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Autore: JessyJoy    03/12/2014    3 recensioni
Shannon, quarantaquattro anni, ha finalmente deciso di mettere la testa a posto chiedendo alla sua compagna di sposarlo. Ma il cammino verso l'altare è ancora lungo e le insidie si celano dietro ogni angolo. Tra ricordi del loro passato, amori dimenticati e vecchie dipendenze, dovranno fare affidamento solo sul loro amore per superare ogni ostacolo e arrivare più uniti che mai al giorno del fatidico Sì.
Ma dopotutto nemmeno le favole finiscono sempre con un lieto fine e loro lo sanno; dovranno mettercela tutta per coronare quello che all'inizio era solo un sogno.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Once upon a dream

 

CAPITOLO 3

15 Novembre 2014, Los Angeles

 
Emma ha prenotato in un grazioso locale al centro di Los Angeles. Mentre parcheggiamo vedo che sono già tutti arrivati. Scendiamo dalla macchina mentre Costance e Hilary, mia mamma, ci vengo incontro.
-Ragazzi, che bello vedervi- esclamano in coro abbracciandoci.
Rapidamente salutiamo tutti, mio padre William, Jared, Tomo e Vicky, mia sorella Rose ed Emma, la quale mi stringe la mano senza dire nulla, le sorrido prima di seguire Shannon all'interno del locale.
Veniamo accompagnati dal direttore in una sala privata dove è stato apparecchiato un grosso tavolo solo per noi dieci.
-Nella prenotazione è stato ordinato il menù degustazione per nove e un menù vegano, se non sbaglio- annuncia rivolgendosi a Shannon che apriva la fila.
-Esatto- si intromette Emma.
Il direttore annuisce -Allora se volete accomodarvi inizieremo portandovi un calice del nostro migliore champagne a cui seguiranno subito le portate- conclude dileguandosi verso l'ingresso.
Io e Shannon ci guardiamo negli occhi sorridendo prima di sederci uno accanto all'altro, tutti stanno prendendo posto e ci ritroviamo Jared di fronte con gli occhi puntati addosso noi.
-Qual'è il motivo di questa riunione?- domanda senza scurpoli, spiegazzando il tovagliolo e posandolo sulle sue ginocchia.
Shannon lo fulmina con lo sguardo -Non posso voler cenare con voi?-.
-Con tutta questa fretta?- chiede -L'ultima volta che ci hai riunito con così poco anticipo è stato per presentarci la tua fidanzata-.
Io arrossisco spostando altrove lo sguardo, ma Shannon è rapido a rispondere. -Jared, smettila. Porta un po' di pazienza e saprai tutto-.
Si piega verso di noi osservandoci con interesse, poi sussurra -Aspettate un bambino? O vi siete lasciati e volete dirci che rimarrete comunque grandi amici? Sappiate che io non credo in questo genere di cose-.
-Se non la smetti- gli ringhia contro Shannon -L'unica comunicazione che farò, sarà che voglio il divorzio da mio fratello; ma io non vorrò rimanere tuo amico-.
Jared scoppia a ridere poi si volta verso di me -Davvero, a volte mi domando come tu faccia a sopportarlo-. Vederli battibeccare così mi fa sorridere, adoro il loro rapporto, è come il mio con Mary, sempre pronte a sostenerci, scherzare e prenderci in giro.
-O forse questo spiega il motivo per cui tu non hai una ragazza e io sì- conclude Shannon con soddisfazione mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Jared mette il broncio fingendosi offeso e girandosi verso Emma per parlare con lei. Lo sento borbottare -Tu sai qualcosa vero? Sei sua complice e non mi hai detto nulla? Sappi che posso abbassarti lo stipendio-.
-Jared, smettila- gli risponde lei -Guarda, arrivano lo champagne e le tartine- dice afferrando il vassoio che Vicky le sta passano e ficcanogli nel piatto tre tartine alle verdure. -Mangia e non pensare-.
Mio papà e mia mamma al mio fianco sono immersi in una fitta conversazione con Costance seduta accanto a Jared e non si sono accorti nulla di ciò che i due fratelli Leto si sono detti, sono invece gli occhi di Tomo e Vicky, seduti accanto ad Emma, che non si sono spostati un istante da noi, e dal modo in cui ora ci stanno guardando so che loro hanno già capito il motivo per cui questa sera stiamo cenando insieme. Cerco gli occhi di Mary, e lei ricambia il mio sguardo con un sorriso di incoraggiamento.

***

Le portate si susseguono una dopo l'altra, devo dire che Emma ha avuto buon gusto nello scegliere il menù. Abbiamo parlato e nessuno ha fatto domande sul motivo per cui ci troviamo qui, rispettando la nostra decisione di volerlo comunicare quando sarà il momento opportuno.
Ho osservato Whitney tutta la sera, sul suo viso è comparsa una nuova aria di felicità, è più bella del solito, e non posso far altro che sentirmi orgoglioso del fatto che un po' sia merito mio.
-Whitney- la chiama Jared mentre lei sta bevendo -Cos'hai lì?-.
Si volta abbandonando la conversazione con mia mamma e i suoi genitori. -Un bicchiere- risponde posandolo sul tavolo e strappandomi un sorriso, lei è una delle poche persone che riescono a tener testa a mio fratello.
-No, no- continua lui imperterrito -Intendo all'anulare della tua mano-.
Lei lo guarda come se stesse parlando con un imbecille, poi muove la mano con noncuranza. -L'anello che mi ha regalato Shannon quando abbiamo fatto un anno insieme-.
Tutti  hanno sentito la provocazione di Jared e ora abbiamo i loro occhi puntati addosso.
-Posso vederlo?- domanda lui tendendo una mano.
Mi avvicino all'orecchio di Whitney -Mostragli il medio- dico in un sussurro ben udibile.
Scoppiano tutti a ridere mentre Jared, permaloso com'è, si volta dall'altra parte.
In quel momento a distogliere l'attenzione di tutti dal commento di mio fratello arriva il cameriere per portare via i piatti del dessert, gli faccio cenno di avvicinarsi.
-Può portare un altro calice di champagne per tutti?- domando. Lui annuisce alllontandosi.
-Shannon?- mi chiama Jared.
Mi volto verso di lui guardandolo in cagnesco, se intende rovinare in qualche altro modo il nostro annuncio lo distruggo. -Cosa vuoi?-.
-Mi accompagni in bagno?- domanda.
-Da quando in qua gli uomini vanno in coppia?- chiedo sbalordito.
-Sai che ho il terrore di restare chiuso nei bagni che non conosco-.
Sbuffo mentre Whitney al mio fianco ridacchia. -Suppongo che questa non sia una cosa che possiamo domandare a Emma- dico alzandomi.
-Esatto- risponde lei guardando Jared che mi segue -Puoi scordartelo-.
Ci scusiamo con gli altri e andiamo alla ricerca del bagno trovandolo in una stanza interrata adiacente alla sala da ballo.
-Adesso muoviti- gli dico tenendogli aperta la porta -Resto io di guardia-.
Jared ride poi mi osserva -Non devo andare in bagno- dice con un tono stranamente serio -Volevo solo parlarti-.
Lo osservo sperando che si spieghi meglio.
-Non era mia intenzione fare l'idiota con voi, ma io e Tomo abbiamo immaginato il motivo per cui ci abbiate riunito stasera e suppongo che tutti si aspettino questo annuncio da un po' di tempo. Sono davvero orgoglioso di te Shan, non potevi scegliere di avere accanto una persona migliore-.
Lo osservo incapace di parlare e così faccio l'unica cosa che sento giusta in quel momento, mi sporgo verso di lui e sorriendo  lo stringo in un abbraccio. -Grazie, Jared. Non sai quanto tutto questo è importante per me-.
-Per qualunque cosa io sono qui, anche solo per parlare- dice stringendomi le spalle prima di allontanarsi diretto verso le scale.
-Jared- lo richiamo, lui si volta osservandomi -Mi renderebbe molto felice se... tu volessi farmi da testimone-.
Lui sorride -Pensavo me l'avresti domandato in ginocchio- dice ridendo -Certo che sì Shannon, ne sarei davvero contento-.
Ritorniamo in sala nel momento in cui il cameriere sta serveno i calici di champagne. Jared riprende posto di fronte a me, mentre io resto in piedi, Whitney mi osserva.
-Tutto bene, con tuo fratello?- domanda.
Io annuisco e mi chino per darle un bacio sulla fronte. Poi afferrò il mio bicchiere e fingendo un colpo di tosse richiamo l'attenzione di tutti.
-Penso che immaginiate tutti che sto per darvi una comunicazione importante, vi ho fatto riunire così in fretta che doveva per forza esserci qualcosa da dire e da festeggiare-.
Ho tutti gli occhi puntati addosso, stanno sorridendo e so che non hanno dubbi su quale sia il mio annuncio. Prendo fiato, voglio gustarmi l'ultimo secondo prima di rendere pubblica la notizia, poi prendo la mano sinistra della mia meravigliosa compagna invitandola ad alzarsi e faccio in modo che tutti possano osservare che al suo anulare non c'è più una fedina d'oro bianco, ma il simbolo del mio amore per lei. -Ho chiesto a Whitney di sposarmi, e lei ha accettato-.
Hilary e mia madre urlano qualcosa di incomprensibile iniziando a battere le mani, poi corrono verso di noi per abbracciarci.
-Era ora- urla mia mamma -Ho aspettato questo momento da quando ci siamo conosciute- grida nelle sue orecchie.
Uno dopo l'altro tutti vengo ad abbracciarci e a congratularsi con noi, Jared stringe Whitney un po' più del previsto. -Sono contento che ci sia tu al fianco di mio fratello- le sussurra.
William poco dopo solleva il suo calice di champagne -Cosa aspettiamo? Un brindisi a questa meravigliosa coppia-.
Facciamo tintinnare i bicchieri mentre Whitney stretta al mio fianco si asciuga le lacrime che hanno iniziato a scendere silenziose.
Costance e Hilary si abbracciano brindando -Diventeremo consuocere- urlano saltellando e suscitando l'ilarità di tutti i presenti.
Mi volto verso Whitney guardandola sorridere felice e mai come in questo momento mi sento più innamorato di lei. Il percorso per arrivare all'altare sarà ancora lungo, ma con lei al mio fianco nulla può spaventarmi.

  
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