Carte

Allistor non ci credeva ai propri occhi.
Era un pomeriggio caldo, ventilato però dal vento che trasportava il Mediterraneo.
Entrambi erano seduti su un letto maro, a gambe incociate tenendo un mazzo di carte a testa
Era incominciato tutto con un “Bastardo, non voglio annoiarmi. Giochiamo a carte, dato che non c’è di meglio da fare” da parte di Lovino
Però a come erano finiti in quella situazione, Scozia davvero non lo sapeva.
Credeva di cavarsela nei giochi di carte, ma appena Lovino aveva toccato il mazzo si era ricreduto.
A Italia mancavo solo una mossa per far quaranta eppure avevano appena incominciato.
“T-Tu sei un mostro a scala…” –disse traumatizzato Allistor
“Lo so. Me ne vanto pure! Poi con te è stato facile vincere, fai schifo!”
A Scozia gli era un’idea geniale.
Buttò all’aria le carte, facendo cadere per terra l’intero mazzo sulla sabbia
Si avventò su Lovino, cogliendolo di sorpresa facendo cadere anche a lui le carte
“Forse hai ragione, faccio schifo a carte ma rimedio in altro… vuoi vedere?”
La situazione stava diventando più calda del sole, i loro corpi bruciavano.
Allistor, solo quando Lovino era a novanta poteva stare dietro di lui.