“ Troppo tardi…?”
Erano passati due
giorni da quando Rei era andato a fare visita alla principessa Miki, e da quel
giorno Miki cercava in tutti i modi di convincere il padre a rafforzare le
difese del villaggio e di prepararsi a qualsiasi attacco che sarebbe potuto
avvenire. Ma il Re Nagasaki testardo com’era, era convinto che la sua difesa
nel villaggio era abbastanza forte e stabile e che quindi non era necessario
fare dei cambiamenti. Miki non sapeva più cosa fare per convincere suo padre e
ogni giorno si chiudeva nella sua stanza a piangere pensando anche a cosa
sarebbe potuto accadere se gli avesse raccontato del suo amore che aveva per
Kei, il secondogenito del Re Hiroshima.
Kei dal canto suo,
non faceva altro che cercare di parlare con il padre, ma esso era troppo
impegnato nei preparativi per il matrimonio del suo primogenito Yuri, per
ascoltare quello che Kei aveva da dirgli. Anche Yuri aveva provato più volte a
parlare con il padre, ma anche lui fallì molte volte.
Passarono i giorni
e finalmente il giorno tanto atteso da tutti (o almeno da alcuni) era arrivato.
Il matrimonio sarebbe avvenuto alle 5 del pomeriggio ( ho esagerato mettendo quest’orario? Ma sapete ho voluto farlo di
pomeriggio perché non volevo che i poveretti prendessero sole XD) e tutti erano ansiosi di assistere
all’unione tra i due regni. Nel frattempo Kei, il professor Kappa e Max
cercavano di rintracciare Yuri per parlargli prima della cerimonia iniziale che
ci sarebbe stata prima del matrimonio. Kei arrivò davanti alla stanza di Yuri e
non si degnò nemmeno di bussare alla porta, entrando così all’improvviso senza
che Yuri gli desse l’autorizzazione.
“Che maniere! Si
vede che oggi sei “di buono umore!” disse Yuri senza però distogliere lo
sguardo dalla specchio mentre si sistemava l’abito.
“Guardami!” gridò
Kei sbattendo violentemente la porta alle sue spalle.
“Ti sento
benissimo! Non c’è bisogno che urli! E poi non vedi che ci sono delle
persone?!” disse riferendosi ai servi che lo stavano aiutando a sistemarsi
bene, per ordine del Re. “Ho da fare, sparisci! Non sei l’unico ad essere
nervoso oggi!”
“No invece! Manda
via questi servi, ti devo parlare!” insistette Kei.
“So benissimo di
cosa vuoi parlarmi e non c’è niente da dire al riguardo! Ne abbiamo già parlato
in questi ultimi giorni e sai bene quando ci abbiamo provato a parlargli! Ma
come ben sai, non è servito a niente visto a quanto siamo arrivati! Quindi, ti
prego di dimenticarti quella faccenda e di metterti il cuore in pace, perché
come avrai sicuramente capito non c’è niente da fare!” disse Yuri guardando
finalmente Kei negli occhi.
“E invece non l’ho
capito affatto! Io non mi arrendo fino a quanto una cosa non l’ho ottenuta,
chiaro?! E adesso manda via questi tuoi tira piedi e parliamone con calma! O
preferisci che li mandi via io?” disse Kei ringhiando.
“Farò come vuoi, se
ci tieni così tanto!” E Yuri fece cenno ai servitori che potevano andare e loro
obbedirono senza fare storie, lasciando completamente soli, Max, il professor
Kappa, Kei e Yuri.
“Parla, ti ascolto.”
Disse Yuri una volta che i servi se ne furono andati.
“ Ascolta so che in
questi ultimi giorni ti ho chiesto molto e che ho rischiato anche di metterti
nei guai per via di questa faccenda, ma dobbiamo dirglielo adesso o dovremmo
tacere per sempre davanti al fatto compiuto! Tu non vuoi avere al tuo fianco
una moglie che non ti piace, no?” disse Kei cercando di convincere Yuri in
quest’ultima e disperata impresa di capovolgere la situazione.
“E sentiamo che
cosa dovrei fare, eh?! Mettermi in ginocchio davanti a nostro padre e
supplicandolo di ascoltarmi davanti a tutti e dicendogli che non voglio sposare
la principessa Miki solamente perché la vuoi tu? Tu sei completamente pazzo! Mi
sono stancato di stare dietro a tutta questa faccenda! Da ora in poi non
contate più su di me! Tanto sono sicuro che in un modo o nell’altro tu e i tuoi
amichetti lì dietro ve la caverete alla grande!” disse Yuri ritornando a
guardarsi allo specchio mentre si sistemava un’ultima volta l’abito.
“E piantala di fare
il melodrammatico, Yuri! E comunque non puoi tirarti indietro proprio adesso
che siamo alla fine! Me lo hai promesso Yuri! O devo pensare che non mantieni
fede alla parola data?” disse Kei cercando di convincere Yuri.
“No, non è questo e
lo sai benissimo! Ma come ti ho già detto oramai è troppo tardi per capovolgere
la situazione lo vuoi capire si o no?!” ringhiò Yuri.
“Volendo però Yuri,
Kei ha ragione. Rifletti, se volete potete ancora farcela. Vostro padre è sotto
a parlare con dei servi e questo è il momento giusto per parlargli!” disse il
professor Kappa, intromettendosi nella discussione tra i due fratelli.
“ Ma allora non
volete proprio capire voi, è?! Non è che non volessi andare a parlare con mio
padre perché se era solo per questo non sapete quante volte ci sarei andato
fino a farlo stancare! Ma il fatto è che nemmeno ci da retta, ma ovviamente io
non lo biasimo perché ha tante cose a cui pensare in questo momento!” disse
Yuri incominciando ad alzare la voce.
“Ora però non
metterti ad urlare stiamo solo discutendo!” disse Kei intervenendo nella
discussione.
“Scusate? Ma perchè
invece non lo mettete davanti ad un fatto compiuto?” chiese timidamente Max,
che finora non aveva aperto bocca per paura di essere rimproverato anche lui.
“Eh?” Tutti si
erano girati a guardare Max straniti senza capire a cosa si stesse riferendo.
“Cosa vuoi dire?”
chiese Kei.
“Che se voi lo
annunciasse davanti a tutto il popolo mentre si dà inizio alla cerimonia,
vostro padre non dovrà fare altro che accettarlo e di non ribattere per paura
di non fare una brutta figura davanti a tutti non trovate?!” esclamò tutto
sorridente Max, credendo di aver trovato una soluzione al problema.
“Non credo che
funzionerà, Max.” disse il professor Kappa sospirando.
“E perché no?”
chiese ingenuamente Max.
“Perché tu pivello,
non conosci ancora molto bene nostro padre! Lui a costo di fare la figura dell’idiota
si ribellerà e allora si che saranno guai seri sia per me e sia per Kei! Hai
capito adesso?” disse Yuri incrociando le braccia contrariato.
“Oh, bè allora
lasciamo perdere.” disse Max abbassando lo sguardo, triste per non aver potuto
aiutare il suo amico Kei nella sua impresa.
“ Peccato però,
vero? Era una buona idea!” disse il professor Kappa.
“Bè comunque
qualcosa la dovremmo pur fare, no? Yuri, te lo chiedo per favore…. Aiutami!”
chiese Kei con tono di supplica.
“E va bene, mi fai
pena! Ti sei ridotto anche a supplicarmi!” cedette Yuri alla fine.
“Grazie, Yuri!” sul
volto di Kei ritornò finalmente un sorriso che da tanto tempo aveva nascosto
nel suo velo di tristezza.
“Ok, ma come
facciamo?” chiese Max.
“Ragazzi, vi consiglio
di andare a parlare con vostro padre adesso che è da solo o almeno credo.” Intervenne
il professore.
“Andiamo?” chiese
Kei al fratello.
“Non mi sembra di
avere molta scelta a questo punto! O la và o la spacca!” disse Yuri sorridendo
e avviandosi verso la porta.
“Ok, allora noi
andiamo ragazzi. Voi che fate, venite?” chiese Kei ai suoi amici prima di andarsene.
“No, noi non
veniamo, ma attenderemo il vostro ritorno per sapere come andrà a finire.” Sorrise
Kappa.
“Buona fortuna!”
disse infine Max.
“Grazie.”
E così dicendo Kei
e Yuri uscirono dalla stanza di quest’ultimo e si avviarono verso la sala in
cui vi era il Re Hiroshima, intendo a parlare e ad organizzare ancora alcune
cose per il matrimonio. Quando Kei e Yuri entrarono nella sala dove vi erano
stati applicati tutti i preparativi necessari per celebrare le nozze, videro
una sacco di gente radunarsi in quella sala. Straniti i due fratelli guardarono
l’orologio e con loro grande stupore si accorsero che si era fatto molto tardi
e che erano quasi le cinque e mancava poco alla cerimonia di apertura.
“Oh, no! Dobbiamo
sbrigarci Yuri o sarà troppo tardi!” disse Kei con agitazione.
“ Calma! Non farti
prendere dal panico, altrimenti non ci concluderai un bel niente! Comunque guarda chi c’è lì!”
disse Yuri indicando una carrozza dove da lì stava scendendo il Re Nagasaki.
“Fantastico! Ci
mancava solo questa!” disse Kei alzando gli occhi al cielo disperato.
“ E adesso cosa hai
intenzione di fare, genio?” chiese Yuri con tono leggermente irritato.
“ Non ne ho la più
pallida idea! E poi scusa devo essere sempre io ad escogitare qualcosa? Perché per
una volta non ti fai venire tu una bella idea e la metti in pratica?!” disse
Kei con tono nervoso guardando il Re Nagasaki mentre stringeva la mano al Re
Hiroshima.
“ Ma tu guarda che
roba! Hai una bella faccia tosta a dirmi questo, come se il problema fosse il
mio!” disse Yuri.
“Senti, se dobbiamo
stare qui a discutere su questo argomento, ti prego facciamola finita! Perché così
non stiamo affatto collaborando e perdiamo solamente tempo, quindi vedi di
aiutarmi!” disse Kei sempre più irritato.
“ D’accordo, ma il
fatto è che come te non so affatto cosa fare in questa situazione, se non prendere
nostro padre a calci nel sedere per tutte quelle volte che ho cercato di parlargli
e lui non mi ha degnato nemmeno di uno sguardo!”
“Anche io vorrei
farlo, ma non possiamo! Adesso per cortesia facciamo qualcosa invece di stare
qui senza muovere un dito?!” disse Infine Kei chiudendo lì, la discussione.
“Ok, allora forza! Andiamo da nostro padre e
diciamogli che dobbiamo dirgli una cosa importantissima e che è una questione
di vita o di morte!” disse Yuri incominciando ad avviarsi verso la sala.
“Ben detto! E
questa volta sarà costretto ad ascoltarci e se non lo farà…. Bè…. Mi farò
sentire una volta per tutte!” disse Kei, seguendo anche lui Yuri verso la sala.
Appena entrarono
però, non ebbero nemmeno il tempo di aprire bocca che appena si avvicinarono al
padre, tutti applaudirono e si inchinarono di fronte ai rispettivi principi e
il Re Hiroshima incominciò il suo discorso:
“Cari amici, a voi
che siete venuti qui oggi per assistere al matrimonio e all’unione del mio
primogenito Yuri e la principessa Miki del villaggio del sud, il quale con
questa unione, segnano l’alleanza dei nostri due villaggi! Nella speranza che
tutti i nostri dissapori e i nostri battibecchi e le nostre guerre, che ci sono
stati in questi anni tra di noi, si dissolvano e che tutti aderiscano a questa
iniziativa. Grazie a tutti quelli che sono presenti qui oggi in questa sala, ma
adesso do il benvenuto al Re Nagasaki e hai suoi sudditi che sono giunti fin
qui per un unico scopo, cioè la pace tra i nostri due regni con questo
matrimonio!”
Kei e Yuri per
tutta la durata del discorso non avevano fatto altro che lanciarsi delle
occhiate per cercare di capire cosa dovessero fare in quella situazione, ma
nessuno dei due aveva trovato una risposta. Quando incominciò a parlare anche
il Re Nagasaki, il Re Hiroshima si sedette sulla sua poltrona e nella sua
sinistra fece sedere Yuri e Kei, il quale ne approfittarono per poter parlare
con lui.
“Padre! Devo dirle
una cosa importantissima! La prego mi ascolti!” cercò di dire Kei, ma fu interrotto
bruscamente dal padre il quale gli lanciò un’occhiata di ghiaccio facendogli
cenno di non parlare e di stare in silenzio. Ma ovviamente Kei non si scompose
di una virgola al gesto del padre e cercò nuovamente di parlare lui, ma Yuri
gli fece cenno di stare zitto e di lasciar parlare lui.
“Padre mi ascolti,
è una cosa importante la prego.” Bisbigliò Yuri guardando però sempre davanti a
se.
“ Yuri, sono molto
deluso da te! Credevo che fossi un tipo abbastanza puntuale e preciso che cosa
ti è successo?! Per colpa del tuo ritardo ho dovuto cambiare un paio di cose e
questo non mi è piaciuto!” disse Hiroshima anche lui sottovoce, senza
distogliere lo sguardo dal Re Nagasaki che intanto continuava a parlare e a
fare il suo discorso.
“Lo so padre, ma
vedete c’è un motivo ben preciso!” disse Yuri ormai spazientito.
“Allora,
sentiamolo!” disse finalmente Hiroshima pronto ad ascoltare quello che Yuri
aveva da dirgli.
“Grazie. Ecco vede….
in questi giorni, anzi no in queste settimane, sono successe molti fatti che
dovremmo raccontargli ad uno ad uno, ma non ne abbiamo il tempo. Ma in seguito
a tutte queste cose che sono successe ecco…. È successo che…. Che ho riflettuto
molto e ho deciso che Kei è il più adatto a prendere il mio posto!” disse Yuri
con un po’ di difficoltà, non sapendo cosa dire.
“Che cosa vai
blaterando Yuri?! ti si è annacquato il cervello, per caso?!” disse Hiroshima
non capendo quello che Yuri voleva dire.
“No padre, il fatto
è che… che io credo che una persona debba sposarsi con quelle che ritiene
giusta per lui e non solo perché lo dice una stupida legge! E poi Kei è il più
adatto perché sarebbe molto più bravo di me a governare questo regno e poi è
giusto e onesto e non credo che io possa fare tanto quanto possa fare lui!”
disse Yuri con tono deciso, vedendo Kei annuire.
“Kei ti ha messo delle
strane idee in testa! Lui è ancora troppo giovane e inesperto per governare un
villaggio e tu sai gestire molto meglio tutte le cose che riguardano il
villaggio e non vedo perché dovrei cambiare idea!” disse Hiroshima con tono
fermo e autoritario.
“Si ma padre….” Kei
cercò di parlare ma non ebbe il tempo di farlo perché appena il Re Nagasaki
finì il suo discorso, il Re Hiroshima si alzò e annunciò il grande evento:
“Popolo del
villaggio del nord, popolo del villaggio del sud, possiamo dare inizio al
matrimonio tra il principe Yuri e la principessa Miki, che il matrimonio e l’unione
tra questi due giovani si compi!” Detto
questo, prese la mano di Yuri e quella della principessa Miki -che era entrata
solo in quel preciso momento- e lì unì.
E diede cenno di iniziare la cerimonia del matrimonio!
Quelle parole per
Kei, furono come delle lame appuntite che gli si conficcarono nel petto,
facendogli un male atroce, ma soprattutto nel suo fragile cuore. Ormai aveva perso del tutto le speranze di
poter vincere e di poter amare Miki. Ormai era troppo tardi....
CONTINUA….
Ciao a tutti! Ci si rivede! Finalmente sono riuscita a completare questo
capitolo, perdonatemi se non ho potuto aggiornare prima, ma ho avuto molto da
fare e poi non trovavo una continuazione, ma come vedete alla fine c’è l’ho
fatta! Scusate se adesso non vi ringrazio individualmente come al solito, ma è
molto tardi e tra poco devo andare, quindi vi lascio con quest’altro capitolo!
Ps: Ho notato che le rece stanno diminuendo non vorrei che il continuo di
questa storia non vi piaccia più e che non vi stia entusiasmando. Ç_ç
Bè comunque grazie a chi ha rece lo scorso capitolo e chi ha rece anche le
mie prime due drabble che ho scritto sulle coppie di Naruto, anche se immagino
che non piaccia a molti di voi… ç_ç ! Bè comunque, adesso devo andare ci
sentiamo nel prossimo capitolo, mi raccomando fatemi sapere che ne pensate, ok?
Ciao! Baci! ^^
E non fate caso agli errori è stato scritto con la fretta! Ciao! Ciao! ^^