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Autore: KatjeTheDreamHunter    04/12/2014    1 recensioni
Non esiste ne Paradiso ne Inferno, solo l'Apeiron, luogo infinito dove le anime dei defunti attendono la possibilità di reincarnarsi. Eleanor è l'anima di un cosiddetto "angelo caduto", destinata a rimanere confinata lì per l'eternità, ma presto il suo mondo verrà sconvoto dall'arrivo di un nuovo spirito, quello di un ragazzo umano.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Fendente, affondo, schivata, destra, sinistra, fendente, schivata, affondo. La mia lama si muoveva rapida e silenziona nell'aria, incrociando ogni tanto quella del mio avversario. Parai un fendente laterale e indietreggiai di qualche passo, riprendendo fiato. Il mio nemico questa volta era forte. Solitamente gli scontri terminavano in qualche minuto, ma questa volta dopo ore di combattimento ero riuscita a affondare la mia spada nella sua carne solo un paio di volte, infliggendo ferite superficiali. Danni irrilevanti, visto la sua capacità di rigenerazione istantanea. L'unico modo per vincere un combattimente sarebbe stato infliggere un colpo letale, ma la sua difesa era quasi impenetrabile.

Tornai all'attacco. Mi mossi rapida e schivando il suo affondo mi spostai sul suo lato destro. Era la mia occasione... sollevai la mia spada e prima che avesse il tempo di reagire la colpii dritta al cuore. Non urlò. Mi guardò invece dritta negli occhi mentre cadeva in ginocchio sputando sangue.

Distolsi lo sguardo dalla scena e pulii la lama della mia arma, controllando che fosse ancora abbastanza affilata; presto avrei avuto un nuovo avversario e non potevo permettermi di combattere con una spada rovinata. La lama di diamante era sottilissima e rifletteva la luce sembrando viva e il sangue ne scivolava via rapido senza lasciare traccia. L'avevo chiamata "Lacrima". Per anni era stata la mia unica compagna e mi aveva accompagnato in ogni duello. Da quando ero entrata nell'Apeiron non avevo fatto altro: giorno dopo giorno, ora dopo ora, non facevo che battermi fino alla morte ogni volta con un nemico diverso. Del resto, era la cosa che sapevo fare meglio.

Rinfoderai Lacrima per poi sedermi per terra, aspettando che la mia avversaria sconfitta si rialzasse. In pochi secondi il sangue aveva smesso di fuoriuscire dalla ferita che si stava rapidamente rimarginando. Tossì e riaprì gli occhi mentre il taglio si richiudeva del tutto.

-Devo farti i miei complimenti.- le dissi -negli ultimi 20 anni nessuno mi aveva mai messa così in difficoltà-

-ma ho comunque perso- mi rispose sconfitta mentre si sollevava da terra. Mi alzai in piedi anche io.

-Buona fortuna con il tuo prossimo avversario-

-Buona fortuna anche a te- se ne andò. Probabilmente non l'avrei più incontrata, come tutti gli altri con cui avevo combattuto. 

Nemmeno cinque minuti dopo, di presentò il mio nuovo sfidante. Sospirai, estraendo la spada. A volte pensavo che avrei preferito l'oblio al dover combattere per l'eternità. Gli angeli caduti come me non avevano nemmeno la possibilità di reincarnarsi come le altre anime, quindi non avevo nemmeno la speranza di poter tornare a vivere davvero. Che senso aveva allora continuare a esistere così? Non avevo nessuno. Non avevo uno scopo. Dovevo solo combattere, uccidere e essere uccisa fino alla fine dei tempi...

Tornai a concentrarmi sulla battaglia che mi attendeva: il mio aversario stavolta era una ragazza alta e magra dal volto coperto da un elmo dorato. Doveva essere stata un'angelo. Si muoveva in modo rapido e con passi così delicati che a stento sembrava toccar terra. Sarebbe stata una battaglia dura.

-Cominciamo?-

senza nemmeno rispondermi, si scagliò contro di me. Sropresa, parai il colpo spingendola via. Mi lanciai all'attacco, menando un fendente dopo l'altro. Proseguimmo la nostra danza della morte spostandoci di luogo in luogo, attraversammo il Tempio d'Oro e percorremmo il Viale Grande, fino a raggiungere i Giardini. Combattemmo fra le fontane e gli alberi, saltando di ramo in ramo e correndo in mezzo alle aiuole. All'improvviso, una luce accecante ci abbagliò. Mi voltai rapida e vidi che proveniva dalla Porta Gialla. Era una struttura dalla forma ovale dalle quale entravano le nuove anime appartenenti a angeli e altre creature eterne, mentre due Sorveglianti stavano di guardia giorno e notte in attesa della sua apertura. 

Riprendemmo a combattere. Se i Sorveglianti ci avessero viste a perdere tempo ci avrebbero sicuramente punite, quindi continuammo a incrociare le nostre spade. Ma non potei evitare di lanciare uno sguardo rapido verso il nuovo arrivato. Era un ragazzo ad occhio e croce della mia età vestito di bianco dai capelli neri lunghi fino alle spalle e dall'espressione  spaesata. Si girò, dandomi la schiena. Niente ali.

Un umano.

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Piccolo Spazio Personale

eheheh tutto sempre più incasinato si, portate pazienza. Resistete un paio di capitoli e vedrete che ne sarà valsa la pena! In ogni caso, cercherò di aggiornare il più spesso possibile, anche quotidianalmente se possibile. Al solito, ogni recensione, commento, idea & co è la benvenuta, quindi non esitate a dirmi che ne pensate!
E ora vi lascio al prossimo capitolo

-Katje
 

   
 
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