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Autore: VeggyILoveyou    03/11/2008    7 recensioni
Questa storia parla di due villaggi che sono in contrasto fra loro fin dalla notte dei tempi e i due Re per risolvere la cosa decidono di fare un'accordo.....
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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" Troppo tardi...?"

“ Troppo tardi…?”

Erano passati due giorni da quando Rei era andato a fare visita alla principessa Miki, e da quel giorno Miki cercava in tutti i modi di convincere il padre a rafforzare le difese del villaggio e di prepararsi a qualsiasi attacco che sarebbe potuto avvenire. Ma il Re Nagasaki testardo com’era, era convinto che la sua difesa nel villaggio era abbastanza forte e stabile e che quindi non era necessario fare dei cambiamenti. Miki non sapeva più cosa fare per convincere suo padre e ogni giorno si chiudeva nella sua stanza a piangere pensando anche a cosa sarebbe potuto accadere se gli avesse raccontato del suo amore che aveva per Kei, il secondogenito del Re Hiroshima.

 

Kei dal canto suo, non faceva altro che cercare di parlare con il padre, ma esso era troppo impegnato nei preparativi per il matrimonio del suo primogenito Yuri, per ascoltare quello che Kei aveva da dirgli. Anche Yuri aveva provato più volte a parlare con il padre, ma anche lui fallì molte volte.

Passarono i giorni e finalmente il giorno tanto atteso da tutti (o almeno da alcuni) era arrivato. Il matrimonio sarebbe avvenuto alle 5 del pomeriggio ( ho esagerato mettendo quest’orario? Ma sapete ho voluto farlo di pomeriggio perché non volevo che i poveretti prendessero sole XD) e tutti erano ansiosi di assistere all’unione tra i due regni. Nel frattempo Kei, il professor Kappa e Max cercavano di rintracciare Yuri per parlargli prima della cerimonia iniziale che ci sarebbe stata prima del matrimonio. Kei arrivò davanti alla stanza di Yuri e non si degnò nemmeno di bussare alla porta, entrando così all’improvviso senza che Yuri gli desse l’autorizzazione.

“Che maniere! Si vede che oggi sei “di buono umore!” disse Yuri senza però distogliere lo sguardo dalla specchio mentre si sistemava l’abito.

“Guardami!” gridò Kei sbattendo violentemente la porta alle sue spalle.

“Ti sento benissimo! Non c’è bisogno che urli! E poi non vedi che ci sono delle persone?!” disse riferendosi ai servi che lo stavano aiutando a sistemarsi bene, per ordine del Re. “Ho da fare, sparisci! Non sei l’unico ad essere nervoso oggi!”

“No invece! Manda via questi servi, ti devo parlare!” insistette Kei.

“So benissimo di cosa vuoi parlarmi e non c’è niente da dire al riguardo! Ne abbiamo già parlato in questi ultimi giorni e sai bene quando ci abbiamo provato a parlargli! Ma come ben sai, non è servito a niente visto a quanto siamo arrivati! Quindi, ti prego di dimenticarti quella faccenda e di metterti il cuore in pace, perché come avrai sicuramente capito non c’è niente da fare!” disse Yuri guardando finalmente Kei negli occhi.

“E invece non l’ho capito affatto! Io non mi arrendo fino a quanto una cosa non l’ho ottenuta, chiaro?! E adesso manda via questi tuoi tira piedi e parliamone con calma! O preferisci che li mandi via io?” disse Kei ringhiando.

“Farò come vuoi, se ci tieni così tanto!” E Yuri fece cenno ai servitori che potevano andare e loro obbedirono senza fare storie, lasciando completamente soli, Max, il professor Kappa, Kei e Yuri.

“Parla, ti ascolto.” Disse Yuri una volta che i servi se ne furono andati.

“ Ascolta so che in questi ultimi giorni ti ho chiesto molto e che ho rischiato anche di metterti nei guai per via di questa faccenda, ma dobbiamo dirglielo adesso o dovremmo tacere per sempre davanti al fatto compiuto! Tu non vuoi avere al tuo fianco una moglie che non ti piace, no?” disse Kei cercando di convincere Yuri in quest’ultima e disperata impresa di capovolgere la situazione.

“E sentiamo che cosa dovrei fare, eh?! Mettermi in ginocchio davanti a nostro padre e supplicandolo di ascoltarmi davanti a tutti e dicendogli che non voglio sposare la principessa Miki solamente perché la vuoi tu? Tu sei completamente pazzo! Mi sono stancato di stare dietro a tutta questa faccenda! Da ora in poi non contate più su di me! Tanto sono sicuro che in un modo o nell’altro tu e i tuoi amichetti lì dietro ve la caverete alla grande!” disse Yuri ritornando a guardarsi allo specchio mentre si sistemava un’ultima volta l’abito.

“E piantala di fare il melodrammatico, Yuri! E comunque non puoi tirarti indietro proprio adesso che siamo alla fine! Me lo hai promesso Yuri! O devo pensare che non mantieni fede alla parola data?” disse Kei cercando di convincere Yuri.

“No, non è questo e lo sai benissimo! Ma come ti ho già detto oramai è troppo tardi per capovolgere la situazione lo vuoi capire si o no?!” ringhiò Yuri.

“Volendo però Yuri, Kei ha ragione. Rifletti, se volete potete ancora farcela. Vostro padre è sotto a parlare con dei servi e questo è il momento giusto per parlargli!” disse il professor Kappa, intromettendosi nella discussione tra i due fratelli.

“ Ma allora non volete proprio capire voi, è?! Non è che non volessi andare a parlare con mio padre perché se era solo per questo non sapete quante volte ci sarei andato fino a farlo stancare! Ma il fatto è che nemmeno ci da retta, ma ovviamente io non lo biasimo perché ha tante cose a cui pensare in questo momento!” disse Yuri incominciando ad alzare la voce.

“Ora però non metterti ad urlare stiamo solo discutendo!” disse Kei intervenendo nella discussione.

“Scusate? Ma perchè invece non lo mettete davanti ad un fatto compiuto?” chiese timidamente Max, che finora non aveva aperto bocca per paura di essere rimproverato anche lui.

“Eh?” Tutti si erano girati a guardare Max straniti senza capire a cosa si stesse riferendo.

“Cosa vuoi dire?” chiese Kei.

“Che se voi lo annunciasse davanti a tutto il popolo mentre si dà inizio alla cerimonia, vostro padre non dovrà fare altro che accettarlo e di non ribattere per paura di non fare una brutta figura davanti a tutti non trovate?!” esclamò tutto sorridente Max, credendo di aver trovato una soluzione al problema.

“Non credo che funzionerà, Max.” disse il professor Kappa sospirando.

“E perché no?” chiese ingenuamente Max.

“Perché tu pivello, non conosci ancora molto bene nostro padre! Lui a costo di fare la figura dell’idiota si ribellerà e allora si che saranno guai seri sia per me e sia per Kei! Hai capito adesso?” disse Yuri incrociando le braccia contrariato.

“Oh, bè allora lasciamo perdere.” disse Max abbassando lo sguardo, triste per non aver potuto aiutare il suo amico Kei nella sua impresa.

“ Peccato però, vero? Era una buona idea!” disse il professor Kappa.

“Bè comunque qualcosa la dovremmo pur fare, no? Yuri, te lo chiedo per favore…. Aiutami!” chiese Kei con tono di supplica.

“E va bene, mi fai pena! Ti sei ridotto anche a supplicarmi!” cedette Yuri alla fine.

“Grazie, Yuri!” sul volto di Kei ritornò finalmente un sorriso che da tanto tempo aveva nascosto nel suo velo di tristezza.

“Ok, ma come facciamo?” chiese Max.

“Ragazzi, vi consiglio di andare a parlare con vostro padre adesso che è da solo o almeno credo.” Intervenne il professore.

“Andiamo?” chiese Kei al fratello.

“Non mi sembra di avere molta scelta a questo punto! O la và o la spacca!” disse Yuri sorridendo e avviandosi verso la porta.

“Ok, allora noi andiamo ragazzi. Voi che fate, venite?” chiese Kei ai suoi amici prima di andarsene.

“No, noi non veniamo, ma attenderemo il vostro ritorno per sapere come andrà a finire.” Sorrise Kappa.

“Buona fortuna!” disse infine Max.

“Grazie.”

E così dicendo Kei e Yuri uscirono dalla stanza di quest’ultimo e si avviarono verso la sala in cui vi era il Re Hiroshima, intendo a parlare e ad organizzare ancora alcune cose per il matrimonio. Quando Kei e Yuri entrarono nella sala dove vi erano stati applicati tutti i preparativi necessari per celebrare le nozze, videro una sacco di gente radunarsi in quella sala. Straniti i due fratelli guardarono l’orologio e con loro grande stupore si accorsero che si era fatto molto tardi e che erano quasi le cinque e mancava poco alla cerimonia di apertura.

“Oh, no! Dobbiamo sbrigarci Yuri o sarà troppo tardi!” disse Kei con agitazione.

“ Calma! Non farti prendere dal panico, altrimenti non ci concluderai  un bel niente! Comunque guarda chi c’è lì!” disse Yuri indicando una carrozza dove da lì stava scendendo il Re Nagasaki.

“Fantastico! Ci mancava solo questa!” disse Kei alzando gli occhi al cielo disperato.

“ E adesso cosa hai intenzione di fare, genio?” chiese Yuri con tono leggermente irritato.

“ Non ne ho la più pallida idea! E poi scusa devo essere sempre io ad escogitare qualcosa? Perché per una volta non ti fai venire tu una bella idea e la metti in pratica?!” disse Kei con tono nervoso guardando il Re Nagasaki mentre stringeva la mano al Re Hiroshima.

“ Ma tu guarda che roba! Hai una bella faccia tosta a dirmi questo, come se il problema fosse il mio!” disse Yuri.

“Senti, se dobbiamo stare qui a discutere su questo argomento, ti prego facciamola finita! Perché così non stiamo affatto collaborando e perdiamo solamente tempo, quindi vedi di aiutarmi!” disse Kei sempre più irritato.

“ D’accordo, ma il fatto è che come te non so affatto cosa fare in questa situazione, se non prendere nostro padre a calci nel sedere per tutte quelle volte che ho cercato di parlargli e lui non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo!”

“Anche io vorrei farlo, ma non possiamo! Adesso per cortesia facciamo qualcosa invece di stare qui senza muovere un dito?!” disse Infine Kei chiudendo lì, la discussione.

“Ok,  allora forza! Andiamo da nostro padre e diciamogli che dobbiamo dirgli una cosa importantissima e che è una questione di vita o di morte!” disse Yuri incominciando ad avviarsi verso la sala.

“Ben detto! E questa volta sarà costretto ad ascoltarci e se non lo farà…. Bè…. Mi farò sentire una volta per tutte!” disse Kei, seguendo anche lui Yuri verso la sala.

Appena entrarono però, non ebbero nemmeno il tempo di aprire bocca che appena si avvicinarono al padre, tutti applaudirono e si inchinarono di fronte ai rispettivi principi e il Re Hiroshima incominciò il suo discorso:

“Cari amici, a voi che siete venuti qui oggi per assistere al matrimonio e all’unione del mio primogenito Yuri e la principessa Miki del villaggio del sud, il quale con questa unione, segnano l’alleanza dei nostri due villaggi! Nella speranza che tutti i nostri dissapori e i nostri battibecchi e le nostre guerre, che ci sono stati in questi anni tra di noi, si dissolvano e che tutti aderiscano a questa iniziativa. Grazie a tutti quelli che sono presenti qui oggi in questa sala, ma adesso do il benvenuto al Re Nagasaki e hai suoi sudditi che sono giunti fin qui per un unico scopo, cioè la pace tra i nostri due regni con questo matrimonio!”

Kei e Yuri per tutta la durata del discorso non avevano fatto altro che lanciarsi delle occhiate per cercare di capire cosa dovessero fare in quella situazione, ma nessuno dei due aveva trovato una risposta. Quando incominciò a parlare anche il Re Nagasaki, il Re Hiroshima si sedette sulla sua poltrona e nella sua sinistra fece sedere Yuri e Kei, il quale ne approfittarono per poter parlare con lui.

“Padre! Devo dirle una cosa importantissima! La prego mi ascolti!” cercò di dire Kei, ma fu interrotto bruscamente dal padre il quale gli lanciò un’occhiata di ghiaccio facendogli cenno di non parlare e di stare in silenzio. Ma ovviamente Kei non si scompose di una virgola al gesto del padre e cercò nuovamente di parlare lui, ma Yuri gli fece cenno di stare zitto e di lasciar parlare lui.

“Padre mi ascolti, è una cosa importante la prego.” Bisbigliò Yuri guardando però sempre davanti a se.

“ Yuri, sono molto deluso da te! Credevo che fossi un tipo abbastanza puntuale e preciso che cosa ti è successo?! Per colpa del tuo ritardo ho dovuto cambiare un paio di cose e questo non mi è piaciuto!” disse Hiroshima anche lui sottovoce, senza distogliere lo sguardo dal Re Nagasaki che intanto continuava a parlare e a fare il suo discorso.

“Lo so padre, ma vedete c’è un motivo ben preciso!” disse Yuri ormai spazientito.

“Allora, sentiamolo!” disse finalmente Hiroshima pronto ad ascoltare quello che Yuri aveva da dirgli.

“Grazie. Ecco vede…. in questi giorni, anzi no in queste settimane, sono successe molti fatti che dovremmo raccontargli ad uno ad uno, ma non ne abbiamo il tempo. Ma in seguito a tutte queste cose che sono successe ecco…. È successo che…. Che ho riflettuto molto e ho deciso che Kei è il più adatto a prendere il mio posto!” disse Yuri con un po’ di difficoltà, non sapendo cosa dire.

“Che cosa vai blaterando Yuri?! ti si è annacquato il cervello, per caso?!” disse Hiroshima non capendo quello che Yuri voleva dire.

“No padre, il fatto è che… che io credo che una persona debba sposarsi con quelle che ritiene giusta per lui e non solo perché lo dice una stupida legge! E poi Kei è il più adatto perché sarebbe molto più bravo di me a governare questo regno e poi è giusto e onesto e non credo che io possa fare tanto quanto possa fare lui!” disse Yuri con tono deciso, vedendo Kei annuire.

“Kei ti ha messo delle strane idee in testa! Lui è ancora troppo giovane e inesperto per governare un villaggio e tu sai gestire molto meglio tutte le cose che riguardano il villaggio e non vedo perché dovrei cambiare idea!” disse Hiroshima con tono fermo e autoritario.

“Si ma padre….” Kei cercò di parlare ma non ebbe il tempo di farlo perché appena il Re Nagasaki finì il suo discorso, il Re Hiroshima si alzò e annunciò il grande evento:

“Popolo del villaggio del nord, popolo del villaggio del sud, possiamo dare inizio al matrimonio tra il principe Yuri e la principessa Miki, che il matrimonio e l’unione tra questi due giovani si compi!”  Detto questo, prese la mano di Yuri e quella della principessa Miki -che era entrata solo in quel preciso momento-  e lì unì. E diede cenno di iniziare la cerimonia del matrimonio!

Quelle parole per Kei, furono come delle lame appuntite che gli si conficcarono nel petto, facendogli un male atroce, ma soprattutto nel suo fragile cuore.  Ormai aveva perso del tutto le speranze di poter vincere e di poter amare Miki. Ormai era troppo tardi....

    CONTINUA….

Ciao a tutti! Ci si rivede! Finalmente sono riuscita a completare questo capitolo, perdonatemi se non ho potuto aggiornare prima, ma ho avuto molto da fare e poi non trovavo una continuazione, ma come vedete alla fine c’è l’ho fatta! Scusate se adesso non vi ringrazio individualmente come al solito, ma è molto tardi e tra poco devo andare, quindi vi lascio con quest’altro capitolo!

Ps: Ho notato che le rece stanno diminuendo non vorrei che il continuo di questa storia non vi piaccia più e che non vi stia entusiasmando. Ç_ç 

Bè comunque grazie a chi ha rece lo scorso capitolo e chi ha rece anche le mie prime due drabble che ho scritto sulle coppie di Naruto, anche se immagino che non piaccia a molti di voi… ç_ç ! Bè comunque, adesso devo andare ci sentiamo nel prossimo capitolo, mi raccomando fatemi sapere che ne pensate, ok? Ciao! Baci! ^^

E non fate caso agli errori è stato scritto con la fretta! Ciao! Ciao! ^^

  
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