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Autore: _Giuls17_    27/11/2014    1 recensioni
Strawberry deve affrontare la parte più difficile di una vita normale: la lontananza di Ghish. Ma tutto questo che cosa comporterà? Dovrà imparare a rialzarsi e combattere per ciò che ama, ma non sarà sola in questa nuova sfida, oltre alle Mew Mew, un nuovo amore e nuove arrivate non le renderanno facile questa sua transizione... Anche perchè il male non riposa mai, e Mew Berry lo ha capito a caro prezzo.
[Sequel: Le persone cambiano, anche chi è come lui]
C6:-Non posso rischiare di perderti una seconda volta.-
C7:-Si sta innamorando di un altro, vero?-
-Cosa te lo fa credere?-
C10:Sono di nuovo sola.
C11:“Cosa c’è?”
Non c’è la faccio più a vivere così.
C12:[...]-Anche se ferita posso spazzarti via con un dito.- sussurrò, sputando una piccola quantità di sangue.
C13: -Non intrometterti, questa è una cosa tra me e la mia ragazza!-
C15: […]ho visto come hai lottato contro Profondo Blu, ti ho visto quando ti sei spezzata.-
C17: -Ghish, tu hai un posto nel mio cuore che mai nessuno potrà toccare, ma devo chiederti una cosa.-
-Cosa?-
-Resti o no?-
La storia è stata revisionata e corretta
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Break the illusion
 

Asmodei Giugno 2014
 
-Ghish, dobbiamo tornare.-
Pei posò gentilmente una mano sulla spalla del fratello, ma non ricevette nessuna risposta e in fondo poteva anche comprenderlo: Ghish era a pezzi, si era spezzato.
Il suo fratello psicopatico si era rivelato più debole del piccolo Tart, perché come lui, aveva dato il suo cuore a qualcun altro, affinché lo custodisse, ma non tutto era andato secondo i piani.
-Ho sbagliato tutto.- sussurrò, piano, senza voltarsi, -Dovevo evitare le bugie, i sotterfugi, la lontananza.-
-Hai fatto una scelta basandola sui tuoi sentimenti.-
-Io la amo ancora.-
-Lo so, in fondo anche lei ti ama.-
-Come puoi dirlo?- chiese voltandosi di colpo.
Pei riconobbe nel suo sguardo la disperazione, il dolore, la rabbia e il rimpianto, lui non era riuscito a provare tutti quei sentimenti ma sapere che suo fratello stava soffrendo lo rendeva debole, vulnerabile: lui era la sua famiglia.
-Strawberry non ha mai avuto una vita facile, tu più di tutti lo sai: ha lottato per te mettendosi contro la sua famiglia, e tu poi l’hai lasciata.
Il cuore degli esseri umani è fragile, forse ancora più fragile del nostro, e lei si è spezzata, così tante volte che era diventata l’ombra di se stessa, era un fantasma, la sua famiglia le ha voltato le spalle: sua madre voleva rinchiuderla in qualche istituto.-
-Allora è vera questa storia.- chiese Ghish.
-Sì, ma Ryan l’ha salvata. L’ha salvata fin dall’inizio, anche io sono stato via come te, ma Lory mi ha raccontato di come lui le chiedeva di fermarsi dopo il lavoro, per parlare, hanno parlato per giorni, per mesi e lei piano piano ha rivisto la luce: Ryan l’ha aiutata a credere nuovamente in se stessa.
E quando senti di aver perso il tuo vero amore, quando senti che per te non c’è più speranza, una porta si apre davanti a te e ti da la possibilità di andare avanti: ti dice che puoi ricominciare.-
-Questo è stato Ryan per Strawberry?-
-Sì, loro… Non è come pensi tu. Non si sono cercati perché avevano bisogni fisici da soddisfare, si sono cercati perché erano soli, perché avevano bisogno l’uno dell’altro. Lui poi le ha ridato la speranza: la sua spilla.-
-Ma lei ha sempre detto di averla lasciata nel limbo.-
-Ryan l’ha trovata qualche giorno dopo il ritorno di Strawberry, l’ha conservata per lei perché tu le potevi dare quella vita normale che ha sempre voluto, perché tu potevi renderla felice più di Mew Berry; ma quando lui si è reso conto che lei non aveva più niente, le ha ridato l’unica cosa che la rendesse felice in mezzo al dolore: la possibilità di tornare a combattere.
Di essere qualcun altro, anche solo per un po’.-
-Sapere come sono andate, le cose non cambierà il mio pensiero.-
-No, serve solo per farti capire che lei non è una puttana, Ghish. Era terribilmente sola.-
-Pei non credi che lo sia stato anche io?! Pensi che sia stato facile fingere davanti a mamma e papà, fingere davanti a Lyn di non tenere più a lei?!-
-No, non credo che sia stato facile, ma penso che tu col tempo ti sia affezionato a lei.-
-Di chi parli?- chiese alzandosi, per riprendere a camminare avanti e indietro.
-Di Lyn, non negare, fratello.-
Ghish rimase ad osservare Pei, non poteva mentire a lui. Nonostante tutti i litigi loro erano ancora assieme, suo fratello non l’avrebbe mai abbandonato.
-Sì, ma non l’ho mai sfiorata. Non sono arrivato a tanto.-
-Però nonostante tutto il tuo comportamento non è diverso da quello di Strawberry, lei ha solo avuto il coraggio di rischiare ancora.-
Stavolta non trovò nulla da ridere, come sempre Pei aveva colpito nel segno, come sempre aveva ragione.
Sbuffò e scosse la testa, purtroppo la rabbia stava scomparendo e con essa stava invece nascendo il rimpianto per quello che le aveva fatto.
 
***
 
Non aveva avuto il coraggio di andare da lui, di parlare con l’unico ragazzo che l’avesse mai capita.
Non era riuscita ad andare da Ryan.
Strawberry chiuse gli occhi; la schiena era appoggiata al muro della caverna, le braccia strette attorno alle gambe e la testa appoggiate su di esse. Il labbro le faceva ancora male per il pugno di Ghish, aveva rifiutato le cure di Lyn, voleva convivere col suo dolore, perché solo adesso era riuscita a fare i conti con la propria coscienza.
Ghish le aveva detto così tante volte addio, così tante volte che si era abituata a non averlo più attorno, così tante volte che si era creduta libera, non impegnata, ma a tutti gli effetti lui non l’aveva mai lasciata e lei, lo aveva tradito.
Quella parola non faceva altro che rimbombare nella sua mente, come un pugnale nel petto: lei lo aveva messo da parte, aveva smesso di credere in lui e così aveva cercato di andare avanti e Ryan era arrivato nel momento più disperato del suo dolore.
Forse anche lei aveva le sue colpe, nonostante tutto.
Strinse le mani intorno alla testa per scacciare quella parola che tanto odiava, che la faceva sentire così sporca e cattiva: traditrice.
Non riusciva a sopportarlo, nella sua vita aveva fatto così tanti sacrifici che nessuno le aveva mai rinfacciato niente, ma come sempre il suo ragazzo o il suo ex ragazzo le aveva concesso un sacco di prime volte, come quella.
Socchiuse gli occhi e sentì ancora una volta le lacrime scenderle lungo il viso.
Aveva sbagliato a correre da Ryan, non perché non lo amasse veramente, ma perché avrebbe dovuto chiudere prima con Ghish, mettendo una pietra sopra su quell’amore che tanto aveva agognato.
Soprattutto perché in quel momento il suo cuore era diviso: da un lato c’era l’alieno che le aveva insegnato cosa volesse dire amare, ma che allo stesso tempo l’aveva spezzata dall’altro lato invece, c’era il ragazzo che l’amava così tanto che non l’aveva mai sfiorata, neanche con un dito.
 
Perché l’amore mi deve far soffrire così?
“Siamo destinati a soffrire per le persone che amiamo.”
Ma io adesso mi sento di nuovo a pezzi, sento che stavolta non riuscirò a tornare.
“Strawberry, non ti sei mai arresa, non iniziare proprio oggi.”
Ma…
 
 
-Strawberry!-
-Cosa c’è Mina?-
-C’è Berry.-
La rossa non se lo fece ripetere due volte, prese la sua spilla e si trasformò in silenzio, correndo fuori dalla caverna assieme alle altre ragazze, Ryan e Tart, erano rimasti più in disparte.
-Cosa ci fai qui?- urlò, con tutto il fiato che aveva in corpo.
-Sono venuta perché è arrivato il momento di smetterla di giocare, o almeno Killian vorrebbe provare l’ultima cosa, prima di uccidervi tutti.-
Strawberry indietreggiò, notando che alle spalle dell’ex Mew Mew erano apparsi i fratelli del folle alieno che li aveva rapiti.
-Ragazze!-
Alzò lo sguardo verso il cielo e si scansò per far atterrare Pei e Ghish, accanto a loro.
-Bene, la squadra è al completo. Spero che vi possiate divertire.-
-Non la passerai liscia! Giuro che ti uccido.-
Sapeva che agire d’impulso non l’avrebbe aiutata, ma senza pensarci si lanciò contro Berry, estraendo la sua arma.
-No, aspetta!- urlò Ghish, correndole dietro, non l’avrebbe lasciata sola.
Improvvisamente gli parve di aver attraversato uno specchio d’acqua, si guardò alle spalle ma non trovò nessuno del team, guardò avanti e notò lo sguardo impaurito di Strawberry.
La sua arma cadde a terra e lui corse prima che lei cadesse e sbattesse con le ginocchia, la tenne stretta ma non riuscì a farla smettere di tremare, solo allora si concesse di osservare verso la sua direzione e trovò qualcuno, che gli fece gelare il sangue nelle vene: Profondo Blu era davanti a loro.
 
***
 
-Mina.-
-Ringo andrà tutto bene.- abbracciò forte la bambina e la lasciò andare per osservare il luogo cui erano finite.
-Mi sembra di conoscerlo.-
-E´ la mia Casa Famiglia.- sussurrò la mora e fece un passo avanti, -Sono cresciuta qua dentro, quando mio fratello è partito, loro mi hanno aiutato.-
-Credo che la tua storia non mi sia del tutto estranea.- dopo aver pronunciato quelle parole, l’ambientazione cambiò e Mina si ritrovò nel salone della propria casa.
-Io sono cresciuta qua dentro, ma in realtà sono sempre stata sola, un po’ come te.-
Osservò Ringo e la vide piangere in silenzio, ma stavolta lei decise di non farlo, sapeva cosa stavano cercando di fare gli alieni: mostrarle le loro debolezze, farle cadere.
Stavolta lei non avrebbe mollato.
-Ringo, nonostante i nostri ricordi, noi non siamo mai state sole: anche se tuo fratello non c’era, ogni volta che tornava veniva a prenderti, non scordarlo.-
La bambina alzò lo sguardo ed annuì brevemente.
-Adesso Ringo, preparati a rompere quest’illusione.-
-Sì!-
 
***
 
-Tart.-
-Non ti preoccupare, lo sai che non è reale.-
-Non voglio andare.- sussurrò la bionda, guardando i cancelli dell’accademia del proprio padre come se fossero l’entrata per l’inferno.
-Paddy non ti lascerò andare, ma adesso devi ascoltare la mia voce.-
-Ha ragione lui.-
-Lyn.-
-Tart.-
-Hai capito di cosa si tratta?-
-Credo proprio di si, ma dobbiamo essere forti.-
-Possiamo farcela! Dobbiamo distruggere Killian.- Tart scosse piano Paddy, cercando di farla riprendere.
-E Berry.- intimò la Scimmia Leonina alzandosi da terra, -Non le permetterò di distruggerci.-
-Adesso prendete le vostre armi.-
-Preparati Tart, ci servirà tutto il nostro potere, dobbiamo fare a pezzi l’illusione!!-
 
***
 
-Pei loro stanno giocando con noi.- sussurrò la Neofocena, guardandosi attorno, non conosceva quel posto, quel pianeta così verdeggiante e luminoso.
-Siamo a Naegea.-
-E´ bellissimo.-
-Lo so, presto te lo farò vedere, ma adesso dobbiamo fermarli.-
-Perché farci vedere questo?-
-Per ricordarti quanto siamo diversi e che tra noi non potrà funzionare, come per Ghish e Strawberry.-
-Tu lo credi possibile?- sussurrò, carezzando la guancia del suo alieno.
-No, perché io so di amarti.-
-Anche io ti amo.-
Si avvicinò, eliminando così la distanza, e premendo le sue labbra contro quelle di Pei. Loro non erano mai stati troppo espansivi, ma sentiva di aver bisogno di lui, che niente e nessuno avrebbe potuto distruggere il loro rapporto: loro non si sarebbero lasciati sopraffare dalla rabbia.
-Pei.-
-Lory, adesso usciamo di qui.-
-Certo!- esclamò, sorridendo, prese la sua arma e si preparò, avrebbero battuto gli alieni.
-Spazziamo via questa maledetta illusione!-
 
***
 
-Ryan stai bene?-
-Sì, Pam, a proposito grazie.-
-Non ti avrei lasciato solo.-
-Stavo per correre io da lei… Ma ho visto Ghish e ho sentito qualcosa nel petto che mi ha impedito di proseguire.-
-Semplicemente hai preferito che loro risolvessero il casino che hanno combinato.-
-Forse è stato cosi… Dove siamo?-
-Fuori dal caffè.- gli fece notare Pam.
-Perché?-
-Perché vogliono farti ricordare quanto tu possa soffrire.- sussurrò, osservando le figure non poco lontane da loro.
Ryan fece qualche passo avanti e notò Strawberry abbracciata a Ghish, ridere spensierata mentre lui la riempiva di baci.
-E perché lo fanno vedere anche a te?-
-Per ricordami che ho lasciato qualcuno in questo posto e che non ho avuto il coraggio.-
Ryan si voltò di colpo e improvvisamente capì.
-Kyle?-
-Sì.-
-Tu e lui state assieme?-
-No, so che lui prova qualcosa per me ed anche io, solo che non ho mai avuto il coraggio. Mi fanno vedere il mio rimpianto.-
-Pam.-
-Saprò cosa fare quando torneremo a casa, perché lo sai che torneremo, vero?-
-E come?-
-Strawberry e Ghish ammazzeranno quegli esseri inutili e ti dico che con noi verrà anche Berry, credo che sia sempre stata sola e che trovi in questi metodi di complotto un modo per evitare la solitudine.-
-Penso che Strawberry preferisca scuoiarla piuttosto.-
-Non lo farà, perché sa meglio di tutti cosa vuol dire essere sola.-
-Pensi che lei stia bene?- chiese, non riuscendo a smettere di guardare l’illusione davanti ai suoi occhi.
-Credo che a lei sia stata riservata la prova più difficile.-
-Spero che Ghish la salvi.-
-Lo farà, adesso spostati, è arrivato il momento di distruggere quest’illusione.-
 
***
 
-Ghish.-
A quel richiamo l’alieno si destò dal suo subconscio e prese Mew Berry in braccio, stringendola a se.
Indietreggiò, non riuscendo a credere a quello che stava vedendo.
Profondi Blu era vivo, stava davanti a lui, con il suo sguardo assassino e Mew Berry tremava come una foglia.
 
Perché è così spaventata!
“Non capisci?”
No.
“Ha paura che sia un altro oblio, ha paura di dover combattere ancora, ha paura che possa restare ancora sola.”
Non succederà.
 
-Mew Berry, adesso ci penso io.-
La guardò dritto negli occhi e fece per metterla a terra, avrebbe lottato lui contro Profondo Blu, non avrebbe permesso a quel pazzo psicopatico di toccarla con un solo dito, stavolta non l’avrebbe lasciata e avrebbe potuto combattere per lei.
-No.-
Le loro mani si toccarono e qualcosa gli scaldò il cuore.
-Lui è un mio problema, io devo… Batterlo.-
-Non lascerò che tu lo faccia, stavolta non sei sola! E mi dispiace per prima.- allungò una mano per sfiorarle il labbro gonfio, -Non avrei mai dovuto farti del male.-
-Non importa Ghish, io non posso lasciarmi sopraffare ancora, devo sconfiggere questa mia paura.-
-Fallo con me al tuo fianco, permettimi di farlo questa volta.-
Mew Berry alzò lo sguardo verso l’alieno e ricordò il momento di tanti anni fa quando il limbo l’aveva risucchiata via, quel giorno si era ritrovata sola ma adesso non lo sarebbe più stata, nonostante Ghish avesse la capacità di spezzarla sapeva anche aggiustarla, nonostante il dolore.
Si voltarono per osservare Profondo Blu ma per la prima volta riuscì a guardarlo con occhi razionali.
-Ghish, lui non è qua.-
-Che intendi? È davanti a noi, lo vedo.-
-Questa è un’illusione.- sussurrò e in quell’esatto momento, davanti a lei apparve se stessa.
Il cuore prese a batterle forte e capì che le stavano facendo rivivere il passato, tutto il dolore, la rabbia, il rimpianto, la frustrazione.
-Tu… E´ davvero successo questo?-
-Sì, non l’ho mai dimenticato.-
-Mew Berry, basta.-
-Cosa intendi?- chiese, guardandolo dritto negli occhi.
-Devi andare avanti, devi lasciare questo ricordo in un angolo del tuo cuore e non aprirlo più, non puoi permettermi di stare male ancora, non quando hai un futuro che ti aspetta.-
-Cosa suggerisci di fare allora?-
-Rompiamo l’illusione, anche perché mi era sembrato di attraversare uno specchio d’acqua, non sarà difficile.-
-Combiniamo i nostri poteri, ancora una volta?-
-Ho solo paura che tu non sappia più fare Version Up, ti vedo un po’ arrugginita.- ghignò, ridendo.
-Stai a vedere!-
Ghish prese i sui sai e li incrociò, aspettando il momento giusto per lanciare il colpo, si voltò verso Mew Berry, aveva gli occhi chiusi ma il suo lineamento era contratto per lo sforzo.
-Strawberry Bell Version Up!- urlò con tutte le sue forze e in quel momento Ghish rilasciò l’energia dei sai.
 
***
 
-Ribbon Mint Echo.-
-Ribbon Apple Pop.-
 
***
 
-Prendete queste.- urlò Tart lanciando contro il muro d’acqua le sue bolas.
-Pudding Ring Inferno.-
Lyn prese la sua spada e si preparò a difendere i ragazzi.
 
***
 
-Ribbon Lettuce Rush.-
-Elettro Siluro!-
 
***
 
-Ribbon Zakuro Pure.-
 
***
 
 
Strawberry alzò lo sguardo e stavolta trovò le sue compagne e Ryan, sorrise ma dovette stringere l’arma a se, erano circondati.
-Adesso ci divertiamo.- sussurrò Killian, procedendo verso di lei.
 
 
 


Sclero Personale: Beneeee ^^ Siamo arrivati quasi allo scontro finale, come dice il titolo le ragazze dovranno affrontare un'illussione: cosa temono?
Tutte hanno paure diverse ed è questo il piano architettato da Berry, questi sono i segreti che lei conosce e che usa contro le ex amiche, forse però Straw ha sopportato la parte più difficile, ma stavolta Ghish è rimasto con lei.

Nel prossimo capitolo:


-Forse Killian ha ragione, io sono debole, sono un guscio vuoto ma ho sempre capito per cosa valesse la pena sacrificarsi, e tu? Sei riuscita a capirlo?- chiese, continuando a guardarla ma non ottenne nessuna risposta.
 
   
 
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