Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: avril92    26/11/2014    0 recensioni
Questa storia è nata quasi per caso...coincidenze? Io credo di no! ahahahah! Scherzi a parte...spero che vi piaccia e che vi possa incuriosire almeno un pò...
Dal racconto:
-Come osi intrometterti stupida ragazzina?- chiese la regina Raflesia che, tra le mani, teneva una lancia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harlock, Nuovo personaggio, Yuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The Magic Adventure




Parte 1. Uno strano negozio.


Il sole splendeva alto a New York e Kia Black, una normale ventenne come tutte le altre, stava correndo per andare a scuola, come tutte le mattine.

Più tardi, finita la scuola, la ragazza incontrò le sue amiche al parchetto fuori da casa sua.

-Allora Kia...stai ancora pensando all'Arcadia? Ma lo sai che Harlock e soci sono solo dei personaggi finti?- disse Mary, una delle sue amiche con tono beffardo. -Guarda che lo sò! Cosa ti credi? Che vivo nel mondo dei sogni? E poi, vedrai che prima o poi, lo incontrerò anche io!- ribattè la ragazza con rabbia. Il sorriso dell'amica si trasformò in una risata che fece piangere la ragazza che, senza reagire, scappò via dall'amica e andò verso il centro, senza accorgersi di dove stava andando. Ad un certo punto, la ragazza si fermò a prendere fiato e si trovò davanti ad un negozietto di una vecchia signora che non aveva mai visto in vita sua. Incuriosita, entrò dentro al locale. La ragazza notò che era pieno di cianfrusaglie e un'odore di antico. -Ciao ragazzina...cerchi qualcosa?-  disse l'anziana signora, proprietaria del locale alla ragazza che si guardava intorno incuriosita, cercando qualcosa che poteva fare a caso suo. Si voltò verso la vecchietta e le disse: -Se ha qualcosa per  far sì che io possa entrare in un mondo di un'anime...un cartone animato giapponese...ben venga! Voglio assolutamente dimostrare alle mie amiche che l'Arcadia e Harlock esistono...ma...come posso fare?- . La ragazza, scoraggiata, si mise a piangere, ma l'anziana signora, ebbe qualcosa per lei. Scafutò dentro ad una vecchia cassapanca, e tirò fuori un ciondolo a collana. -E...quello cos'è?- chiese la ragazza asciugandosi le lacrime. -Questo è un gioiello che, all'apparenza potrà sembrare una cosa banale, ma pensando ad un posto in cui vuoi andare, potrai raggiungerlo in poco tempo e addirittura, trasformarti in una coraggiosa guerriera dai poteri magici- . La ragazza si chiese se la stesse inagannando. Come se la donna intuisse i suoi pensieri, le disse: -Non è un inganno...e non voglio niente...dai prova...- . La ragazza annuì e pensò all'Arcadia, ma sopratutto ad Harlock, quel misterioso uomo dalla cicatrice sul volto e la benda sull'occhio. Senza sapere come, la ragazza finì proprio in braccio ad Harlock che la fissò con uno sguardo confuso. -E tu da dove salti fuori?- chiese l'uomo osservandola. La ragazza, imbarazzata, scese dalle gambe del Capitano e si scusò, ancora incredula di dove era finita. Era finita proprio da lui! Se lo avessero saputo le sue amiche! -Il mio nome è Hikaru Tomonji e sono una ragazza...aspetta ma il mio nome non è Hikaru...ah è vero! Qua i nomi cambiano e diventano giapponesi perchè siamo in un anime!- -Non sò di cosa tu stia parlando, ma fammi capire...quindi il tuo nome è Hikaru?- chiese sempre più confuso Harlock. Hikaru annuì. -Bene, Hikaru...lascia che ti presenti il resto dell'equipaggio- disse sorridendo Harlock guidando la ragazza fuori dalla sua stanza. -Capitano, come mai quella ragazza era con lei?- chiese il primo ufficiale. Harlock disse all'ometto: -Non stavamo facendo niente di cui pensare male...stavamo solo parlando...-. La ragazza annuì poi riprese a camminare con l'uomo. A metà strada però si fermò. -Harlock io...ecco...ti devo confessare una cosa...sono sempre stata innamorata di te...e ora che ti vedo, sento che quello è provo è reale...io...ecco...vorrei tanto baciarti...- disse Hikaru all'uomo. Si alzò in punta di piedi per raggiungere la sua altezza e si chinò poi, prese a baciare le sue labbra con passione. Harlock si lasciò baciare, ma, a fine bacio, le disse: -Hikaru...sei una ragazza molto carina...ma devi anche capire che io sono un uomo perciò non sò se posso ricambiare il tuo sentimento...è tanto tempo che non stò con una donna e non vorrei farti soffrire...mi capisci vero?- . Hikaru abbassò gli occhi, pieni di lacrime e disse: -L'unica cosa che ho capito è che sono sbagliata qua...e che non posso amare nessuno e che, perfino la persona che ho amato tanto tempo, mi ha spezzato il cuore...ecco! Vattene via! Non ti voglio vedere più!-. Harlock la guardò andarsene e si sentì in colpa...perchè aveva detto quelle cose e non si era lasciato andare al sentimento che da anni aveva accantonato come l'amore?




Parte 2-Il passato di Harlock.

 La ragazza, convinta, che le cose sarebbero andate come avrebbe voluto lei,  decise di andarsene via da quella nave. Si andò a nascondere in bagno, dove però, convinta di essere da sola, invece, notò un ragazzo biondo che era appena uscito da uno dei bagni che le chiese: -E tu chi sei? Sei nuova? Non ti ho mai vista prima sulla nave...- -E non mi vedrai più! Io...me ne vado...- rispose la ragazza con rabbia a Tadashi che, le si avvicinò e le posò una mano sulla sua spalla e, le disse:- è successo qualcosa? Ti va di parlarne?-. La ragazza annuì e raccontò a Tadashi tutto l'accaduto. -Ti dirò una cosa...Harlock mi ha confessato che voleva innamorarsi. Aveva provato a stare per un periodo con Kei Yuki, la bionda che sta sempre con lui a guidare l'Arcadia, ma alla fine non ha provato niente. Aveva scoperto che la sua, era solo stima. Non l'amava. Aveva scambiato il suo amore per stima...può succedere sai? è per questo che non si vuole legare a nessuno...- . Hikaru rimase ad ascoltare le parole dii Tadashi e ci riflettè su. In effetti era così. Uno, dopo aver dato tanto ad una persona, dopo ci rimaneva male...-Ho capito...mi dispiace per averti trattato male prima...il mio nome è Hikaru Tomonji- disse la ragazza alzandosi in piedi assieme a Tadashi, che anche lui si alzò in piedi. -Io sono Tadashi Daiba- rispose il biondino sorridendole.  -Comunque, non ti devi preoccupare...anche io ero come te tempo fa...a proposito...da dove vieni?- aggiunse lui, continuando a sorridere. -Uhmmm....beh è complicato...ti dico solo che qua ci sono finita per caso- . Tadashi buttò la testa all'indietro e rise rumorosamente. -Cosa ridi? è vero!- disse lei ridacchiando. Ripensandoci, in realtà era buffo. Come poteva dirgli infatti che lei era lì ad opera dei suoi poteri magici? S'incamminò verso la stanza di Harlock, lasciando Tadashi che andò nella stanza dei comandi della nave.


Parte 3. Al cuor non si comanda.

Hikaru arrivò davanti alla porta della camera di Harlock. Dato che, per il momento era tutto tranquillo, l'uomo si era rifugiato nella sua stanza anche per riflettere, oltre che per bere del buon vino rosso. Infatti, l'uomo, stava tenendo tra le mani, un bicchiere di vetro contenente il liquido. -Quella ragazza è piena di mistero e credimi, il mistero non sò perchè ma mi attrae- disse Harlock a Meme, un'aliena che si nutriva solo di alcool. -Immagino...perchè non le dici quello che provi veramente per lei? é solo quello che sta aspettando...- rispose la donna. -Mi piacerebbe...ma dopo quello che è successo con Yuki, mi sono ripromesso che non avrei più amato nessuna se non sarei stato sicuro...- -Stavolta non è un "condividere idee" ma è un essere innamorati...non hai neanche mangiato a pranzo- disse Meme interrompendo Harlock, che continuava a far ondeggiare il vino dentro al bicchiere. A quell'affermazione, smise di far ondeggiare il liquido violaceo. -Quindi cosa mi consigli di fare?- chiese l'uomo incuriosito dalla risposta che avrebbe ricevuto. -Vai e dille tutto...se attendi, potresti farla soffrire ancora di più-  -Sì ma io voglio esserne sicuro...-

Da dietro alla porta, Hikaru, ascoltò i loro discorsi. La amava! O perlomeno...le piaceva...ma com'era possibile? Si erano visti si e no solo due minuti e si era già innamorato di lei? Non ci poteva credere...ma com'era possibile? Si allontanò dalla porta, proprio nel momento in cui, Harlock uscì dalla stanza. -Harlock...io...io volevo scusarmi per ciò che è successo poco fa...non so cosa mi sia preso...- disse la ragazza all'uomo, che le sorrise e le mise una mano tra i capelli rossi della ragazza. -Non ti devi preoccupare di niente...ormai è acqua passata...vieni che andiamo insieme sul ponte a vedere cosa succede...ti va?- . La ragazza annuì e gli sorrise di rimando, poi, i due si allontanarono insieme.




Parte 3. Problemi a bordo e gelosie.

-Ragazzi, vi presento Hikaru! Lei è una nuova del nostro equipaggio! Entrerà a far parte del gruppo praticamente subito...quindi, trattatela bene!- disse Harlock ai suoi uomini.

Tutti, guardarono incuriositi la ragazza, che si aggirava per la nave con un'espressione imbarazzzata in volto. "Accidenti...e adesso che faccio?" pensò la ragazza. Come se Harlock avesse intuito i suoi pensieri, si voltò verso la ragazza e le disse: -Se vuoi, puoi farmi da assistente qua al ponte...-. Hikaru si fermò a camminare, strinse a sè il gioiello che portava legato da una corda rossa, abbassò lo sguardo e disse all'uomo: -Tu...hai mai amato qualcuno? Dico...veramente...-. Harlock si fermò e si voltò a guardarla. -Che cosa...che cosa intendi dire?- -Dico sul serio...io, penso che l'amore sia una cosa meravigliosa...specie se condivisa con una persona speciale...ed è per questo che io...- disse Hikaru. Alzò gli occhi verso Harlock, e notò Kei che li stava spiando. Era forse gelosa? La ragazza, scosse la testa a quel pensiero. Harlock guardò verso la direzione dello sguardo di Hikaru, e notò anche lui che Kei li stava fissando, con le lacrime agli occhi. -Capitano!- disse la donna correndo dal Capitano e abbracciandolo. Proprio, davanti agli occhi di Hikaru.

-SCOLLATI DA HARLOCK! IO LO AMO!- gridò Hikaru anch'essa con le lacrime agli occhi. Harlock e Kei si voltarono. -Tu...non puoi amarlo, sei solo una ragazzina!- le disse la donna ancora abbracciata ad Harlock. - E allora? anche io ho il diritto di amare!- le rispose Hikaru, stringendo tra le mani il ciondolo. Kei, si avvicinò alla ragazzina, e le sussurrò all'orecchio: -Sei solo una povera illusa se pensi che Harlock potrà mai stare con te...non vedi quanti anni avete di differenza? Troppi direi...quindi, fatti da parte e lascia che sia una vera donna, a prendere il cuore di Harlock...- e se ne andò.



Parte 4. Amore impossibile...o no?

Quella sera, Hikaru, si chiuse nella sua stanza a pensare. Forse, Kei, aveva ragione...forse davvero non potevano stare insieme. Qualcuno bussò alla stanza della ragazza, che si nascose sotto alle coperte. -Non ci sono per nessuno...- disse la ragazza. Harlock entrò nella sua stanza. Hikaru si sgridò da sola per non aver chiuso la porta a chiave. -Non hai cenato...- disse la voce dell'uomo. Hikaru, a sentire quella voce calda e un pò roca, sobbalzò. -Per quanto è successo oggi...io...- disse Harlock ma Hikaru lo bloccò. -Senti...mi dispiace per averti arrecato tanti disagi...posso anche andarmene se vuoi...-. Harlock le spostò la coperta, dolcemente, si chinò, le diede un bacio sulla guancia e le disse: -Tu non puoi andartene...non ora che  sapere le cose come stanno...io, sono innamorato di te fin dal primo momento in cui ti ho incontrata- . Senza pensarci, Hikaru, lo abbracciò e lo baciò sulle labbra. -Anche io...ti ho sempre amato fin da quando ti vedevo in televisione...ti amo Capitano...- sussurrò la ragazza, e riprese a baciarlo con più passione. I due fecero l'amore per tutta la notte, amandosi con passione e lasciando che gli anni che li dividevano, erano solo inutili numeri, ma solo l'amore contava in quella notte di passione.

Quinta e ultima parte. Una dura battaglia.

-Capitano! Capitano! Ma dov'è il Capitano?- mormorò Yattaran in prenda all'agitazione. Il Dr. zero, uscì dalla sua stanza e chiese all'uomo: -Che cosa succede?-. Yattaran, si voltò verso il dottore e rispose: -Ci stiamo avvicinando al pianeta delle Mazoni che ci attaccheranno a breve-.

Subito, Kei, fece dare l'allarme, che risuonò per tutta la nave. Nel frattempo, Harlock si alzò dal letto e disse, a Hikaru, teneramente: -Dobbiamo andare...- -Problemi con le Mazoniane?- chiese la ragazza con un sorriso beffardo. -Già...hai qualche idea?- rispose il Capitano mentre si rivestiva. Hikaru sorrise e rispose: -Io ne avrei qualcuna...-

Nel frattempo, le Mazoniane, stavano prendendo il controllo della nave, seminando il panico e il terrore. -Ehi voi cosa credete di fare?- disse Hikaru. Le Mazoniane si voltarono verso dove proveniva la voce, e si accorsero che veniva dalla porta principale che conduceva al ponte. -La dovete smettere di seminare il panico e il terrore per tutta la nave! V'impedirò di distruggere Harlock e la sua nave perchè io sono Hikaru Tomonji e vi conviene non farmi arrabbiare!- concluse la ragazza.

-Come osi intrometterti stupida ragazzina?- chiese la regina Raflesia che, tra le mani, teneva una lancia. -M'intrometto eccome, dato che Harlock diventerà presto mio marito! Perciò...preparati a combattere!- rispose Hikaru impugnando il suo scettro. -Bene, visto che hai deciso di morire...ti lascerò questa occasione!- gridò la donna, lanciandosi verso la ragazza che, al suo attacco, rispose con un fascio di luce, lanciato dallo scettro. La donna, con un grido  di dolore esplose. Tutte le Mazoniane cominciarono ad impazzire, distruggendo ogni cosa della nave. -HAI VISTO COS'HAI COMBINATO? PER COLPA TUA è VENUTO FUORI TUTTO QUESTO CASINO!!- urlò Kei cercando di difendersi dall'attacco di una Mazoniana a Hikaru, che se ne stava in piedi ad osservare la scena. Ad un certo punto, qualcosa si fermò. Il tempo sembrava essersi fermato. Tutti all'improvviso, smisero di farsi la guerra. Un'energia avvolse Hikaru e si scagliò su tutta la nave. -IO AMO L'ARCADIAAAAA!!!!!!!!- urlò la ragazza mentre l'energia lucente avvolse tutta la nave, eliminando completamente le Mazoniane che cominciarono a bruciare, ma senza incendiare la nave.  

Epilogo.

Qualche ora più tardi, Hikaru si svegliò. Harlock, andò dalla ragazza e le disse: -Come stai? Ti sei ripresa?-. Hikaru annuì dolcemente e rispose:-Mi sento ancora un pò stordita ma sto bene...-. -Grazie per averci salvato...sei stata di grande aiuto...ti amo...- le disse Harlock, baciandola sulle labbra. La ragazza ricambiò il bacio ma tornò seria. -Io...devo andare...- gli disse.  -Che cosa?- chiese lui. -Devo tornare nel mio mondo...è stato bello stare qui...ma io non posso stare qua per sempre...- rispose lei alzandosi lentamente dal letto. -Non puoi lasciarmi così..ormai fai parte dell'Arcadia, e l'Arcadia fa parte di te...quindi non andartene...te lo chiedo per favore...resta con me...sei l'unica ragione per cui io viaggio per pianeti...- disse Harlock prendendola dolcemente per il braccio. Hikaru, a quello sguardo carico di tristezza e malinconia, non potè resistere. Sorrise e gli disse: -Aspetta un secondo che vedo cosa posso fare...-. 

La ragazza si concentrò intensamente, e con i poteri, creò una sua copia identica che spedì nel mondo reale. -Hai fatto la scelta giusta..anche se strana...- le disse Harlock, ancora stupito di quanto aveva appena visto. Le sorrise,  l'abbracciò e la baciò. Finalmente, poterono stare insieme. -Manca una sola cosa...- rispose Hikaru. Come se le leggesse nel pensiero, Harlock disse, assieme alla ragazza:- Kei!-.

La donna, era nel ponte che stava controllando la situazione. Sentì dei passi a lei familiari. Erano quelli di Harlock, che si fermò e le disse: -Kei...io...- -Ho già capito tutto...vi chiedo scusa, e vi auguro di essere più felici che potete...invitatemi al vostro matrimonio!- rispose Kei con un sorriso, stavolta sincero. 

Tutti e tre si abbracciarono e finalmente, furono felici.


FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!

   
 
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