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Autore: AshiAndSamy    02/12/2014    1 recensioni
Tratto dal capitolo 10:
Non potevo crederci.
Era incinta.
Non poteva davvero succedere alla mia piccola Karen.
L'avrebbe tenuto? Nonostante ci fossi io con lei?
Genere: Erotico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prov's Karen

Erano le 4 del mattino, avevo preso sonno verso l'una perchè Harry è venuto a casa mia a farmi compagnia.
Abbiamo passato una giornata fantastica, lui è così dolce e premuroso verso i miei confronti.
Ci guardammo insieme un film, lui mi abbracciava sempre e cucinò per me.
Mi misi il pigiama, e nel frattempo arrivò un messaggio.
"Buona notte xxHarry" 
Sorrisi nel leggerlo, gli risposi e andai a dormire.
Mi svegliai sentendo il campanello di casa suonare.
Presi una scopa che era vicino alla porta e la afferrai.
Quando aprii mi ritrovai un Niall pieno di lividi e fradicio di sangue e non in forze.
Nel vederlo le lacrime cominciarono a crescere dentro i miei occhi, cosa gli era successo al mio Niall? 
Subito lo feci accomodare sul divano, di corsa andai a prendere del disinfettante, ancora non volevo chiedergli cosa era successo.
Gli sbottonai la camicia, era ricoperto di sangue, e, nonostante mi facesse effetto, per lui, cercai di non sentirmi male alla vista di quei tagli.
Intravidi un taglio all'altezza della vescica, probabilmente colpa della cintura.
Gli chiesi se potevo abbassare i calzoni, e la sua risposta fu abbastanza perversa.
"Attenta che morde".
Mi imbarazzai un po', ma gli risposi a tono.
"Non sapevo che il tuo pene avesse i denti"-sorrisi maliziosamente.
"Sai ci sarebbe un modo per far passare tutto il dolore"- mi guardò intensamente negli occhi.
Quel ragazzo era tutto perverso.
"Sentiamo quale"-mi soffermai sul suo calzone.
L'avrebbe pagata.
Sentii che fermò il respiro quando abbassai la slip del pantalone.
"Se tu dai un bacio a tutte le botte che ho"-fece una pausa -" passerebbero in fratta"- concluse.
Cominciai a disinfettare la ferita, la bruttissima e profonda ferita.
"Aia ti prego fa piano"-si lamentò Niall.
Mi dispiaceva, ancora non capivo cosa era successo.
Quale era la causa, ma forse qualcosa potevo capire.
Dopo la telefonata di Francesca è corso via, e poi non è tornato, c'entrerà l'eri ?
Questo non lo so.
"Scusami non volevo farti male"- diedi un bacio alla ferita che avevo appena disinfettato.
Si morse il labbro, facendosi male.
"Ahahahah Niall non morderti il labbro"-Risi io.
"Aia guarda, guarda che cosa ho qua?"- urlò.
Mi avvicinai al suo viso e guardai attentamente le sue labbra.
"Ma Niall non hai niente"-sorrisi.
I suoi occhi si incrociarono con i miei, mi prese un brivido che partii su tutta la schiena e le farfalle nello stomaco.
Il suo volto si avvicinò sempre di più al mio, io rimasi immobile, non sapevo cosa fare.
Ti trovava a poco da me.
"Riesci a resistermi...Mh..però"- si avvicinò ancora mordendosi piano il labbro.
Non sapevo ancora quanto avrei resistito, ma la voglia di baciarlo era tanta.
Appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue, quant'è che volevo un bacio da lui, così delicato.
Cercai di essere più delicata possibile, cominciai a muovere con dolcezza le mie labbra sopra le sue.
Mi afferrò per i fianchi, mi mise sopra di lui, ma non mi appoggiai col peso, non volevo fargli male.
"Ancora"-mi chiese.
Continuai a baciarlo,lui era così buono.
Stavo morendo, le sue labbra erano fantastiche, lui lo era.
Mi fermai per prendere visto.
Poco dopo cominciai a baciare tutti i suoi lividi arrivando alla cinghia dell'indumento indossato.
Mi fermai.
"Sarà l'ora di dormire?"- mi alzai da sopra di lui, scompigliandogli i capelli.
"Si hai ragione"- diventò freddo.
Non avevo intenzione di fare altro con lui.
"Dormi sul divano?"-chiesi io sorridendo.
Lui non ricambiò affatto.
"No dormo con te"-lo guardai quasi sconcertata.
Io non voglio dormire con lui.
"No grazie"-risposi io ridendo.
"La coperta si trova in quell'armadio, nel primo cassetto. Buona notte."-gli stampai un bacio sulla guancia e scappai in camera mia.
Dentro di me, una speranza si accese.
E se dormisse con me? Se venisse nel letto durante la notte, approfittando del fatto che sto dormendo?
Non mi dispiacerebbe a pensarci bene.
Mi misi nuovamente sotto le coperte e cercai di far cessare i miei pensieri.
Mi addormentai.


 

Prov's Niall

Non posso crederci che Karen mi ha fatto dormire in salone sul divano, dopo tutto ero ferito e avevo bisogno di un'infermiera come lei.
Diamine, sto scomodissimo.
La notte sembrava non passasse mai.
Guardai l'orologio sul telefono, erano appena le 5.15 e ancora non avevo preso sonno.
Mi alzai piano piano e mi diressi in cucina per bere un po' di acqua.
Mi appoggiai al bordo del tavolo mentre con la mano giocavo col bicchiere di vetro.
Ero ansioso, ero agitato non sapevo cosa avevo.
Era noioso rimanere in casa con una ragazza la quale non ti si fila di pezza.
Mi sdraiai di nuovo sul divano.
Dovevo andare in bagno.
Andai al piano superiore con un'estrema lentezza.
Avevo dolere da tutte le parti.
Mi toccai le labbra.
Sentivo ancora il sapore di Karen, era così buono.
Ma sono certo di una cosa.
Lei sarà mia, per sempre.
Finito di salire la rampa di scale, a tastoni cominciai a camminare in un lungo corridoio.
Aprii la prima porta che trovai sotto mani ed entrai.
Aprii la porta e la chiusi piano piano, non volevo svegliare quella meraviglia di ragazza.
"Cazzo Niall"- me la presi con me stesso, avendo sbattuto il ginocchio che ho operato contro una scrivania.
SCRIVANIA?
Non mi trovavo in bagno.
Magari ero nella sua stanza.
"Niall tieni a bada il tuo amico"- disse il mio cuore, ma la mia testa non voleva proprio ascoltarlo. 
Sembro un pazzo certe volte.
Afferrai il mio telefono e accesi lo schermo, per farmi luce.
Eccomi mi trovavo in quella bellissima stanza, e Karen era sdraiata sotto le coperte, che dormiva beatamente.
Non dovevo, ma lo feci, alzai le coperte e mi misi nel letto con le, teneva dei calzoncini corti, volevo allunare una mano per toccargli quel nel sederino sodo che aveva, ma mi bloccai.
Mi sistemai bene dietro di lei e la abbracciai dal dietro.
Una sensazione bellissima.
Poco dopo, sentendo il respiro di lei mi addormentai. 
Mi svegliai sentendo la principessa che avevo vicino a me, stirarsi.
"Buon giorno"- gli diedi un bacio sulla guancia.
"Buon giorno anche a te"- mi rispose tranquillamente.
Strano pensavo che...
"Buon giorn...eh ...HORAN COSA CI FAI NEL MIO LETTO"- urlò alzandosi dal letto.
"Ieri ti sei ubriacata e abbiamo scopato, non puoi capire che goduria"- esordì poi io.
Lei mi guardò perplessa, ma davvero ?
"Stavo scherzando scema"-cominciai a ridere a crepa pelle, proprio non potevo farcela.
In tutto il suo fascino lei era in piedi con il broncio e le braccia intrecciate al petto che mi guardava con istinto omicida.
Quando finii mi tolsi le coperte da sopra il mio corpo, ero semplicemente in boxer.
Lei mi guardò con un sorrisino molto malizioso.
Venne verso di me è si mise sopra di me.
"Ma quanto siamo belli"- si avvicinò al mio viso.
Cosa le stava prendendo? 
Era stato il suo comportamento.
MOLTO.
Quando stava per baciarmi, premette il suo dito contro un mio taglio, quello più profondo, facendomi urlare.
"Ma sei pazza per caso ?'"- gli domandai incazzato.
"Non metterti contro di me Horan"-detto questo se ne andò via.
Sarà molto difficile, ma ce la farò.
Mi alzai in piedi e so che non dovrei ma andai a vedere i suoi casseri dove teneva le mutande eccetera, e devo dire anche aveva buon gusto.



Prov's Karen
Quel ragazzo sapeva come stupirmi, stanotte lo avevo sentito entrare nel mio letto, e questo mi aveva fatto solo che piacere.
Scesi le scale e andai in cucina per preparare qualcosa da mangiare per entrambi.
Preparai la tavola e sentii aprirsi la porta.
Cazzo.
"Chi è?"- urlai.
"Siamo a casa"-dissero mamma e papà insieme.
E Niall.
Correndo, andai ad abbracciare mamma e papà poi il mil bellissimo fratellone.
"Così nude eh topolina?"-mi chiese Te.
"Eh si avevo caldo"-affermai ansiosa.
Ed ecco quello che non volevo mai accadesse.
Niall in soli boxer scese in tutta la sua bellezza, anche se pieno di botte, dalle scale.
"Ah avevi caldo?"- mi guardò mio padre.
"Chi cazzo è?"- continuò urlando.
Mi faceva quasi paura.
"Signor Di Marìa le posso spiegare"-cercò di far calmare la furia che si trovava davanti a noi.
"Ti scopi mia figlia? Figlio di puttana"-si scaglio verso di lui.
Ted mi tenne ferma, continuavo a urlare a mio padre di smetterla di spingerlo, in quel momento avevo tantissima paura, non poteva proprio succedere una cosa del genere.
Non c'è la potevo fare mi sentivo così male.
"Signore la prego mi faccia spiegare"-continuò Niall per difendersi.
Con tutta la mia forza urlai, un urlo forte e doloroso.
Spinsi via mio fratello e mi avvicinai a mio padre.
"Anche se avessi scopato a te cosa importa? Ho quasi 17 anni papà, non posso rimanere zitella a vita, e per lo più non sono di tua proprietà, devi anche accettare che sarò di un ragazzo, col quale mi sposerò e avrò dei figli, e sei vuoi diventare nonnino io e lui dovremo scopare"-le parole uscirono da se, e vidi mio padre scuotere la testa e chiudere leggermente gli occhi, si avvicinò pericolosamente al mio viso.
"Avete scopato?"-chiesi un'altra volta.
"No"-mi avvicinai al suo viso, le mie labbra erano serrate.
Mi sorrise e dopo pochi secondo mi diede un ceffone sulla guancia.
"Adesso stai esagerando"-si avvicinò mia madre, intervenendo.
Me lo aveva dato davvero? 
Quello non era da lui, mettermi le mani addosso.
Niall mi abbracciò dal dietro, accarezzandomi la guancia.
"Scusami, io non volevo piccola"-mi sussurrò triste all'orecchio.
"Adesso ragazzo non voglio più vederti va via"-urlò nuovamente mio padre.
Niall piano piano lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte, prese i suoi calzoni la sua maglia e con fatica se ne andò via.
Quando stava per uscire, mi rivolse uno sguardo triste, aveva gli occhi lucidi, perché non potevo correre da lui e dirli che non era niente e che sarebbe passato tutto, solo se eravamo insieme.
Uniti.



Prov's Niall
"Cosa ti è successo?"- mi domandarono i ragazzi mentre eravamo seduti sul divano di casa mia.
"Lasciamo stare, Francesca mi ha chiamato, io sono corso a cercarla e appena l'ho trovata tre suoi amici mi hanno picchiato"-spiegai con molta fatica.
Ancora quello che era successo con Karen e i suoi non era passato, ci stavo malissimo.
"Ehi Niall hai una cotta per Karen vero?"-mi chiese Harry dandomi una pazza sulla spalla.
Arrosti al pensiero.
Si era così ero pazza di quella ragazza.
"Lo sapevo, è tua"-mi disse il mio amico, dentro sentii una sensazione difficile da spiegare, era fantastica.
"Cosa è successo con Karen, Niall?"-mi domandarono, un'altra volta.
"Okkei vi dico tutto ragazzi con calma però,"- presi un respiro.
Perché avevo così difficoltà a raccontare questo?
"Insomma praticamente erano le 4.00 del mattino quando sono arrivata a casa di Kare, lei dormiva ma ugualmente è venuta alla porta per aprirmi, all'impatto aveva gli occhi lucidi, era veramente preoccupata. Mi ha fatto accomodare sul divano e mi ha disinfettato le ferite. Quando lei andò a dormire, io mi tolsi tutti i vestiti tenendo i boxer,nella notte però andai in camera sua involontariamente e mi misi a dormire con lei"-mi fermai, per prendere aria.
"No l'avete fatto?"-domandò illudendosi Zayn -"Io lo sapevo che dentro di te ci stava quella parte oscura da pervertito"- cominciammo a ridere tutti, ma le mie guancia si dipinsero di un rosso acceso, che imbarazzo.
"Praticamente la mattina che mi sono svegliato, quando scesi le scale, ribadisco in boxer c'era tutta la famiglia Horan al completo...bè che dire suo padre mi odio, pensa che me la sia portata a letto"-abbassai lo sguardo, quanto faceva male ricordare.
Passarono i giorni e di Karen nemmeno l'ombra, era il 13 settembre, il mio compleanno.
Erano le 23.59 del 12 settembre ed ero con i miei amici, con una bottiglia di spumante.
00.00.
"Auguriiii"-cominciarono a urlare tutti i miei amici.
Che fasta che avevano messo su, solo per me.
La mia casa era diventata una discoteca, piena di persone, e ragazze che mi sbavavano dietro.
"Niall vieni un po' con noi"- mi urlarono delle amiche.
Me me fregai e continuai a ballare, mi stavo divertendo davvero tanto.
Verso 00.30 suonarono il campanello, così andai ad aprire, mi ritrovai un'uomo conosciuto, molto conosciuto alla porta.
"Ancora tu"- alzò gli occhi al cielo.

Ero per caso una calamita ? 


Eccomi con il nuovo capito, spero che vi è piaciuto.
Volevo farmi perdonare per il capitolo precedente, che era sicuramente corto, spero che questo vada bene.
Fatemi sapere.
xxAshiAndSamy
  
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