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Autore: ClaireTheSnitch    30/11/2014    5 recensioni
Nel 1971, molte cose stanno cambiando alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Un gruppo conosciuto come i Malandrini muove i primi passi nel castello e diventa inconsapevolmente il punto di partenza di una leggenda.
Tuttavia, tra di loro, Sirius e Remus sono destinati a qualcosa di più grande.

L'evoluzione della wolfstar, dal 1971 al 1996. E' un progetto estremamente ambizioso, ma sono emozionatissima.
Buona lettura, e che la wolfstar sia con voi!
[Avvertimenti: il rating è in evoluzione, dal momento che la storia è ancora in corso.]
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
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- Tre -
Baci
 
Anno 1973, settembre – Terzo anno
 
Sirius sventolava un foglio, correndo verso tutti gli altri ragazzi del terzo anno. - James! James! Ce l’hai?
-Che cosa?
-Il permesso per Hogsmeade!
-Il permesso…- James frugò nel baule. –Ah, sì, eccolo. Lo stavo dimenticando. Remus?
-Agli ordini!- rispose quello, con un sorrisino sghembo.
-Tutto bene? Ti sei ripreso, mezza calzetta?
-Sissignore. Sono pronto.
Sirius gli lanciò un’occhiata divertita. –Ottimo! Peter, tu vieni?
Peter annuì, allegro, e ripiegò il permesso firmato prima di riporlo nella giacca. La professoressa McGranitt li stava aspettando al portone d’ingresso per controllare le loro autorizzazioni e, finalmente, lasciarli liberi di vagabondare per la prima volta fuori dalla scuola.
I Malandrini, tuttavia, avevano scoperto con molto piacere che Hogwarts custodiva gelosamente alcuni segreti anche ai professori: molto lentamente, in quei tre anni, avevano rintracciato alcuni passaggi segreti ed erano già sgattaiolati fuori un paio di volte, tornando con sacchetti pieni di dolci e scherzi di Zonko.
Remus, che era particolarmente ansioso per natura, non riusciva ancora a capire come non fossero stati scoperti ed espulsi, ma bisognava anche notare che James e Sirius sembravano avere un fiuto particolare per i momenti da cogliere. E, soprattutto, sapevano come tenere occupata Mrs Purr, la gatta di Gazza.

Ben nascosto in un insospettabile cassetto dei calzini, Remus aveva ficcato un quaderno in cui aveva annotato tutti i passaggi segreti che avevano scoperto. Fino a quel momento, se non ricordava male, erano arrivati a diciotto e mezzo, in cui quella metà spuria stava in un cunicolo cieco che partiva da un’armatura del quarto piano.
-Certo che sarà strano, - esordì Sirius, - uscire dalla scuola attraverso il portone d’ingresso, per una volta.
Peter sgranò gli occhi. – Non farti sentire!
James scoppiò a ridere, senza ritegno, e saltò dal buco del ritratto. –Su, Remus, ora tocca a te rimproverarci.
-No, non lo farò. Sarebbe completamente inutile.
-Allora, adesso passiamo alle cose interessanti.- bisbigliò James, arruffando i capelli di Sirius. –Oggi qualcuno ha un appuntamento, non è vero?
Sirius fece schioccare la lingua. –James. Sarebbe carino se per una volta ti facessi gli affari tuoi. Comunque, , ho un appuntamento, mentre tu sei stato malamente rifiutato da…
-Non parliamone.- sbottò l’altro, pensando a Lily Evans.
Era stato particolarmente imbarazzante essere chiamato ‘viscido lumacone’ di fronte a decine di persone, ma forse non avrebbe dovuto affatturare le scarpe di Mocciosus prima di chiedere alla sua migliore amica di uscire. Forse.
 
Remus tenne la testa bassa e gli occhi fissi al suolo quando la McGranitt gli chiese l’autorizzazione per controllarla. L’ultimo plenilunio era passato da una settimana, e lui era certo che la professoressa ricordasse le condizioni pietose in cui versava. Era sempre umiliante guardare negli occhi qualcuno che ti aveva visto piangere dal dolore e quasi bagnare il letto, di notte.
Sorrise a Sirius, pensando che almeno qualcuno si sarebbe divertito veramente, quel giorno. Dal canto suo, non vedeva l’ora di entrare da Mielandia senza sotterfugi e poter comprare tutti i dolci che voleva. Peter l’avrebbe seguito volentieri, e James li avrebbe trascinati tutti ai Tre Manici di Scopa per una Burrobirra.
-Dicci, Sirius. È Molly Goldstein o Emmeline Vance, la fortunata?
Sirius gli lanciò uno sguardo furbesco e un po’ colpevole. –Nessuna delle due.
-Cosa?- sbottò Peter. – Le hai baciate entrambe nel giro di due settimane.
James sbuffò con aria di sufficienza. –Sì, certo. Sirius, quale delle due era il tuo primo bacio?
Lui arrossì violentemente. –Nessuna. Ho dato il mio primo bacio a… a… Rosie Dexter. Corvonero. Fine dello scorso anno.
-Ah, sì, ricordo.- sentenziò Remus, divertito. – Una cosa disgustosa a vedersi. Credo che tu le abbia staccato il palato.
-Bene, mister perfettino, il tuo primo bacio com’è stato?
Remus finse di pensarci su qualche istante. –Leggero. Direi quasi invisibile.
Con una risata generale, varcarono i cancelli della scuola e raggiunsero rapidamente Hogsmeade. Tutti e quattro gettarono un’occhiata densa di significato alla Stamberga Strillante, prima di fermarsi e dividersi, dato che Sirius era chiaramente in ritardo.
Remus lo guardò allontanarsi verso una ragazza dai lunghi capelli biondi e si sentì un po’ scombussolato nel momento in cui vide lei allungarsi verso il volto di Sirius, e scoccargli un bacio decisamente sfacciato in piena bocca. Distolse immediatamente lo sguardo, con lo stomaco che gorgogliava e l’umore che si sgonfiava pericolosamente. Era come se non volesse vederlo andare ad un appuntamento.
E perché mai, idiota?, pensò, scacciando i brutti pensieri. Questa è la prima uscita legale ad Hogsmeade, deve divertirsi.
 
Quella sera, con la pancia piena di Cioccorane, Remus finse di addormentarsi molto presto su una poltrona della Sala Comune, per evitare il dettagliato racconto di Sirius sul pomeriggio passato a pomiciare.
C’era qualcosa di sbagliato in tutto quell’astio. Avrebbe dovuto essere contento e invece Remus si sentiva invidioso. Si seppellì meglio sotto un cuscino e pensò che avrebbe dovuto dare anche lui il suo primo bacio, e il prima possibile, se non voleva rovinare un’amicizia.
 
Anno 1973, gennaio
 
Il vento gelido scuoteva le finestre dei corridoi, ululando minaccioso.
Nick-Quasi-Senza-Testa passò levitando accanto ad uno dei vetri e si tappò le orecchie, infastidito dal rumore. Ne approfittò per darsi una sistemata alla gorgiera.
-Buonasera, signor Black e signor Lupin!
-Ciao, Nick.- rispose Sirius, -Sai per caso come sta andando l’allenamento dei Grifondoro?
Il fantasma storse la bocca. –Non bene, temo. Il signor Potter non riesce a segnare quasi nulla, il vento è troppo forte.
-Prepariamoci ad una serata di lamentele, allora.- commentò Remus, guardando anche lui il tempaccio.
Sirius sbuffò. -Saranno di una noia mortale.
-Sarebbe opportuno più rispetto, Black!- esclamò Nick, indispettito. Volteggiò lontano nel giro di due secondi, lasciando un Sirius stranamente interdetto e Remus stravolto dalle risate.
-Accidenti, Sirius! – disse quello, con le lacrime agli occhi. –Sei veramente un idiota. Come ti viene in mente di dire mortale al fantasma più suscettibile del castello?
Sirius lo spinse contro un’armatura. -Stai zitto e andiamo a cena.
La Sala Grande era gremita di studenti e sui vassoi scintillavano montagne di salsicce, minestroni bollenti e quanto di più invernale potesse esistere. Sirius si servì di qualunque cosa riuscisse a vedere e Remus si gettò su un piatto di patate al forno.
-Remus, non mi hai detto poi com’è andata la lezione extra con Marchbanks
(*)?
-Abbastanza bene. – rispose lui, modesto. Aveva avuto l’occasione, grazie ai suoi voti alti, di partecipare ad una serie di lezioni speciali di Aritmanzia con il professor Marchbanks. –Eravamo solamente in tre. È stato carino, ma la cosa bella è successa dopo.
Accompagnò il discorso con un’espressione inequivocabilmente maliziosa.
Sirius soffocò sul pollo. –Cosa? Cosa mi hai tenuto nascosto, schifoso traditore?
-Io e Jane Flitwick ci siamo presi un po’ di confidenza.
-Voglio i dettagli.
-Baci.
-Questi non sono dettagli!
-Ehm…- Remus arrossì, ricordando con poco entusiasmo quel bacio tutto umido e insipido. –Fantastico. Saremo stati cinque minuti, in piedi contro una statua. Bacia bene e…
-Le hai toccato il sedere?
-Cosa? Che… io non…
Sirius sbuffò, annoiato. –Che rammollito.
-Tu hai toccato il sedere a Rosie, o Molly, o chiunque altro tu abbia pomiciato negli ultimi mesi?
-Ci ho provato. Ma con scarso successo. Devo dire che comunque non c'è ancora molta materia prima, dovrò aspettare i prossimi anni.
-Ecco.
-Almeno io ho tentato, lupetto.
Remus
era quasi imbarazzato dall’esuberante precocità di Sirius, ma lo giustificò dentro di sé pensando che comunque era sempre stato abituato ad avere tutto e subito. 
E poi lui voleva davvero dirle, quelle parole che gli si affollavano in gola. Non mi andava. Non m’interessava il suo corpo. È stato carino provare, ma aspetterò di crescere un po’. Magari, più avanti.
Invece rise e sbottò: -La prossima volta farò la Piovra Gigante anche io, allora.
Un grande sorriso a trentadue denti gli si aprì sul volto, quando Sirius gli passò un braccio attorno alle spalle decantando le sue lodi di baciatore. Come se le conoscesse.
 
Al ritorno di James e dopo aver recuperato Peter dalle ripetizioni, i quattro si diressero verso il Dormitorio prima di essere beccati da qualche Prefetto.
Stavano giusto imboccando l’ultima rampa di scale, quando videro Lily Evans e Severus Piton chiacchierare appoggiati ad una balaustra.
James si sprecò in un inchino da giullare. –Mocciosus, buonasera.
Si rivolse poi a Lily. –Evans, se fossi in te lascerei perdere. Non lo convincerai mai a farsi una doccia.
-Taci, Potter.- sibilò lei.
-Lavati la bocca prima di parlarle, che dici?- lo provocò Severus, con uno scatto della mascella.
-Tu parli a me di lavarsi?- James scoppiò a ridere.
Sirius fece altrettanto e scagliò una Fattura Gambemolli così rapida e disinvolta che Severus neanche si accorse di essere finito sul pavimento di marmo, finché non sentì il dolore lungo la schiena.
-Black!- sbraitò Lily, rossa in viso. Si guardò dallo sfoderare anche lei la bacchetta, ben conoscendo l'incredibile fortuna dei Malandrini e la precisione quasi militare delle magie scagliate da tutti loro, Black in particolare.
-Quali toni soavi, Evans. Stavamo soltanto augurando la buonanotte a Mocciosus.
James fece l’occhiolino a Lily - sempre più rossa - e i quattro entrarono dal buco del ritratto. Prima che si chiudesse, Remus sussurrò un Finite Incantatem e rimosse la fattura di James.
Lily gli rivolse un sorriso incerto e aiutò Severus ad alzarsi.
Remus non ebbe il coraggio di ammettere a se stesso che non l’aveva fatto per qualche scrupolo di coscienza, ma per semplice e puro egoismo. Annullare l’incantesimo di Sirius era una specie di grama rivincita contro quell’assurda rabbia che gli si agitava nel petto.
















 

Angolo dell'autore
Molto importante: ho cambiato nickname da ClaireTheSnitch a rondini

Ok, non fucilatemi per la brevità terribile di questo capitolo. Vi assicuro che i prossimi sono molto, molto più lunghi ed interessanti. Ho bisogno di questo intermezzo pre-slash per prepararmi il terreno: di certo non si salteranno addosso da un momento all'altro, ma già nei prossimi mesi vedremo uno sviluppo radicale e ben orientato del rapporto tra Remus e Sirius.
Nel frattempo, cerco di delineare bene l'ambientazione e il contesto generale, dato che Sirius e Remus sono diventati amici proprio perché nel gruppo dei Malandrini. In questo capitolo compaiono appositamente Hogsmeade, tutte le Donne di Sirius Black (i cui cognomi sono parzialmente inventati, e parzialmente derivanti da qualche personaggio della Rowling), Lily Evans arrabbiatissima e Severus Piton coi suoi capelli unticci.

Spero di non avervi deluso e di aver reso abbastanza bene lo strano conflitto che sta letteralmente divorando Remus. Già da qui s'inizia a capire come sia lui il primo a rendersi conto del legame speciale con Sirius (una cosa che ho sempre creduto abbastanza coerente col carattere di entrambi).

Mi lasciate un commento? Cosa vi aspettate dai prossimi capitoli? E soprattutto, come vedete il rapporto attuale tra i due?

Claire 

 
   
 
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