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Autore: clif    28/11/2014    1 recensioni
I Cullen sono una famiglia di vampiri vegetariani. Dopo essersi stabiliti a Forks la loro vita cambierà radicalmente. L’incontro con una piccola umana li sconvolgerà e li immergerà in un mondo che, nonostante la loro natura, non immaginavano neanche lontanamente potesse esistere. Tra mostri e demoni, preparatevi ad affrontare i vostri incubi peggiori.
Genere: Avventura, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clan Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Alice/Jasper, Emmett/Rosalie
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film, Twilight
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Pov Edward
11/09/05  14:50
-Secondo me dovremmo deciderlo noi- Esclamò all’improvviso Alice. Tutti la guardammo confusi. -Di cosa parli, amore?- Le domandò suo marito Jasper, aveva tutta la mia stima se riusciva a comprenderla. -Mi riferisco al compleanno di Bella, se poverina lei non sa quand’è dovremmo deciderlo noi, così potremo farle una festa- Ci spiegò, tutta contenta. Era sempre la solita maniaca delle feste, ma in fondo non era tanto cattiva come idea. Una festa le avrebbe fatto piacere, anche se da quel che avevamo potuto conoscere di lei, non le piaceva essere al centro dell’attenzione. -Buona idea- Annuì il resto della famiglia, tranne Carlisle. In quel momento era  a lavoro. Era da un paio di giorni che lui ed Esme erano strani. Ogni volta che mi avvicinavo a loro cominciavano a pensare intensamente chi ai propri pazienti chi all’arredamento migliore per una casa: era chiaro come il sole che stessero cercando di nascondermi qualcosa. In ogni caso lasciai correre, se non volevano informarmi sicuramente avevano le loro buone ragioni. -Allora? Quando lo facciamo?- Domandò Emmett tenendo sotto braccio Rose. Alice ci pensò su un secondo, come ci fosse bisogno di un complicato calcolo matematico per venirne a capo –Lo faremo dopodomani! Così avremo il tempo di organizzare il tutto!- Concluse tutta contenta, battendo le mani. Sembrava lei la vera bambina, altro che Bella. Purtroppo l’atmosfera felice che aveva invaso la casa fu stroncata da una visione. -Dannazione… non riesco più a vedere il futuro- Esclamò allarmata. Quei cani rognosi stavano venendo da noi. Avevo già letto nella mente di Billy Black la sua intenzione di venire a discutere con noi. Sperai solo che la situazione non degenerasse e non si venisse alla violenza. -I Quileute vogliono parlare con noi, non sembrano ostili, almeno credo- Informai la mia famiglia. Uscimmo tutti quanti davanti la casa. Dato che Carlisle non c’era, dovevo fare io da portavoce. Dopo pochi secondi uscirono dal folto del bosco tre enormi lupi (per fortuna Bella non c’era, altrimenti non avremmo proprio saputo come darle una situazione a riguardo), li riconobbi subito: erano al centro Billy Black, a destra Levy Uley e a sinistra Quil Ateara. Anche se in forma lupo erano tutti molto simili, li avevamo già visti altre volte e avevo impanato a riconoscerli. -Cosa volete farne della bambina?- Pensò Billy. Erano al corrente del mio potere, così preferivano comunicare in questo modo piuttosto che perdere tempo e tornare umani. -Non vogliamo farle nulla di male e comunque non sono fatti vostri- Gli altri avevano deciso di lasciare le spiegazioni a me ma comunque di rimanermi vicino, per intervenire in caso di bisogno. Come in quel caso, Jasper mi aveva appena calmato. Non era il caso che perdessi la calma senza motivo. -Invece sono fatti nostri eccome! È compito di noi Quileute, proteggere gli umani da voi vampiri- Mi ricordò lui mettendosi a ringhiare piano. -Noi non abbiamo alcuna intenzione di farle del male- Ribadii nuovamente, cercando di non perdere il controllo. Star loro vicino mi faceva sempre uscire di testa. -Devo per caso rammentarvi il patto?- Mi ricordò lui, si riferiva al fatto che non potevamo mordere ne tanto meno trasformare nessun umano. La discussione andò avanti per un po’. Dopo un po’ riuscimmo a far loro comprendere che non avevamo intenzione di trasformarla ne di farle del male e loro, anche se un po’ diffidenti, avevano deciso di crederci. In fondo il figlio di Billy, Jacob, andava a scuola con Bella e tramite lui si sarebbero potuti tenere informati sulla sua salute. Dopo che il puzzo di quei cani fu lontano, potemmo tornare tutti e sei in casa. -Non cruciatevi, dobbiamo pensare alla festa imminente, lasciate da parte quei cagnacci- Alice aveva ripreso improvvisamente il buon umore. Giusto! dovevamo pensare alla festa di compleanno di Bella. Lei non sapeva neanche quando era nata, sicuramente non si sarebbe aspettata questa cosa.
Pov Bella
11/09/05  17:00
-Ciao- Salutai i miei nuovi amici, mentre intanto mi incamminai verso la Volvo di Edward. Avevo appena finito il mio primo giorno di scuola e dovevo ammettere che non era andato affatto male. Avevo fatto amicizia già con altri due bambini: Jacob Black e Angela Weber. Il primo era il bambino che avevo conosciuto appena entrata e si era dimostrato davvero gentile e disponibile. Mi aveva accompagnato per tutto il giorno ma senza diventare troppo invadente, a differenza di molti altri compagni. Angela invece era una bambina timida e riservata che avevo conosciuto durante la prima ora di lezione. Il suo carattere mi ricordava molto il mio, forse per questo mi era diventata subito simpatica. Stessa cosa non si poteva dire di Mike Newton, Jessica Stanley e Lauren Mallory: i primi due mi avevano tartassato di chiacchiere mentre l’altra mi aveva evitato come una diva. Anche se era una bambina cominciava male, chissà come sarebbe stata da grande una tipa del genere. -Allora? Com’è andato il tuo primo giorno di scuola?- Mi domandò Edward una volta salita in macchina         -Bene. Ho addirittura fatto amicizia con due bambini: Jacob e Angela- Per un attimo mi sembrò irrigidirsi ma poi tornò sorridente… pure troppo. Non lo avevo mai visto così allegro. -Tutto ok?- Gli chiesi -Certo, perché me lo domandi?- Mi rispose facendo finta di nulla. Si… mi stava nascondendo qualcosa. -Mi nascondi qualcosa- Gli dissi io all’improvviso -Forse si, forse no- Ribatté lui con il solito ghigno. Gonfiai le guance  e sbuffai. Però in fondo mi piaceva questo nostro scambio di battute. Questo era il primo legame che formavo da tutta una vita.
Pov Carlisle
11/09/05  17:25
Ero seduto nel mio ufficio a controllare le ultime scartoffie. Quel giorno fortunatamente non avevamo avuto molto da fare e tra poco più di mezz’ora il mio turno sarebbe finito. Guardai un attimo l’orologio proprio un secondo prima che il cellulare si mettesse a squillare. -Pronto?- Risposi io al volo -Dottor Cullen, è lei?- Riconobbi la voce di Charlie dall’altro lato della cornetta -Si Charlie, sono io- Posai i fogli che tenevo in mano e mi concentrai sulla conversazione. -Mi scusi se non mi sono fatto sentire per due giorni, ma sono riuscito finalmente a trovare delle informazioni-.
  
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