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Autore: elena8725    28/11/2014    2 recensioni
Adoro il personaggio di Annibale è così ho pensato di scrivere un fan fiction su di lui spero vi piaccia. Annibale e Luigi si sono appena lasciati ora cosa succederà
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Annibale Cesaroni
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questo è l'ottavo capitolo della mia storia spero vi piaccia, in questa parte della storia ho descritto come avrei voluto che si comportasse il personaggio di Giulio. Fatemi sapere cosa ne pensate .

Tutti erano in giardino

Lucia si avvicinò a Giulio e lo baciò

Lucia:Grazie

Giulio:Per la festa?

Lucia:No per avermi aspettato e non avermi mai fatto pesare la mia assenza, per aver capito che Eva aveva bisogno di me, ma sopratutto di non avermi mai messo davanti al bivio di scegliere tra te e mia figlia

Giulio:Lo sai che non l'avrei mai fatto per me la famiglia è la cosa più importante 

Lucia:Lo so, peccato che non tutti siano come te

Giulio:Stai pensando ad Annibale

Lucia:Si,io non lo conosco ma deve stare molto male per reagire in quel modo

Giulio:Si hai ragione lui non è il tipo da reagire in quel modo, vorrei tanto aiutarlo ma non so come

Lucia:Io un'idea c'è l'ho anzi una persona

Giulio:Stefania

Lucia:Stefania


Giulio:Quanto mi era mancata la nostra sintonia

Lucia:Già anche a me, parlo io con Stefania

Giulio:Si vai

Stefania si stava prendendo un bicchiere di vino

Lucia:Me ne servi un bicchiere

Stefania:Certo, che c'è ti sei già stancata del tuo Giulio

Lucia:Ma no anzi se è possibile l'ho amo ancora di più

Stefania:Sono felice per voi, almeno voi lo siete

Lucia:Si e mi dispiace di non esserti stata vicina in questo periodo

Stefania:Ora sto meglio è questo l'importante e lo devo sopratutto ad Annibale

Lucia:Appunto è di lui che ti volevo parlare

Stefania:Parli di quello che è successo poco fa, anch'io sono rimasta sorpresa della sua reazione ma l'ho capisco

Lucia:Appunto è per questo che dovresti parlargli, parlare con un'amica può aiutare e chi meglio di te può farlo

Stefania:Sei sicura?

Lucia:Vai è là seduto sul dondolo

Stefania:Si vado

Annibale era seduto sul dondolo perso nei suoi pensieri e Stefania si sedette accanto a lui

Stefania:Vino?

Annibale non le rispose, anzi non si era neanche accorto della sua presenza e lei gli diede un pizzicotto

Annibale: Ahi! Ah ma sei tu, scusami ma non mi ero accorto che eri qua

Stefania:Lo vedo, ma a che pensi?

Annibale:A niente?

Stefania:Si certo e io dovrei crederci, lo so che stai pensando a quello che  è successo prima con ...

Annibale non lasciò il tempo a Stefania di dire il nome che si alzò di scatto dal dondolo

Stefania:Ma dove vai?

Annibale non disse nulla e rientrò in casa ma Stefania non aveva nessuna intenzione di mollare e lo segui fino in cucina

Stefania:Ora basta Annibale, scappare perchè non vuoi parlare di ......

Annibale si girò di scatto verso Stefania 

Annibale:Non ti azzardare a dire quel nome 

Stefania:Io so che stai soffrendo ma

Annibale:Si sto soffrendo e voglio soffrire da solo perchè non lo capisci, lasciami in pace

Stefania:Certo che lo capisco, ma tenerti tutto dentro non ti fa bene

Annibale:E tu che ne sai di quello che mi fa bene o no, non lo so neanch'io

Stefania:Annibale lo so che adesso sei confuso

Annibale:No tu non sai un bel niente, hai visto quello che ho fatto prima, non è da me reagire in quel modo

Stefania:Annibale è normale, lui ti ha ferito e quando l'hai visto gli hai buttato tutta la tua rabbia, però ascoltami se vuoi chiudere definitavemente con lui devi parlargli devi farlo

Annibale:Non posso non c'è l'ha faccio

Stefania:Lo so che è difficile ma devi farlo, per iniziare una nuova vita bisogna chiudere quella vecchia e io lo so bene, ma prenditi pure il tempo che ti serve ma non aspettare troppo, non vorrai mica diventare Stefania 2 la vendetta

Annibale sorrise

Stefania: Bè almeno ti ho fatto sorridere

Annibale:Si forse hai ragione, ma ora ho bisogno di stare da solo, vado a farmi in giro in moto, salutami te tutti, ci vediamo stasera a casa tua

Stefania:No

Annibale:Come no, hai cambiato idea 

Stefania: Non ho cambiato idea ma non è più casa mia è casa nostra

Annibale:Va bene a casa nostra

Stefania:Mi raccomando non fare stupidaggini

Annibale:Ho mai fatto stupidaggini

Stefania:No ma c'è sempre una prima volta

Annibale:Allora a stasera, mamma

Stefania:Ma piantala

Annibale prese il casco e uscì da Casa cesaroni, salì sulla sua moto e parti senza una precisione direzione.

Solo Giulio e Lucia si accorsero che Annibale se ne era andato e così andarono da Stefania per sapere che cosa era successo

Giulio:Stefà ma cos'è successo con Annibale l'ho appena visto andarsene?

Stefania:Non è successo nulla, aveva solo bisogno di stare da solo

Lucia:Ma non gli hai parlato

Stefania:Si abbiamo parlato e penso che ora stia un pò meglio, ma per ora è meglio lasciarlo solo, ognuno deve vivere il proprio dolore a suo modo vero Giulio?

Giulio:Bè credo di sì (ricordando il periodo di separazione da Lucia)

Lucia:Si Stefà hai ragione come sempre

Stefania:Ora torniamo alla festa 

Lucia:Va bene

I tre tornarono alla festa, mentre Annibale in sella alla sua moto vagava per Roma ma ad un tratto decise di fermarsi in un parchetto.

Appena sceso dalla moto si sentì chiamare e così si girò

Annibale:Carlo

Carlo:Si sono proprio io cosa ci fa qua?

Annibale:Una passeggiata e tu?

Carlo:Io ci abito, non te l'ho ricordi

Annibale:Ah già è vero tu abiti in questo quartiere

Carlo:E' tanto che non ci vediamo 

Annibale:Si saranno quasi 8 anni

Carlo:Lo sai che mi sei mancato?

Annibale:Ah si, non credevo visto come ci eravamo lasciati
 
Carlo:Si lo e so mi dispiace, sono stato un vigliacco

Annibale:Non ti preoccupare ormai è tutto passato

Carlo:Si ho saputo che ti sei sposato

Annibale:E tu come fai a saperlo 

Carlo:Circa 3 anni fa ho chiesto di te al tuo gruppo l'Orchestraccia, ma  mi hanno detto che l'avevi lasciato e che ti eri sposato con un certo Luigi

Annibale:Già

Carlo:Sono felice per te che tu abbia una persona che ti ami davvero

Annibale:Ti sbagli, lui non mi amava davvero visto che siamo appena lasciati

Carlo:Mi dispiace

Annibale:Grazie, e invece come sta tua moglie?

Carlo:Non lo so 3 anni fa ci siamo lasciati, ciò messo tanto a capirlo ma alla fine ho capito che non potevo più mentire a me stesso e a lei.

Annibale:Be che dire

Carlo:Non dire niente, fammi parlare dopo che detto tutto a mia moglie sono venuto a cercarti ma tu 

Annibale:Mi hai cercato

Carlo:Si Annibale, lo so cìò messo troppo tempo per capire quello che provavo per te 

Annibale:Carlo mi dispiace

Carlo:Non devi dispiacerti, ho avuto altre storie ma non ti ho mai dimenticato

Annibale:Io ... Carlo

Carlo:Non dire nulla Annibale, ma se posso chiedere come mai il tuo matrimonio è finito

Annibale:La storia è un pò lunga hai tempo

Carlo:Ma certo là c'è un baretto andiamo

Annibale:Va bene andiamo

I due andarono a quel bar e Annibale gli racconto tutto quello che gli era successo negli ultimi mesi dall'incontro con la sua famiglia, alle sue paure e alla richiesta di Luigi.

Carlo:Posso dire una cosa?

Annibale:Ma si certo

Carlo:Avevo ragione io, quando ti dicevo che dovevi cercare la tua famiglia, ma tu mi dicevi che avevi paura che non ti accettassero 

Annibale:Si avevi ragione se solo ti avessi ascoltato

Carlo:Be ora siamo pari, io non ho ascoltato te quando mi dicevi che dovevo essere sincero con mia moglie e tua non mi hai ascoltato quando ti dicevo di cercare la tua famiglia

Annibale:Già e poi io e te ci siamo sempre capiti senza parlarci ma ora 

Carlo:Ascoltami Annibale ora tu devi andare a parlare con Luigi se vuoi mettere un punto a questa storia

Annibale:Si hai ragione, grazie Carlo, ora vado

Carlo:Annibale stavolta non ti lascerò andare, quando ci possiamo rivedere

Annibale:Presto

Carlo:Magari domani sera sempre qui

Annibale:Non lo so

Carlo:Non mi rispondere ora io domani sera sarà qua comunque, ciao

Carlo se ne andò, Annibale non sapeva che cosa dire ma poi prese coraggio

Annibale:Una cosa alla volta Annibale, ora devo andare a parlare con Luigi

Annibale salì sulla sua moto e se ne andò verso lo studio di Luigi 

 
   
 
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