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Autore: La_Sakura    04/12/2014    7 recensioni
“Cosa sarebbe successo se…?” Quante volte, nella vita ci poniamo questa domanda. Tsubasa non l’ha mai fatto, ha sempre compiuto scelte consapevoli, è sempre stato convinto al 100% delle sue azioni. Fino al suo ritorno in Giappone per il World Youth. Uno sguardo, e tutto viene rimesso in discussione. Da lei.
“Le scelte che compiamo e le loro conseguenze tracciano la storia, disegnano la realtà così come la conosciamo. Costruiscono il mondo che ci circonda. Ma cosa sarebbe successo se una scelta fosse stata diversa?” Liberamente ispirata dalla fanfiction di Melanto “The Bug”, scritta col consenso dell’autrice.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10
 
A nulla erano valse le proteste di Misaki: Kanda e Tsubasa erano usciti dalla caffetteria, seguiti anche dalle ragazze, e si erano recati nel parco adiacente.
«Ok dai, abbiamo capito, siete forti e siete due maschi alfa. Adesso potete smetterla?» provò a dire Misaki, ma la sua voce fu sovrastata da quella di Sakura che incitava il fratello.
«Dai Tsu-chan, fagli vedere chi sei, rincalciagli il culo!»
«Sakura!» la ammonì Taro, lanciandole un’occhiata di biasimo. Lei si limitò a sorridergli e, per rabbonirlo, gli posò un bacio su una guancia.
«Poi ne parliamo.» disse lui, tornando a concentrarsi sui duellanti, che per il momento si stavano studiando.
«E così, Ozora, importuni la mia ragazza. Ho capito la tua tattica, sai? Fai l’amico, per poi portarmela via alla prima occasione!»
«Non sono il tipo, Kanda, anche se devo ammettere che faccio fatica a capire cosa ci possa trovare in te una come lei.»
«Siamo innamorati, e ci sposeremo. Mettiti il cuore in pace. Hai perso.»
«Ne sei sicuro?»
L’ennesimo lampo illuminò i volti dei due ragazzi, entrambi seri e concentrati. Sakura si aggrappò al braccio di Taro mentre Sanae iniziò a preoccuparsi per l’esito di quello scontro.
«Sanae. - la sorellina di Tsubasa attirò la sua attenzione - Sei fondamentale, ora. - lei non capì, allora Sakura si staccò dal braccio di Taro e le si pose davanti, mani sui fianchi e sguardo serio - Da che parte stai? Chi vuoi che vinca?»
«Io… non lo so…»
Lampo. Tuono. Tremolio della terra.
«Sanae, sei l’ago della bilancia.»
«Si può sapere che vuoi da me? Che stai dicendo!»
Sakura osservò Misaki, che la guardò di rimando con aria smarrita, quindi sospirò e decise che doveva metterlo al corrente, non poteva e non voleva tenergli nascosto nulla. Aveva imparato che, se voleva portare avanti una relazione stabile e duratura col ragazzo dei suoi sogni, doveva necessariamente essere sincera al 100% per evitare fraintendimenti e malintesi. Lo osservò e gli prese una mano.
«Taro… è una situazione un po’ complicata e… strana…»
«Inizio a rendermene conto.»
«Questi Tsubasa e Sanae che vedi qui, non sono gli stessi che conosci tu. Sono convinta che ci sia stato una sorta di… bug del sistema, come se… come se esistessero varie realtà ecco, che si sono sovrapposte a causa di un evento che ha scombinato la realtà principale. Hai presente quella teoria per cui ogni volta che prendi una decisione, che compi una scelta, si apre un universo parallelo in cui tu stesso hai preso la decisione opposta? Potrebbe essere considerata un’appendice della teoria dei multiversi, se vuoi. Ma io non sono molto ferrata in fisica, dico solo quello che mi è venuto in mente dopo che mi hanno raccontato la loro storia.»
«Posso saperne di più?» chiese Misaki, incuriosito.
«Certo che sì. - Sakura fece mente locale per partire dall’inizio - Dunque, nel loro universo iniziale, chiamiamolo Universo base, esiste uno sport chiamato calcio, e per via di questo sport Tsubasa, a 11 anni, si è trasferito in Brasile per diventare un calciatore preparato… non ridere, ci giochi anche tu, nel loro universo! - lui si interruppe subito, cercando di immaginarsi a praticare uno sport - Se non ricordo male, il tutto è iniziato con una serie di terremoti, che sono coincisi col rientro di Tsubasa a Nankatsu. - Sanae annuì - Bene. L’evento sismico più grosso c’è stato durante lo scontro alla caffetteria, dico bene Sanae?»
«Kanda ha sfidato Tsubasa, che si è rifiutato…»
Misaki trasalì.
«Vuoi dire che al rifiuto della sfida è seguito un terremoto? - le ragazze annuirono - Ma è la stessa cosa che è successa qui!»
«Esattamente! Il primo giorno dopo la sfida fallita si sono svegliati, e mancava il calcio. Universo 1. Poi mancava Daichi, fratellino minore di Tsubasa, di cui io non sono a conoscenza. Universo 2. Nell’Universo 3 ha trovato me.»
«Vuoi dire che tu non…»
«No… - rispose lei, con un sorriso melanconico - Io sono frutto di una qualche decisione di Natsuko e Koudai, in un qualche multiverso… ma non importa. - aggiunse - Adesso che mi seguite, vediamo di trovare il punto di rottura, il bug che ha generato tutto.»
«La sfida.» annuì Misaki.
«Esattamente. Ma Tsubasa non ha motivi per accettare la sfida di Kanda.» Sakura sembrava molto sicura di sé.
«Perché?» chiesero gli altri due. Lei sorrise vittoriosa.
«Perché non è innamorato di Sanae. O meglio - si corresse - non vuole ammetterlo. Teme che così facendo, si crei uno squilibrio che rovini la coppia Kanda-Nakazawa, senza sapere che in realtà, è proprio quella coppia alla base del bug. Ovviamente io parlo per il “mondo” in cui vivo io, ma se è stato quello l’evento che ha portato al crash, non credo di sbagliarmi di molto.»
«Kamisama…» mormorò Sanae.
«È da lì che partono i multiversi? Cioè… sappiamo che la teoria dei multiversi prevede che ogni misura quantistica faccia sì che l’universo si divida in tanti universi paralleli, uno per ogni risultato possibile*. Non mi guardate così, avete mai visto The Big Bang Theory? Tu pensi che sia valido per le decisioni personali. Ma questo implicherebbe l’esistenza di un numero incalcolabile di universi.»
«Hai un’ipotesi migliore?» chiese lei, piccata.
«No, mi va benissimo, ma voglio sapere come vuoi far tornare ognuno di noi nel proprio universo.»
«Facendo accadere ciò che deve accadere. Nello specifico: il terremoto è scaturito dal rifiuto di Tsubasa alla sfida di Kanda. Ergo, si devono sfidare.»
Un lampo illuminò nuovamente la radura.
«Avete finito di confabulare, voi tre? - esclamò irato Kanda - Ci sarebbe in atto una sfida, qui.»
«Rien ne va plus….» mormorò Sakura.
Kanda decise che aveva atteso abbastanza e si fiondò verso Ozora. Lo colpì in pieno con un pugno alla bocca dello stomaco: il ragazzo si piegò in due dal dolore ma cercò di non abbassare la guardia, e riuscì a schivare il colpo successivo. Kanda si sbilanciò appena, non immaginando che il suo avversario fosse in grado di difendersi, e fu colpito in pieno volto da un gancio di Tsubasa.
Il seguito fu molto confuso: ci fu un lampo di luce, che abbagliò i cinque occupanti della radura, dopodiché un rumore enorme, come di uno scoppio, e poi, il silenzio.
 
*(The Many-Worlds Interpretation of Quantum Mechanics, abbreviata in MWI)
 
 
Lo ammetto, io di fisica non capisco una cippalippa. Ergo, quando ho dovuto dare una spiegazione al casino che avevo combinato, mi sono affidata a Santa Wikipedia XD che mi ha aiutato con questa cosa fantastica dei Multiversi, di cui non ero a conoscenza ufficialmente, ma in cui, sotto sotto, ho sempre creduto. E difatti, ho messo in bocca a Taro e Sakura tutto ciò che ho pensato. Perché loro due? Perché Sakura, come avrete già immaginato, è la chiave di volta, ha già dato un paio di input non indifferenti. E adesso? Adesso ci risentiamo giovedì prossimo J
Baci dalla vostra Sakura, più vecchia di un anno ma non per questo più rimbambita XD (sicuri?? XD)
   
 
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