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Autore: EmiTrainer    03/12/2014    1 recensioni
Seth é un ragazzo come tanti che dopo un'infanzia tranquilla, incontra il suo primo Pokemon che lo spinge, qualche mese dopo, a intraprendere la carriera di ranger.
Genere: Avventura, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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file Nota: anche a questo capitolo ho dato un taglio decisamente fluff, dal prossimo capitolo in poi vedrò di introdurre gradualmente vicende più avventurose e magari correderò il tutto con qualche disegno dei personaggi principali.
Sono gradite critiche e recensioni.

Erano passati quindici giorni da quando ho incontrato il mio primo pokèmon, nel frattempo è iniziato l'anno nuovo ma quest'anno niente bagordi per me: erano i primi giorni con Evelyn e dovevo conquistare la sua fiducia, ciò non comprendeva sparire dalle otto di sera alle due di mattina per giocarmi qualche spicciolo a poker con gli amici in attesa dell'anno nuovo. Sentivo la confusione della festa dalla mia stanza e trovare in Internet alcuni video con i miei amici che giocavano a carte, facevano battute squallide e tentavano di distruggere robaccia con i petardi, sempre ridendo euforici mi ha lasciato un po di amaro in bocca.
Tutto però passava pensando a come ero affiatato con il mio pokèmon e che era solo un qualcosa di temporaneo e tra meno di due settimane sarei stato di nuovo libero di uscire e andare in giro senza troppi problemi.
Mentre pensavo alle uscite che avrei potuto fare nelle settimane successive guardai Evelyn che correva nella stanza, decisi che per lei era ora di uscire per la prima volta.
Preparai lo zaino, prevedevo un uscita di massimo due-tre ore quindi presi soltanto delle coperte perché non sapevo come il mio pokèmon avrebbe reagito al freddo, certo, dopo che era uscito dall'uovo gli era crescita una pelliccia piuttosto folta ma non si sa mai.
Indossata la giacca e salutata mia mamma decisi che avrei potuto unire l'utile al dilettevole quindi presi il mio bob a due posti dalla cantina e lo portai fuori, c'era molta neve, e quell'anno non avevo ancora fatto neanche una discesa.
Uscito di casa, imboccai il sentiero che in seguito avrei fatto in discesa mi aspettavano circa cinque chilometri e mezzo di camminata.
Inizialmente Evelyn sembrava abbastanza infastidita dal freddo ma poi ci fece l'abitudine e si mise a camminare al mio fianco.
Dopo un chilometro e mezzo di camminata la piccola si mostrava molto stanca e affannata, dovevo aspettarmelo dato che non era abituata a camminare così la presi e le feci proseguire la salita nel mio zaino.
Camminai per altri quarantacinque minuti e raggiunsi la cima del sentiero innevato, il sole stava tramontando all'orizzonte.
Mi sedetti sul bob e posi davanti a me la mia amica, stavo per lanciarmi quando pensai al freddo, che durante la discesa a certe velocità si fa pungente se non si è ben protetti, quindi presi la coperta dallo zaino e la posi su Evelyn per evitare che prendesse troppo freddo.
Finalmente ero pronto, mi spinsi con le braccia e... iniziai una lenta discesa con i freni del bob tirati, solitamente io andavo piuttosto veloce ma ora scendevo a passo d'uomo per evitare spaventi a Evelyn che scendeva con me ma quando la guardai notai che non solo non era spaventata ma era annoiata e a momenti prendeva sonno quindi decisi di aumentare la velocità.
Mollai gradualmente i freni e a circa un quarto del percorso avevo raggiunto la velocità che solitamente tenevo quando andavo da solo.
Avrò fatto almeno una sessantina di volte quella discesa e anche se mi divertivo ancora non arrivavo più al punto di urlare da un bel po di anni, la mia amica invece sembrava divertirsi: "Veeeeeee!" Urlava emozionata.
Ormai ero in vista di casa mia, mi mancavano ancora poche centinaia di metri, decisi di provare un salto: presi un dosso il più in fretta possibile ma mi sbilanciai all'indietro e feci ribaltare il bob. Continuai a rotolare per diversi secondi, quando mi rialzai, avevo il cuore in gola, io ero illeso ma sarà stato lo stesso per Evelyn?
La notai subito, qualche metro sopra di me e la presi, "Tutto a posto?" Lei aprì gli occhi e mi rispose con il suo caratteristico vero, non sembrava ferita ma anzi sembrava divertita dalla caduta perciò rassicurato ripresi il bob e raggiunsi casa.
Tornato a casa dopo essermi fatto la doccia e essermi cambiato feci il bagno ad Evelyn, mentre facevo ciò i miei genitori, come al solito mi chiesero se volevo una mano ma come sempre rifiutai garbatamente, forse sembrerò egoista ma dato che era il mio pokèmon e che presto saremmo partiti in viaggio insieme volevo occuparmene personalmente per quanto mi fosse possibile.
Dopo il bagno e dopo mangiato Evelyn si addormentò sul mio letto, nonostante erano solo le otto di sera, immaginai che era stanca dopo il giro e la lasciai dormire.
Decisi di approfittare della situazione, quindi, invitai qualche amico a casa mia, ottenere il permesso dai miei non è stato un problema, anzi erano contenti che loro figlio non era diventato un "eremita" come loro temevano.
Perciò presi il telefono e mi preparai al mio ritorno alla vita sociale.

   
 
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