Sono passate due settimane dall'ultima volta che sono uscita con Harry, la scuola e il lavoro ci impedisce di vederci tutte le sere ma almeno riusciamo a incontrarci tra i corridoi. Sono le sette di sera e ho passato tutto il pomeriggio a studiare, ho mangiato qualcosa al volo e Louis ed Emily sono al lavoro dalle due.

"Ho fame" alzo gli occhi dal compito di letteratura latina e vedo Emily lanciarsi sul divano distrutta, "hai cucinato qualcosa?" mi alzo e mi dirigo in cucina, "sei la migliore".

Sono l'unica a saper cucinare in quella casa, Louis e Emily mangiano continuamente cose d'asporto e, avendo fatto anche la spesa insieme ad Harry, ho il frigo pieno e posso preparare qualcosa di sano.

"Devo confessarti una cosa" si siede dall'altra parte dell'isola, "esco con un ragazzo" sbarro gli occhi e sorrido come un'ebete.

"Perchè non me l'hai mai detto?" a momenti avrei potuto urlare, "da quanto tempo esci con lui?" diventa rossa e abbassa lo sguardo.

"Si chiama Zayn, tutte i pomeriggi passa dal bar per prendere un caffè..è bellissimo Allie.." sta sicuramente pensando a uno di quei pomeriggi, "ma visto che non mi racconti niente di Harry..io mi andrò a lavare" spalanco la bocca mentre mi sorride.

Continuo a cucinare e nel frattempo è arrivato anche Louis più stanco di Emily, si lancia sul divano e accende la televisione per guardare una partita di calcio, è silenzioso e non è da lui visto la sua parlantina. Mentre apparecchio, Emily prepara l'insalata, non mi dirà davvero niente di questo Zayn e io sono curiosa, muoio di curiosità.

"Lui mi piace sul serio" sul mio viso compare subito un sorriso spontaneo, "Harry..è così dolce con me, cosa che non avrei mai detto all'inizio.." ammetto, "ho solo paura che lui sia così carino con me per tutti i miei problemi..che lo faccia per compassione.." Emily scuote la testa e si avvicina, "mi chiedo continuamente se ne vale la pena..poi lo vedo tutti i giorni poggiato al mio armadietto che mi aspetta..e non riesco a rinunciare a questa cosa..mi piace" porta una sua mano sulla mia e fa in modo che la guarda in faccia.

"Conosco Harry da più tempo di te..non si è mai comportato così con nessuna ragazza, lui non è quel tipo di persona che gioca con i sentimenti, se gli piaci lui te lo fa capire e credimi, ti sta dimostrando tantissimo" sorridiamo insieme e alziamo il capo quando entra Louis in cucina.

"Spero tu abbia cucinato abbastanza perchè siamo in quattro stasera" Harry spunta dal salotto e non la smetto di sorridere, proprio non ci riesco.

Si poggia allo stipite della porta e mi guarda sorridendo, saluta Emily ma continua a guardarmi, i suoi occhi stanno marcando i miei, come tutte le altre volte vorrei che fossimo da soli. Lascio le posate sul tavolo e mi avvicino a lui per abbracciarlo, non esita nemmeno un attimo e mi stringe baciandomi la fronte.

"Mi sei mancata oggi, non ci siamo visti tantissimo" gli bacio delicatamente il mento per poi poggiare nuovamente la testa sul suo petto, "Emily..ho saputo di te e Zayn" diventa rossa come un peperone e si passa una mano tra i capelli nervosamente.

"Perchè io sono sempre l'ultimo a sapere queste cose?" ridiamo tutti all'unisono, "io vi racconto volentieri di tutte le mie avventure..siete le mie coinquiline.." ci accomodiamo a tavola mentre Louis continua a gesticolare.

"A proposito sono arrivate queste stamattina e siccome andavo di fretta me le sono portate dietro al lavoro" Emily mi passa delle lettere, "queste invece sono tue Louis.." Harry è sbalordito da quel veloce passaggio di lettere davanti ai suoi occhi.

Tra tutte le lettere solo una mi colpisce, l'avrei riconosciuta fra mille, sporca di terra e di sudore come le altre, con lo stampo di cera e un filo spesso intorno, la calligrafia precisa grazie alla sua mano ferma, è di mio fratello e sono buone notizie.

"Scusate.." corro per le scale e mi chiudo la porta alle spalle, mi butto sul letto e inizio a leggere.

"Cara Allie,
purtroppo dovrò essere breve e conciso, ho cinque minuti prima di ritornare dagli altri.
Spero che ti siano arrivati a fiori, ho dimenticato di firmarli ma sono i tuoi preferiti e non potevo sbagliare anche su quello. Papà mi ha scritto una lettera di ringraziamenti per averti dato l'esempio di andare via di casa, hai fatto la scelta giusto, com'è Londra? Sei già andata dalla mamma?
Purtroppo non potrò dirti dove sono, ma posso assicurarti che qui la tua mancanza si sente tantissimo, c'è un chirurgo in viaggio con noi, ogni volta che l'ascolto parlare mi ricordo le nostre gare a chi si ricordasse più ossa o più malattia. Sono stanco di vedere gente per terra, sono stanco di non vederti più nel mio letto durante il temporale, sono stanco di essere andato via. Sarò a casa per il diploma, te lo prometto. Ti voglio bene, Rob".