Ma a cosa servivano tutte quelle equazioni, tutte quelle lettere strampalate, quelle versioni sulle gesta di persone che ormai nessuno ricordava più? "Fanculo!" Disse Sayuri, chiudendo violentemente il libro di matematica con il rispettivo quaderno, e quel pesante dizionario con la versione di latino. Non poteva più studiare, troppi pensieri per la testa, troppa confusione, beh.. in effetti non che avesse diversi pensieri, ne aveva solo uno: quelle possenti braccia fasciate dalle maniche della camicia del professor Cooper la tormentavano.. "Oh, ma che cosa sto pensando?! Stupida Say! Stupida! Pensa a Paperino! Oh, un uccellino nel cielo, oh, una finestra aperta! Oh, un'auto che passa per la strada! Tutto tranne il professore! " pensava, e credette davvero di stare impazzendo, quando mise i Metallica a palla, e iniziò a vedere i vetri che tremavano a causa del rumore, finalmente i pensieri non potevano più seguirla, schiacciati dal rumore della  batteria e della chitarra di due componenti della band. Scese in salotto, dove sua madre stava preparando la cena, si prese velocemente uno spuntino, quando si accorse di avere tre chiamate perse al cellulare, chi poteva essere?
Sofia ovviamente.
Alla quarta chiamata rispose, e sentì un vero e proprio caos dall'altra parte del telefono:
"E magari andiamo a Malibù per Natale, eh, che dite?" - disse una voce che sembrava quella di Tinz.
"Ma che ti sei fumato?? Andiamo in India! A vedere i porcellini, perchè lì ci sono i porcellini, vero?" Disse la riconoscibilissima voce di Steve.
"Ragazzi cazzo dovete chiudere quei buchi starnazzanti! Ho messo Sayuri in linea! Sayuri, ci sei? Prooooooontooo??" Gridò Sofia.
"Ciaooooo Say! Hai fatto matematica? " Disse Jasmine.
"Mmh.. Ciao ragazzi. Come vi va? Ma quanti siamo?" disse Sayuri.
"Circa dieci, Io, tu, Jasmine, Steve, Tinz, Andrew, Levin, e qualcun'altro. " rispose Sofia
"Oh, qualcun'altro.. " e Say rise, per niente stupita dall'idiozia dei suoi amici.
"Stavamo organizzando il viaggio di Natale, tu vieni?" Disse Levin
"Mmh, verrei, però , visto come finiscono i nostri party ogni volta, vorrei proprio accertarmi di tornare tutta intera, con tutti gli arti al proprio posto, e il fegato ancora mezzo funzionante." RIspose Say, ridendo.
"Oh, quanto sei pignola, hai anni ed anni per far riposare il fegato, quando sarai morta, ad esempio, cosa che, se non vieni al viaggio di Natale, sarai prestissimo." disse Steve.
"Oh oh oh ragazzi, organizzeremo in seguito un viaggio Natalizio, per ora io, Jasmine e, anche se un po' riluttante, Sayuri, dobbiamo dirvi una s-e-n-s-a-z-i-o-n-a-l-e notizia!" Disse Sofia scandendo le lettere di "Sensazionale" e con un tono che fece incuriosire tutti, o quasi..

"Ora spara qualche minchiata." Disse Levin
"Oh, zitto tu! Ragazze, chi vuole dirlo?" disse Jasmine
"Ragazzi, io non c'entro nulla con tutto questo, mi ci hanno trascinata, ve lo giur..." disse Sayuri, tentando di discolparsi, capendo subito cosa la sua amica voleva dire con "sensazionale notizia" , ma venne interrotta da Jasmine, che disse: " Oggi ti si leggeva in faccia che i tuoi ormoni stavano ballando il can can, il tango, e anche l'hip hop! Quindi taci! Ragazzi, io e le ragazze abbiamo la sensazionale notizia, e siamo felici di dirvi, che abbiamo il professore di filsofia più sexy che possa essere esistito nella storia dei professori di filosofia!"
"L'avevo detto io che sparavano qualche minchiata!" Gridò Levine
"Ma siete delle oche!" Intervenne Neith, che fino ad allora non era intervenuto.
Say allontanò il cellulare dall'orecchio e lo poggiò sul tavolo, mise "Holiday" dei Green Day, e guardò lo schermo del cellulare che si illuminava, con la chiamata in corso e i suoi amici che -si sentiva- gridavano come dei forsennati. "Non cambieranno mai, teneri..litigano come il primo giorno in cui ci siamo incontrati, tra cinquant'anni quando saranno senza denti si insulteranno a gestacci, ne sono sicura.." pensava Say intanto.
Poi riprese il cellulare, mentre sentiva qualche insulto di qua e di là, il cellulare vibrò: una nuova notifica, chi poteva essere? "Oh, qualche sfigato ha scritto sul gruppo della scuola, chissà cosa vogliono già il primo giorno" e la aprì. Ma quando lesse il nome, impallidì: David Cooper aveva pubblicato la lista dei trattati filosofici consigliati da leggere durante l'anno.
Quel tizio aveva Facebook.
"Ma quale cazzo di professore che voglia avere un minimo di credibilità, si mette su Facebook?" disse tra sè e sè, quasi non accorgendosi di stare cliccando il suo profilo.
"Lavora come professore presso.." Poi controllò le foto, "quel tizio aveva girato il mondo, wow, Londra, Los Angeles, Roma, Capri, Sidney!" e controllò le informazioni.. "niente situazione sentimentale, niente data di nascita, che tipo odioso! Stava per chiudere il profilo, quando vide che quella troia di Jackie ci aveva già stretto amicizia, sentì una strana sensazione allo stomaco: non era gelosia, era senso di competizione. Ma chi si credeva di essere quella puttana da quattro soldi? Non era bastato quello che aveva fatto a suo fratello? Sayuri era quasi figlia unica per colpa di Jackie, e lei se ne andava in giro a cercare di farsi il nuovo professore?
Mentre pensava   alla faccia di Jackie spiaccicata sull'asfalto, pensò che avrebbe potuto provarci col professore, e pure riuscirci, non perchè a Sayuri interessasse, ma solo ed esclusivamente per fare un grande torto a Jackie, quella troia sarebbe rimasta a bocca asciutta, vedendosi levare tutto ciò che desiderava, Say le avrebbe impedito qualsiasi vittoria anche a scuola, aveva deciso, quell'anno sarebbe andata proprio così!
Mentre ritrovava la felicità meditando circa dieci modi per morire di Jackie, sua madre chiamò per cena, chiuse la chiamata in conferenza con i suoi amici, i quali argomenti intanto si erano spostati sul viaggio natalizio, e spense il cellulare: Niente Facebook, niente Steve, niente disturbo, quella sera doveva essere dedicata allo studio, solo così avrebbe potuto far strappare i capelli per l'invidia di Jackie, e, soddisfatta, premette il tasto "spegni" mentre sua madre la chiamava dalla cucina per sedersi a tavola.
Forse quell'anno non avrebbe fatto così schifo come Sayuri aveva pensato..