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Autore: lia_000    26/11/2014    4 recensioni
e se marina e la figlia Martina stoessel si trasferissero a casa del compagno della madre Alejandro blanco con suo figlio Jorge.
Tra jorge e Martina nascerà qualcosa oltre all'odio oppure rimarà tutto così com'è?
Ci penserà il destino alla loro storia
buona lettura!
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Mi sentivo come se fossi legata, quella voce, quel respiro << la grande Martina Stoessel alias Tini ha paura di me, beh forse dovresti, mia cara, te la farò pagare, te le farò pagare tutte >> << NON TI BASTA AVERMI RIVINATO LA VITA, MI AVETE PORTATO VIA UN ANNO DELLA MI VITA, perché SO CHE SIETE STATI VOI A  TOGLIERE I FRENI ALLA MOTO E FARE NON SO COS’ALTRO E ANCORA VUOI FARMELA PAGARE NON TI SEMBRA ABBASTANZA >> dissi togliendo le spalle dall’armadietto per poi andare incontro a lui, lui mi guarda stupido per poi prendere le mie spalle e buttarmi violentemente contro l’armadietto per poi schiacciare il suo corpo con il mio << stammi a sentire ragazzina, tu mi già stancato eh, hai ragione su tutto quello che hai detto, ma te la farò pagare tutte le volte che tu e il tuo gruppo mi avete umiliato >> mi urlo queste parole contro al mio viso, che si rifiuto di guardare il suo, chiusi gli occhi trasformando la mia faccia in una smorfia di dolore, sento che le sue mani prendono i miei polsi per farmi sbattere di nuovo contro l’armadietto << ti prego mi stai facendo male basta >> sembravo una ragazzina non potevo avere di nuovo paura di lui, mi sbatte più forte contro l’armadietto per poi buttarmi per terra e andarsene. Lasciandomi li sola. Non potevo. Non volevo, non volevo ancora paura di lui! 
La campanella suonò ma restai li ferma e immobile, misi  le gambe al petto e la testa in mezzo ad esse, incominciando a far scendere le mie lacrime… << Martina? >> riconobbi subito quella voce, era la voce di Jorge,  era musica per le mie orecchie, si avvicino a me mettendosi seduto al mio fianco e accarezzandomi i capelli << ehy lupacchiotto, cos’hai? >>  sentii che portò il mio corpo verso il suo, e mi bacio il capo facendo soffocare il mio pianto, mi sentivo al sicuro tra le sue braccia lui continua a baciarmi il capo e a farmi i grattini! << lupacchiotto cos’hai? >> lupacchiotto? E ora cosa c’entra ? ah no un altro soprannome no! 
(narratore esterno) 
Il messicano continuava ad accarezzare il capo all’argentina, ormai il silenzio regnava sovrano tra i due, solo qualche passo di tacchi si avvertiva nel corridoio silenzioso << avevo bisogno di sfogarmi, a volte mi prendono questi attacchi >> sussurrò l’argentina alzandosi dal petto del ragazzo dagli occhi verdi, e asciugandosi il viso bagnato << sei sicura Lupacchiotto? >> l’ultima parola fece ridere la ragazza tanto da dimenticarsi il motivo del pianto, era sempre così il ragazzo era capace di farla ridere, di farla sorridere, di farla piangere o di farla gioire, nemmeno lei si poteva rendere conto di cosa provava per il bel ragazzo . << e ora? Un altro soprannome? >> << si quando piangi sembri un lupacchiotto >> disse Jorge scompigliandole i capelli dell’argentina che rise di gusto per poi alzarsi dal freddo pavimento << è meglio che vado in classe >> disse lei prendendo lo zaino rosa e mettendoselo in spalla, << ok per qualsiasi cosa sai dove trovarmi >> << lo so >> lui prese il mento di lei e attirò il suo viso vicino alla sua bocca e le bacio la guancia, dopo avergli fatto l’occhiolino se ne andò , lasciando la ragazza con una mano sulla guancia e un sorriso bellissimo sulla bocca.
<< prof eccomi scusi per il ritardo >>  disse la ragazza con il fiatono e pretendo posto vicino a Lodovica << si stoessel essi più puntuale però >> << certo porf >> rispose solamente Martina che era occupata a riprendere fiato << perché così tardi >> sussurò l’italiana al suo fianco << mi ero persa >> rispose lei non guardandola negli occhi, per lei oggi era una giornataccia e se lo sentiva l’unica cosa che voleva fare era andare a dormire e aspettare l’indomani , ma non poteva aveva fatto una promessa al suo amico e doveva rispettarla ad ogni costo, ma oggi non era proprio concertata non ci riusciva e dopo la 3 ora ci rinunciò e incomincio a disegnare sul suo quadernino almeno si sarebbe rilassata un po’ tanto alla fine della lezione ci sarebbe stato il pranzo e poi andava via per via di un prof mancante. << martina psss.. >> martina si girò verso lodo che puoi con la bocca le sussurò un dimmi << oggi vieni con noi a fare compere >> l’italiana diede una gomitata al fianco dell’amica che però aveva una risposta negativa << non posso mi dispiace >> << com’è >> << devo andare da…da…Lucrezia >> ( Che tonta ha cambiato nome un'altra volta XD ) << oh non lo sapevo >> quella risposta lasciò l’italiana leggermente perplessa ma non le dite peso.
(pov tini) 
Non ne posso più di stare in classe quando finisce la lezione, posai lo sguardo sul mio Casio di argento …10…9…8..7…6…5…4…3…2…1 DRIINNN, ah finalmente presi lo zaino e usci dalla classe dirigendomi  nella mensa, << ehy bimba >> la voce di Jorge mi fece voltare infatti eccolo in lontananza in tutta la sua bellezza << ehy yoyi >> dico avvinando la mia guancia alla sua come saluto << che prendi >> mi domanda lui e io senza indugiare dissi << LASAGNA! >>  lui scoppio in una bellissima risata, quanto è bello il suo sorriso, beh lo è come i suoi occhi, il suo fisico << signorina!! >> << eh? >> << cosa vuole >> disse la cuoca agitando il mestolo << la lasagna >> << ok bimba ecco a te >> tutti che mi chiamano bimba? Non ho 5 anni. 
Aspettai Jorge per poi dirigersi al suo tavolo con tutta la banda << e rosa ? >> dimmi che gli ha preso che ne so la scarlattina, la peste ed è scomparsa << oh lei mangia che le oche non con noi >> << capisco >> in meno di 5 minuti tutti eravamo a tavola c’era un solo posto vuoto chi sa di chi è? Ah si mi sa di quel Maike ah no ecco li, forse di…NO..NO..NO non anche a tavola << compagni, Jorge, MARTINA >> lascia cadere la forchetta quando alzo la voce al mio nome non lo guardai tenni  lo sguardo sulla mia stupenda lasagna << espinosa! Quale brutto vento di porta qui >> << il mio posto cuginetto >> CUGINETTO?  Lui e Jorge erano cugini in poche parole sono il bello e la bestia, non può essere perché tutto a me? Cosa ho fatto di male? Sentivo il duo sguardo percorre ogni centimetro del mio corpo, l’unica cosa feci fu avvicinarmi a Jorge fino a stargli appiccicata lui non mi rifiutò anzi mi sorrise facendosi ancora più in la per farmi avvicinare meglio ancora a lui, oppure credeva che non entrassi nella panchina non so, << allora capitano pronto per la partita di sta sera  >> disse un tizzio davanti a me aveva gli occhi neri, un ciuffo che arrivava fino alla luna, un bel sorriso e un viso pallido, un vampiro? Ok guardo troppa  tv << partita che partita? >> mi intrommetto io guardando il messicano << beh ecco oggi inizia il campionato di basket , spero solo di finire in tempo quello che ho da fare con rosa  >> disse lui sorgendo un bicchiere d’acqua << certo si deve caricare verop jorge >> ah questo so come si chiama…non me lo dite…giorgio..no…mauro…leo..LEONARDO  era biondo con gli occhi azzuri il classico ‘’principe azzuro’’ peccato che il principe si prese un bel calcio sullo stinco e un occhiataccia da Jorge, io non feci almeno di ridere e mi beccai un leggero schiaffo dietro la nuca da Jorge che gli restituì con un cazzotto << aio >> esclamò << hai incominciato tu!  E io ti ho restituito il favore >> << ma io te lo dato piano >> << ma sono una ragazza!! >> ribatto io sapendo che non può più rispondere lui continua a toccarsi il braccio << veramente? Pensavo fossi trans >> COSA MI HA DETTO EH NO, stavo per dargli un altro cazzato ma Diego mi fermo << ferma Martina mi serve Jorge sta sera poi lo ammazzi e io ti aiuto a liberarti del corpo >> << EHYYY! >> ecco il messicano che fa l’offeso ma mi sento osservata, infatti Pablo continua a guardarmi io mi accascio su Jorge che mi accoglie fra le sue braccia  posando il so braccio sinistro sulla mia vita.


<< Peter dove sei? >> << davanti a te deficiente >> attacco ed eccolo mi accerto che non ci sia nessuno e corro dall’altra parte della sua strada, può sembrare strano, ma sono felice che lui sia qui, mi buttai letteralmente su di lui, che avendo intuito le mie intensioni mi afferra le gambe per non farmi cadere mentre io allaccio le mie gambe alla sua vita, scoppio a piangere, nonostante tutto con lui non riesco a fingere di stare bene, non c’è la faccio mi conosce come se fossi sua figlia. << ehy piccola che ti prende >> << no Peter non di nuovo, non ne posso più voglio andarmene voglio scappare, non c’è la faccio più aiutami, portami via >> dico queste parole scoppiando in un pianto esagerato, lui mi fa poggiare sul sedile della modo per poi prendere il mio viso tra le mani << lo sai che lo farei, ti porterei via da tutto questo, farei di tutto pur di farti felice, ma non posso, qui ci sono troppe persone che tengono a te ti ricordi che ci avevamo provato a scappare via da tutto e da tutti ma ci hanno trovato non posso farlo Martina, ti ho cacciato in una cosa troppo grande e ne sono consapevole ogni giorno di più… >> << non è vero Peter tu non c’entri niente con tutto questo sono io che sono una grande cogliona, mi sono fatta abbindolare da lui e poi sono IO che ho trascinato te >> non ribatte sa che ho ragione è tutta colpa mia non ho più le lacrime ho solo singhiozzi << NESSUNO TIENE A ME MI ODIANO TUTTI >> urlo queste parole consapevole che lui ora mi farà uno dei suoi discorsi filosofici ma so che mi servono <<  Martina non incominciamo con le cazzate io ti odio, per niente, tuo fratello ti odia? Tua madre ti odia? No non ti odia e tutte le mille persone che ti amano, basta pensare che non sei abbastanza tu sei troppo per tutto questo, credimi. >> << grazie mi fanno sempre bene le tue parole ora andiamo abbiamo una gara da vincere >> << ti voglio così andiamo >> disse per poi baciarmi la fronte e sorridendomi. Ora il mio obbiettivo è vincere la gara!

angolo d'autrice: holaaa sono tornata con un nuovo capitolo che dedico a cande_la mia vita, una ragazza dolcissima che mi segue SEMPRE, passando al capitolo la persona che faceva paura a tini ora ha un nome e un cognome ''PABLO ESPINOSA''  si ok non mi è mai piaciuto non ditemi perché? perché non lo so neanche io poverino poi non mi ha fatto niente, vabbe il mondo è bello perché è vario no? 
ho detto tutto alla prossima spero che il capitolo vi piaccia 
  
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