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Autore: eLiSeTtA    03/11/2008    10 recensioni
Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Ci rincontriamo... i miei fedeli lettori... mi siete mancati sapete?

Sono contenta che la fic sia piaciuta a così tante persone!!

 

alexis_92, Emily Doyle, piccoligiganti: grazie! Mi fa piacere che vi piaccia e che l’abbiate messa tra i preferiti!!

 

Ligths: allora… gibbs dice mi dispiace perché ha provato a farla rimanere con tutte le sue forze ma non ci è riuscito, e ziva abbraccia tutti perché sa di non poterli più rivedere e perché è estremamente sconvolta (il perché lo scoprirai in questo capitolo)… comunque a parte questo sono contenta che  abbia la tua approvazione

 

eLiSeTtA e Vera02: no comment…

 

 

 

 

 

 

2. Il Vicedirettore David

 

 

 

 

Tel Aviv 20:30 ora locale

Aeroporto “Ben Gurion”

 

- Che genere di imprevisto?-

L’uomo cercò di non fissarla negli occhi...

- Beh... c’è stato un attentato...-

- Questo non mi sconvolge più di tanto... succede tutti i giorni in Israele...- disse lei scettica.

- Era un attentato per un importante membro del Mossad...-

Ziva parve capire quello che l’uomo stava cercando di dirle...

E se era quello che pensava lei non andava bene per niente...

- Mio padre è morto?- chiese temendo la risposta.

- No... signorina David...- la informò quello cercando di rassicurala.

Lei tirò un sospiro di sollievo...

- Ma è in coma da un mese...- aggiunse il biondo.

La ragazza si abbandonò completamente sulla sedia... le mancavano le energie...

- Signorina David... lei prima di partire per l’America era un importante ufficiale del Mossad e il Consiglio è giunto alla conclusione che tocchi a lei prendere il posto di suo padre come Vicedirettore, e se non permanentemente, almeno il tempo che si riprenda...-

- E se non accettassi di andare?- chiese la ragazza.

In effetti era quello che aveva intenzione di fare...

- Dovremmo prendere dei provvedimenti... e lei sa fin troppo bene che genere di provvedimenti prende il Mossad... potrebbero persino essere coinvolti dei civili...-

Il pensiero di Ziva andò subito a Tony...

- Io non vado a letto con Anthony DiNozzo... che sia chiaro! Ne mai ci sono stata! L’ho già chiarito al suo predecessore! Quindi non lo dovete ne toccare ne immischiare negli affari del Mossad!!!-

Quello sorrise sornione...

- A giudicare dalla sua reazione giurerei il contrario... comunque... vi prometto che se lei parte di sua spontanea volontà non gli torceremo nemmeno un capello!-

- E lo dovete proteggere! Se qualche nemico del Mossad scoprisse che è il migliore amico del Vicedirettore Ziva David...- non riuscì a completare la frase.

Se qualcuno lo avesse scoperto la pena migliore per lui sarebbe stata la morte...

Non voleva pensare a cosa gli avrebbero potuto fare...

- Ve lo prometto... Anthony DiNozzo da stasera è sotto la protezione del Mossad!-

Passarono ancora un paio di minuti di silenzio...

- Ora posso andare? O devo sapere qualcos’altro?- chiese Ziva con voce tremante.

- Certo... può andare... veda di partire il prima possibile Vicedirettore David!-

Il viaggio verso casa somigliò ad un sogno...

Da cui si svegliò una volta arrivata a casa...

Era il nuovo Vicedirettore del Mossad...

Stava per abbandonare i suoi compagni e amici...

Stava per abbandonare Tony...

 

- Agente David...- la svegliò il pilota.

- Cosa c’è?- chiese lei con la bocca impastata.

- Siamo arrivati...-

Lei sorrise, poi si alzò e andò verso l’uscita dell’aereo.

Immediatamente davanti a lei si materializzò il consulente di suo padre: Yossi Begin.

- Shalom Ziva!- la salutò.

- Shalom Yossi...- rispose con poco calore la ragazza: non le era mai piaciuto quell’uomo.

Era un tipo poco più alto di lei con dei ridicoli baffetti rossicci, i capelli castani, e due occhi grigi che trasmettevano un innata furbizia...

No, non le piaceva quel tipo...

- Mi dispiace molto per tuo padre...- le disse mentre si avvicinavano a un auto, che, probabilmente, la doveva scortare da qualche parte.

- Anche a me... portatemi da lui per favore...-

- Va bene... Hai sentito tu? Forza! Portaci alla clinica dove è ricoverato il Vicedirettore David!- gridò l’uomo all’autista.

Quello annuì e mise in moto.

- Ti sei divertita in America?- le domandò Yossi.

- Si, molto... almeno finché non mi avete obbligata a tornare qui minacciando di fare del male al mio amico!-

- Sai che tuo padre non approverebbe se lo sapesse...-

- Sapesse cosa?!? Io e Tony siamo solo amici! Hai capito Yossi?!? Amici!-

- Hai ordinato di farlo proteggere e di tenerlo fuori dagli affari del Mossad in cambio di venire qui... se non è successo nulla tra di voi è comunque chiaro che tu sei innamorata di lui...-

- Non è vero...- si affrettò a ribattere, ma poi aggiunse:

- E poi? Se anche fosse?-

- Sai che io ti voglio bene come a una figlia, che voglio solo il tuo bene e che ti capisco...- Ziva ebbe una fitta al cuore come poteva capirla lui se non la capiva neanche Tony? - Ma gli altri potrebbero prendere male il fatto che tu ti sia innamorata di un uomo che non è ebreo, e soprattutto che è americano... comunque sia lo proteggeremo Ziva... te lo prometto!-

- Lo spero per te...- disse lei lanciandogli un sguardo assassino, poi aggiunse ridendo sotto i baffi:

- E comunque da oggi voglio essere chiamata Vicedirettore David o Signora David! Hai capito?-

- Certo signora...- fece Yossi digrignando i denti.

Ziva sorrise compiaciuta.

- Così va decisamente meglio...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Washington 13:30 ora locale

Quartier generale NCIS

 

- Tony non ti sembra di aver esagerato?- gli chiese McGee.

Lui non rispose.

Era seduto alla sua scrivania e tentava annoiato di fare canestro nel cestino della spazzatura...

Non aveva fatto altro per tutto il giorno...

- Non l’aveva detto a nessuno che voleva partire, no?- continuò McGee - Quindi non riesco a capire perché te la stia prendendo tanto a cuore... come se ti avesse nascosto qualcosa... l’ha fatto con tutti! Eppure io non sono arrabbiato con lei! Perché do che avrà sicuramente avuto le sue buone ragioni!-

Tony smise di lanciare palline e lo fissò serio.

- Pivello?-

- Si?-

- Vuoi stare zitto?!? Tu non puoi capire...-

Tim rimase sconvolto da questa affermazione di Tony.

Pareva veramente turbato dalla partenza della collega...

Non era se stesso...

- Sono due le spiegazioni per il tuo comportamento Tony...- cominciò il Pivello.

- McGee! Dacci un taglio e lascialo in pace!- lo interruppe Gibbs arrivando all’improvviso come sempre - Abbiamo un caso! Un marinaio è stato trovato morto a Baltimora... Tony e Ziv...- si bloccò un attimo rendendosi conto del madornale errore che era costato una fitta al cuore di tutti - Tony tu prendi il furgone... McGee tu rimani qui e attendi istruzioni...-

Poi Gibbs seguì Tony nell’ascensore.

Non appena furono entrambi dentro lo bloccò.

Gibbs rimase in silenzio non disse una parola...

Si limitò a fissare Tony intensamente...

- Sto bene capo...- disse lui.

- So quanto eri legato a Ziva... e il direttore mi ha riferito che nel periodo del mio ritiro vi eravate molto uniti...-

- Non abbiamo infranto la regola numero dodici se volevi arrivare a questo...- ribattè secco il ragazzo.

Jethro sorrise.

- Ma LEI ha infranto una delle tue regole...- continuò Tony fissandolo negli occhi azzurri.

- Davvero?-

- Si... “Mai abbandonare il proprio patner”...- e così dicendo Tony rimise in moto l’apparecchio.

Gibbs lo bloccò di nuovo.

- Ti sto per fare una domanda DiNozzo, ma non da capo, da amico, e tu mi dovrai rispondere da tale... ti sei innamorato di lei?-

Tony non rispose e abbassò lo sguardo.

- Va bene... ho capito...- e così dicendo, Jethro, riavviò l’ascensore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 20:50 ora locale

Autostrada

 

- Manca ancora molto?- chiese Ziva.

Erano da circa mezz’ora in auto e sebbene fosse passato poco tempo lei si stava già annoiando...

Si era imposta di non comunicare con Yossi per tutto il tragitto...

Non sapeva ancora se si poteva fidare di lui...

E quindi preferiva dargli il minor numero possibile d’informazioni su di se...

- No signora... siamo quasi arrivati... è una clinica vicino Gannot...-

- Si, ne ho sentito parlare... e se è questa allora mancano cinque minuti per arrivare giusto?-

- Certo Vicedirettore... mi stupisce come sempre con le sue sorprendenti abilità...- rispose Yossi con un sorriso viscido.

“Che lecca culo...” pensò Ziva guardando fuori dal finestrino.

Le era mancato tantissimo quel panorama...

Niente a che vedere con i grattacieli a cui si era dovuta abituare...

Sebbene fosse un paese straziato dalla guerra era lo stesso bellissimo e selvaggio...

A distoglierla dai suoi pensieri fu Yossi.

- Vicedirettore... siamo arrivati...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tel Aviv 20:57 ora locale

Clinica “Meyudim”

 

Suo padre si trovava nella camera più grande e lussuosa della clinica naturalmente.

A guardia della sua camera c’erano due guardie che si davano il cambio ogni due ore...

Se qualcuno non autorizzato avesse provato a entrare nella camera senza permesso avrebbe sicuramente fatto una orribile fine.

D’altronde era l’unico modo per proteggerlo visto che lui aveva la parte destra del corpo quasi completamente bruciata, ed erano le macchine alle quali era attaccato che lo mantenevano in vita.

Anche se non avevano mai avuto un buon rapporto, a Ziva mise tristezza vederlo in quelle condizioni...

- Sono morte delle persone nell’attentato?-

- Si i cinque uomini che gli facevano da scorta e l’autista... nessun sopravvissuto a parte lui...-

- Tu dove eri nel frattempo?- domandò la ragazza sospettosa.

- A sbrigare delle cose in ufficio... appena ho sentito la notizia mi sono subito catapultato qua...-

Sentiva che c’era qualcosa che le aveva tenuto nascosto...

Ma forse era solo paranoia... in fondo Yossi e suo padre si conoscevano praticamente da sempre... perché mai avrebbe dovuto tradirlo?

Decise di mettere da parte i suoi sospetti...

Almeno per quel momento...

- E’ così da un mese?- chiese a Yossi.

- Si... non ha accennato a un risveglio...-

- I medici cosa dicono?-

- Non dicono...-

- Che significa “non dicono”?!?-

- Significa che loro non sanno se tuo padre si riprenderà!-

Il mondo parve crollare sulle spalle di Ziva...

Se non si fosse ripreso sarebbe stata costretta a rimanere Vicedirettore a vita...

La situazione era peggiore di quanto pensasse...

- Vuoi che ti lasci sola con lui?- le domandò il segretario.

- Si... no... va bene...-

L’uomo uscì dalla stanza e lei si sedette senza fiato sulla sedia accanto al letto...

Pareva che suo padre dormisse...

Si avvicinò di più a lui e gli strinse la mano buona...

Poi si sedette accanto a lui osservando la stanza...

Era davvero grande...

E poi le poltroncine erano davvero comode...

Osservò anche che qualcuno aveva lasciato dei fiori sul comodino...

Immaginò fosse stato Yossi...

Poi la porta si aprì e davanti a lei comparve una ragazza di circa sedici anni con un bicchiere d’acqua in mano...

A prima vista le era sembrata Tali...

Si diede della stupida...

Tali era morta tanti anni prima... non poteva essere lei...

Eppure in quella ragazza c’era qualcosa di familiare...

- Ciao... ehm... tu chi sei?- le domandò la ragazzina imbarazzata e osservando insistentemente la mano di Ziva poggiata su quella dell’uomo.

Lei si affrettò a ritirarla...

- Sono Ziva David... sua figlia...- rispose accennando al padre - Tu chi sei invece?-

- Mi chiamo Sara David... e anche sono io sua figlia...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

O_o

Si... stavolta ho superato me stessa in quanto a sorprese...

Ziva ha una sorella e non lo sapeva... se suo padre non crepa da solo credo che lo ucciderà lei... non pare un tipo molto propenso alle riunioni di famiglia a sorpresa...

E cosa farà il nostro Tony ora che la sua “patner” se ne è andata?

Ok ragazzi vi saluto... hola!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un bacio la vostra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

elisa93

  
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