto, offriamo noi >> sospiro sentendomi già in ansia per questa storia, afferro il ciondolo a forma di chiave della mia collana e lo faccio strofinare più volte con la catenina << Lo sai che sei proprio bella? >> sento la vicinanza di un ragazzo che mi sfiora i capelli e avvicina le labbra al mio orecchio. Resto in silenzio mentre i miei occhi vagano alla ricerca di Jorge, vedo Cande girarsi una ciocca di capelli sull’indice destro, un ragazzo biondo cerca di attirarla a sé ma lei lo allontana poggiandogli la mano destra sul petto << Vacci piano eh? >> gli dice bruscamente, il mio respiro si fa sempre più pesante, Lodovica invece riesce a parlare tranquillamente con quel ragazzo, beh chiaro, lui non allunga le mani come questi due. Non mi sono neanche voltata a guardare il ragazzo al mio fianco perché non ne ho il coraggio, sento il suo braccio destro cingermi la vita avvicinandomi a lui, il battito del mio cuore accelera per il nervosismo << Sai cos’ho voglia di fare?...Perché non ti giri gattina? >> << gattina lo dici a qualcun altro! >> riconosco la voce di Jorge ma prima che possa voltarmi vedo lo straniero cascare a terra di botto per un pugno ricevuto in piena faccia. << Wuho! Chi vi credete di essere?! >> chiede il ragazzo accanto a Lodo << Chi vi credete di essere VOI! Questa è proprietà privata! >> dice Diego indicando noi tre e prima che possiamo rendercene conto i ragazzi cominciano a fare a pugni tra loro << Oh porca miseria! >> urlo istintivamente quando capisco che ormai la rissa è inevitabile. << Che cosa abbiamo fatto?! >> dice Cande guardandoli << Oh cavolo questo non doveva succedere >> oh sì adesso Lodovica è pentita ovviamente, sia io che Cande la guardiamo male, non sappiamo che fare dato che pur chiamando i ragazzi questi non ci danno ascolto, finalmente intervengono degli impiegati del locale che allontanano i due gruppi, Bob il padrone si mette in mezzo e gli urla << SMETTETELA SUBITO. NON VOGLIO RISSE NEL MIO LOCALE, SE VOLETE CONTINUARE ANDATE FUORI DI QUI! UN’ALTRA STUPIDAGGINE DEL GENERE E VI BANDISCO TUTTI E SEI MI SONO SPIEGATO!? >>. I ragazzi continuano a lanciarsi sguardi furiosi << Allora? Andiamo fuori bambocci? >> li provoca ancora il ragazzo che stava accanto a Lodo, Diego si getta in avanti come per accettare la provocazione ma Jorge gli afferra il braccio per impedirglielo << ANDIMAO! >> Esclama duro, poi mi lancia uno sguardo fulminante, ovviamente quell’esclamazione era rivolta anche noi << Camminate! >> non mi piace il tono che sta usando ma decido molto saggiamente che non è il caso di dirglielo ora, quei tre sconosciuti continuano a provocarli verbalmente me loro riescono ad ignorarli, appena arrivati fuori arriva il rimprovero rivolto a noi << Cande ma sei impazzita tutto d’un tratto?! >> chiede mio fratello con la voce alterata << No, io stavo solo bevendo. Loro si sono avvicinati >> << L’idea è stata tua no?! Non potevi comportarti in un altro modo?! UNA RISSA LODOVICA LO CAPISCI?! >> Anche Diego urla e Lodo sembra sorbire in silenzio sapendo di essere colpevole. Quando i miei occhi incrociano quelli di Jorge mi sento diventare piccola piccola, se c’è una cosa peggiore del rimprovero è quello sguardo silenzioso che ti arriva come un pugno in piena faccia. << E tu?! Mi dici che motivazioni avevi eh? Ti sei bevuta il cervello? >> Francisco mi dà un colpo sul braccio facendomi capire che stava parlando con me, chino il capo non sapendo cosa dire << Che fai non parli? Mi vuoi dire… >> le parole di mio fratello sono bloccate dalla voce di Jorge che è molto chiaramente incazzato nero. << TE LO DICO IO PERCHÈ! È UNA RAGAZZINA STUPIDA! MI DICI A COSA STAVI PENSANDO!? LO CAPISCI CHE QUEI BASTARDI POTEVANO PRENDERTI E FARTI DEL MALE SI O NO?! HAI LA MINIMA IDEA DI QUELLO CHE HAI RISCHIATO MARTINA?! CE L’HAI!? NO OVVIAMENTE NON CE L’HAI PERCHE’ SEI SOLO UNA STUPIDA! >> vorrei controbattere ma le parole non mi escono da bocca, Jorge mi afferra il braccio << NON TI AZZARDARE MAI PIÙ A FARE UNA COSA DEL GENERE O Ti giuro…MARTINA, che finisce male, peggio di così >>. Jorge mi lascia il braccia avanzando solitario, tutti quanti lo fissiamo << Wow…si è arrabbiato più di me. In ogni caso quello che ha detto a Martina vale per tutte tre! E ora muovetevi se non volete farvela a piedi >> detto questo mio fratello segue il suo amico << Diego io… >> << Tu nulla Lodovica. È meglio che non parli >>. E per la prima volta vedo Lodovica mortificata. Io invece sono tentata di farlo, di dire la mia opinione ma non ora…in macchina nessuno azzarda una parola, arrivati a casa, data l’ora, Lodo e Cande avrebbero dormito da noi. << Dormite nella stanza di Martina >> Francisco mi indica col capo, in realtà Cande avrebbe dovuto dormire con lui e Lodo con Diego. I ragazzi vanno nelle loro stanze sbattendo le porte e lasciandoci sole nel mezzo del corridoio. << Wow…si sono incazzati di brutto >> sospira Lodo io e Cande la guardiamo << Che cosa ti aspettavi? Quei tre ci hanno messo le mani addosso Lodo e loro non hanno neanche lasciato spiegarci la situazione, chissà cos’hanno pensato >> le spiega mia cognata << Io comunque dormo in camera di Diego…troverò il modo di calmarlo >> dice Lodo scrollando le spalle << Sì anche io vado da Fran, non ti dispiace Tini, vero? >> << No! Certo che no! >> dico rapidamente, forse troppo rapidamente, ma le ragazze non lo notano, sono evidentemente preoccupate da altro. Così vado in camera mia a mettermi il pigiama e poi in quella di Jorge. Lui e girato di spalle con la faccia rivolta verso il muro << Jorge? >> lo chiamo ma non mi risponde, mi infilo nel letto e gli tocco la spalla << Andiamo…so che non stai dormendo >> << Voglio dormire. Lasciami in pace. >> marca ogni singola parola facendomi capire che è ancora incazzato nero << Oh andiamo! Siete stati voi ad aver esagerato! >> Jorge scatta mettendosi a sedere e facendomi sussultare << NOI!? MARTINA HAI VISTO QUEL TIZIO CHE STAVA FACENDO O NO!? >> << I-io… >> non mi dà il tempo di rispondere << STAVA METTENDO LE SUE LURIDE MANI SU DI TE MATINA LO SAI?! LO CAPISCI?! >> << La gelosia ti acceca! >> riesco a dire tutto d’un fiato e dalla sua espressione capisco di aver commesso un errore quando vedo una scintilla d’ira accendersi nei suoi occhi, con un secondo scatto mi fa stendere sul letto sul letto << Sì Martina hai ragione, la gelosia mi acceca. Quindi fa attenzione a quello che fai. Tanto per cominciare non parlarmi okay? Okay >>. Ritorna a stendersi sul letto dandomi le spalle come prima e decido che magari attaccarlo non è il modo giusto di farlo cedere. Osservo la sua schiena nuda e mi avvicino a lui, sfioro la sua spina dorsale con i polpastrelli delle dita e gli do un bacio sulla spalla sinistra, lui resta immobile, impassibile, mi protendo per avvicinarmi al suo orecchio << Sai…quando ti ho visto su quel palco ho pensato…che eri davvero sexy con quella canotta aderente ma…pensandoci bene ti preferisco ancora di più così >> sussurro per poi lasciargli un bacio sul collo, lo sento deglutire e so che sto usando il metodo migliore per fargli sbollire la rabbia << E poi…la tua gelosia è stata…wow. Hai persino rischiato di far scoprire la verità a mio fratello e tutto perché non potevi sopportare che un altro ragazzo mi sfiorasse >> gli lascio un altro bacio questa volta vicino la guancia << Sei una vipera, questo è un colpo basso >> sussurra e so già di averlo calmato, sorrido e mi metto a cavalcioni su di lui, finalmente mi guarda negli occhi, mi chino afferrandogli il volto tra le mani e lo bacio appassionatamente. Lui non mi respinge, al contrario, mi cinge la vita e per rendere ancora più intenso quel bacio lascio che mia lingua esplori la sua bocca fino ad incontrare la sua per poter intrecciarsi insieme. La mano destra si Jorge sale accarezzandomi la schiena, le mi labbra si spostano lasciandogli una scia di baci lungo la guancia destra, gli mordo il lobo dell’orecchio e lo sento sospirare, si solleva con la schiena dal materasso facendo restare entrambi seduti, io ancora su di lui << Sei tremenda sweety >> sorrido e rispondo con un semplice << Lo so >> lui ha gli occhi chiuso e io catturo nuovamente la sua bocca con la mia lasciando che mie mani vaghino sulle sue ampie spalle per poi scivolare sul suo petto, gli mordo il labbro inferiore quando d’un tratto sentiamo un forte rumore che ci costringe a staccarsi, restiamo in silenzio per qualche secondo per vedere se si sente ancora << Co-cos’è stato? >>  << Non lo so, vado a vedere >> Jorge solleva delicata mente la mia gamba per farmi spostare, io gli afferro il braccio prima che si alzi dal letto << No! Dove vai? >> non voglio rimanere da sola << Vado a controllare, tu resta qui >> << No, vengo con te >> << No! Resti qui e chiudi la porta a chiave, apri solo se ti confermo che sono io >> << Ma… >> << NIENTE MA. Resta qui Martina e non muoverti >> << E se fosse Fernando >> << Motivo in più. Chiudi a chiave >>. Sospiro e rinuncio all’idea di protestare, lui esce chiudendosi la porta alle spalle e io mi alzo per girare la chiave nella serratura. Un’idea mi balena per la testa, e se qualcuno adesso entrasse nella mia stanza e la troverebbe vuota? Che cosa faccio? Osservo la finestra aperta nella stanza di Jorge, una folata di vento mi fa rabbrividire e sento come una stanza sensazione mi assale.



*Angolo autrice*
Yeee allora io non volevo postare oggi, volevo farlo direttamente sabato MA CERTE PERSONE MI HANNO PRATICAMENTE OBBLIGATA. (Io ho deciso che quando non voglio postare non devo dirlo a nessuno e soprattutto non devo entrare su twitter eh. Mi servirà di lezione per la prossima volta. u.u ...dai lo sapete che scherzo, una parte di me è super entusiasta per la vostra insistenza? *w* perché dimostra quanto ci tenete alla storia quindi ovviamente vi ringrazio😍) Perché non volevo postare? Beh io volevo prendermi del tempo per capire se c'è qualcosa che non va nella storia e dove sta quello che non va lol(che scioglilingua) dato che ho notato che non a tutte piace come prima e non voglio deludervi ma ci sono delle sentissime persone che non mi lasciano una settimana per riflettere ç_ç si fa!? No non si fa, vergognatevi persone (voi sapete chi u.u) Bon. Che altro dire?...il capitolo! Giustoooo...e mo che succede?...eh no non ve lo dico ah si però una cosa ve la dico SI STANNO AVVICINANDO LE VACANZE DI NATALE YEAAAAAAAAAAAH...Ovviamente sto continuando a rispondere alle vostre recensioni e ho intenzione di rispondere a TUTTE. E poi......boh credo che basta ueee mi scordo sempre quello che devo dire, va beh ormai mi conoscete. Chiedo a tutte umilmente perdono per rispondere sempre in ritardo alle vostre magnifiche recensioni ma...o scrivo o rispondo lol e suppongo preferiate tutte la prima comunque attendo con ansia le vacanze di Natale anche per leggere anzi soprattutto per leggere le storie che mi avete dedicato *w* siete oerifjoeirjfoj ❤ sappiate che vi penso sempre per questo i vostri pareri sono importanti come lo è anche il "non deludervi" eh ora vi lascio see you byeeeeeeeee
💕
   
 
Leggi le 23 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Niley story