Anime & Manga > Shugo Chara!
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Autore: ciccina_chan    01/12/2014    4 recensioni
e non vuole assolutamente avere a che fare con il bellissimo ragazzo della porta di accanto!
Ecco questa è la mia prima fiction...spero vi piaccia!! Sennò dovrò fare fagotto e partire per mete sconosciute haha... quindi siate buoni!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~Mi aveva trovato in spiaggia.
Credo che ormai avessi un qualche abbonamento per tristi storie su quella meravigliosa distesa bianca. Avevo sperato che non mi cercasse, che mi lasciasse stare. Ma quella parte di me che pregava la sua apparizione aveva vinto.

La sua voce mi fece fremere. Perchè aveva quella voce? Era estremamente sensuale e seria. Era profonda e roca, con un qualcosa di dolce sul fondo. Sembrava il suono del mare. Forte, attraente, determinata. Insomma, avrei potuto dire che lui fosse il mio mare: lui mi portava a galla e lui mi faceva affondare.
Al contempo mi rricordava il suo estremo contrario, un felino. Un gatto aggraziato che camminava piano, sicuro dei suoi passi e silenzioso. Aggraziato ma estremamente abile.
< Vattene > il mio autocontrollo stava svanendo troppo rapidamente.
Dovevo allontanarlo il prima possibile.
Non avrei più sofferto.
Avevo accumulato più delusioni d'amore in quei giorni che in  tutta la mia vita.
< Lasciami spiegare > aveva uno sguardo supplicante da bambino smarrito che mi incatenò la lingua.
No, non mi sarei lasciata convincere.
< Non voglio. Me ne vado. > avevo annunciato evitando accuratamente di guardarlo negli occchi.
Mi avrebbe fermato, e non volevo rimanere accanto a lui un secondo di più.
< Dimmelo guardandomi negli occhi. Dimmi che non vuoi più vedermi. Dimmi che non vuoi più avere a che fare con me e io me ne andrò > mi disse serio.
Dovetti fare uno sforzo immenso per alzare la testa. Ma non riuscii a guardarlo negli occhi.
Sapevo che se l'avessi fatto non sarei più riuscita ad andarmene.
Sappevo che mi avrebbe convinto a perdonarlo.
< Guardami > aveva ripetuto, alzandomi il mento con il pollice e l'indice.
Avevo cercato di sembrare il più fiera possibile asssecondando il movimento.
Cercai di nascondere tutta la tristezza, inutilmente: quando i nostri occhi entrarono in collisione ogni possibile contegno svanì. Mi si appannarono gli occhi, ma mi tratteni. Gli avre fatto vedere che non stavo male per uno come lui, o almeno ci avrei provato. Lui non mi meritava.
Ma che cagate stavo dicendo? Dio quanto volevo allungare una mano e scompigliargli i capelli. Ma non potevo o meglio, non potevo.
Presi un respiro profondo, deglutendo più volte.
< Io - non > scandii bene quelle due parole, mantenendo gli occhi incatenati ai suoi.
< Voglio > iniziò a mancarmi l'aria. Spostai i miei occhi dai suoi, temevo di non riuuscire a continuare. 
Ma subito mi riobbligò a fissarlo negli occhi
< Guardami > vedevo nel suo sguardo qualcosa di strano. C'era una tacita supplica a cui non avrebbe dato voce, ma che aleggiava su di noi pesante.
Mi stava implorando di perdonarlo, di dimenticare tutto e reiniziare.
Ma non l'avrei fatto. Basta.
< Io non voglio più avere a che fare con te! > dissi fermamente a voce alta. Mi fece male. In realtà avrei voluto abbracciarlo e dirgli che andava tutto bene. Ma non l'avrei fatto. Mi aveva ferito, troppo, e ne avevo abbastanza. O almeno, così cercai di convincermi.
In realtà avrei voluto che si fermasse, ma non lo fece.
Sorrise sconfitto e annuì, visibilmente distrutto. Ma, come detto, se ne andò velocemente, lasciandomi lì, con le braccia abbandonate lungo i fianche e le mani strette a pugno.
Questa volta ero io quella che avrebbe dovuto fermarlo, ma non l'avevo fatto.
Avevo deciso di lasciar scappare il primo ragazzo che mi aveva fatto battere il cuore in quel modo.
Ma l'avevo fatto per me.
Lui mi aveva mentito. Più di una volta.
Ma rimaneva il fatto che lo volevo più di qualsiasi cosa.
No, basta.
Era finita. Dopo lo spettacolo non lo avrei più rivisto, e la cosa mi sarebbe andata bene.
Mi voltai, e mi sdraiai sul lettino, pienamente consapevole del pubblico indesiderato che mi fissava. Probabilmente tutte le ragazze presenti stvano pensando che fossi una pazza. Si, lo pensavo anche io.
Ma che si fotta.
Non poteva avere tutto.
Cercai di addormentarmi sotto al sole, ma un paio di occhi ametista continuavano ad apparire nei miei pensieri.
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Okay okay perdonatemi, so che è cortisssimo, ma non avrei potuto aggiungere altro senza togliere l'effetto "finale a effetto".
Quindi perdonatemi, prometto aggiornerò presto.
Bacioni <3
ps spero che anche se corta apprezzerete:)
  
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