Questo chappy potrebbe essere criticato per come ho sviluppato una situazione.... spero di non essere stata troppo fuori dal personaggio. Qua compare solo Severus (i fan di James potrebbero essere scontenti : P) e gli farò "vivere" un'esperienza a specchio rispetto a quella di Potter.
Ruispondo subito hai commentuzzi (ben 4!):
germana: Certo che Lunastorta ha notato dei cambiamenti in Ramoso, però pensa che stia maturnado, rendensosi, finalmente, più responsabile, anche in vista dei G.U.F.O.; ma non potrebbe mai venirgli in mente che al posto del suo amico ci sia Piton.
Ludo: Allora per chiarire : tutte le volte che parlo (non sempre nei dialoghi però perchè I malandrini o i serpeverde non sanno la verità) di Grifone,Ramoso,Potter, Malandrino si parla di james anche se non si trova nel suo corpo; Tutte le volte che parlo di giovane pozionista,Moccy,Piton,serpe mi riferisco a Severus anche se indossa la divisa rosso-oro.
ninny: La cara Narcissa dovrà sopportare ancora altro...In fondo ho sempre pensato che Lucius non la amasse.
Orione: Mi hai anticipato :) Nel prossimo capitolo Potter troverà qualcosa che gli farà ricollegare tutte le informazioni avute in questo periodo. Creerà un filo logico delle impressioni ricevute e non sarà l'unica volta.
11.Il Primo Bacio
Severus
aveva notato da un po' di tempo che c'erano talune ragazze che lo
cercavano. Quando era in compagnia dei tre Grifondoro gli lanciavano
timidi sguardi; se si trovava da solo per i corridoi certe
studentesse lo salutavano (cui lui rispondeva con cenni), altre
più
coraggiose lo avvicinavano per parlargli; qualcuna dei primi anni
l'aveva perfino fotografato. Fortunatamente per lui quelle
chiacchierate non duravano più di qualche frase di
circostanza.
Piton non era abituato ad avere molti rapporti con il
genere femminile, fatta eccezione per Lily, scambiava a malapena
qualche parola con la fidanzata di Malfoy.
All'inizio dunque aveva
trovato quella situazione piuttosto seccante, ma lentamente si stava
abituando e diventava una semplice routine.
Quel
lunedì
pomeriggio stava ritornando al dormitorio quando una moretta, di nome
Miranda, lo fermò
“Ciao James! Come va?” esclamò
“Bene e tu?” rispose l'altro
“Tutto ok, ti stai preparando per
la prossima partita?”
“Ma certamente, noi Serp...ehm...
Grifondoro distruggeremo i nostri avversari”
“Già siete
imbattibili!” e lei gli fece un sorrisone
“Infatti”
Ora
mi vuoi lasciare andare!?
La
studentessa però non aveva intenzione di mollare la presa e
continuò
“Senti tu come sei messo in Erbologia?”
“Me
la cavo”
Che
vorrà mai questa?
“Allora
mi potresti dare una mano? Io sono negata in quella materia e i
G.U.F.O. si avvicinano...”
Severus era
infastidito dalla proposta, lui non amava spiegare agli altri,
soprattutto alle teste di legno.
Dato che la risposta tardava a
giungere lei lo incominciò a guardare con occhioni da
cerbiatta e mormorare dei “ti prego”.
Il Serpeverde era
disgustato da quella lagna, l'unico modo per farla cessare fu di
promettere a Miranda di aiutarla.
Il giorno seguente come da
accordo, Piton si fece trovare nella sezione Incantesimi della
Biblioteca.
Erano le cinque in punto ed una chioma corvina, con
cravatta gialla e nera, si presentò
“Ciaooo Jaaames!”
Grande
Salazar aiutami tu!
Si
accomodarono in una zona piuttosto appartata che conosceva la
ragazza.
Almeno
qui non ci disturberà nessuno, speriamo solo che non sia
troppo zuccona.
Dopo
una mezz'ora passata preparare schemi di studio e illustrare piante
di lago la Tassorosso sbuffò “Basta! Facciamo
pausa!”,
abbandonò la piuma e si adagiò sul divanetto dove
erano
seduti.
“Va bene” disse il “professore”.
Mentre Severus
sistemava i suoi appunti notò che la ragazza lo fissava in
modo strano, si bloccò e ricambiò lo sguardo.
Lei
diventò rossa, ma non spostò gli occhi.
Si accostò
a lui e gli tolse gli occhiali.
Lo
baciò.
Il
ragazzo rimase
immobile, non si aspettava quel gesto e non sapeva cosa fare.
Lei
approfondì la cosa.
Lui sentì un senso di umidiccio
in bocca che non gli piacque affatto. Cercò di scansarla, ma
la
studentessa pensò che fosse per prendere fiato e si
rilanciò
subito sulle sue labbra.
Ora il contatto non sembrava
più viscido anzi si era fatto interessante.
In quel momento
fu come se il cervello di Piton fosse stato messo in una boccia
d'acqua, non riusciva più a controllare i suoi movimenti e
si
abbandonò all'attacco di lei.
Una vampata di calore
raggiunse il suo viso.
Un brivido si diffondeva per tutto il suo
corpo.
Il rumore di un libro che cadeva lo riscosse da quel
torpore.
Che
diavolo sto facendo!?
Scostò
rudemente la ragazza, inforcò gli occhiali,
recuperò
libri e appunti. Lei molto meravigliata lo afferrò per un
braccio
“Dove vai James??? Che succede?? Non mi vuoi
più???”
Lui la scrollò via e replicò secco “Non
ti ho mai
voluta”
Corse via lasciando la ragazza piangente.
Severus
aveva abbandonato il materiale scolastico per terra e si era chiuso
nel bagno della stanza Grifondoro.
Aveva bisogno di riflettere.
Si
chiedeva come aveva permesso che accadesse qualcosa del genere. Si
consolava pensando che fosse stata solo “sete di
conoscenza”
quella che l'aveva fatto agire in maniera tanto stupida. Aveva dato
il suo primo bacio, ma quell'esperienza non era andata come si
aspettava.
Ho
tradito Lily!
Non era stato all'altezza del suo amore.
A quella constatazione
buttò a terra con un mano tutti gli oggetti sul lavandino,
si
sedette sul gabinetto chiuso e scoppiò in lacrime.
Si promise
che d'ora in poi avrebbe impedito alle passioni di prendere il
sopravvento sul suo raziocinio.
Ripensando a quegli strani “bollori”
che l'avevano colpito si accorse che era la prima volta che gli
capitavano. Mai con Lily, tramite abbracci o baci sulle guance, aveva
percepito simili scosse elettriche, quei contatti gli procuravano
piacere, ma era qualcosa di leggero, di casto e puro. Il Serpeverde non
avrebbe mai voluto avere quelle emozioni forti, avute con Miranda, con
lei.
Quello che aveva sentito in Biblioteca era un istinto animale che non
poteva provare per la sua amica.
Nella sua mente prese strada un'idea particolare.
E
se non fosse amore?
Questo
dubbio fu come un bagliore in una notte nera.
In un attimo rivisse le
sue vicende sotto una luce diversa.
Capì che per tutti quegli
anni si era sbagliato sui suoi sentimenti nei riguardi della Evans:
non era amore ma affetto sincero quello che provava. Lei era stata il
suo appiglio con la vita, il suo sostegno, l'amica con cui
trascorrere ore felici, non poteva essere il suo Amore. Il loro
rapporto era nato da quando erano solo bambini e si potevano
considerare come fratelli. Quando lo infastidivano le attenzioni di
altri ragazzi per Lily non si trattava di gelosia, ma di un istinto
protettivo.
Con calma si asciugò il viso, sistemò
il disordine che aveva fatto e uscì dal bagno.
Nella stanza
c'era Black che stava leggendo una rivista sul Quidditch, sentito il
rumore della porta chiusa si accertò chi fosse.
La sua faccia
si oscurò.
“Ramoso hai gli occhi rossi. Hai
pianto?”
Severus stette in silenzio.
Sirius si alzò
dal letto e si mise di fronte a lui, lo ispezionò per vedere
se aveva qualche ferita e sembrò più sollevato
quando
non scorse nessun segno. Insistette.
“Che è successo?
Problemi con qualcuno?”
L'altro comprese che non poteva stare
ancora per molto in silenzio
“Niente non è nulla.”
“Sicuro?
Forse faresti meglio a sfogarti con me.”
“Non credo” mormorò
piatto Piton
A quel punto il Grifone capì che doveva
smettere di far domande sull'argomento.
Gli poggiò un mano
sulla spalla e guardandolo negli occhi disse:
“James se non mi vuoi
parlare è un tuo diritto, sappi comunque che quando tu avrai
bisogno di qualcuno che ti ascolta e consiglia, il tuo amico Sirius
sarà sempre disponibile”
Dopo l'affermazione di Black, Severus si sentì stranamente rincuorato.