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Autore: YukiWhite97    05/12/2014    2 recensioni
Lady Helena è la figlia adottiva del conte Ciel e facendo parte della famiglia Phantomhive arriva il giorno in cui anche lei deve mettersi al servizio di Sua Maestà. Ma cosa succede quando una ragazzina cresciuta nella "bambagia" si ritrova ad affrontare un nemico sconosciuto (o forse non troppo) che vuole ucciderla a tutti i costi? Helena si ritroverà cosi ad affrontare una lotta assieme ai suoi stravaganti amici e soprattutto farà finalmente chiarezza sul suo passato non proprio chiaro...
Genere: Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri personaggi, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Helena - The chronicles'
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Nelly si perse per i corridoio bui e abbandonati della casa. Non sapeva bene dove si trovasse,ma che importava,proprio in quel momento aveva altro per la test. Era stata ingannata per dieci lunghissimi anni,era stata fatta crescere come un'umana,cosa che in realtà....non era! Si accasciò al suolo,circondando con le mani le gambe e poggiando la testa sulle ginocchia,mentre le lacrime continuavano a bagnarle il vestito. Lacrime di rabbia,di delusione.
Adesso capiva,lei non era la responsabile di tutto quel casino,era soltanto una vittima. Provò quasi pena per Harry,pensando a quello che aveva dovuto passare,certo,forse qualche giorno prima non ci avrebbe creduto e gli avrebbe dato del pazzo,ma ormai dopo tutto quello che era successo era difficile non crederci.
Poi però si ricordò che Harry era la stessa persona che aveva ucciso la sua migliore amica e che le aveva arrecato più sofferenza di qualunque altro in tutta la sua vita,cosi la compassione lasciò subito posto all'odio. Lo odiava. Non aveva mai odiato nessuno,e adesso si ritrovava ad odiare insieme tre persone differenti,due dei quelli erano niente di meno che  i suoi genitori.
Improvvisamente una voce la fece sussultare. "Nelly Sei qui?". La lady intravide nel buio la figura del conte avvicinarsi a lei.
"Vai via!" - disse dura asciugandosi le lacrime. Senza ascoltarla,il conte le andò vicino e s'inginocchio accanto a lei,in modo che fossero allo stesso piano e potesse guardarla negli occhi.
"Ho detto vai via! - sibilò stringendo i pugni e strizzando gli occhi per evitare di far uscire altre lacrime - non ti è bastato il male che mi hai fatto? C'è qualcos'altro forse?"
"Nulla - mormorò volevo solo parlarti del giorno in cui sei nata".
"Oh,si che cosa adorabile - disse ironicamente - siamo nel bel mezzo di un pandemonio e tu vuoi perdere tempo a raccontarmi favole? E poi,come se questo cambiasse qualcosa...!"
"Non è una favola e non pretendo che cambi qualcosa...Voglio solo che mi ascolti". La lady lo guardò seria.
"Eh va bene - sbuffò - fa come vuoi".
Cosi,iniziò a raccontare.

10 anni prima
**Ciel era disteso a letto,in preda al dolore forse più atroce della sua vita,talmente atroce che non riusciva a trattenere le urla e le lacrime,mentre il sangue continuava a sgorgare come un fiume in piena,faceva quasi impressione,il sangue fuorusciva ma nessuna ferita gli era stata arrecata.
"Seba...stian - fece ansimando - sbrigati...fa presto...questo coso mi sta uccidendo da dentro...va bene che sono un demone ma non ho sangue infinito". Sebastian gli si avvicinò,tenendo in mano qualcosa che somigliava vagamente ad un coltello.  
"Cos'hai intenzione di fare con quello?" - chiese il conte diventando più pallido di quanto non fosse già.
"Devo tirare fuori "quel coso" o no?" - chiese sorridendo.
"NON E' DIVERTENTE! MI UCCIDERAI!" - urlò.
"No che non vi ucciderò,devo solo fare in fretta e sarebbe molto più facile se vi calmaste".
"CALMARMI? TI UCCIDO BRUTTO DEMONE TRADITORE E INGRATO! -  disse fermandosi poi riprendere fiato - spera che non ne esca vivo o farai una brutta fine".
"Su,su calmatevi - fece disinfettando il coltello - adesso,state fermo. Vi farò molto male,ma purtroppo non ho modo di placare il dolore,quindi resistete".
"Eh va bene,fa presto". Sebastian iniziò a incidergli il ventre e non appena ebbe appen infilzato la lama nella pelle,Ciel trasalì.
"AH! FERMATI,FERMATI! - urlò - NON CE LA FACCIO FA TROPPO MALE".
"Padroncino se non lo tiro fuori,morirete entrambi,dovete resistere!" - disse serio,guardandolo negli occhi. Ciel sospirò:"Va bene,mi fido di te,vai pure". Il maggiordomo prese a reciderlo,mentre Ciel non poteva fare altro che sopportare il dolore,non riuscendo però a trattenere le urla. Sentiva la lama fredda del coltello affondare nella sua carne,mentre la vista gli si annebbiava e le forze venivano a mancargli. Diamine,di solito la nascita di un bambino era un evento gioioso,eppure in quel momento sentiva solo dolore,angoscia e trovava quella situazione irrealistica e orribile.
Il suo respiro si fece corto e tutto attorno inizio ad apparire nero. Sentì svuotarsi all'improvviso,sussultò e poco prima di chiudere gli occhi udì un pianto.
Era morto? 
....

"Padroncino...Padroncino siete sveglio?" . La voce calda di Sebastian lo svegliò e man mano che apriva gli occhi vide il suo viso farsi più nitido.
"Oh,vedo che vi siete svegliato" - sorriso dandogli un lieve bacio sulle labbra. Ancora stordito,Ciel si toccò il ventre e si accorse con sorpresa di essere stato ricucito.
"E' già tutto finito?" - chiese.
"Tutto quanto,fortunatamente siete svenuto o sarebbe stata un impresa anche ricucirvi!". La loro conversazione fu interrotta da un mugolio che veniva da una cesta li accanto. 
"E' una bambina padrone - sorrise - volete vederla?"
"No - rispose a braccia conserte - ho detto che te ne saresti liberato immediatamente,visto che non l'hai ancora fatto,fallo adesso!".
"Siete sicuro?"
"Si,sicuro".
"D'accordo allora". Sebastian si alzò andando verso la culla in cui la bimba piangeva,cosi la prese in braccio. Ciel sentì sua figlia ridacchiare dolcemente mentre il maggiordomo la cullava,cosi,quasi involontariamente,si sporse come  per volerla guardare,cosa che non poté sfuggire a Sebastian,il quale gli si avvicinò.
"Dovreste vederla padrone,è una bambina bellissima" - sorrise. Ciel si lasciò convincere a prenderla in braccio e li per la prima volta poté vederla in viso. "E' vero,è bella...ti somiglia molto" - disse arrossendo. Alle parole di Ciel,la bimba alzò lo sguardo come se lo avesse sentito e rise,gli afferrò un dito,iniziando a giocarci.
"Vedo che sei già abbastanza sveglia... - sorrise dolcemente - mi chiedo che colore abbia gli occhi". Per la seconda volta,la piccola sembrò ascoltarlo e dischiuse gli occhi,mostrandone la particolarità.
"Ok,non ci sono dubbi - fece Ciel sbarrando gli occhi - questa è figlia sia mia che tua...Però sono molto belli,particolari,non ho mai visto degli occhi cosi.". Prese a cullarla come se fosse una cosa che faceva da sempre. Sentì una strana sensazione,forse...forse amore verso quella creatura che lui stesso aveva dato la luce,l'unione tra lui Sebastian,un vero miracolo. Come poteva sbarazzarsene cosi,come se fosse un rifiuto? L'aveva fatto soffrire è vero,ma di certo non volontariamente. Adesso lei era li,tra le sue braccia e Ciel sentì che non avrebbe potuto amare nessun altro in quel modo cosi speciale.
Lei era anche una parte di lui.
"Forza adesso datela a me" - disse Sebastian porgendo le braccia.
"Perchè? Dove vuoi portarla?"
"Non mi avevate detto che avrei dovuto sbarazzarmene?"
"No,non voglio ! - fece Ciel stringendo la bimba come un bimbo che stringe il suo giocattolo preferito - Non so perchè ma mi sento molto legato a lei...Non...non ce la farei ad abbandonarla".
"Bene - sorrise il maggiordomo - sapevo che avreste fatto la scelta giusto. Questo significa che non mi ucciderete?"
"No - sorrise - Ne è valsa la pena soffrire cosi tanto. Ti chiedo scusa.".
"State tranquillo,è un classico. Piuttosto com'è che dobbiamo chiamare questa principessina?" - fece accarezzandole la testolina nera.
"Non so...decidi tu il nome,mi sembra il minimo..."
"Io? Mmmh...vediamo - fece pensoso - ah,ci sono! Helena. E' un nome che mi è sempre piaciuto. Io lo trovo bello,non trovate?"
"E' perfetto. E sembra che piaccia anche a lei" - disse notando come la bimba sorridesse.
Dopo un pò,Sebastian riuscì a strappare la piccola Helena dalle braccia del conte,in modo che potesse anche lui tenerla un pò in braccio. Ciel lo guardò,mentre cercava di addormentarla.
"Sebastian - fece - immagino che sia un demone...vero?"
"Si,padroncino,perchè?"
"Accidenti - sospirò - essere un demone non è una bella cosa per una bambina. Ci ho pensato un pò e sono giunto ad una conclusione: non voglio che sappia nulla,ne sulla sua vera natura,ne su di noi. Non me la sento,perdonami".
"Immaginavo una vostra reazione del genere. State tranquillo,padrone,sarò disposto a rinunciare al mio ruolo,mi basta starle accanto". Ciel gli afferrò la mano,stringendola." E' compito nostro d'ora in poi proteggerla. E' un ordine,sia per te che per me".
"Yes my lord". **


"E questo è tutto - concluse Ciel - non ti abbiamo detto nulla solo per proteggerti. All'inizio non ti volevo ma poi quando ti ho visto,ho visto il tuo viso,ho capito che saresti stata la mia felicità più grande".
"Non mi interessa - sbottò alzandosi in piedi -  Non avevi torto a volermi abbandonare,avresti dovuto,lo avrei preferito!"
"Helena,per favore...!". Furono interrotti da qualcuno.
"Ma che bella scena - fece Harry - davvero commovente".
"Vai via,spiritello maligno,prima che ti faccia male!" - ruggì Ciel.
"A te ci penserò dopo conte,per adesso,è di lei che voglio occuparmi". Detto questo il biondo andò verso la lady provando ad afferrarla.
"LASCIALA STARE!"- urlò il conte. In quel momento il conte e il Kesshiteboru stavano quasi per attaccarsi,quando entrambi furono fermati dai loro stessi maggiordomi.
"Sebastian...Cosa stai facendo?"
"Il mio compito è quello di proteggere sia voi che Helena,padrone. Preferisco morire io stesso piuttosto che far morire uno dei due".
"Qui non morira nessuno! - urlò Ciel - Nelly,ascolta,non si fermerà finchè non ti avrà ucciso,ma tu puoi fermarlo,sei un demone devi solo sprigionare il tuo potere!".
"Il mio potere? - fece la lady indietreggiando - no,no,non posso,non sono un demone,non sono capace!". Dopodiché scappo di nuovo e questa volta Harry non tardò ad inseguirla. "Nelly aspetta!" - fece Ciel cercando di raggiungere i due,ma sia lui che Sebastian furono bloccati da Micheal.
"Dovrete passare sul mio corpo prima di mettere mano su Harry" - dichiarò egli.
"Bene,non ce problema - fece Ciel sorridendo - uccideremo sia te che quello spiritello malvagio! Sei con me Sebastian?"
"Yes,my lord


Angolo dell'autrice
AHAHAHAHA okkei so che il momento tra Ciel e Sebastian sono seri,ma quando penso a Ciel che sclera rido fino a domani xD Ovviamente sono anche tanto dolciosiiiiiiii e pucciiiiiiiii ** (OK BASTA XD)
Niente,Nelly non ne vuole sapere...come si evolveranno le cose?
   
 
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