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Autore: hailtothematty    24/11/2014    17 recensioni
"Sei sicura che funzionerà?"
"Certo!" le disse Val, mentre frugava nella borsetta. "Me lo ha dato un mio amico, ha detto che con le ragazze funzona sempre."
"Rischiamo la galera, lo sai?"
"E che mi frega? Guarda come se lo sbaciucchia per benino. Non può di certo credere di averla fatta franca con me! Quella novellina non può averlo, Matty è solo mio. E poi, questo scherzetto aiuterà anche te! Non sei emozionata?"
Michelle la guardò preoccupata ed ansiosa, temendo più che mai che quella volta si sarebbero andate a cacciare in guai
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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UNTIL THE END

***



Prologo

Two in my heart have left me a while. I stand alone.




 
Jennifer aveva gli occhi verde scuro, grandi ed espressivi, e lunghi e folti capelli neri, che le scendevano fino al ventre e di cui andava particolarmente fiera. Aveva un viso di porcellana ed un'aria molto stanca ed affranta, insofferente oserei dire. Negli ultimi 3 mesi era stata travolta da numerosi eventi, come una barchetta indifesa nel bel mezzo di un temporale. Da quando il matrimonio dei suoi genitori aveva cominciato ad andare in malora, le serate erano tutte uguali, riempite dalle loro brusche litigate. Era tra loro incorso un divorzio e una delle tante argomentazioni era su chi dei due avrebbe dovuto badare alla loro unica figlia a tempo indeterminato. Al contrario di ciò che possiamo pensare, entrambi non volevano assumersi la responsabilità dell'affido, bensì farlo finire sulle spalle dell'altro, una sorta di vendetta personale.
Sedici anni sono inutili, si ripeteva Jennifer, sempre più amareggiata dalla situazione, sei praticamente un adulto ma non puoi badare a te stessa, non puoi firmare documenti, non puoi votare e soprattutto non puoi decidere da quale genitore trasferirti. e, se avesse potuto scegliere, avrebbe senza alcun dubbio avrebbe preferito i nonni, i buon vecchi nonni di Huntighton Beach, gli unici membri della sua famiglia a cui importasse veramente di lei. Jennifer odiava i suoi, senza nessuna preferenza. Il padre viveva unicamente per il football e per uscire la sera e tornare completamente sbronzo. La madre era la tipica donna che, rendendosi conto che a trentacinque anni la vita le riservava senza dubbio ancora tante sorprese ed opportunità, non vedeva l'ora di sbattere fuori di casa il marito e la propria figlia e poter finalmente ricominciare. Due persone troppo egocentriche ed infantili da poter essere compatibili, a stento Jennifer Cunningham credeva che due elementi di questo genere potessero essersi un tempo innamorati e sposati. Ma l'amore è così strano, un vero mistero. 
Quando aveva conosciuto James aveva creduto di  essere davvero innamorata, oh se la veva creduto... Erano stati assieme un anno, il periodo più bello della sua intera vita. Lui l'aveva raccolta come un gattino randagio fradicio e spaventato, l'aveva fatta sentire una vera principessa. Poi le aveva frantumato il cuore, tradendola davanti a tutti ad una stupida festicciola di quartiere. L'aveva umiliata, distrutta, uccisa. Non era uscita di casa per tre giorni, i suoi nemmeno se n'erano accorti, e da allora aveva deciso che avrebbe lasciato perdere con i ragazzi. La vita non aveva più niente in serbo per lei, se non sofferenza, solitudine ed altra sofferenza. 


Eppure, di lì a poco, le cose sarebbero cambiate. Infatti, dopo che una litigata del signor e la signora Cunningham aveva cominciato a prendere una piega un po' troppo violenta, Jennifer aveva preparato le valige e, con la vecchia Mercedes di suo padre, era partita, diretta ad Huntington Beach, nel bel mezzo di un un po' troppo afoso pomeriggio di 20 marzo. Era una neo patentata, la l'autostrada non era troppo affollata e, ad ogni modo, avrebbe preferito di gran lunga fare un incidente che restare un minuto di più in quella dannata casa.
"Pronto, nonna?" 
"Jennifer tesoro, come mai questa chiamata?"
"Nonna, sai bene perchè ti chiamo... Non ce la faccia davvero più in quella casa, puoi ospitarmi da te per qualche giorno?" Sapeva che, con maniere gentili, sarebbe riucita ad ottenere qualsiasi favore da nonna Kate. 
"Ma certamente! A che ora parti?"
"Sono già partita nonna, arriverò lì fra un paio d'ore, forse anche meno."
"Oh, santo cielo! Stai attenta per strada, mi raccomando..."
"Stai tranquilla nonna, baci." Cosa avrebbe fatto, senza sua nonna. 








Note dell'autrice:
Eccomi qua! Questo è il primo capitolo revisionato di until the end, che, come avevo già anticipato, ho cambiato di un bel po', dato che alcune recensioni sono riuscite ad aprirmi gli occhi. Per questo motivo, sono molto felice di presentarvi questa storia lievemente aggiustata. Ho modificato il nome della protagonista, una pratica che dopo 19 capitoli è stata abbastanza stupida, ma, come molto mi hanno fatto notare, il nome Giorgia era troppo italiano per essere inserito in un contesto americano. ho provato anche a stare attenta agli errori di battitura e mettere a posto qualcuno. Spero che, nonostante la trama sia stata definita trita e ritrita, a causa dei primi capitoli, qualcuno di voi decida poi di continuarla ugualmente e di constatare come, alla fine, non sia poi così tanto scontata. 
   
 
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