“E cosi molti clienti del vostro albergo, tutt’alpiù coppiette felici, sono impazzite e si sono avvelenate o uccise l’un l’altra.” Disse Dean.

“Dean, vacci piano…” gli disse Sam a bassa voce.

“Sono un po' restio a parlarne, ragazzini…non vorrei che la fama del mio albergo venga messa in discussione..insomma, noi qui siamo brava gente..gli incidenti e le persone un po' squilibrate ci sono un po' dappertutto.”

“Certo, non lo mettiamo in dubbio…ma ci sa dire se hanno avuto dei comportamenti un po' strani prima di morire? Magari una lite o qualcosa del genere.” Disse Dean.

“Beh, ovviamente non sembravano proprio coppiette felici…per cosi dire…avevano i loro segreti. Bugie, tradimenti..rancore…sapete come va al giorno d’oggi…ma sembrava che volessero sistemare le cose..sapete, a volte io ascolto…soprattutto quando la gente parla a voce molto alta! Purtroppo però devono aver cambiato idea… e comunque è già arrivata qui la polizia a indagare ma non ha trovato niente…davvero quelle persone si sono uccise a vicenda.”

“Possibile che non sia rimasto nessun sopravvissuto?”

“Beh, a dire il vero uno c’è…ma sembrava un po' folle…solo che a voi non posso dire niente, siete dei ragazzi.” Disse il direttore dell’albergo, tornando al suo lavoro.
 
Dean gli fece una linguaccia, mentre il direttore era girato,  facendo ridere Sam.
 
 
 



John non era ancora tornato e Dean e Sam decisero di fare una passeggiata in paese.

Il paese era carino ed era molto atipico, con un sacco di costruzioni in pietra.

E c’era un bel sole.

Decisero di prendere un gelato ciascuno.



“Vieni qui, scricciolo.” Gli disse Dean, che era seduto su un muretto, attirando Sam sopra di sé, in braccio.

Sam sorrise, continuando a mangiare il suo gelato e facendolo leccare un po'  a Dean.

Dean gli cinse la vita con le mani in una presa affettuosa e posò la testa sulla sua schiena.

Sam sorrise posando la testa su di lui.

“Sono contento che papà sia ancora via.”

Dean mormorò qualcosa di incomprensibile, che era simile a un miagolio.



“Dean…se..c’è davvero un mostro in questa zona, e colpisce gli innamorati, noi non dovremmo…uh…starne alla larga?” chiese preoccupato.

“Ehi, prima di tutto non sappiamo se è davvero un mostro, e poi…hai sentito lo scemo li, quelle coppiette erano piuttosto in crisi, e noi no..”

“Mm…” disse Sam sorridendo.
 
 
 
 
 
 
*

Dean e Sam andarono sul lungomare a mirare il mare, che quel giorno era un po' mosso,  e li videro una ragazza.

Era bionda, sembrava molto giovane e aveva un vestito molto corto azzurro.

Era in piedi sopra una pietra piatta, che a sua volta era poggiata sopra un tavolino, che era poggiato dentro l’acqua del mare, a riva.
 
“Come diavolo fa a non cadere, Dean?” chiese Sam sorpreso.

“Non lo so, Sam. Non lo so proprio.” Rispose lui.

















  Note dell'autrice: 

innanzitutto scusatemi se il capitolo è davvero molto corto...scusate davvero xd

Ps sto cercando di non descrivere Dean e Sam ancora come ragazzini, ma non ci sto riuscendo molto O_O ahhah :p