About big brothers,
secret crushes and love triangles
Dopo essersi spremuto il cervello per trovare
qualcosa da fare che fosse
abbastanza romantico per un primo appuntamento, aveva rinunciato e si
era detto
che quattro teste pensavano meglio di una.
Così eccoli lì, radunati
nella Casa Sette nel pieno delle vacanze di
natale, intenti a fissare un Will Solace imbarazzato come non mai e
tremendamente silenzioso.
- Sicuro di stare bene? –
esordì Michael, seduto a terra a gambe
incrociate, studiandolo con attenzione.
Annuì.
- Però non parli … e questo
è strano visto che sei capace di andare
avanti per ore. –
- Già, sei assolutamente logorroico
– convenne Lee, sdraiato sul suo
grande letto da Capocabina, mentre lanciava distrattamente per aria una
pallina
e la riafferrava, esibendosi in prese sempre più difficili e
spettacolari.
- Io non sono logorroico
–
protestò, indignato.
- Ah, quindi i figli di Ecate non ti hanno fatto
un incantesimo di
mutismo come l’altra volta – esclamò,
facendo rimbalzare la palla contro la
parete e piazzando un canestro perfetto. – Yes, tre punti
– esultò soddisfatto.
- Ci vuoi dire perché ci hai chiesto di
rimanere in Casa mentre tutto il
resto del Campo è al falò? E spero che sia per un
buon motivo, perché mi sto
perdendo il tacchino ripieno. –
Già, Austin e le sue fisse culinarie.
- Se mi lasciate trovare le parole magari vi dico
di cosa si tratta –
borbottò, stropicciandosi le mani con nervosismo.
I tre fratelli rimasero in silenzio, osservando il
più piccolo che
fissava il pavimento come se fosse in cerca d’ispirazione.
- Devo organizzare un appuntamento … un
primo appuntamento e non ho la
minima idea di cosa fare né da che
parte iniziare, perciò ho pensato di chiedere aiuto a voi
perché … bè, avete
più esperienza in questo genere di cose – ammise,
imbarazzato.
Austin e Michael puntarono gli sguardi su Lee,
fissandolo con aria
significativa.
Michael non riscuoteva questo gran successo con le
ragazze a causa della
sua altezza decisamente sotto la media mentre Austin non aveva certo
più
esperienza di Will. No, quando le ragazze del Campo sospiravano
passando
davanti alla Casa Sette o parlavano con voce svenevole dei figli di
Apollo si
riferivano chiaramente a Lee.
Il più grande, dall’alto dei
suoi diciassette anni, il più spigliato e
persino il più coraggioso e abile arciere tra loro. Nessuna
meraviglia, quindi,
che il Capocabina fosse lui.
- D’accordo, fratellino –
cedette, sedendoglisi accanto, - Per prima
cosa: chi è la ragazza e cosa
c’è stato
per il momento tra di voi? –
- Eve Torres. Le ho detto che mi piaceva e
c’è stato … c’è
stato un
bacio. –
Un guizzo passò negli occhi castani di
Michael, come se quella fosse
l’ultima delle risposte che si sarebbe aspettato dal piccolo
di casa.
Lee si irrigidì appena, ma Will non
sembrò farci caso, troppo preso dal
raccontare nel dettaglio la discussione avuta il giorno precedente.
- E quindi devo organizzarle un appuntamento degno
di questo nome oppure
penserà che non sono in grado di organizzare
un’uscita diversa dalle solite –
concluse.
- È Natale e il prato vicino al lago
è completamente ammantato di neve.
Puoi portarla lì dopo il falò, magari con
qualcosa di caldo da bere e, se
proprio la trova una cosa troppo romantica, puoi sempre spararle una
palla di
neve in faccia e dirle che l’hai portata lì per
fare una battaglia – concluse
pratico.
- Una battaglia di palle di neve? Sei sicuro che
potrebbe piacerle? –
chiese, dubbioso.
- A tutti i figli di Ares piace combattere, non
importa con cosa, ed Eve
adora la neve. –
Annuì, improvvisamente convinto.
In fin dei conti era Lee l’esperto di
ragazze e appuntamenti, quindi perché
muovere obiezioni su qualcosa di cui lui non sapeva niente?
- Grazie, fratellone, sono sicuro che
andrà alla grande – replicò,
rivolgendogli uno dei quei suoi sorrisi smaglianti e assolutamente
sinceri.
*
Da dietro al boschetto che costeggiava il lago, i
tre figli di Apollo
sbirciavano la reazione di Eve davanti alla sorpresa di Will.
La figlia di Ares sgranò gli occhi,
fissando rapita la neve, e poi
sorrise radiosa all’indirizzo del ragazzo.
- Questa volta mi hai proprio sorpresa, Solace
– disse, buttandogli le
braccia al collo e attirandolo a sé per baciarlo.
Poi, a tradimento, gli infilò una
manciata di neve fredda dentro la
felpa del campo. Scoppiò a ridere mentre lo vedeva dimenarsi
per poi restituirle
pan per focaccia. Senza sapere come si ritrovano a rotolarsi a terra,
sulla
neve fresca, intervallando risate e baci.
- Credo che sia ora di andare –
commentò Austin, sorridendo intenerito,
mentre Michael e Lee lo seguivano.
Rimanendo un po’ indietro, Michael si
alzò in punta di piedi per
sussurrare all’orecchio del fratello maggiore: - Un giorno mi
spiegherai perché
non hai detto a Will che hai una cotta per Eve da praticamente una
vita? –
Lee scrollò le spalle, continuando a
camminare a passo svelto.
- Ha scelto lui e un bravo fratello maggiore non
dovrebbe mettersi tra
il suo fratellino e la ragazza che gli piace. –
[827 parole]
Spazio autrice:
Finalmente sono riuscita a scrivere questa OS
…
applausi per me! La storia partecipa a due contest (“Flash
contest – best fandom
ever” indetto sul forum da Daenerys Laufeyson e
“Fratelli, comunque sia”
indetto sul forum da Dark_Wolf) nonchè
all’iniziativa natalizia indetta dalla
community campmezzosangue come dono per kuma_cla
che chiedeva una brotherhood tra qualcuno dei membri del Campo. Amo i
figli di
Apollo e mi dispiace che lo zio Rick non ce ne abbiamo parlato di
più, quindi
ho deciso di immaginarmeli un po’ a modo mio e, penso si sia
capito, oltre a
Will adoro Lee. Cosa ha dedotto da ciò la mia mente
contorta? Visto che amo due
fratelli, schiaffiamoci in mezzo una ragazza da contendersi!
Olè!
Fatemi sapere che ne pensate. Alla prossima.
Baci baci,
Fiamma Erin Gaunt