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Autore: Papaya    30/10/2008    1 recensioni
Ho sempre scritto o letto la maggior parte delle storie sotto il punto di vista di una ragazza. Con questa nuova fic ho deciso di dare sfogo anche ai pensieri di un ragazzo, e non è stato del tutto semplice. La storia tratta prevalentemente dell'amore rincorso tra Gippal e Rikku ed è descritta in prima persona da Gippal. Attenzione agli spoiler. Premesso questo non posso che augurarvi buona lettura!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gippal, Rikku
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il soffitto giallo della cabina mi sovrasta. Apro gli occhi lentamente, risvegliandomi da quello che mi è sembrato essere un brutto sogno. La cabina è illuminata dai raggi del sole, segno che è già mattino. Sento qualcuno bussare alla porta.

“Rikku? Rikku, sei sveglia? Forza che è già tardi!”

Scendo dal letto e mi dirigo verso la porta, a petto nudo.

“Chi è che bussa in questo modo?” Apro. Dinanzi a me vedo una Yuna dapprima immobilizzata alla mia vista, poi alquanto imbarazzata.

“Ehm…ecco, io…scusa, è che...” cerca di farfugliare.

“Tranquilla, è tutto ok. Cerchi Rikku? Dovresti vedere nella sua cabina, non credi?” Mi guarda adesso con aria interrogativa.

“Ma…è questa la sua cabina...”

“No, questa…” Mi giro verso l’interno della stanza. Che è successo ai mobili?? Sono tutti diversi, e anche la loro disposizione non è quella che mi ricordo. Oh-oh.

Chiudo la porta di scatto, in faccia a Yuna, tanto che se fosse stata un passo più vicina alla soglia, le avrei rotto il naso. Questa non è la mia cabina. Questa è davvero la cabina di Rikku, santo cielo. Merda, ma che ci faccio io qua? Cerco la mia maglietta che vedo appoggiata allo schienale della sedia posta accanto alla finestra e le mie scarpe sotto di essa. Apro nuovamente la porta velocemente e vedo Yuna ancora lì davanti.

“E’ successo qualcosa?” chiede, vedendomi agitato.

“Dov’è Rikku?”

“Se non lo sai tu che sei nella sua cabina...” subentra la voce sarcastica di Paine.

“Piantala, Paine. Non sono stato con lei.” Le lancio uno sguardo torvo. Poi salgo in sala pilotaggio dove ancora Cid, Fratello e Compagno sono sonnecchianti, mentre Shinra è già vispo, per quanto il suo carattere possa permettergli di esserlo.

“Non siamo ancora in volo?” chiedo al capo.

“Figliuolo, noi aspettiamo solo voi!” mi dice irritato, come se gli avessi dato dello scansafatiche.

“Hai visto tua figlia?” Cerco di apparire il più tranquillo possibile

“Ah, quella poltrona! Starà ancora dormendo!”

Quello che non avrei voluto sentir dire.

“Bene…allora…vado a chiamarla” dico, e corro via con dietro lo sguardo accusatore di Fratello. Per la strada verso la sala macchine incontro Yuna.

“Non c’è né in sala macchine né su in coperta” mi dice cominciando ad essere anche lei preoccupata.

Fantastico. L’ho persa di nuovo. L’avevo finalmente accanto a me e me la sono lasciata scappare proprio sotto il naso. Si, si, sono una testa di cazzo, porca troia!

“Vabè, l’aeronave è posteggiata a Luka, non dev’essere andata lontano, se se ne fosse andata stanotte...” dice Yuna. Paine fa il suo arrivo alle sue spalle.

“Ha 17 anni, è già abbastanza grande senza che ci sia bisogno che qualcuno le stia con il fiato sul collo per tutto il tempo.” e guarda me “Se ha scelto di stare da sola, io rispetto la sua scelta. E dovreste farlo anche voi.” E si allontana. Io e Yuna rimaniamo a guardarla allontanarsi, allibiti.

“Ma tu guarda che razza di…Brava, si trattano così gli amici? Vipera!”

“Gippal, dai...In un certo senso, Paine ha ragione...Dopotutto è stata una scelta di Rikku, noi non dobbiamo obbligarla a fare niente...” Che cosa? Ma dico, non ci pensano che c’è in giro una macchina distruttiva pronta ad annientare tutto e tutti? Non ci pensano che è da sola? Ma non pensano? A che affare ce l’hanno quelle diamine di teste??

“Ma che cosa dici, anche tu ? C’è una ragazza, sola, in giro per Spira, che…Ah, lasciamo perdere!!” Sto cominciando ad infervorarmi! Sono davvero irritato, irritato! Che nervi, santo cielo! C’è un tumulto di neuroni nella mia testa...Faccio per andare in sala pilotaggio, quando Yuna mi rivolge la parola.

“Tu la ami, non è così?”

Mi fermo all’istante. Vorrei schiaffare anche a lei un bel “fatti i cazzi tuoi” ma non lo faccio. Yuna è una bravissima persona, che io stimo molto e rispetto. A lei non importa se io ami o no Rikku. Lei vuole solo aiutarmi. E questo lo apprezzo, davvero. Ma preferisco risolverle da solo le mie faccende. Mi volto verso di lei sospirando.

“Oh, io non volevo essere invadente, no, assolutamente, a me non importa, però…ecco...se magari avessi bisogno...” Che abbia interpretato il mio sospiro? E’ tenera. Le sorrido, sincero.

“Tranquilla, tranquilla, rilassati…Sei una tipa okay, tu, sai? Apprezzo il fatto che tu voglia aiutarmi, ma…credimi quando dico che non ne ho bisogno. Comunque, grazie, eh” Le scocco un occhiolino e salgo di nuovo in sala pilotaggio.

“Cid, senti…”

“Si, lo so, lo so...Abbiamo perso Rikku...Me l’ha riferito Paine...” Questa sua tale indifferenza non mi colpisce. E’ fatto così, sangue freddo in ogni situazione.

“I guai sono la sua passione...Scommetto che sei venuto a dirmi che andrai a cercarla!”

“Ehm...Si...”

“Tranquillo, avrai a disposizione l’aeronave quando vuoi”

“Ti ringrazio. Penso che per adesso comunque faccio un salto a Luka, già che ci sono. Sarà nei paraggi.”

“D’accordo. Per contattarci puoi usare le trasmisfere. Shinra le ha piantate su tutta Spira!”

“Allora scendo qua. Grazie di tutto, capo!”

“Di nulla! Anzi, già che ci sei, aggiornami sui risultati del blitzball! Deve essere già iniziata la stagione dei tornei! Quasi quasi, se le ragazze me lo consentiranno, faccio un salto allo stadio...”

“Ahah! D’accordo! Ci vediamo!”

Che simpaticone. Mi dirigo verso l’uscita a passo veloce, quando, non so come, mi ritrovo faccia a faccia con Fratello. Mi squadra, guardandomi disgustato.

“Dove vai?” Mi chiede brusco.

“A prendermi una boccata d’aria” dico, ironico. Lui fa una faccia scandalizzata, tanto che quasi mi viene da ridere.

“Vedi che io lo so dove stai andando!”

“Ehm…e allora?” Si, lo sto prendendo per il culo. Dai, come si può parlare seriamente con un tipo del genere? Basta guardarlo in faccia che vien subito da ridere!

“E allora ?! E allora non farlo! Non seguire Rikku! Lei non ti vuole, è inutile! E’ una causa persa, ritirati! Ri-ti-ra-ti!”. Sospiro. Mi avvicino a lui di più con aria di sfida e gli parlo piano.

“Io andrò a cercare Rikku e la troverò. E quando la troverò verrò qui. E quando tu ci rivedrai insieme e rosicherai, io godrò immensamente, e questo succederà, oh si...” Ora ha la bocca spalancata.

“Tu…Hai per giunta la faccia tosta di dire che tornerai insieme a lei??”

“Eeeeee…si!”

“TU…hai intenzione di ritornare insieme a Rikku??”

“Oh, anche di fare cose oscene con lei! Non mi limito solo a tornarci insieme!” Ahahaha! Si, ho voluto un po’ scherzare, ma non pensavo ci credesse davvero! Ha la bocca ancora più aperta di prima e mi guarda con gli occhi sbarrati. Smammo prima che possa riprendersi dallo stato di trance e scendo dall’aeronave ridendo. Quando ancora sono per la via appena davanti l’aeronave, sento urlare alle mie spalle.

“SAPPI CHE TI FARO’ PAGARE PER TUTTI I TORTI CHE LE HAI FATTO, STUPIDO MECCANICO!” impreca Fratello dall’aggeggio volante.

“D’accordo!” Gli faccio ciao-ciao con la mano sorridendo a mò di presa per il culo, e ritorno al mio obiettivo principale.

“E ora a noi due, piccola”

  
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