Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: vanessie    25/11/2014    4 recensioni
Questa FanFiction è il continuo di Sunlight's ray...non l'avete letta? Era la mia prima storia pubblicata qualche anno fa, quindi correte a cercarla!
Avevamo lasciato Jacob e Renesmee ormai adulti, felici e contenti, ma nuove avventure aspettano loro, Jessie, Sarah e Jeremy, nonchè tutti gli altri personaggi della Saga di Twilight.
Una storia fantasy e romantica in cui tutte le ragazze possono riconoscersi, ma che non mancherà di stupirvi!
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SUNLIGHT'S RAY PART 2 FANFICTION


Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 66

“L’anniversario di nozze”





Appena giungemmo a destinazione prendemmo il treno e andammo a lasciare i nostri bagagli all’hotel. Il fuso orario si faceva sentire con prepotenza, così anche se lì era notte fonda andammo a letto. Ci addormentammo molto velocemente e restammo a letto fino alle 11.00. La stanchezza era passata, scendemmo nella sala colazione e ci rimpinzammo di cibo. Non volevamo perdere tempo, quindi lasciammo l’hotel e con la metropolitana raggiungemmo il centro città. Parigi era meravigliosa. Le vie erano colme di turisti e persone indaffarate, l’atmosfera che si respirava era tipica di una fiaba. Andammo subito a visitare l’Arco di Trionfo e gli Champs Elysée. Torturai Jake, facendogli vedere le vetrine di tutti i negozi di grandi firme che affollavano quei viali ed entrammo anche in alcuni di questi. Adesso capivo perché zia Rosalie e zia Alice facevano spesso ritorno a Parigi…lì lo shopping era un must. Quando notai che mio marito non ne poteva più di vedere abiti, profumi, scarpe, borsette ecc…mi scusai e mi feci perdonare con un bacio. Visitammo un famoso giardino parigino e poi tornammo in albergo. Il giorno seguente invece andammo in giro per molte piazze famose e osservammo anche palazzi ed edifici storici. Facemmo tappa alla cattedrale di Notre Dame, quella che tantissime volte da piccola avevo visto nel cartone animato del Gobbo di Notre Dame. Sorrisi con Jacob al ricordo di quei momenti in cui lo guardavamo insieme. Anche quella giornata era finita. Mi svegliai la mattina successiva e iniziai a sfiorare la pelle di Jacob che ancora dormiva beato. Mi accorsi dal cambiamento del suo respiro che si stava svegliando. “Buongiorno” sussurrai mentre continuavo ad accarezzare il suo braccio. Lui socchiuse leggermente gli occhi e mugugnò qualcosa, forse aveva ancora sonno e non era nei suoi programmi l’idea di svegliarsi. “Su amore, hai dormito abbastanza e adesso è ora di alzarsi, dobbiamo fare tantissime cose oggi” dissi dolcemente, Jake mi sorrise e probabilmente si ricordò che quel giorno era il nostro anniversario di nozze “Hai ragione…tanti auguri amore mio” disse sollevandosi su un gomito e raggiungendo le mie labbra per poggiarci le sue. Ricambiai il bacio e gli auguri, ci preparammo e partimmo per un’altra avventura parigina. Ci dirigemmo al museo del Louvre, dove potemmo ammirare bellissimi quadri e sculture. Era incredibile quante meraviglie contenesse quel luogo. La visita al museo ci tenne impegnati per tutta la mattina fino alla prima parte del pomeriggio.

Ci incamminammo alla stazione della metro e ne approfittammo per telefonare ai bambini. Parlai un po’ con tutti e tre e fui felice di sentire che le cose procedevano al meglio. Certo, mi mancavano ma in fondo io e Jake non ci eravamo mai allontanati da loro da quando erano nati, quindi era giusto che adesso dedicassi un po’ del mio tempo esclusivamente a mio marito. Salutai i bambini e mi raccomandai ancora dicendo loro di darsi un’occhiata reciproca, poi riattaccai. Saliti a bordo della metro diretti all’hotel parlai con Jacob. “Cosa ti piacerebbe fare stasera?” mi chiese riferendosi a come avrei voluto festeggiare il nostro anniversario. “Beh non saprei…cena fuori?” “Sì certo…secondo te dove ti porterò?” mi domandò sorridendo “Come faccio a indovinare, Parigi è enorme e non la conosco così bene da fare previsioni” dissi. “Prova…dove potrei portare la mia principessa per un’occasione tanto speciale?” “In un posto romantico” dissi con il tono di voce di una ragazzina su di giri. Mio marito rise e contagiò anche me in quel momento di allegria “Ho scelto un posto molto romantico! Quindi scegli un vestito elegante dalla valigia che ti ha preparato Alice, tanto lei sapeva che stasera avremo festeggiato proprio in questo posto segreto” “Ok Jake, indosserò l’abito più elegante che zia Alice ha preparato per me” risposi. Arrivati all’hotel lasciai che Jake si facesse per primo una doccia mentre decidevo cosa indossare quella sera. Trovai un abito super elegante di pizzo nero. Era a mezze maniche e aveva lo scollo rotondo. La stoffa aderiva sul seno e sul corpo fino alla vita, poi si allargava leggermente e arrivava al ginocchio. Era ricco di zone vedo e non vedo, oltre ad essere elegante era davvero sexy. Preparai degli orecchini e una collana da mettere per la serata e scelsi anche delle scarpe rosse con tacco alto abbinate alla borsa dello stesso colore, che avrebbero spiccato sull’abito nero. Sentii che Jacob aveva acceso l’asciugacapelli, quindi mi affrettai a prendere anche la biancheria intima prima che lui uscisse dal bagno. Trovai nella valigia un reggiseno e un perizoma coordinati anche questi di pizzo nero, nascosi tutte le cose che avevo deciso di indossare, volevo che fosse una sorpresa per Jacob e infilai il regalo che gli avevo comprato nella borsetta. Feci appena in tempo per vederlo spuntare dalla porta del bagno tutto pulito e profumato, con i capelli già ingelatinati nel suo solito e perfetto look da ragazzo figo. Soffermai il mio sguardo su quell’asciugamano che teneva legato in vita e fantasticai abbondantemente sulla curva del suo fondoschiena, sui muscoli degli addominali e dei pettorali. “Il bagno è libero, ti conviene andarci altrimenti facciamo tardi per la cena” disse dopo aver messo il deodorante. Scacciai le mie fantasie semi erotiche, le avrei tirate fuori più tardi dopo la cena e andai in bagno. Feci una bella doccia e mi lavai i capelli, li asciugai e poi tornai in camera. Rimasi interdetta quando notai Jake in piedi vicino alla finestra, era magnifico. Lui mi piaceva sempre con qualsiasi look, ma quando si vestiva elegante mi faceva proprio impazzire, forse perché non ero abituata a vederlo in quel modo. Aveva messo un completo di pantaloni e giacca neri con una camicia bianca. Teneva i primi due bottoni della camicia aperti e anche la giacca era sbottonata, fasciando perfettamente la sua vita stretta. “Dove hai messo il mio Jacob?” chiesi divertita e eccitata all’idea di uscire con quella versione ancor più sensuale di mio marito. Anche lui sorrise “Ti piaccio vestito così?” “Oh sì che mi piaci, mi piaci moltissimo” dissi palpandogli il sedere e baciandolo “Il completo l’ha scelto Alice” disse alzando gli occhi al cielo “Ottima scelta” conclusi. Proposi a Jake di lasciarmi sola nella stanza per fare in modo di potermi preparare per la serata senza che lui mi vedesse. Accettò e disse che mi avrebbe aspettata nella stanza relax al pian terreno dell’hotel. Quando mi lasciò sola indossai subito la biancheria, poi infilai il vestito, misi il profumo, la collana, gli orecchini e mi truccai. Acconciai i miei capelli, indossai le scarpe, presi la borsa e scesi al pian terreno per raggiungere Jake. Lo vidi seduto su una poltroncina e notai gli occhi di vari uomini diretti verso di me, ma non ricambiai nemmeno uno sguardo, i miei occhi erano rivolti soltanto verso l’unica meraviglia di sesso maschile presente in quella stanza.

Quando mio marito incrociò il mio sguardo, lo vidi spalancare gli occhi e alzare leggermente le sopracciglia. Sorrise e si alzò venendomi incontro “Sei…sei…così…” balbettò “Così come?” chiesi. Jake scuoteva la testa come se non sapesse quale aggettivo utilizzare “Ok non ti piaccio vero? Io…vado a cambiarmi se…” dissi arretrando di un passo, ma lui mi afferrò per il polso e precisò “Stai scherzando?!?! Sei così bella e perfetta da avermi lasciato senza parole” lo abbracciai e fui rincuorata nel sentire dalla sua voce che mi trovava bella. Ci avviammo con la metro verso la nostra meta, ossia il ristorante romantico di cui mio marito mi aveva parlato poco prima. Rimasi interdetta quando mi disse che eravamo arrivati alla nostra fermata. Scendemmo alla stazione ‘Trocadero’ e non appena risalimmo le scale del sottopassaggio che portavano in superficie, vidi la Torre Eiffel, che si stagliava maestosa sul cielo parigino. Seguii Jacob, ogni passo mi conduceva sempre più vicina alla torre. Mi disse che dovevamo fare la fila, che per fortuna scorreva abbastanza rapidamente “Ceniamo qui?” “Sì Nessie, ti piace come idea?” “Beh secondo te? Sì certo che mi piace” risposi entusiasta. Mi aveva parlato di un posto romantico, ma mai avrei pensato a uno così tanto romantico. Prima visitammo la torre salendo con l’ascensore e soffermandoci ad ognuno dei tre piani. Il panorama era bellissimo e ogni nuova tappa ci permetteva di ammirarlo sempre da più in alto, era mozzafiato! Facemmo qualche foto e mi allontanai da Jake di qualche passo per guardare meglio senza nessuna persona davanti a me. Appena mi voltai verso di lui però mi infastidii un po’, due ragazze gli si erano avvicinate e gli avevano chiesto se poteva scattare loro una foto. Con uno stentato accento inglese lo ringraziarono e gli fecero i complimenti per l’eleganza. Mi affrettai a tornare vicino a lui, non volevo che quelle due ci provassero. Appena lo raggiunsi le ragazze si congedarono e se ne andarono. Cercai di abbandonare subito quella sensazione di gelosia che mi aveva colto, non era successo niente e non volevo sciupare la serata del nostro 20esimo anniversario di matrimonio. Tornammo al secondo piano della torre Eiffel, entrammo nel lussuoso ristorante e un cameriere ci accompagnò al tavolo prenotato a nostro nome. L’ambiente era molto elegante e raffinato, la sala del ristorante, l’abbigliamento del personale, il modo in cui erano apparecchiati i tavoli…tutto era impeccabile. Il menù era ricco e variegato e ogni singolo piatto aveva un costo esagerato, per non parlare dei prezzi esorbitanti delle bottiglie di vino. Sorridevo e scherzavo con Jacob sul nome francese dei piatti e sul loro costo. Il cameriere tornò e facemmo le ordinazioni. Mangiammo da favola, i sapori erano tanto buoni da morire, in effetti non eravamo abituati a quei sapori tanto diversi dalla cucina americana, ma anche le cose apparentemente più strane risultarono eccellenti.

Poco prima che arrivassero i dolci, tirai fuori dalla borsetta il pacchetto con il regalo per mio marito, o meglio una parte del regalo. Avevo portato con me solo l'orologio, l’album con le nostre foto era troppo grande e non sarebbe mai entrato nella mia borsa, così lo avevo lasciato all’hotel e glielo avrei consegnato non appena saremo tornati. “Buon anniversario” dissi porgendogli il pacchetto, lui lo scartò e volle metterselo subito al polso sostituendo quello più vecchio che indossava “Wow veramente è bellissimo! Mi piace il cinturino argentato d’acciaio e il fondo blu del quadrante…il mio colore preferito” disse regalandomi quel suo bellissimo e luminoso sorriso. “Sono contenta che ti piaccia, comunque sappi che c’è una seconda parte del regalo che però non riuscivo a portare qui al ristorante e che ti aspetta in hotel” precisai. “Ah sì? Guarda che l’orologio era più che sufficiente, non dovevi aggiungere altro” “Beh è solo una sciocchezza e comunque…i miei regali non pareggeranno mai il tuo…mi hai portata a Parigi, hai scelto di cenare sulla Torre Eiffel e…mi hai permesso di fare una vacanza da sola con te. Non potrò mai ripagare” dissi. Jacob rimase in silenzio e puntò i suoi occhi scuri nei miei “Sono io che non potrò mai ripagare per tutto quello che fai per me e per il fatto che tu sei la cosa migliore che potesse capitarmi nella vita” disse per poi baciarmi. Me ne fregai delle persone che sedevano ai tavoli vicini al nostro e mi lasciai andare con trasporto in quel bacio ricco d’amore. “Adesso è il mio turno” disse porgendomi a sua volta un pacco regalo “Ma Jake…insomma ancora un altro regalo?” domandai perplessa. Non mi rispose, si limitò a sorridere e depositare nelle mie mani il pacchetto. Lo scartai e rimasi letteralmente senza fiato quando aprii la scatola che lo conteneva: c’era dentro il primo disegno che gli avevo regalato quando ero piccola. Rappresentava me e Jacob e ricordavo in modo chiaro che quel disegno mi piaceva così tanto che avevo pensato di regalarlo a Jake, per fargli vedere quanto gli volevo bene. All’epoca ero una bambina di 8 anni e mi ero disegnata con un vestito da principessa mentre tenevo per mano Jacob sulla spiaggia di La Push. Guardai mio marito con le lacrime che avevano appena inumidito i miei occhi, era emozionante sapere che Jake aveva tenuto quel disegno per tanto tempo e che lo aveva considerato importante. “Ce l’hai ancora!” “Certo, è stato il tuo primo regalo e per me è importantissimo. Ma guarda meglio dentro alla scatola” disse. Feci come diceva e trovai una busta su cui spiccavano le parole ‘Per Jacob’ scritte con la mia calligrafia. Tirai fuori la carta da lettera e ricordai subito di cosa si trattasse: era la prima letterina d’amore che gli avevo dato per il nostro primo mese di fidanzamento. L’avevo scritta mentre mio padre era a caccia, non volevo che lui sentisse i miei pensieri mentre scrivevo quelle parole d’amore per Jake, dovevano rimanere un nostro segreto. Rilessi velocemente la lettera e arrossii per le parole dolci e adolescenziali che avevo usato. Lasciai la lettera sul tavolo e mi avvicinai per abbracciare mio marito, tenendo la testa sulla sua spalla “Grazie” “Grazie a te principessa, sappi che il disegno e la lettera le conserverò io, volevo solo farti rivivere le emozioni di quando me li hai regalati. Però se controlli meglio nella scatola c’è anche un’altra cosa che invece puoi tenere tu” disse. Riguardai nella scatola e in fondo vidi una piccola bustina di stoffa decorata in tipico stile Quileute. La presi, l’aprii e ne tirai fuori una esatta copia del braccialetto che Jake tantissimi anni fa mi aveva regalato per il primo Natale. Successe pochi giorni prima della battaglia dei Cullen contro i Volturi per proteggermi, quando credevano che fossi una bambina immortale. Quel braccialetto Jake l’aveva fatto per me seguendo le tradizioni della sua tribù e l’avevo sempre tenuto al polso, fino a quando una sera in cui ero a Seattle per frequentare il college, mi si era rotto. Ricordavo di esserci rimasta talmente male da essere scoppiata in un pianto senza fine, per me era stato come un brutto presagio, come se con quella rottura, tra me e Jacob potesse accadere da quel momento qualcosa di brutto. “Amore è il più bel regalo che tu mi abbia mai fatto” dissi commossa “Ho pensato che fosse l’occasione giusta per rendertelo” “Jake l’hai rifatto tu per me?” “Sì certo, non l’ho comprato in un negozio della Riserva, l’ho intrecciato di nascosto mentre tu eri impegnata con i bambini” disse. Ci baciammo, lo ringraziai ancora e lasciammo quel bellissimo ristorante per tornare all’hotel. Dovevo dargli anch’io la seconda parte del suo regalo e poi…volevo dargli molto ma molto di più, volevo dargli ancora tutta me stessa.


NOTE:

Eccomi!!! Ma brave, qualcuna di voi aveva già capito che la città verso la quale erano diretti Renesmee e Jacob era Parigi. Credo che sia in assoluto la città dell'amore e quindi è perfetta per un regalo di anniversario così importante (20 anni!), inoltre la nostra coppia non c'era mai stata e di sicuro non potevano perdersela!

Come se non fosse abbastanza...la cena sulla torre Eiffel <3 che romanticone che è Jacob, sempre più adorabile! Nessie è felicissima anche per il fatto che lui le ha mostrato dopo tanti anni il primo disegno che lei gli aveva regalato da bambina e la prima lettera d'amore che gli aveva scritto...e per concludere...Jake le regala di nuovo il bracialetto Quileute che le aveva donato nel libro Breaking Dawn. Che dire...spero che il capitolo vi sia piaciuto e che vi abbia fatto sognare un po' <3 <3 <3 A venerdì,

Vanessie

P.S: Come promesso questa volta il capitolo è più lungo!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: vanessie