Hiccup fissò Astrid. Quel sorriso furbo dipinto sul volto della ragazza non preannunciava nulla di buono, per lui.
"Che... che cosa hai in mente?" domandò, deglutendo nervoso.
"Hiccup, non capisci?" rispose la giovane. prendendolo per la casacca "Pensaci! Per far cessare le avances di Moccicoso ho bisogno di farmi vedere in atteggiamenti intimi con un ragazzo!"
Il giovane capì, finalmente, l'idea di Astrid, spalancò gli occhi e si alzò in piedi di scatto, allontanandosi da lei di qualche passo e portando le mani avanti.
"No, Astrid!" esclamò "Non puoi chiedermi una cosa del genere! Te l'ho detto, devo occuparmi del villaggio finché mio padre non torna, non posso stare dietro a queste cose! Non puoi chiedermi di... di..."
"Di far finta di essere il mio ragazzo?" completò la giovane, alzandosi e avvicinandosi all'amico, senza staccare gli occhi dai suoi "Avanti, Hic, si tratta solo di scambiarsi qualche finta moina in pubblico! In fondo ci siamo già baciati un paio di volte, non è difficile!"
"Non è questo il punto..." cercò ancora di protestare il giovane "È che non posso distrarmi finché sarò il sostituto capo, lo sai! E poi non è detto che mio cugino non molli, potrebbe cominciare a prendersela con me!"
"L'hai detto tu, sei il sostituto capo, quindi tuo cugino non potrà dirti nulla finché sarai in carica, poiché sei un suo superiore." disse Astrid, avvicinandosi ancora "Per il resto... facciamo così: ti darò una mano nella gestione del villaggio, se accetti di aiutarmi. Non dirmi che non ne hai bisogno, perché non è vero, viste le esperienze pregresse. Si tratta solo di recitare una parte, non è difficile."
"Se lo dici tu..." borbottò Hiccup, alzando gli occhi al cielo, prima di fare un sospiro rassegnato "D'accordo, hai vinto. Ma non posso diventare il tuo 'ragazzo' così, di punto in bianco, oppure Moccicoso capirebbe il tuo piano."
"Non è così intelligente, lo sai." obiettò l'altra "E se si fa certe domande puoi giocare la carta della riservatezza e io posso tirare in ballo la storia del ragazzo misterioso di cui avevo parlato."
Hiccup sospirò di nuovo, alzando gli occhi al cielo quindi fece un cenno a Sdentato, che si avvicinò, pronto a seguirlo ed eseguire i suoi ordini.
"Va bene, solo non mettermi fretta." rispose, ormai rassegnato all'idea "Ora torniamo al villaggio, è quasi ora di pranzo."
Astrid sorrise e chiamò Tempestosa, poi tutti insieme presero la via per il villaggio, facendola a piedi, su suggerimento del giovane.
Sapeva che si sarebbe pentito di aver accettato di aiutare Astrid, ma cosa ci poteva fare? Lei era la sua migliore amica, e gli aveva offerto, in cambio di questo favore, il suo aiuto nella gestione del villaggio, di cui sapeva di averne bisogno, quindi cercò di prepararsi a entrare nella parte.
Avrebbero dovuto baciarsi. Sacri Dei! Il suo sogno! Avrebbe baciato Astrid, di cui aveva una cotta da quando avevano 15 anni, e non era ancora passata, nonostante avessero ormai quasi 19 anni! Peccato che era una "recita", anche se doveva risultare realistica agli occhi degli altri. Sperò di non combinare casini, ma ormai ci era dentro fino al collo, avrebbe dovuto fare la sua parte, non poteva tirarsi indietro.
Arrivarono in paese e si guardarono intorno. Tutti erano indaffarati, e alcuni paesani si stavano dirigendo alla Sala Grande, dove si poteva consumare un pranzo in comune, preparato da alcune donne per chi non poteva o non voleva, per vari motivi, mangiare in casa propria.
Hiccup e Astrid si scambiarono uno sguardo, poi lui fece un respiro profondo e, cercando di mascherare l'imbarazzo che stava provando, afferrò la mano della ragazza ed entrò con lei nella sala, accompagnandola al tavolo dove gli altri Cavalieri stavano già mangiando e andando a prendere, poi, due piatti con il pranzo per loro.
Mentre si allontanava, sentì che Moccicoso era tornato all'attacco, importunando Astrid con le sue solite richieste insistenti. Saltò, velocemente, la fila, usando la carta dell'autorità, prese i due piatti e tornò al tavolo, vedendo che Moccicoso si era seduto accanto alla bionda, e le parlava.
" E dai, Astrid..." diceva il moro, cercando di essere convincente "Dove lo trovi un vero uomo come me? Guarda che muscoli!"
"Moccicoso, piantala!" esclamò la ragazza, esasperata "Non mi metterò mai con te!"
"Perché no?" insistette l'altro, mentre Hiccup posava uno dei piatti davanti a Astrid e si sedeva accanto a lei, facendo un respiro profondo.
Era il momento di cominciare la recita.
Con un movimento che doveva sembrare naturale, posò una mano sulla coscia della giovane e si girò verso Moccicoso, seduto all'altro fianco di Astrid.
"Moccicoso, in che lingua devo ripeterlo?" domandò "Non voglio vedere certe scene, finché sarò il capo, qui!" si voltò verso Astrid, lanciandole uno sguardo d'intesa veloce, che nessuno notò, poi tornò a guardare Moccicoso "Inoltre non tollererò ulteriormente che tu importuni ancora una ragazza già impegnata, chiaro?!"
"Astrid non è impegnata." cercò di obiettare il moro "Nessuno l'ha mai vista in giro con qualche ragazzo."
"Solo perché nessuno mi ha mai visto corteggiarla non significa che non l'abbia fatto." spiegò il ragazzo "Sono una persona riservata, io."
"E proprio per questo ho accettato di mettermi con lui." concluse Astrid, posando la sua mano su quella poggiata sulla sua coscia, con naturalezza, per poi stampare un bacio sule labbra a Hiccup, mentre Moccicoso li fissava shockato.