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Autore: Angel27    03/12/2014    2 recensioni
Dal testo: Mi stringo a lui, anche se il freddo che emana il suo corpo mi fa rabbrividire, sento il suo sguardo grave su di me.
"Mi dispiace" dice scostandosi leggermente, prontamente lo stringo dolcemente a me.
"Preferisco un freddo abbraccio ad una gelida solitudine" sussurro.
Se fosse sogno o realtà non saprei dirlo, poiché la mente sa che erano le illusioni ad ammaliarmi, ma il cuore provava sentimenti reali che la ragione non può spiegare. Si, "il cuore ha ragioni che la ragione non può spiegare." (...)
Allora conta...conta i minuti che ci separano e tira...tira quel filo rosso che mi lega a te, lo sai che c'è, perché ci ostiniamo a non vederlo? Potremo mai arrenderci all'amore?(...)
"Se da cuore o uomo fui tradita non so dirlo. Ascolta cielo la supplica, di questa serva inutile a cui la vita ha dato tanto, ma nulla lei ha dato alla vita, fanne ciò che desideri: straziala, uccidila e poi va da lui gridagli il mio dolore, la mia sofferenza e morte. Ora che mi hai rinnegata...dolce traditore, sangue sarà chiesto e sangue sarà versato."
Perché si sa che quel dio che tutti amiamo mai imparerà ad amare...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando Syn riaprì gli occhi, l'accolsero solo dolore e stanchezza, si rese conto di giacere su gradini in pietra. Alzò, con non poca fatica, il viso dalla fredda roccia incontrando due occhi violacei.
"La figlia di Odino, Syn la Giusta! Quale onore..." fece Thanos, mimando un inchino di scherno dal suo imponente trono. 
Syn era spaesata, non riusciva a collegare gli eventi, che le vorticavano nella mente come una tempesta di immagini ed eventi, causandole un gran mal di testa.
"Tu, dea, sarai mia sposa e genererai una dinastia di potenti immortali." 
Il tono del titano non accettava repliche, eppure Syn, nonostante la stanchezza ed il dolore, si alzò barcollante con sguardo colmo di rabbia. Era fuggita da Asgard per cercare Loki e sfuggire ad un matrimonio combinato, non sarebbe stata nuovamente vittima delle decisioni altrui.
"Chi sei tu per impormi il tuo volere? Io non ho re, patria o comandante! Sono la padrona di me stessa, non permetto che mi si diano ordini!" Il suo tono, forse, fu troppo irriverente, ma la rabbia e la frustrazione erano troppo forti per cercare di acquietarli.
"Come pensavo, irrispettosa, piena di coraggio ed orgoglio...sarai una moglie perfetta!" continuò il titano, senza scomporsi minimamente.
La ragazza non rispose, si limitò a fissare le sue iridi viola, esigevano rispetto e lei ebbe il timore di ribattere oltre. Non gli risparmiò, però, uno sguardo carico di sdegno ed odio, cosa che il titano prese come una vera e propria sfida.
"Sei molto coraggiosa...o forse molto stupida, figlia di Odino! Accolgo la tua sfida, ragazza, ma se cerchi la morte, sappi che non la troverai qui, ti ho espresso il mio volere e finché sarai mia, nessuno potrà torcerti un solo capello-esclamò con sorriso soddisfatto, per aggiungere con sguardo di puro sadismo- escluso me." 
Quelle parole bastarono a farle gelare il sangue nelle vene, in pochi attimi si ritrovò a terra in preda a spasmi di dolore. 
Thanos sorrideva malefico, mentre, grazie al controllo della mente, controllava il corpo della dea, che urlava in preda al dolore.

Fu un secondo e mi ritrovai a terra, non sentii il dolore dell'impatto col suolo, poiché il mio corpo era scosso da fremiti di dolore. 
Sentivo il suo potere oscuro invadere ogni fibra del mio corpo, non riuscivo a contrastarlo, controllava la mia mente, tutto ciò che riuscii a fare fu osservare le immagini strazianti, che scorrevano veloci davanti  i miei occhi.
Riusciva a leggere i miei pensieri,  a comprendere i miei desideri ed improvvisamente mi ritrovai ad Asgard.
Loki, mi osservava con un dolce sorriso dipinto sul bianco volto illuminato dal caldo sole estivo. Tese una mano verso di me, invitandomi a raggiungerlo, accettai senza indugio e mi tirò a sé, stringendomi in un caldo abbraccio.
"Loki, sei vivo! Sapevo che saresti tornato io..." mi bloccai non appena incrociai gli occhi di quell'essere, erano neri come la pece e vuoti come l'oblio. Cercai di scansarmi, ma la presa sulle mie braccia divenne improvvisamente ferrea, le sue unghie, ora lunghe, penetrarono la mia carne facendomi inorridire. 
Osservai le sue mani, il suo viso e con orrore constatai che stavano mutando in un blu scuro. La sua pelle divenne improvvisamente gelida, come le lande di Jotunheim, ed il suo corpo percorso da linee in rilievo di colore più scuro.
Il contato con la sua pelle di Jotun mi provocò ustioni, lasciai andare un gemito di dolore e con orrore lo vidi bearsi della mia sofferenza.
"Loki! Ti prego, torna in te! Tu non sei un mostro...ti supplico." vane furono le mie preghiere.
Sul suo volto apparve un ghigni malefico, prese a colpirmi dilaniando la pelle, non lo fermai, non opposi resistenza, il mio corpo era privo di forze...vuoto. 
Non badai al dolore che ne seguì, ero bloccata a fissare quell'essere tanto spaventoso. Non era Loki, ma ciò che sarebbe potuto diventare se corrotto dal male, poiché la sua natura di Jotun lo portava a seguire gli istinti, come le belve.
Un'improvvisa risata mi fece tornare alla realtà, era Thanos, lui stava controllando la mia mente con un fantoccio che somigliava, seppur lontanamente, a Loki.
"THANOS!" urlai, questa volta non fu per il dolore, ma per la rabbia, che cieca cresceva nel mio petto.

"Come osi!- urlò Syn, alzandosi, senza alcuna fatica, dal freddo pavimento di rocce- Non ti permetto di infangare così il ricordo di Loki! Sappi che non ti temo!" continuò senza alcuna paura.
Nebula, fissava la ragazza con somma sorpresa ed interesse, come poteva quella dea essere tanto forte? 
Si voltò verso il padre sorridendo malefica, ora capiva le reali intenzioni di Thanos e ne fu sadicamente felice.
"Vedi, figlia, questa donna ha tutte le qualità per essere mia sposa." detto ciò si alzò dal suo trono ed, avvicinatosi alla ragazza, rimasta immobile sulla difensiva, la prese saldamente per le spalle e prima che potesse ribellarsi, le ordinò, fissandola negli occhi, di sprofondare in un sonno profondo. 
Syn, fece come le era stato detto, scivolando in un sonno senza sogni...nuovamente nell'oblio.

"No, Loki, non ce la faccio!" esclamò, Isabelle, esasperata.
Erano ore che provavano senza sosta quella scena e, Loki con l'aiuto del seidr (quasi completamente riacquistato grazie alla benevolenza di Thor, che aveva deciso di togliergli subito quelle manette, unico limite ai suoi poteri), aveva assunto le sembianze di David.
"Insomma Belle, non è nulla di così complicato, so che il mio aspetto è decisamente migliore, e di certo, ispira di più rispetto a questo zotico ossigenato, ma reciterai con lui e non con me, quindi IMPEGNATI!!!" concluse canzonatorio, scandendo l'ultima parola. .
"Ok, però facciamo una pausa prima." decretò la ragazza sfinita, lasciandosi cadere sul bianco divano del soggiorno.
Ebbene si, Loki era a casa sua, purtroppo fu l'unico posto disponibile per provare, erano due giorni che ripetevano senza sosta. 
Ovviamente, Delia ed Hayden non sapevano nulla, entrambe erano a lavoro e, Syn, approfittava di quelle ore libere, per ripassare la parte con Loki. 
La casa del dio era esclusa, non voleva incontrare Thor si sarebbe aperto un discorso poco piacevole, e lei non aveva tempo da perdere in inutili discussioni.
Loki, le si sedette accanto riprendendo le sue sembianze.
"Capisco che sei stanca, ma se andiamo avanti così non credo che riuscirai ad essere pronta per lunedì." fece serio.
"Hai ragione, ma c'è qualcosa che mi blocca...sarà che dell'amore so poco e niente. Dunque, mi é difficile interpretare la parte di una donna innamorata a tal punto da affrontare Venere, pur di poter riabbracciare Eros." ammise tristemente, fissando assente il soffitto.
"Come sarebbe che non conosci l'amore?!- esclamò fintamente indignato-Non noti nulla?" le chiese, poi, con un sorrisetto beffardo. 
Isabelle, come illuminata sorrise compiaciuta e si alzò di scatto.
"FORZA!- lo incitò- ricominciamo!" Loki le sorrise e si alzò pronto a fare sul serio sta volta, ma senza riprendere le sembianze di David.
"Chiudi gli occhi!" disse malizioso.
"Cosa?" chiese la ragazza stranita.
"Chiudi gli occhi, mi sembra facile." fece canzonatorio.
"No!" rispose secca lei, Loki rise di gusto poi le si avvicinò all'orecchio.
"Ti fidi di me?" chiese in un sussurro, Isabelle arrossì di colpo.
"S...si" rispose imbarazzata, bastò uno schiocco di dita e furono avvolti dal buio.

********************
"Chi siete?" domandò timorosa Psiche fissando intimorita il buio che oscurava la camera.
"Colui che ti è stato annunciato dal divino oracolo del dio Apollo, il  tuo sposo." rispose il misterioso uomo, nascosto nel buio.
"Perché mai permettete alla notte di celarmi il vostro aspetto?" chiese ancora con sospetto la fanciulla.
"Psiche, è volere degli dei che lo sposo rimanga celato agli occhi della consorte. Ti prego, dolce fanciulla, non proferire oltre parola al riguardo." la pregò l'uomo avvicinandosi alla consorte.
"Lo sposo, dunque, resterà celato alla vista della sposa? Oh me sventurata, che piccola ancora nel grembo materno, ereditai una bellezza tanto rara e venerabile. Uomini da paesi e città venivano ad adorarmi, come nuova Venere. 
Povera me, succube dell'Ira funesta della dea. Vorrei poter invocare il suo perdono, la morte sarebbe dovuta essere mio sposo, ma oramai la dea, la cui bellezza incanta Giove stesso, ha decretato il mio infelice fato. Dunque, voi siete davvero l'orrenda fiera che tutti temono?" chiese Psiche timorosa. 
L'uomo, prese gentile le sue mani e le pose sul suo petto, che la fanciulla trovò morbido e caldo... umano.
"Mia dolce Psiche, Venere divina non ha decretato la tua morte, bensì ti ha donato un marito, perché la tua infelicità fosse rischiarata dalla gioia del matrimonio. Dunque, mia bellissima sposa, temi il mio aspetto? Non potrei ferirti, mia dea, è lo stesso amore che provo per te a difenderti" detto ciò la baciò e la fece sua.
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Le luci erano spente Isabelle non vedeva ad un palmo dal suo naso, un piccolo rumore la fece sobbalzare.
"Chi siete?" domandò fissando intimorita il buio che oscurava il salotto.
"Colui che ti è stato annunciato dal divino oracolo del dio Apollo, il  tuo sposo." rispose Loki, nascosto nel buio.
La sua voce era melodiosa ed invitante, Isabelle sentì l'impulso di seguirla.
"Perché mai permettete alla notte di celarmi il vostro aspetto?" chiese ancora con sospetto.
L'idea, di Loki di rendere così reale l'ambiente, fu accolta di buon grado da Isabelle, che si sentì subito parte della storia.
"Psiche, è volere degli dei che lo sposo rimanga celato agli occhi della consorte. Ti prego, dolce fanciulla, non proferire oltre parola al riguardo." la preghiera di Loki era sincera, Isabelle non escluse l'idea che stesse parlando sul serio.
"Lo sposo, dunque, resterà celato alla vista della sposa? Oh me sventurata, che piccola ancora nel grembo materno, ereditai una bellezza tanto rara e venerabile. Uomini da paesi e città venivano ad adorarmi, come nuova Venere. 
Povera me, succube della sua ira funesta. Vorrei poter invocare il suo perdono, la morte sarebbe dovuta essere mio sposo, ma oramai la dea, la cui bellezza incanta Giove stesso, ha decretato il mio infelice fato. Dunque, voi siete davvero l'orrenda fiera che tutti temono?" chiese la ragazza, oramai la distanza tra loro era nulla.
Isabelle, si rese conto di non stare recitando, ma star esprimendo, attraverso i due personaggi, sentimenti e pensieri, tenuti segreti per anni. 
Loki, prese gentile le sue mani e le pose sul suo petto, e la ragazza arrossì sentendo il suo cuore battere furioso nel petto.
"Mia dolce Psiche, Venere divina non ha decretato la tua morte, bensì ti ha donato un marito, perché la tua infelicità fosse rischiarata dalla gioia del matrimonio. Dunque, mia bellissima sposa, temi il mio aspetto? Non potrei ferirti, mia dea,-i loro nasi si sfiorarono-è lo stesso amore che provo per te a difenderti" sussurrò sulle sue labbra, Isabelle chiuse gli occhi, desiderava quel bacio da molti anni.
La luce si accese all'improvviso accecando i due.
"OH CIELO, BELLE!!!" esclamò Hayden a bocca aperta, Isabelle fece un balzo all'indietro, presa alla sprovvista.
"H...Hayden posso spiegare!" cominciò in preda all'ansia.
"Oh lo spero bene!" rispose l'altra, mentre analizzava la figura divertita di Loki, con sguardo sospetto ed indagatore.
"GIORNI CELESTI LOKI!" esclamò Delia che, presa dallo stupore, aveva lasciato cadere le buste della spesa al suolo.
"DELIA!" fece Isabelle.
"BELLE!" la chiamò Delia.
"HAYDEN" rispose Loki divertito.
"OK ok ok diamoci una calmata!" esclamò Isabelle, cercando di far dare un contegno ai presenti.
"Capisco che possiate essere sconvolte, ma lui è qui per aiutarmi e..." continuò la ragazza.
"...E sarei lieto, se Snotra e Hyn, si sedessero ad ascoltare la storia davanti una buona camomilla." intervenne Loki con voce suadente e sguardo magnetico.
"Si, credo sia meglio." bofonchiò Delia, ormai in balia delle sue iridi smeraldo.
Dopo aver spiegato loro la motivazione per cui, il re delle malefatte si trovava lì, Isabelle, le vide calmarsi e riprendere fiato.
"Dunque, -cominciò Hayden- non hai nessuna intenzione di flirtare con la nostra Isabelle, e riconquistare il suo cuoricino di principessa?" chiese maliziosa.
Loki sorrise beffardo, prendendo sul serio quella richiesta.
"Oh mia cara Hyn, credimi ci sto provando da quando l'ho incontrata al Blue Moon, ma lei non vuole saperne, dunque lascio tempo al tempo. E come dicono i terrestri, se son rose fioriranno!" concluse facendo l'occhiolino alla povera Isabelle, ora rossa come un pomodoro.
"Ok adesso basta! Mi sento la protagonista di una serie tv.-esclamò alzandosi dalla sedia di scatto-Loki è tardi, credo che sia ora per te di tornare a casa." decretò la ragazza, con tono che non ammetteva repliche.
Loki le riservò un'occhiata eloquente ed Isabelle ricambiò con una omicida.
"E sia,- disse alzandosi- ragazze è stato un piacere rivedervi." detto ciò, baciò la mano ad entrambe con fare galante.
Le due avvamparono per l'imbarazzo, mentre Isabelle sentì uno strano vuoto all'altezza dello stomaco.
"Quando hai finito raggiungimi fuori. Vado a prendere la moto!" esclamò irritata uscendo dal salotto.
Le due ragazze la guardarono interrogative, mentre Loki sorrise malizioso, era gelosa dunque aveva ancora una possibilità.
Isabelle, si affrettò al garage, aveva deciso di prendere la macchina scelta decisamente p più saggia.
Si avvicinò allo sportello pronta ad aprirlo, ed eccolo lì il suo dannatissimo riflesso.
"Oh siamo gelosi." iniziò provocatoria.
"Sta zitta!" replicò
"E perché mai? È la verità e tu lo sai, per questo ti fa tanto male!" continuò.
"Spiegami per quale motivo dovrei ammetterlo, tanto non cambierebbe nulla.-ribatté ad alta voce- lui ama te, l'ombra del mio passato, la dea della Giustizia, certo non la fragile midgardiana che ha bisogno di protezione."concluse in un sussurro, con sguardo assente.
"Giorni celesti finalmente l'hai capito dunque torna ad essere me è finiamola con questi capricci da infante." esclamò ghignando.
Isabelle guardò Syn indecisa sul da farsi, avrebbe dovuto parlare con Hayden e Delia delle sue visioni. Era da tempo che la sua vera natura non veniva tenuta a bada da una qualche catena, le vecchie si erano arrugginite e forse, qualcuna si 
era anche spezzata.
"Stanno arrivando principessa, sono più vicini di quanto pensi, avrai bisogno dei tuoi poteri e della tua forza per sconfiggerli." Syn, le stava predicendo ciò che di lì a poco sarebbe accaduto. I suoi occhi, ora persi nel vuoto, erano divenuti ambrati e luminosi.
Subito dopo, un rumore lancinante costrinse Isabelle a portarsi le mani sulle orecchie. 
Era come lo stridore delle unghie sulla lavagna aumentato di qualche ottava, ne seguì il boato della porta del garage, che veniva sfondata. Isabelle venne colpita in pieno da un pezzo di metallo, e finì sbattuta con violenza al muro.
"Figlia di Odino, ci rivediamo finalmente." un' essere dalle sembianze umane, gli occhi gialli ed inquietanti, troneggiava davanti la ragazza, affiancato da un gruppo di chitauri.
Isabelle, cercò di scacciare il dolore e la macabra sensazione del sangue, che colava copioso dalla nuca al collo. 
Riconobbe subito la voce dell'essere e con molta fatica si issò pronta a combattere.
"Höðr il traditore, ma che sorpresa avrei giurato che il prossimo incontro sarebbe stato al tuo corteo funebre!" ringhiò feroce e l'altro rise di gusto.
"Bella e irriverente come sempre,- accorciò la distanza tra loro, prendendole in malo modo il mento con una mano, costringendola così ad incrociare le sue iridi gialle.
Ogni tentativo di liberarsi da quella morsa fu ovviamente vano- oh Syn,- riprese mellifluo-il mio signore ti ha cercata per molti anni ed ora eccoti qui, una fragile midgardiana, che per amore, ha relegato la sua natura immortale. Quanta stoltezza porta l'amore, quanta debolezza infonde il sentimento, ma gioisci, perché è giunta l'ora del tuo ritorno tra gli dei, risveglierò la tua natura e potrai unirti a Thanos."concluse solenne.
La porta di servizio, che conduceva al garage, venne sfondata e Loki, ora nella sua ordinaria tenuta asgardiana, apparve con al seguito Hyn e Snotra.
La prima impugnava una spada runica, mentre la seconda un arco dorato.
"Lasciala immediatamente Höðr!" ordinò il re delle malefatte.
"Loki Laufyson, tu ordini a me? Oh quanta ironia ed impertinenza!" esclamò lanciando una sfera di luce viola verso il dio.
Loki, la bloccò abilmente e uscì dal garage, deciso a risolvere quella questione il più lontano possibile dalla ragazza e dalla casa.
"Giochiamo un po' col tuo amante, che ne dici cara?!" disse ironico.
Loki, si inoltrò nel bosco di fronte alle abitazioni, per allontanare lo scontro dagli abitanti di quella zona di periferia.
Höðr, come se fosse una bambola, scosse violentemente Isabelle, gettandola ad un chitauro che lo affiancava.
"Osserva la fine di chi si oppone al volere di Thanos!" esclamò, ingaggiando una lotta tra lui e Loki.
Ne seguirono diversi colpi, mentre Hyn e Snotra combattevano contro i chitauri nell'intento di liberare la ragazza.
Quando, improvvisamente, Loki venne atterrato da Höðr, Isabelle, sentì la rabbia invadere ogni centimetro del suo corpo, tentò di liberarsi, ma il chitauro l'afferrò saldamente per i polsi, impedendole di allontanarsi da lui più di quanto le permettesse la lunghezza delle sue braccia.
"Perirai Jotun, come tuo padre assassinato da un traditore!" esclamò ghignando sadico.
Höðr, afferrò il dio per il collo alzandolo dal suolo e minacciandolo con l'altra mano avvolta da energia oscura.
"NO!" urlò Isabelle, che presa dalla disperazione, si dimenò atterrando il chitauro. Quando finalmente riuscì a liberarsi, corse verso Höðr ignorardo le grida delle due dee, che la pregavano di non fare idiozie.
"È me che vuoi!- esclamò la ragazza- Dunque non perdere tempo." lo invitò.
'Belle è ora di spezzare le catene' la voce di Syn arrivò prepotente alle sue orecchie.
'No!- ribatté lei- Userò l'inganno come Loki mi ha insegnato...farò ciò che mi viene meglio...recitare!" concluse e la voce svanì.
"Thanos avrà la sua sposa, non perdiamo altro tempo!" continuò la ragazza imperterrita.
Höðr, lasciò cadere il ragazzo a terra, Isabelle lo guardò dritto negli occhi e lui comprese il piano.
"E sia, risveglierò i tuoi poteri, Syn, e sarai la sposa del mio signore!" afferrò la ragazza per il braccio destro, e sfoderato  il suo pugnale vi incise un profondo taglio e cominciò a disegnare sullo stesso rune col sangue. 
Loki venne pervaso dalla rabbia, non poteva sopportare oltre le mani di Höðr addosso alla ragazza.
"Per il potere conferitomi dal titano, io ti or..." non riuscì a concludere la frase, poiché venne colpito con forza dal mjolnir, lasciò andare Isabelle che cadde a terra dolorante. Loki si affrettò a raggiungerla, mentre Thor avanzò in tutta la sua forza brandendo il Mjolnir che, dopo aver colpito Höðr, era fedelmente tornato al suo padrone.
"Hai fatto male i tuoi conti Höðr!" tuonò irato richiamando i fulmini.
"Figlio di Odino- esclamò- non temo la tua forza, sappi che non potrai nulla contro di Lui!" sibilò, ma resosi conto di essere rimasto solo a combattere, considerò più saggio ritirarsi così svanì senza lasciare traccia.
"Belle, guardami! Belle!" Loki chiamava la ragazza priva di sensi, in preda al panico.
Thor lo raggiunse, chinandosi sul corpo della sorella.
"Quel lurido!" tuonò preso dall'angoscia e dalla paura.
Hyn e Snorta si avvicinarono di corsa, per soccorrere la ragazza.
"Miei signori- iniziò Hyn- sarà di certo saggio portare la principessa in casa." concluse e Loki li materializzò tutti all'interno del salotto, mentre Snotra grazie all'uso Seiðr ricompose il garage distrutto, per evitare sguardi indiscreti.
Per loro grande fortuna, le case erano ancora vuote, ma i vicini sarebbero tornati di lì a poco dai loro impieghi e, di certo, vedere un garage mezzo sfondato non avrebbe fatto altro che generare domande a cui non potevano rispondere.
Loki, adagiò Isabelle sul suo letto e con l'aiuto di Hyn mise a sedere la ragazza per valutare la gravità delle ferite sulla schiena e la nuca.
"Bisogna sfilarle la camicia-decretò non considerando il peso delle sue parole, l'occhiata di Hyn lo fece avvampare- avrà c..certamente un qualche indumento intimo...non credo che abbiamo molta scelta!" esclamò imbarazzato.
Hyn in altre circostanze avrebbe riso di gusto, ma si limitò a sbottonare la camicia della ragazza ed a sfilarla mentre, Loki, teneva Isabelle per le spalle.
Quando le sue mani vennero a contatto con la pelle candida di lei, ebbe un brivido che non sfuggì agli occhi della dea accanto a lui.
"Lascia la tengo io." lo aiutò gentile.
Il dio delle malefatte, le sorrise con gratitudine e prese a toccare delicatamente la schiena della ragazza, constatando con sollievo che le ossa erano intatte, vi erano solo diversi ematomi, ma nulla di preoccupante.
Il taglio sulla nuca invece, lo preoccupò non poco, aveva perso molto sangue e Loki si vide costretto ad utilizzare il Seiðr, conscio che ciò avrebbe potuto giovare solo in parte alla ragazza, ma necessario per fermare l'emorragia alla nuca e al braccio.
"Aspetta- lo fermò Hyn, l'ingannatore la guardò grave- so che vuoi assicurarti la sua guarigione, lo vogliamo tutti, ma così facendo aumenterai la quantità di Seiðr messa in circolo nel suo sangue da Höðr." spiegò.
"Ne sono consapevole, ma non credo abbiamo altra scelta." ribatté deciso.
"Loki, soffrirebbe molto di più se tu la risvegliassi adesso, il Seiðr che rivive in lei è abbastanza forte da permetterle una pronta guarigione, le sue ferite in due giorni saranno solo graffi superflui." continuò gentile, cercando di farlo ragionare.
Loki sospirò rassegnato, decise di seguire il consiglio di Hyn. 
Fece comparire bende, disinfettante e prese a medicare le ferite della ragazza.
Quando ebbero finito, la lasciarono riposare e, dopo averla coperta con le soffici coperte, Loki le lasciò un casto bacio sulla fronte.
"Sogni d'oro principessa." le sussurrò prima di uscire dalla camera.
/-----/
"Mio signore." la voce gutturale di Höðr arrivò prepotente alle orecchie del titano.
"Dimmi Höðr l'hai trovata?" chiese mellifluo Thanos.
"Si, mio signore, si trova su Midgard sorvegliata e protetta dai due principi, Loki di Jotunheim e Thor di Asgard." rispose ghignando, sul volto del titano comparve un sorriso compiaciuto.
"Bene, bene, il fato presenta interessanti risvolti. Portala da me, Höðr, ho aspettato quella piccola, ma preziosa, impudente per troppo tempo.

Nota dell'autrice.
Perdono, perdono, perdono *si prostra supplichevole*
Sono in super ritardo,davvero sono costernata, ma la scuola mi toglie tempo, energie ed idee.
Dunque, prima cosa perdonate eventuali orrori grammaticali sono un disastro lo so.
Secondo, ma assolutamente non meno importante, ringrazio di cuore tutti coloro che seguono la mia storiella. 
In particolare ringrazio Lady Windermere per le sue recensioni, GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!!!!
Terzo vi lascio il link della mia pagina fb, dove posterò avvisi aggiornamenti, spoiler, nuove idee per le storie. (Si storielle, perché ne sto portando avanti altre due, 'Ice king and angel queen' ed 'un amore improbabile'.)
Ps. Si, ho citato il film di Aladdin non mi dite nulla.
Bene che dire qualsiasi domanda sono qui.
https://www.facebook.com/pages/Angel27-Efp/1492436281045772
Alla prossima, e vi prometto che sarà presto. (è una minaccia! XD)
Un bacio.
Angel27<3 
   
 
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