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Autore: shinepaw    05/12/2014    1 recensioni
Inverno e estate, primavera e autunno. Le quattro stagioni viste sotto gli occhi di Cass&Romeo e di Emma&Niko, quattro one-shot che mostrano i nostri piccioncini in occasioni speciali.
Spero vi piacciano, se non vi dispiace lasciatemi un commentino!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Le onde si infrangono sul bagnasciuga con un rumore lieve e rilassante, mentre mi riempio le narici dell'odore di salsedine e mi godo il calore del sole sulla mia schiena nuda e pallida.

È la prima volta che vado al mare con qualcuno che non sia la mia famiglia, in particolare è la prima volta che ci vado con Niko. Il mio ragazzo.

E a proposito di Niko, dove si sarà cacciato? Ha detto che andava al bar della spiaggia a prendere un drink e non è ancora tornato. Che strano.

Presa da pigrizia, sfoglio le pagine del romanzo che mi sono portata e che ho esaurito in meno di un'ora, lottando contro l'impulso di andare a cercare il mio biondo angelo e quello di rimanermene qui sull'asciugamano a poltrire.

Alla fine, con un sospiro, mi alzo dal comodo giaciglio e abbandono lì il libro e tutti i nostri oggetti per andare a cercare Niko, pensando che comunque, per quanto rimanga al sole, resterò sempre bianca come una mozzarella.

A disagio attraverso la spiaggia, sentendomi addosso tutti gli sguardi delle ragazze, che con sguardi malcelati vantano superiorità sul mio petto quasi piatto e sul mio bikini di un blu troppo serio perfino per il mare.

Decido di ignorare le stupide oche che si credono superiori a me e assaporo il calore della sabbia bollente sotto i miei piedi nudi, inspirando a fondo l'odore salmastro che porta la brezza delicata del mare.

Infine giungo al bar, dove un gruppo fin troppo grande di ragazze si sta accalcando su qualcosa (o qualcuno) che non mi è dato di vedere.

Evitando di fare figuracce saltellando o stirando il collo stile giraffa, attendo pazientemente che si apra un varco nella folla di ragazze, finché, senza sgomitare o altro, vedo che l'oggetto dell'attenzione di tutte è Niko, che con aria esausta cerca di farsi largo fra di esse, e intanto sorregge in precario equilibrio un bicchiere colorato con cannuccia e ombrellino.

Poi accade tutto senza che io possa collegare il cervello e disinserire il pilota automatico: alcune delle tante oche che lo circondano si appendono alle sue braccia, altre tentano di baciarlo, e infine lascio esplodere la gelosia assolutamente insensata che brucia nel mio petto e attraverso a passo di marcia quei pochi passi che ci separano, scansando ragazze come si fa con gli insetti fastidiosi, lo raggiungo con calma quasi ponderata e lo bacio davanti a tutti e tutte, davanti al mondo, dimostro che lui è mio.

- E-emma?! - dice sbalordito, arrossendo come un pomodoro.

- La prossima volta che hai sete, ci andiamo insieme a prendere da bere - borbotto, oltremodo imbarazzata e nell'insieme arrabbiata.

Ma ormai il dado è tratto, e dunque che senso ha non fare gesti ancora più imbarazzanti per me?

Lo agguanto per un braccio e lo trascino fino al nostro ombrellone, dove libro e oggetti vari ci aspettano esattamente dove li abbiamo lasciati, e da dietro i cui spuntano le orecchie cioccolato di Tomoe.

Il mio - ex - cucciolone scodinzola brevemente, lanciando un'occhiata di ammonimento a Niko. Mio malgrado, mi ritrovo a sorridere davanti a quella scena così adorabile e ormai familiare, dove ciò che più amo al mondo - il mio ragazzo e il mio cane - si lanciano occhiatacce che dovrebbero intimorire, ma che in verità celano un affetto smisurato l'un per l'altro.

- Ti va di fare il bagno? - mi chiede Niko, prendendomi una mano.

Faccio un sorrisetto sciocco, non riuscendomi a trattenere.

- Ma sì dai, tanto non avrò mai un'abbronzatura da urlo come la tua! - lo punzecchio, ma infondo è vero. A Niko basta pochissimo per ritrovarsi con un'invidiabile colorito dorato, che mette in risalto i suoi capelli oro e i suoi occhi color del cielo, oltre a sottolineare i muscoli formati giocando a basket.

- A me piaci così come sei... mozzarellina - replica, e, quando finalmente realizzo cosa ha detto, è già scappato in acqua, al sicuro dal mio immenso affetto che non vede l'ora di rendergli pan per focaccia.


La sera, e con essa la notte, arriva presto, mentre noi stiamo ancora camminando sul bagnasciuga, mano nella mano, preceduti da Tomoe che corre qua e là, annusando tutto ciò che trova.

Ci fermiamo ad ammirare le stelle che brillano nel cielo blu. Non mi sono mai sentita così... così... così, neanche quando andai con Brad ad ammirare la volta celeste.

- Sarebbe perfetto se ci fossero i fuochi d'artificio - dice Niko, negli occhi gli risplendono tante piccole luci dorate.

- Ma va bene così. Io sono qui e tu sei qui, e ti amo - sussurra piano, e nell'istante in cui sollevo il viso verso di lui i nostri occhi si incrociano.

Il cuore scivola in gola, batte a ritmo forsennato, e mi sembra di tornare ad essere la timida ragazza di un tempo. Socchiudo le labbra, sento il braccio di Niko cingermi un fianco.

E proprio mentre ci baciamo, ancora come se fosse la prima volta, un guizzo di luce rosa, a forma di cuore, esplode nel cielo con un fragore che neanche ci coglie.

-

Note dell'autrice:
non dico molto, devo ricaricare la fantasia. Ahaha. Vabbe', probabilmente posterò anche Primavera ma ora ho da fare. Ciao
   
 
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