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Autore: Red Robin_My Pride    03/11/2008    5 recensioni
Ed correva nelle vie di Central City.
Aveva litigato con il fratello e aveva voglia di stare da solo e senza nessuno...
Il vento gli sferzava il volto, mentre la pioggia gli cadeva in rivoletti lungo la schiena.
Si fermò al centro di un parco giochi.
Si sedette su una panchina e alzò la testa per osservare il cielo.
La pioggia continuava a bagnargli il volto.
Puntò lo sguardo al terreno, poi lo rialzò...
[ Salve a tutti!! Questa è una ff scritta a quattro mani per via di msn speriamo che vi piaccia! ]
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jason's Story '
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(A voi il titolo che a noi non va di metterlo)

 

La porta venne riaperta ed entrò la donna con i documenti.
Li poggiò sulla scrivania; controllò che fossero soli.
-Allora, non vorrei romperle ulteriormente ma... si può sapere dove diavolo era, Colonnello?-

-Ero a casa, Tenente... con Ed.- disse schietto, senza nemmeno guardarla, fissando avvilito la montagna di scartoffie.
-Era con...- lo guardò perplessa. -Ma non avevate...-
-Aye... ma... diciamo che... abbiamo chiarito...-

-Ne sono felice... ma questo non giustifica comunque il fatto che lei abbia fatto tardi... non ha idea di cosa ho dovuto passare per la sua

incoscienza...-
Alzò gli occhi al cielo, ma non era arrabbiata.


-Non è colpa mia... ma di Ed... mi ha fatto passare la notte in bianco... non ho dormito molto...- rabbrividì al ricordo del film.
-0.o'' Colonnello non avrà mica... 0//0''-
-Cosa?- chiese innocentemente.
Mai come ora, era completamente "puro e innocente".
Non aveva capito quello che aveva pensato la donna.

-Nulla nulla 0//0'' - si affrettò a dire.
"Non ci tengo a saperlo..."
-T-Tenente non...non avrà pensato che io...- prese a borbottare, stranamente arrossito.

-Ehm...- arrossì violentemente anche lei. -Si credo...-
"Ecco che mi licenzia…"
-M-ma che...! Che diavolo ha pensato!- esclamò.
"A volte mi viene voglia di licenziarla..."
Si grattò freneticamente la testa, imbarazzato a dir poco.
-Davvero crede che io possa...-

-No no!!- s'affrettò a  dire. -E solo che... lo ha detto con una faccia...-
"Ok, stavolta ci scappa qualcosa... un’ ammonizione non so... me lo sento..."


-^-
(Tu vuoi male  a Riza?? NdRR)(Dovresti saperlo che le voglio troppo bene!!^^ NdMy Pride)(Tu? *sarcasmo puro* da

brava yaoista ...? NdRR ) (No, è vero, è l'unica che mi sta' simpatica^^ NdMy Pride)(Wow… non lo avrei mai detto... NdRR)

(XD! NdMy Pride)(XD!NdRR )
-^-


Mustang agitò la mano destra, come per liquidare la questione.
-Quel fagiolino si è preso tutto il letto, e sono anche caduto sul pavimento, ho mal di schiena e sto'
morendo di sonno, Tenente.-

-L...letto?... Poi dice che non devo pensare male...-sospirò.
-Lo dovevo far dormire sul divano?-

-Poteva dormirci lei...-.-''-
Pronta a trovare una scusa.

-Infatti volevo andarci a dormire io... è lui che mi ha fatto restare...-
Ora Riza si sentiva più confusa che mai...
-Non riesco a crederci...-
"Che sia lui il vero 'pervertito' ? Non voglio saperlo... 0.o'' "
-E come è successo?-
"Perchè ha quella faccia ora?" si chiese il moro, guardandola con un sopracciglio inarcato.
-Com'è successo cosa, Tenente?-

-Che siete finiti entrambi nello stesso letto?-
-Tenente, abbiamo solo cercato di dormire...- fece, sospirando mesto. -...non è successo NIENTE... ok?-

-Si ok ok era solo curiosità...-
Alzò le mani e fece per uscire.

-E come mai, questa curiosità?- insistette, poggiando il volto sul dorso della mano.
-Così...-
-Non sono così pervertito, Tenente...-

-E chi ha detto nulla?-
Si ritirò sulla difensiva.
-Però lo ha pensato...!-
-No! Ma che dice...?-
-Lo ammetta, Tenente.- fece, divertito.
-Come le pare...-
-D'accordo, Tenente...- distolse lo sguardo. -Sa mica a che ora finisce il suo turno Ed?-

-Ma non è lei a dargli i compiti?-
-Certo, lo so... ma  come pretende che mi ricordi tutti gli orari di lavoro?- ironizzò.
-Lei se ne deve ricordare solo 5 non è difficile... li ha anche scritti.-
-Ho troppo da fare...- appoggiò la schiena allo schienale della poltrona, abbandonando le braccia lungo i fianchi. -Non posso pensare

anche a guardare gli orari dei miei subordinati...-
-La verità è che lei è uno scansa fatiche...- sorrise.
-Anche.- sorrise di rimando, rimettendosi composto. -Uff...  credo che sia ora di cominciare a firmare i documenti...- sbuffò.

-Meno male... ora vado, ho da lavorare.- sorrise uscendo.
Naturalmente, appena uscita, il Colonnello abbandonò la testa sulla scrivania, sbuffando talmente tanto che fece volare via i fogli...
-Che rottura di coglioni...-

Ed aveva ricevuto un incarico, ma non aveva pensato minimamente di avvertire l’altro.
Si era introdotto nel palazzo che gli era stato indicato.

Gli avevano chiesto di andare a catturare un assassino che si trovava nella città, l'ordine era partito da chi era al di sopra di Mustang,

quindi non si poteva tirare indietro.
Venne assalito da qualcosa o da qualcuno, rispose all'attacco.

Nel frattempo, Mustang si era addormentato, russando anche profondamente.
Si agitò nel sonno, borbottando cose insensate.

Spalancò di colpo gli occhi, guardandosi intorno ancora assonnato.
Si alzò, ciondolando.
Aveva una strana sensazione. 

Ed si ritrovò un taglio sopra l'occhio destro.
Una gamba che gli faceva male e zoppicava, ma non voleva arrendersi.
Scansò un altro colpo.
Nello spostarsi si ferì da solo sulla schiena.
Si maledisse.
Ne aveva date certo di botte, ma ne aveva anche ricevute...
Era tosto l'altro.
 

Nel corridoio, Mustang acchiappò il primo soldato di passaggio e gli chiese dove fosse Acciaio.
Sentiva che stava succedendo qualcosa.
Non sapeva perchè, ma se lo sentiva.
Girò per tutto il Quartier Generale, ma non trovò il ragazzo.
Sentì uno strano peso all’altezza del cuore.
Angoscia?

Il sonno era sparito del tutto.
Voleva vederci chiaro, ora.
Era impossibile che nessuno l'avesse visto! 

Ed dovette stavolta usare un Beck flip per evitare il colpo, sentiva il corpo all'estremo.
Da quanto lottavano??
Si era ormai allontanato dalla sua precedente postazione
Il biondo decise che era ora di chiudere la partita.
Tutto intorno era buio...
Che ore erano??

Erano quasi le 20 passate.
Dove diavolo si era cacciato?!
Mustang era persino corso fuori a cercarlo, ma da dove cominciare?
Era come cercare un ago in un pagliaio... come si trovava un fagiolino in città?


Ed trasmutò l'auto - mail per l'ennesima volta, solo che divenne un pugnale ricurvo.
Riuscì ad afferrare la gola dell'avversario senza sfiorala.
Aveva vinto...
Ora doveva solo legarlo.

Roy setacciò i vicoli della città, senza risultato.
Girò a vuoto per chissà quanto tempo, quando...

-Ed?-
Il ragazzo era ancora fermo vicino all'altro.
Si girò verso il moro.
Mustang aguzzò la vista, strabuzzando gli occhi.
Alla flebile luce dei lampioni che pian piano andavano accendendosi, intravide il luccichio del sangue sul volto del ragazzo.
-Ed... stai bene?! Sei ferito?!- chiese apprensivo, avvicinandosi.

-Colonnello? Che ci fa lei qui?...-
-Che ci faccio io?! Che ci fai tu! Non dovevi aspettarmi al Quartier Generale!?-

-Ah, vero…! Mi aiuti a legarlo... comunque, mi avevano dato questo incarico stamani...-
-Perchè non sei venuto a dirmelo?- domandò, mentre lo aiutava.
-Non ci ho pensato e poi, aveva da lavorare.-
Riportò il braccio d'acciaio allo stato normale.

Il Colonnello sbuffò.

-Aye, certo...- borbottò, sarcastico.
Ed lo guardò di traverso.
-Che c'è? E’ vero...-

-Si si andiamo ora... forza...-
Il biondo alzò gli occhi al cielo.
-E’ impossibile...-
Lo seguì lentamente.

Trascinandosi dietro il criminale, tornarono di gran carriera al Quartier Generale
Non appena arrivati all'interno, Ed si buttò su una sedia stanco e dolorante.
-Fa' vedere...- fece Mustang, afferrandogli il volto tra le mani.
I tagli non sembravano profondi...
-Non è nulla...-
In realtà tutto gli faceva male...

-Sta' fermo... -
-Ma che vuole fare??-
-Ti medico, mi sembra ovvio...- ironizzò, imbevendo un pò di ovatta nel disinfettante che si era già premurato di prendere.
-Ma che... ahi! Brucia!- si lamentò.
-Zitto...-

-Ma… fermo! Mi fa male...- cercò di scansare il volto.

Mustang gli afferrò saldamente il volto tra le mani, passandogli l’ovatta sulla ferita.
-Ti ho detto di star fermo…-
-Ma se mi fa male!-
Gli sbottò l'altro.
-Moccioso...-

-IO NON SONO UN BAMBINO!! MALA SMETTA!!-
-Ti sto' solo medicando... moccioso...-
-ANCORA CON QUESTO MOCCIOSO!! Brucia il disinfettante sa??-
-La guerra ti avrebbe fortificato le ossa... ne sono certo... -borbottò, chiudendo la bottiglia e posando l'ovatta. -Ecco qua.-
-Mi vorrebbe mandare in guerra?!?!- lo guardò assottigliando gli occhi. -E poi le ricordo che ho passato ben altro!- indicò il braccio

meccanico.

Mustang indietreggiò con il viso, abbassando lo sguardo.
-Gomen... lo so, cosa credi...- mormorò. -...una volta ci provai anch'io, a fare una trasmutazione umana ma... fui codardo e non la portai a compimento...-
-E allora non dica che la guerra mi avrebbe fortificato, solo perchè odio i disinfettanti.- gli mise un falso broncio.
-Aye... gomen...- sospirò, sedendosi accanto a lui.
-Non fa nulla... però dovrebbe fare una cosa per farsi perdonare...- (e maligna!)
-Cosa?- Mustang si rianimò.
Chissà che stava pensando...

-Mi va a prendere qualcosa da mangiare?? Ho fame...- sorrise.
Il mento di Mustang quasi toccò il pavimento.
-Basta che sia abbondante... grazie.-

Sconsolato, il Colonnello si alzò, ciondolando verso la mensa.
A quell'ora era aperta o c'erano solo i soldati di guardia ai cancelli?

Ed si massaggiò qualche livido e scrutava i vari tagli.
Per sua grande fortuna, Mustang riuscì a racimolare qualcosa, tornando dal biondo in poco tempo.
-Mangia e fatti grande...-
Ed rimase immobile a quella frase, assorbendone bene il significato.
Pian piano la sua faccia divenne una maschera di odio verso l'uomo...
Alla fine gli strillò tutto il suo disappunto...

Un pò stonato, il moro si massaggiò le orecchie, rigettandosi sul divano accanto.
-E come te la prendi...- bofonchiò. -Io speravo mi chiedessi qualcos'altro, non del cibo... ci sono rimasto male...-

-E cosa avrei dovuto chiederle? Ho fame... non mangio da stamani a colazione... dove poi in realtà ho bevuto...- lo guardò

ingenuamente, mettendosi in bocca un pezzo di pane.
Il Colonnello incrociò le braccia al petto, sbuffando tra se e se.
-Sei troppo "innocente"...-

-E lei pervertito se è per questo... -
-Non sono pervertito... vorrei almeno che tu ti comportassi come si conviene ad un fidanzato...-
Per poco l'altro non si strozzò.
-Ehi!- si voltò subito verso di lui, guardandolo. -Tutto ok?-

-Ma è scemo??- lo guardò furioso. -Sono cose da dirsi? Per di più dove c'è gente?-
-Ma se non ci ha sentiti nessuno...- inarcò un sopracciglio.

-E’ uguale! E poi... che ne so di come... come mi sarei dovuto comportare...? Avevo fame...- si giustificò.
-Va bene, va bene... scusa...- riappoggiò la schiena al divano. -Se vuoi comunque, ce ne possiamo tornare a casa...-

-Va bene...-

Finì di mangiare, poi lo seguì a testa china osservandosi bene...

 

 

 

FINE (Nemmeno!! XD)
 

Qualcuno ha la decenza di rimanere tra noi XD!! SIETE GRANDISSIMEEE!!

Ringraziamenti

Shurei (Red Robin s’inchina)
Nancy92
itachi4ever

Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni
Farai felici milioni di scrittori

(My priiiiiiiiiiiiiiide!!! Guarda chi mi ha segiuto fino aqui?!?! *.*NdRR)( 0.0” RR sei consapevole che quella è la fola infrocita cche ci vuole scannare?!NdMy Pride *Vuole strozzarlo*)(Ma va là! Solo perché hanno tutti tocie e forconi in mano, non vuol dire che ci vogliono scannere…NdRR *è felice*)(Ma io ti abbandono…NdMy Pride *Cerca di abbandonarla al suo destino*)

   
 
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