“Sono le undici e mezza e non è ancora tornata.” dice Louis preoccupato, fissando l’orologio del salone. “Le avevo detto di tornare entro le dieci e mezza, domani ha scuola!” continua.
“Rilassati Lou, non si sarà accorta dell’orario.” gli dice il marito, abbracciandolo da dietro.
“Ora la difendi, Harry?” domanda il castano.
“Non la sto difendendo, tesoro. Ti sto solo ricordando che è una sedicenne. Devo ricordarti a che ore tornavamo a casa noi alla sua età?” ribatte Harry, facendo ammutolire il marito.
“E se si fosse fatta male? Se fosse in pericolo?” domanda Louis, abbracciando il marito e poggiando la testa sulla sua spalla.
“E se l’avessero rapita gli alieni?” domanda Harry in tono sarcastico, prendendo in giro il marito. “So io come farti rilassare.” dice dopo un po’, chinando il viso e unendo le proprie labbra con quelle del marito.
“Non cerca..aare di distraa..armi.” dice Louis ansimando, mentre il marito lascia scie di baci lungo il collo.
“E’ da tanto tempo che non ci prendiamo del tempo per noi, LouLou.” gli sussurra all’orecchio, provocandogli dei brividi lungo la schiena. “Clare è fuori, e Will è a casa di Zayn e Liam da Jack.. Siamo soli a casa.” continua, avvicinando il marito a sé, sorridendo nel sentire la sua eccitazione. “E qualcuno gradireb-” continua, ma viene interrotto dalle labbra del più grande sulle sue.
“Te la sei cercata tu, Harreh.” gli sussurra sulle labbra, fissandolo negli occhi verde smeraldo che ha sempre amato.
“Era quello che volevo.” gli risponde il marito, azzerando le distanze baciandolo.
 
Sono le sette e un quarto di mattina, ed Harry e Louis sono in cucina che fanno colazione, mangiando i pancakes preparati dal più piccolo.
“Buongiorno.” saluta Clare entrando in cucina, sbadigliando.
“Buongiorno tesoro. Hai dormito bene?” le domanda Harry, passandole un piatto con dei pancakes ancora caldi, ricevendo un mugugno per risposta.
“Ti sei divertita ieri sera?” le domanda Louis, continuando a mangiare.
“Si. Abbiamo visto un film al cinema, siamo andati in una pizzeria italiana e poi abbiamo fatto una passeggiata.” risponde la figlia sorridendo, ripensando alla serata passata con il proprio ragazzo.
“Ci fa tanto piacere.” le dice Louis, alzandosi per sparecchiare. “Posso farti una domanda?” continua.
“Certo.” risponde la ragazza, farfugliando con la bocca piena.
“A che ore sei tornata ieri? Non ti abbiamo sentita tornare.” le domanda il padre.
“Sono tornata a mezzanotte meno cinque. E mi avreste sentita se non foste stati impegnati a fare altro.” risponde la figlia.
“Impegnata a fare cosa? Eravamo a letto che ti aspettavamo.” interviene Harry.
“Papà, pensate che io sia scema?” domanda Clare. “I vostri versi si sentivano dal piano di sotto. Non mi avete sentita tornare perché stavate facendo sesso.” continua, e i due genitori si guardano impietriti. “Non che ne sia rimasta shockata, sapevo che anche voi faceste certe cose.. Ma papà.. i tuoi versi osceni sono la causa delle mie occhiaie.” continua, parlando con Louis, ed Harry scoppia a ridere.
“Ha ragione, urlavi come un ragazzino.”  dice.
“Strano.. ieri sembravi gradire i miei versi.” ribatte il marito, fulminandolo con lo sguardo.
Continuano così per più di mezz’ora, punzecchiandosi a vicenda, sotto lo sguardo divertito della figlia: ama quando i suoi papà fanno così.
 
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Grazie per essere arrivati a leggere fin qui:)
Mi piacerebbe sapere il vostro sapere, perciò lascereste una recensione?
Anyway, se questa oneshot vi è piaciuta questo è il link di una flashfic in cui Louis ed Harry sono a fare la spesa con Clare e Will bambini: http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2912707&i=1
Grazie ancora per la vostra attenzione!