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Autore: cherubina    04/12/2014    5 recensioni
Non è facile essere un capofamiglia, soprattutto, se si tratta di una delle famiglie più importanti degli Stati Uniti e si è giovani e ribelli. E se ci sono anche innumerevoli ostacoli da affrontare...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony Brown, Candice White Andrew (Candy), Un po' tutti, William Albert Andrew
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Albert non riusciva proprio a spiegarsi perché Anthony avesse un atteggiamento tanto accidioso ultimamente.

Se non avesse avuto la certezza di non aver fatto alcun torto al nipote, negli ultimi tempi, avrebbe giurato che il ragazzo ce l'avesse ancora con lui.

Anche quel pomeriggio mentre si recavano dal Dottor Leonard, Anthony fu piuttosto schivo ed evasivo.

Nessuno dei due aveva dato troppa importanza alla convocazione che una delle infermiere dello studio medico aveva fatto pervenire al signor William Albert Andrew quella mattina.

Probabilmente il Dottor Leonard aveva i risultati dei test a cui Anthony era stato sottoposto dopo la caduta da cavallo e voleva condividerli e rassicurare i diretti interessati.

Una noia che Anthony avrebbe evitato più che volentieri.

Lui detestava i dottori, gli ospedali, le facce afflitte di chi deve dare una brutta notizia...Gli ricordavano l'agonia della sua mamma.

La dolce Rosemary che, in punto di morte, aveva chiamato il suo piccolo Anthony accanto a sé e gli aveva regalato un ultimo sorriso.

"Promettimi che sarai un ometto coraggioso. Non dimenticarmi mai piccolo mio!"

Lui, nonostante avesse appena sei anni, aveva capito e si era messo a singhiozzare dimentico degli avvertimenti della zia Elroy che lo aveva esortato a non dare un ulteriore dispiacere alla mamma.

"Non mi lasciare mamma!"

Si era gettato contro la bianca camicia da notte, contro quel petto ossuto al quale tante volte si era stretto sentendosi protetto, in un ultimo disperato tentativo di tenere con sé la sua mamma.

"Non mi perderai Anthony. Io sarò sempre qui, nel tuo cuore. Sarò nelle rose del nostro giardino. Sarò con te nei momenti belli e in quelli brutti."

Lo sforzo l'aveva spossata e il signor Brown aveva allontanato il bambino dal capezzale della morente. Anthony però non aveva mai più dimenticato la pelle nivea della mamma e i lunghi capelli biondi sparsi sul cuscino.

Quell'immagine diafana gli era riapparsa nitida mentre il Dottor Leonard si sedeva alla scrivania e gli destinava uno sguardo greve.

Lo stesso penoso e doloroso con cui i medici avevano messo Rosemary innanzi al suo destino, dieci anni prima.


Anthony era rimasto impassibile, quasi indifferente, mentre lo zio Albert aveva preso a tempestare il dottore di domande.

Non aveva registrato il "Coraggio, sei un ragazzino forte!" con cui il dottor Leonard aveva cercato di ritemprarlo e, quasi come un automa, si era lasciato sostenere da Albert e guidare fuori dallo studio medico.

Si era lasciato cadere su una panchina lì vicino rimanendo inespressivo. Albert, istupidito al pari di lui ma conscio di dover mantenere la lucidità necessaria ad incoraggiarlo, decise di concedergli i suoi tempi.

"Candy non deve saperne niente. Nessuno deve saperlo!"

Anthony si era voltato verso suo zio con inaudita risolutezza.

"Non puoi affrontare tutto da solo."

"E se io non volessi affrontare un bel niente?"

Era spaventato, confuso, inebetito. E quella reazione e quel rifiuto sembrarono comprensibili ad Albert.

"Anthony lo so che è un duro colpo. Nessuno di noi due era preparato a ricevere una notizia simile ma credo che tenere la cosa segreta sia la peggiore delle soluzioni possibili. Candy vorrà sapere. Quella ragazzina è molto affezionata a te e, magari, la sua vicinanza non potrà farti altro che bene!"

Sul viso di Anthony era passata un'ombra rabbiosa. Aveva serrato i pugni e poi si era alzato di scatto.

"Candy ama te. È te che vuole, non me!"

Aveva urlato per poi correre via lasciando Albert senza parole. Per la seconda volta in quella giornata da incubo.


****** **********

Il mistero si infittisce e io infierisco su questi poveri personaggi. Ora dopo aver lanciato la bomba ritiro la mano...E sparisco per un po' non prima di aver ringraziato chi continua a leggere, seguire e recensire questa storia.

A presto.

  
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