Capitolo
6
Essere un serpeverde ormai
ad Hogwarts non veniva considerato sinonimo dell’essere
cattivo. Dopo la
seconda guerra magica tutte le case avevano deciso, in un tacito
accordo, di
non fare più distinzioni. Anche i cognomi avevano perso
d’importanza ed essere
un figlio di un mangiamorte non era grave come una volta. La nuova
generazione
non poteva lamentarsi di alcunché.
Il loro mondo era in pace
ed avevano la possibilità di creare da soli la propria
identità, senza
influenze dei genitori eroi o di quelli che in passato erano stati i
cattivi.
Scorpius Malfoy era sempre
stato grato di questo radicale cambiamento e dell’apertura
mentale dei suoi
compagni ed andava fiero del suo nome. Non perché fosse un
purosangue in grado
di ricordare il suo intero albero genealogico, e credetemi lo era, ma
perché
sapeva di non avere niente di cui vergognarsi.
Suo padre e suo nonno
prima di lui avevano fatto delle scelte sbagliate, era vero, ma adesso
Draco
era un mangiamorte redento che lavorava come auror al ministero e
faceva coppia
fissa con i due eroi della guerra Ronald Weasley e Harry Potter.
Il piccolo Malfoy inoltre
non era certo suo padre.
Ok, era finito tra i
serpeverde e i suoi tratti somatici lo ricordavano un tantino, ma,
tanto per
cominciare, sorrideva molto di più, era diventato il
migliore amico di Albus
Potter ed era ben accettato da tutta la gang Weasley-Potter, essendo
anche lui
un combina guai di prima categoria.
Infatti non mancavano
certo i giorni in cui l’ufficio della McGrannit era pieno di
teenager che
cercavano invano di discolparsi per l’ultimo scherzo e poi
finivano in
punizione. Sì, si poteva dire che la preside McGrannit fosse
una delle loro più
care amiche.
Scorpius era anche
particolarmente bello, dolce, divertente e con quel tocco di malizia
che non
gli impediva di avere tutte le ragazze ai suoi piedi. Peccato che, a
differenza
di quasi tutto il suo gruppo di amici, Malfoy quelle ragazze non le
voleva.
No, non era gay, ma
credeva nell’amore e non lo eccitava affatto il pensiero di
fare sesso con
qualcuna di cui il giorno dopo non avrebbe nemmeno ricordato il nome.
Lui
voleva una vera relazione, voleva ridere e scherzare con la sua
ragazza,
parlare, guardare un film e passeggiare mano nella mano.
Basti sapere che aveva perso
la sua verginità solo l’anno precedente con una
ragazza con cui aveva avuto un
anno di relazione e che poi l’aveva lasciato per un amore
estivo.
Sogni leggermente strani
per un ragazzo di diciotto anni.
Ma Scorpius era
profondamente convinto che l’amore esistesse e per lui aveva
un nome ed un
viso: Dominique Weasley.
Paradossalmente lei era
l’unica appartenente al clan Weasley-Potter presente ad
Hogwarts con la quale
non avesse un rapporto stretto, probabilmente perché tra lei
e i cugini non
scorreva buon sangue.
La tipica storiella dei
film babbani, solamente vissuta al contrario. Lui, dolce e sensibile.
Lei,
stronza, un tantino troia e piena di se stessa.
La coppia perfetta.
Fino a quell’anno aveva
vissuto la sua cotta in silenzio, solo Albus e Lorcan ne erano a
conoscenza, ma
si era letteralmente stufato. Voleva il suo lieto fine.
Quell’anno avrebbe fatto
innamorare Dominique Weasley.
Scorpius entrò nella
propria sala comune, guardandosi intorno alla ricerca di Lorcan. Il
ragazzo,
dopo la sua uscita di scena durante la lezione di pozione, era
scomparso per
l’intera giornata e, nonostante lui ed Albus
l’avessero cercato dappertutto,
era sparito da ogni radar, tranne, ovviamente, quello della Mappa Del
Malandrino.
Quando il secondogenito
Potter l’aveva rintracciato, avevano constatato che si
trovava al lago nero e
quando Lorcan andava al Lago Nero solo una era la possibile
spiegazione. Voleva
stare da solo.
Avevano quindi abbandonato
l’idea di andargli a parlare, ma Scorpius aveva sperato di
poterlo incontrare
nella Sala Comune dopo cena, considerando che non si era fatto vedere
nemmeno
lì. Ma di Lorcan Scamander si erano perse tutte le tracce.
Scorpius sbuffò
scocciato,
passandosi una mano tra i capelli biondi e continuando a guardarsi
intorno. Potter
era andato all’appuntamento con la nuova arrivata qualche ora
prima e lui di
certo non aveva l’intenzione di fare tutte le scale a ritroso
per cercare un
po’ di compagnia. Si sedette sul divano verde argento ed
aprì il libro di
pozioni che aveva in mano. Era una delle sue materie preferite e
manteneva
costantemente una media dignitosa non andando sotto l’O in
ogni test, ma
ripassare non aveva fatto mai male a nessuno.
Aveva letto le prime due
righe della nuova lezione quando il quadro della sala comune dei
Serpeverde si
aprì e Scorpius alzò la testa, rivolgendola verso
la nuova arrivata.
Dominique Weasley era
sempre perfetta. Anche in quel momento, non aveva nemmeno una ciocca di
capelli
fuori posto, la divisa, accorciata più del consentito, le
fasciava le forme
perfette facendo fantasticare la mente del ragazzo, la cravatta
leggermente
allargata le dava un’aria da cattiva ragazza a cui Scorpius
proprio non sapeva
resistere.
Deglutì a vuoto,
cercando
di prendere coraggio. Quella era la sua occasione. Quello sarebbe stato
il
giorno in cui finalmente avrebbe ottenuto qualcosa.
La ragazza chiuse con
velocità il quadro dietro di lei, appena prima che qualcuno
sbattesse
violentemente i pugni sopra di esso.
<< Dominique, apri
immediatamente questo cavolo di dipinto >>
tuonò una voce dall’altro lato
della stanza che Scorpius riconobbe, ma non riuscì ad
identificare.
La ragazza ignorò le
lamentele della persona misteriosa e si sistemò i lunghi
capelli biondi dietro
la schiena, camminando verso i dormitori femminili.
Il giovane Malfoy si
alzò
di scatto e prima che se ne rendesse conto aveva fatto fermare e
voltare la
ragazza gridando il suo nome.
La serpeverde lo guardò
interrogativa e Scorpius in quel momento non poté fare altro
che arrossire
leggermente davanti alla sua figura perfetta.
<< Ciao Scorpius
>> la voce era dolce e calda, confusa e divertita al
tempo stesso.
<< Ciao
>>
Cercò di non balbettare,
imponendosi di mantenere una certa calma. Era stato tanto coraggioso, o
stupido, dipende di punti di vista, da fermarla prima che lei potesse
ancora
una volta sparire dalla sua vista senza una, seppure stupida e corta,
conversazione.
Non poteva rovinare il
tutto.
<< Come stai?
>> chiese, schiarendosi la voce.
Dominique Weasley non era
certo conosciuta per la sua dolcezza, la sua più rinomata
qualità era senza
dubbio la malizia.
E Scorpius mancava alla
sua lista. Sorrise provocante e fece un paio di passi verso di lui. Lei
lo
sapeva. Sapeva perfettamente che Scorpius Malfoy era cotto di lei. Se
ne era
accorta.
<< In
realtà sono un
po’ nervosa. Ho bisogno di un bagno caldo >>
sussurrò, avvicinandosi
ancora fino ad essere a meno di dieci centimetri di distanza da lui.
Anche
Scorpius, mosso da chissà quale forza superiore, fece un
passo avanti. Se
avesse respirato più profondamente sarebbe arrivato a
toccarle il seno con il
petto. Dominique si protese verso di lui ben attenta a non sfiorarlo e
si
avvicinò al suo orecchio.
<< E di un
massaggio. Mi fai compagnia? >> chiese retorica,
lasciando poi un bacio
languido dietro l’orecchio del biondo che fece appello a
tutta la sua forza per
non sospirare come un ragazzino alle prime armi.
Quello non era ciò che
Scorpius faceva di solito. Non avrebbe mai acconsentito se a
chiederglielo
fosse stata un’altra ragazza, ma quella era Dominique
Weasley, il suo sogno
proibito, e gli stava chiedendo di fare sesso con lei. Non poteva dire
di no.
Aprì la bocca per
rispondere che, sì, ovviamente le avrebbe fatto volentieri
compagnia, ma venne
interrotto da un altro paio di colpi contro l’arazzo del
quadro ed altre urla
di cui Scorpius, confuso com’era, non riconobbe per la
seconda volta il
proprietario.
<< Domi, apri
immediatamente questo cazzo di quadro o ti giuro che distruggo la
parete
>>
La ragazza schioccò la
lingua, sorridendo cattiva verso l’entrata che in quel
momento si aprì.
L’espressione negli occhi di Dominique cambiò
radicalmente e da superba si
trasformò in incerta e anche un po’ spaventata.
Non che non avesse ragione di
esserlo.
Proprio in quel momento,
infatti, dietro ad un ignaro e decisamente confuso serpeverde del primo
anno,
apparve la figura minuta di Lily Luna Potter che, con la bacchetta alla
mano e
passo decisamente infuriato, si diresse verso la cugina.
<< Tu –
disse
puntandogli contro la bacchetta- brutta stronza che non sei altro. Come
ti sei
permessa? Sai benissimo cosa sta passando, ma nemmeno questa volta ti
sei
risparmiata le tue stupide battutine da quattro soldi. Per Merlino,
è tuo cugino >>
Scorpius non comprese il
motivo della discussione, ma capì dall’espressione
arrabbiata di Lily che
doveva essere serio. Dominique si riappropriò della sua
sicurezza e si
allontanò di un passo dal serpeverde che, sorpreso
dall’entrata in scena della
rossa, era rimasto immobile, a pochi centimetri dalla serpeverde.
<< Tuo fratello
è
grande abbastanza da difendersi da solo e a me non importa niente dei
suoi
compressi di inferiorità >>
Ondeggiò i capelli e si
diresse verso il dormitorio, senza guardare nessuno.
Lily imprecò nuovamente
e
cercò di lanciarle una maledizione, ma Scorpius glielo
impedì, togliendole la
bacchetta di mano e fermandola quando provò a risolvere la
questione alla
babbana. In quel momento odiava davvero quella ragazza, ma per lui era
come una
sorella e non le avrebbe permesso di fare una sciocchezza del genere ed
essere
espulsa.
La lasciò andare solo
quando Dominique scomparve.
<< Brutto idiota!
–urlò, lanciandosi contro Scorpius e colpendolo al
petto- che diamine ti
prende? Stavi per scoparti quella troia? >>
Il ragazzo dopo il terzo
colpo al petto le bloccò le mani e la guardò con
sguardo severo.
<< Lily, piano con
le parole >>
<< Chi sei, mia
madre? >> sbuffò la rossa, cercando di
liberarsi dalla presa del biondino
che, però, non la lasciò andare.
<< Che è
successo? >>
chiese ignorandola.
<< E’
successo che
non avevo mai realizzato quanto quella appartenesse a questa casa prima
di oggi
>>
Scorpius le lasciò le
mani
e un lampo di comprensione passò negli occhi di Lily. Il
ragazzo si girò,
diretto nel proprio dormitorio prima che la piccola Potter lo
bloccasse.
<< Mi dispiace,
Scorp. Non intendevo quello >> si era rivolta a lui con
dolcezza,
abbassando la voce ed il volto.
Non avrebbe mai voluto
offenderlo in quel modo. Lei voleva davvero bene a Scorpius,
probabilmente più
del consentito.
Il ragazzo sospirò e si
passò una mano tra i capelli in un gesto nervoso.
<< E’ tutto
okay,
Lils –si girò verso di lei e prese le sue mani tra
le proprie- Cosa ha fatto
Dominique a James? Non negarlo so che si tratta di lui >>
Lily abbassò il capo e
si
strinse nelle spalle, non rispondendo.
<< Vuoi parlarne?
>>
La ragazza scosse la
testa.
<< Ti va di andare a
nuotare? >>
La grifondoro alzò
nuovamente il capo e lo guardò negli occhi chiari,
sorridendo divertita.
<< Scorp, sono le
dieci di sera. Non possiamo uscire adesso >>
<< E’ per
questo che
esiste la stanza delle necessità >>
Lils scoppiò a ridere
seguita
dal serpeverde che cominciò a dirigersi verso
l’uscita del dormitorio per poi
andare al terzo piano.
I ragazzi camminarono tre
volte davanti al muro del terzo piano e una porta enorme e con
ghirigori a
decorarla comparve davanti a loro.
Lily la spinse con una
mano entrando nella stanza che, per loro, si era trasformata in un
enorme
piscina. Le luci erano soffuse e la vasca era grande, l’acqua
limpida e
nell’aria c’era profumo di umidità. Ai
bordi della piscina c’erano dei
trampolini e degli scivoli e a qualche metro di distanza dei materassi.
Lily
capì che, anche senza averlo programmato, lei e Scorpius
quella sera avrebbero
dormito lì.
<< Forza, Lils, che
aspetti? >> la rossa si girò verso il biondo e
lo osservò togliersi la
cravatta e poi la camicia, cominciando a sbottonare la cintura.
Distolse lo sguardo solo
per cominciare a fare lo stesso. Sciolse il nodo e sbottonò
la camicia,
lasciandola scivolare sulle braccia.
Sorrise a Scorpius che si
era buttato in acqua ed ora la guardava con divertimento, mentre tirava
giù la
zip della gonna e si toglieva le converse, lasciando il tutto al bordo
della
piscina.
Si buttò anche lei
nell’acqua, scatenando le risate del ragazzo.
Sì,
pensò
Lily, voglio decisamente troppo bene a
Scorpius.
Angolo Autrice
Ciao a tutte :) Oggi
spendo poche parole perché sono davvero molto stanca!
Non ho ricontrollato il
capitolo e spero che non ci siano errori! Incontriamo due nuovi
personaggi (non
mi pare di aver parlato di Lily e Scorpius) e rincontriamo Dominique.
A volte credo davvero che
i personaggi principali siano troppi (e ce ne saranno anche altri)
perché fatico
a stare dietro a tutti! Ovviamente c’è chi
avrà più spazio, ma su tutti verrà
detto qualcosina perché credo che ognuno abbia una storia da
raccontare!
Ringrazio tutti e vi auguro buona notte!
p.s Oggi niente immagini,
Lily e Scorpius li aggiungo al prossimo capitolo