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Autore: Dregova Tencligno    02/12/2014    0 recensioni
Sono la figlia di una strega, sono dotata di poteri che in molti non riuscirebbero nemmeno a immaginare. Vivo ricordi che non sono i miei ma sono gli unici indizi che ho per capire la mia natura. Sono stata una figlia, un’oggetto, un'anima, un fantasma. Se i nomi definiscono chi siamo sono stata Pulce, Piccola, Emma, Custode, Amore… Ma solo ad un nome, che ho perso molti anni fa, posso rispondere con certezza… nessuno me lo potrà togliere perché con quello sono morta e sono rinata.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando riemergo dal passaggio sotterraneo c’è una sorpresa ad attendermi.
Un albero esce dall’oscurità, scricchiola a ogni movimento e disperde qualche scheggia di legno nell’area tutt’intorno a sé, i suoi rami si ritirano e il tronco si assottiglia creando il corpo di una donna dalla pelle di corteccia e dall’abito di muschio e radici con rami al posto dei capelli.
-Ti stavo aspettando.- mi dice –Non posso attendere oltre, devi far ritorno da me.-
-So che sei tu la Strega Rossa.-
-Le tue visioni. Ho sempre pensato che potessero rappresentare un problema, ma ora non ha più importanza.-
Un brivido freddo mi percorre la schiena, è molto simile alla sensazione che ho provato quando ha scagliato l’incantesimo contro Lovro.
-Cosa hai fatto?-
-Niente. Solo un trucco per convincerti che faresti meglio a non sfidarmi.-
-Non puoi fare niente per convincermi a tornare con te, so cosa hai fatto e so che volevi i poteri di Zoe.-
-Lei era come te. Ma ora… ora che ti ho a portata di mano tutto si sistemerà.-
-Non potrai fare nulla...-
-Hai cancellato la memoria alle persone che potevano tradirti. Sono contenta che tu abbia sviluppato la Lingua di Sirena. Con lui immagino sia stato difficile.-
-Non lo puoi più toccare.-
-Mia cara… Sono solo all’inizio. Per te è stato difficile convincerlo di aver vissuto solo un sogno, per quanto vivido pur sempre irreale, ma per me è stato semplice costringerlo a seguirmi. Mi è bastato solo seguire il filo dei suoi tormenti, della sua sofferenza. Pure con gli altri è stato facile. Certo, forse con Zephyro hai fatto una buona mossa. Raccontargli la verità su Erika, non sono riuscita ad avvicinarmi a lui sotto quella forma, è bastato seguire le briciole di pane della tua bugia per stregarlo. Se non come Erika, perché non come sua sorella?-
-Non ti avrebbero fatto niente…-
-Ma sai qual è stata la parte più divertente? Quella che mi ha dato maggior soddisfazione? Togliere le dighe che tu hai messo e costringerli a ripudiare i sentimenti che hanno provato per te.-
-Menti!-
La rabbia, quel sentimento che mi tramuta in mostro alimentando i miei poteri, è talmente forte che mi viene spontaneo lanciarle contro un’onda d’energia.
Il suo corpo di legno assorbe il colpo, troppo potente per non danneggiarla. Delle crepe si aprono sul suo volto e un braccio si stacca dal tronco con un rumore secco.
-Guarda cosa sei. Uno spirito in preda alle emozioni, forse è per questo che non ti vogliono più. Troppo sentimentale. Proprio come tuo padre, sempre attaccato alla gonna di Elizabeth.-
-Non ti permettere di parlare di loro!-
Accendo due globi di fuoco e li scaglio contro l’essere ligneo,le fiamme azzurre l’abbracciano, ma la cosa terrificante è che prima di esserne consumata,scoppia in una fragorosa risata.
-Voglio vedere come te la caverai.-
   
 
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