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Autore: TheyCallMeGaybriel    30/11/2014    11 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
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Gabriel apre la porta di scatto, il cuore che gli martella nel petto.《Oh...Sam. Pensavo fossi Cass》
《Mi spiace deluderti》 risponde Sam, passandogli di fianco per entrare in casa.
《Non- non intendevo quello, scusami. È solo...》
《Tranquillo, lo so. Non preoccuparti, Dean ha chiamato nemmeno dieci minuti fa. Arriveranno》gli sorride, facendogli scorrere una mano sul braccio. Gabriel annuisce, e richiude a chiave, prima di lasciarsi andare sul divano con il capo tra le mani. Il Winchester si siede di fianco a lui, e lo abbraccia, con delicatezza. Il più grande si lascia andare nella sua stretta, e appoggia la testa sulla sua spalla, mordendosi un labbro con un po' troppa forza. Sente di essere sul punto di esplodere: è preoccupato per Castiel, terrorizzato da quello che è successo a lavoro, e agitato per la vicinanza con Sam. Vorrebbe mettersi a urlare, e allo stesso tempo non sopporta di mostrarsi così debole. Da quando lo ha conosciuto, è così: non riesce più a nascondersi dietro al suo solito sorriso falso, non riesce a...fingere che vada tutto bene, con lui.
Dannazione.
《Gabriel》lo chiama piano Sam. Il biondo solleva il viso verso di lui, incontra i suoi occhi verdissimi.
《Sai che se hai bisogno di parlare, o di qualunque cosa, io ci sono, vero?》
Gabe annuisce appena, concentrato solo su di lui, così vicino da fargli girare la testa.《Grazie...》sussurra -e lo ringrazia sinceramente, perché nessuno gli ha mai detto una cosa simile, mai. Dio, ha bisogno di baciarlo. Ne ha davvero bisogno, perché è l'unica cosa che gli impedirebbe di crollare; ne ha bisogno, perché lui è così bello, ed è tanto gentile con lui.
Quindi si sporge verso di lui, fa scorrere le dita sul suo fianco, con decisione. Sono tanto vicini che può percepire il suo fiato caldo, lieve, sul proprio viso, e sente che lui si sta chinando appena verso di lui, come a dargli il permesso, e-

E il campanello suona.

"Cazzo. Di nuovo."
Si alza, lasciando un Sam evidentemente imbarazzato sul divano, e corre ad aprire la porta.
Dean entra per primo, seguito da Castiel, che ha la giacca di pelle dell'altro appoggiata sulle spalle. Gabriel lo afferra, con delicatezza, per le braccia: non sembra avere segni visibili, lividi o altro, ma è evidentemente sotto shock.
Sam si alza, lasciando spazio ai due nuovi arrivati, che si siedono al suo posto non appena il maggiore dei Novak lascia andare il fratello.《Che è successo? Come stai?》
È Dean a parlare.《Alastair e Azazel...due ragazzi della nostra scuola, dell'ultimo anno, se la stavano prendendo con lui. Sono arrivato in tempo, però, e non credo che ci daranno altri problemi per un po'》.
Gabriel non riesce quasi a trattenere un sospiro di sollievo. Solo...due bulletti, niente di più.
Va tutto bene, staranno bene.《Grazie. Davvero》mormora, sforzandosi di sorridere, e il maggiore dei Winchester risponde con un cenno del capo.
《Mi dispiace, Gabriel...》sussurra Castiel, con voce flebile. 《Non avrei dovuto andarmene in quel modo》.
《Credevo- credevo che ti avesse trovato Lucifer》ringhia stancamente, stringendo i pugni. Sam e Dean si lanciano un'occhiata confusa, ma non dicono niente.
《Io...lo so. Scusami, ero...avevo bisogno di stare da solo》.
Gabe annuisce seccamente.《È tutto okay. Tu stai bene, è questo l'importante》.
Dean si alza, e Cass gli passa la sua giacca.《Noi dobbiamo andare, ora》annuncia.
《D'accordo. Ma se volete, potere stare da noi anche stanotte》propone il maggiore dei Novak.
《Non possiamo, amico. Nostro padre torna a casa stasera, faremmo meglio a farci trovare lì》.
Gabriel annuisce, e li accompagna alla porta.《Ci vediamo. Ehi, Sam, Dean...grazie ancora》.
《Nessun problema, è un piacere salvare il culo a voi due!》.


《Sam?》
《Sì?》
《Chi cazzo è Lucifer?》chiede Dean, mettendo in moto l'Impala, parcheggiata sotto casa dei Novak. Il fratello, seduto sul sedile di fianco, sospira.《Non lo so. Ho sentito che ne parlavano al telefono, ma non ne ho idea》mormora, abbassando il volume della radio, che suona Back in Black da una delle vecchie cassette del maggiore dei due Winchester.《In ogni caso, non sono affari nostri, credo che ce lo diranno quando sarà il momento》aggiunge.
Dean guarda fisso davanti a sé, le mani strette sul volante. Sembra in conflitto con se stesso, quasi, con lo sguardo corrucciato e le labbra tra i denti.《Non lo so, Sam. Sono preoccupato. Castiel era davvero sotto shock oggi, cazzo》.
《Anche ieri sera》annuisce il moro《nel vederti in quello stato》. Il fratello non dice niente, così si decide a fargli un'ultima domanda:《Quindi, come va con Castiel?》
Dean non risponde, si limita ad alzare il volume della musica e inzia a cantare, come fa sempre quando cerca di ignorarlo.
Sam scuote la testa, e appoggia la fronte al finestrino, esasperato.


Dean spegne il motore dell'Impala, ed entrambi scendono dall'auto.
La porta di casa non è chiusa a chiave, segno che John Winchester è già a casa; i due si lanciano un'occhiata, preoccupati, prima di entrare.
Il padre è in sala, sul divano, intento a leggere una rivista di caccia. Nemmeno li guarda, quando gli passano di fianco, si limita a picchiettare le dita sul tavolino di fianco a lui.《Dove siete stati tutto il giorno?》chiede, il tono basso e falsamente noncurante. I ragazzi si fermano, ed è Dean a parlare.
《Abbiamo fatto un giro, Sam è andato in libreria. Abbiamo mangiato da Ash》.
《Dove eravate ieri notte, invece?》
《...A una festa》.
《E non siete tornati a casa a dormire?》
《Certo》.
《No, non lo avete fatto. I nostri vicini non vi hanno visti, né sentiti》.
Sam si irrigidisce leggermente, ma, di nuovo, lascia che sia il fratello a parlare.
《Non vuol dire niente, papà, era tardi》mormora Dean. John assottiglia gli occhi, continuando a sfogliare la rivista lentamente.《Mi state nascondendo qualcosa?》
《No, noi-》
《C'è qualcosa che vorreste dirmi?》
Sam sente il suo battito cardiaco accelerare di pari passo con il discorso inquisitorio. È evidente che l'uomo sappia qualcosa e, conoscendolo, non li lascerà andare prima di aver ottenuto le risposte che si aspetta.
Infatti, il padre continua.《Quindi ieri sera, dopo la festa, siete tornati a casa》.
《Papà, smettila. Siamo stanchi e vogliamo andare a dormire》negli occhi di Dean si legge il senso di colpa, mischiato con il nervosismo. Per il suo fratello minore, è come un libro aperto.
《Giornata stancante? Con quei due con cui uscite ultimamente, uhm?》
Sam fa per aprire la bocca, ma l'altro lo precede.《Di che stai parlando?》
《Com'è che si chiamano? Ah...Novak》.
Il ragazzo si sente gelare. Come fa a saperlo? Come-
《Papà, ascolta-》inizia Dean, ma viene interrotto da John. 《No, ascoltate me. Non ho intenzione di accettare due figli froci!》grida, gettando di lato la rivista.
Sam non riesce più a trattenersi. 《Non è mica un peccato, o una malattia!》ringhia, la testa che gli pulsa per la rabbia e la tensione.
《Quindi state davvero uscendo con loro...》mormora l'uomo, una luce pericolosa nello sguardo.
《Non sono affari tuoi》risponde Sam, freddamente.
Il padre si alza in piedi di scatto, tirando indietro la mano per colpirlo, ma stavolta è Dean a scattare, bloccandogli il braccio.
Lentamente, John Winchester volta il viso verso il suo figlio maggiore.《Anche tu, Dean? Mi deludi, davvero. Pensavo che almeno tu avessi un briciolo di rispetto verso la persona che ti ha cresciuto, a differenza di Sam. Evidentemente, la sua cattiva influenza si deve essere fatta sentire anche su di te》.
Lo sguardo di Dean è freddo, ma pieno di dolore. Sam sa quanto devono fare male quelle parole a lui, che ha sempre fatto di tutto per fare felice il padre. Lo sa, e glielo legge in faccia.
E anche lui è ferito. Sente un peso sul petto, un misto di rabbia e voglia di piangere. Vorrebbe solo essere accettato. Vorrebbe poter essere se stesso senza dover essere giudicato, allontanato.
È Dean, come sempre, a dargli la forza. Dean, che allontana con una spinta John:《Sam ha ragione, non sono affari tuoi》. E si gira, per imboccare la porta.
Il più piccolo resta nella stanza ancora un momento, a guardare il padre, sfidandolo, di nuovo; poi segue il fratello. Sulla porta d'ingresso, afferra i loro zaini di scuola, chiaro segno che non intendono tornare a casa, per quella notte. Dean lo sta aspettando fuori, appoggiato sull'Impala. 《Andiamocene di qui》dice solo, seccamente.



Hola! Allora, sono davvero avanti con la scrittura, al capitolo 12, perciò mi sa che terrò il weekend come data di pubblicazione di Heat of the Moment e, se avessi altro da caricare, lo farei a metà settimana (mercoledì, o giovedì). Detto questo: mi spiace, prima o poi Gabe e Sam riusciranno a baciarsi, lo prometto!
Recensite, e, come sempre, un ringraziamento speciale a chi lo fa tutte le volte <3
-Gabe
  
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