Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: Sathys    05/12/2014    1 recensioni
Quante ribellioni ne contiene una sola?
Quante persone dovranno soffrire o morire pur di salvarne altre? Chi, invece, vivrà?
Quanto può essere forte l'amore, l'amicizia o la famiglia, difronte alla distruzione?
Se leggere della ribellione della Ragazza di Fuoco non vi ha stancato, dovreste voler sapere anche cosa accadeva dietro le quinte, sia nei distretti, sia in capitale, sia nel Tredici. Buona lettura.
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lawrence Steiner - Capitol City
Non amo dare le spalle a Cherryn, soprattutto adesso che abbiamo appena fatto l'amore. Ma non voglio che mi veda rattristato. Sono Lawrence Steiner e non posso permettermi di crollare davanti a qualcuno.
Ma non riesco a non pensare questa notte. 
-Ehi...
Sento il sospiro di Cher sulla mia schiena mentre mi accarezza un braccio e sono costretto a mordermi l'interno della guancia per non esplodere. 
-Lawrence, se hai bisogno di parlare sono qui. Niamh era anche mia...- sento la sua voce spezzarsi, o bloccarsi non lo so -Era anche mia amica.- conclude poggiando la sua fronte sulla mia spalla. Non credo stia piangendo ma so che è davvero rattristata per la morte di mia sorella. 
-Prima Laura, ora lei.- sussuro voltandomi a guardare il soffitto e facendole alzare il viso. E' buio ma nonostante io sappia che i suoi occhi siano neri, sono sicuro che non mi stia guardando. Non lo fa mai.
-Sapeva chi era Cloke. Sapeva chi sono io.
E spero sapesse solo quello. Non riesco a pensare che lo abbia fatto anche per la Water Zone. 
Quel vigliacco di Skene poi l'ha anche lasciata sola cavandosela con una registrazione. 
-Nessuno sa chi sei Lawrence. Né tu né tuo fratello potevate rifiutarvi di prendere la Earth Zone.-
Oh piccola Cher... se solo sapessi chi e cosa comanda davvero mio fratello non ti comporteresti così.
-Snow ha detto che se ci lasceremo sfuggire altro saremo noi a morire. Non so perché Mikael possa ancora andare in giro. Nessuno la ucciso, nessuno l'ha riportato dentro la Earth.- e questo è strano.
Perché dovrebbero lasciar stare Mikael? Snow ha paura che i Wellwood possano ribellarsi? No... se avesse paura di questo avrebbero già sterminato tutti.
-Cher?- domando prendendole il volto tra le mani e baciandole la fronte. Non sto piangendo ma vorrei farlo.
-Sì?- sussurra in risposta.
-Tu non mi amerai mai vero?- il mio tono di voce è stranamente fermo.
-Lawrence io...-
-Cher sono due anni che sei fuori dalla Earth. Ci conosciamo da quattro anni e se tu avessi provato qualcosa per me me lo avresti detto subito.- sibilo schietto allontanandomi.
So di aver in qualche modo preteso il suo amore, ma lei mi ha assecondato. Sembra sempre così sincera quando mi parla. Non sono rare però le volte in cui vorrei entrare nella sua testa. E questa è una di quelle.
-Lawrence mi ha portato via da tutto quello che avevo. Mi hai ucciso, mi hai salvata, e poi mi hai ucciso di nuovo...- si alza dal letto infilandosi la vestaglia nera. La sua pelle è talmente bianca da fare contrasto con il tessuto corvino -Mi hanno reso un mostro tingendomi i capelli, la pelle e gli occhi.-
Deglutisco fissando i suoi occhi mentre si volta verso di me. Sta ancora guardando il pavimento -Saresti morta.-
-Io sono morta! Guardami!- urla indicandosi con un dito -Io non sono Cherryn Macchiavelli.- sentenzia, sostenendo il mio sguardo.

Adesso ho capito perché non guarda mai nessuno negli occhi. Mi sento crollare. Non solo per la situazione che si è creata che porta a distruggere la mia anima, sempre che io ne abbia realmente una, ma perché il suo sguardo è capace di farti sentire piccolo, talmente piccolo da farti entrare in una bottiglia di vetro e poi riempirla di acqua. Potrei annegare dentro quelle pozze di petrolio e sentirmi come un gabbiano sporco e unto. 
-Ma non mi rimane più niente se non te Lawrence.- conclude sussurrando. Torna ad avvicinarsi e non posso fare a meno di sentirmi attratto da lei, come se tutto quello che mi avesse detto fino ad ora non fosse nulla.
-Quindi rimarrai al mio fianco?
-Sì.
-Per quanto tempo?-
-Finché mi sarà consentito.-

Mirum Esqueleto - Capitol City
-Dove sei stata?- chiedo spegnendo la sigaretta sul tavolo non appena sento la porta aprirsi. 
Lei tossisce mentre i suoi capelli viola entrano in cucina ancora prima del suo corpo. 
-Sai che voglio sapere quando esci. Soprattutto dopo quello che è successo.-
Fa una smorfia scocciata prima di mettersi a sedere e rubare una mia sigaretta -Siediti, dobbiamo parlare.-
Mi sembra rivedere suo fratello in lei ora. Riesco a intravedere i suoi occhi dorati brillare attraverso il fumo che espelle piano dalla bocca.
L'odore di liquirizia non mi piace quando esce dalle labbra di qualcun altro e sono più che sicuro che Violet lo abbia fatto solo per catturare la mia attenzione.
-E' da un anno che non fumi più le mie sigarette, devi dirmi qualcosa di importante immagino.- sospiro sedendomi davanti a lei.
-Ascoltami, io devo potermi fidare di te. Quello che sto per dirti non è facile da digerire.- deglutisce buttando fuori il fumo per poi fare un altro tiro. E' parecchio nervosa ma cerca di mantenere comunque la sua parte, perchè sembra che stia recitando.
-Sono tuo amico, sai che puoi fidarti di me.- rispondo accendendomi una sua sigaretta.
-Bene. Tu sai che i giochi sono iniziati, no? E con loro anche le rivolte, a partire dal distretto Sei.-

Mikael Wellwood/Cloke - Capitol City
Sei nel tuo letto e vorresti dormire.
Vorresti morire.
Non fai altro che rotolarti. Non mangi più, né bevi più. Non hai molta forza e sei convinto che il tuo cuore voglia fermarsi ma il tuo cervello non smette di pensare.

Mirum Esqueleto - Capitol City
-Sì Violet, lo so.- dico roteando gli occhi. Ovvio che siamo informati su queste cose.
-Questi giochi saranno diversi Mirum.- Non riesce a trattenere il mio sguardo e la situazione è strana. 
-Ci ero arrivato da solo, grazie. Snow non rischierà di far vincere qualcuno.-
-Non si tratta di questo. Non si tratta di vincere, si tratta di salvare.- sentenzia ciccando a terra.
-E che cambia? I giochi si vincono perché si viene salvati.- rispondo incrociando le braccia. Non riesco a seguire il suo ragionamento.
-Se vinci vieni graziato. Se perdi, e vali, salvato.- aggiunge facendo una boccata di fumo a pieni polmoni.
Sbatto le palpebre più volte prima di capire il reale significato delle sue parole, ma lei continua, troncandomi ogni possibilità di ribattere.

Mikael Wellwood - Capitol City
Senti dei rumori provenire dall'ingresso, all'inizio ti spaventi ma poi cambi idea. Se sono venuti per ucciderti sarebbe solo la cosa migliore per te. Non è vero?

Mirum Esqueleto - Capitol City
-Alcuni tributi sono stati salvati per combattere contro il Distretto Tredici. I Pacificatori Speciali, Mirum, sono tutti ex tributi. Sono stati resi inumani- fa le virgolette con le dita -da me, dagli altri.-
Non riesco a credere a quello che mi sta dicendo. Le sue parole mi fanno rabbrividire tanto quanto vedere le sue guance rigarsi di lacrime.

Mikael Wellwood - Capitol City
Ma non sono venuti per ucciderti. Alcuni pacificatori ti prendono e ti alzano di peso e ti portano via da quella stanza. Dalla vostra stanza. Senti l'aria macarti ma non stai morendo. 
Continui a malincuore a respirare mentre ascolti le poche e vane parole di Lawrence mentre scende le scale.

Mirum Esqueleto - Capitol City
-Cosa?- domando scuotendo la testa incredulo -Vuoi dire che...-
-No.- mi blocca prima che potessi dire altro -Jack no.- sussurra asciugandosi il viso con le mani -Ci ho provato...-
Mi mordo il labbro passandomi una mano sul volto. Non posso essere stato così stupido da averci sperato -Non... non fa niente. Perché non me lo hai mai detto?- domando con un tono forse eccessivamente alto.
-E cosa ti dicevo? Che maltrattavo i ragazzi e ne uccidevo altri?- si alza di scatto dalla sedia -Non mi avresti mai creduta! Mi hanno costretta Mirum!-

Mikael Wellwood - Capitol City
Ti caricano in un furgone spingendo via Lawrence e Cherryn all'interno del palazzo.
Continui a non reagire. Sapevi che dopo quello che era successo alla tua amata sarebbe dovuto accaderti qualcosa.
Lo hai sperato.
Perchè ti eri spezzato.
 
Mirum Esqueleto - Capitol City
-Io ti avrei creduta!- urlo prima che lei possa continuare a parlare -E' per questo che avete anticipato il giuramento vero?- chiedo respirando lentamente cercando di calmarmi.
-Sì... sì. Light controlla la Water Zone. Light e suo fratello. Ma loro non sono cattivi. Sono stati costretti, come me.- risponde tra un singhiozzo e l'altro. 
Non so che fare. La sigaretta ormai è caduta a terra e non ho intenzione di raccoglierla.

Mikael Wellwood - Capitol City
Quando scendi dal furgone ti portano dentro il Centro di Addestramento. Quello dove ti hanno allenato per diventare un tributo. Ricordi? 
Sì, te lo ricordi.
Aprono diverse porte prima di lasciarti dentro una stanza completamente bianca. 
Ti legano le mani sopra la testa e tu li lasci fare. Sei talmente concentrato a pensare come morirai che non ti accorgi immediatamente di essere in compagnia nella stanza.

Mirum Esqueleto - Capitol City
Violet viene verso di me abbracciandomi, non smette un secondo di piangere. Credo sia la prima volta che si sfoga.
-Da quanto va avanti questa storia?-
-Da... quando siamo arrivati in Capitale. Da un anno Mirum.-
Sospiro sentendomi in qualche modo in colpa di aver accettato di lavorare a Capitol piuttosto di essere rimasto nel Sette.
-Violet?-
-Sì?-
-Hai detto che il Tredici esiste.- constato staccando il suo corpo dal mio per guardarla negli occhi.
Lei annuisce in risposta.
-Allora prendi quello che puoi. Adremo là.-
 
Mikeal Wellwood - Capitol City
C'è una ragazza affianco a te. E' nella tua stessa posizione e guarda a terra. Vedi che respira e forse è solo grazie al movimento del suo torace che capisci che non è morta.
Davanti a voi invece c'è un ragazzo sulla ventina. Capelli neri, occhi chiari e ti sta guardando con odio. 
Volti la faccia verso la porta che i pacificatori hanno appena chiuso e sospiri tornando a guadare la ragazza che nel frattempo ha alzato la testa.
I suoi capelli sono castani, la pelle è olivastra e il naso è all'insù. Ti sembra di averla già vista ma non ricordi dove.
Almeno non lo ricordi finchè lei non guarda il tuo tatuaggio in bella vista. 
-Oddio.- la senti sussurrare -Sono morta.-
Riconosci il suo accento. E' del Distretto Sei. Lo stesso distretto della tua famiglia.
Non ci metti molto a svegliarti e fare due più due -Sativa.
 
---
*Tanto hai perso la scommessa.*
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Sathys