Fanfic su attori > Jamie Campbell Bower
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Autore: RemusTonks98    06/12/2014    5 recensioni
Sam Grey è una ragazza sfortunata, che vive da sola in un appartamento di Londra. Ci racconta di lei e della sua vita, ma soprattutto di come questa sia cambiata nel giro di pochi giorni.
Una storia particolare, che evidenzia il carattere dei personaggi scelti come protagonisti.
Non è facile iniziare una relazione con uno sconosciuto, soprattutto se questo è un famoso ragazzo tutto tatuato e pieno di piercing con una passione per il rock, ma qualcuno che ci riesce magari in questo mondo c'è.
Via auguro una buona lettura :)
RemusTonks98
Genere: Comico, Dark, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“JAMIE IN PERSONA”


Siamo entrambi piegati in due dalle risate sul terrazzo di Jamie.
In realtà non so nemmeno perché stiamo ridendo così tanto.
Cioè, a parte il fatto che ho pestato il piede a Jamie proprio nel momento più, ecco, passionale del bacio…
Devo avergli fatto male ma lui si è limitato a scoppiare in una fragorosa risata.
 << Bene. Allora, Sam, hai fame? >>  mi domanda il biondo, che si è appena ripreso.
 << Mi mangerei anche il tuo maxischermo. >> affermo facendo cenno di sì con la testa. Lui scoppia di nuovo  a ridere.
 << Lo fa ogni persona che entra nel mio salotto. >>
Lo guardo con aria interrogativa. A volte non capisco certe sue affermazioni. Sono così… strane.
 << Lo mangiano con gli occhi. Con gli occhi, Sam. >> cerca di spiegarmi Jamie, ma continuo a non capire.
 << Lascia stare. No sono quel tipo di persona che capisce le battute al volo. >> dico, sbrigativa.
Ci dirigiamo verso la cucina passando dalle porte a vetri della sala.
Sono aperte, anche se non mi ricordo che Jamie le abbia sbloccate dall’interno. Ciò significa che non e ha mai chiuse…
Inizio a domandarmi se non faccia così con tutte.
Mi chiedo se non abbia una tecnica.
Per quanto mi riguarda potrebbe essere un tipo da… “Mi faccio vedere e così scopre che sono un figo, la porto a casa, gliela mostro, la bacio e poi…”
Non voglio nemmeno pensarci.
 << Bene vediamo che cosa hai qui… >> gli dico, aprendo il frigo.
OK, non ha nulla. A parte una bottiglia di spumante e una mezza dozzina di birre.
Ah, c’è anche una scatola di Mc Donald’s con un hamburger mezzo ammuffito dentro.
A dire la verità, non sono nemmeno tanto stupita.
 << Forse è meglio se faccio uno squillo al giapponese di sotto, ti va? >> mi domanda  con un grande sorriso da bambino innocente.
<< Un Onigiri sake  e un Tofu. Mangio solo quelli, al giapponese. >> gli dico, chiudendo il frigorifero, un po’ disgustata.
Lui intanto prende il telefono e ordina la cena. Io afferro due birre e le stappo.
Dopo aver visto il suo frigo inizio a capire meglio che soggetto sia Jamie, per cui non tiro nemmeno fuori i bicchieri. So che sarebbe inutile.
In pochi minuti il corriere sta già suonando il campanello e ci mettiamo a mangiare.
Non so come faccia Jamie a mandare giù Tamagoyaki e Tendon praticamente contemporaneamente, ma penso che sia meglio non fare domande.
Con la velocità con cui la cena è arrivata, noi la facciamo fuori, per andare a spaparanzarci sul comodo divano candido a guardare un po’ di televisione.
Jamie si è cambiato, o meglio svestito, e ora indossa solo dei larghi pantaloncini da ginnastica corti e neri.
È seduto a gambe larghe col telecomando in mano,cercando qualcosa di decente da guardare insieme.
A me, in realtà, non interessa nulla della televisione.
Sono seduta a gambe incrociate e con la testa appoggiata alla spalla di Bower, ma sto pensando ad altro.
Che diavolo ci faccio qui? Perché mi ha baciata sulla scala mobile stamattina? Stai al gioco? Cosa significa, per lui, portarmi a casa sua? Gli piaccio? Gli servo per qualcosa? Devo alzarmi e andare a casa?
Sono tute domande che mi tormentano in questo momento. Ma la cosa che mi scoccia di più è che non ho delle risposte per nessuna di queste.
Solo l’ultima domanda pare un po’ più chiara.
So che domani è finalmente domenica e che posso andare avanti a dormire fino alle tre del pomeriggio, ma comunque non riesco a decidermi ad alzarmi e ad andarmene.
È stato carino oggi, dolce, ci siamo divertiti. Ma chi lo dice che non è stato nulla di più?
Chi mi assicura che non è stato solo divertimento?
Sono sempre stata la più sfortunata di tutti, la seconda scelta di tutti.
Perché ora dovrei piacere ad un attore giovane, bello e pure simpatico, a cui probabilmente vanno dietro milioni di ragazze di tutte le nazionalità?
Alla fine mi decido.
Mi alzo e mi dirigo verso la porta, prendendo la giacca dall’appendiabiti.
Jamie scatta in piedi, lasciando cadere violentemente il telecomando, che atterra fortunatamente sul divano.
 << Sam? Che stai facendo? >> mi domanda. Nella sua voce posso percepire una punta di paura. Ha esitato quando ha pronunciato il mio nome.
Ha intenzione di fermarmi?
Poi si ricompone e va ad aprirmi la porta.
Sto per mettere piede fuori di casa quando mi afferra dolcemente la mano e parla di nuovo.
 << Sam, nessuno ti costringe. Mi chiedevo, ecco, mi avrebbe fatto piacere… volevo sapere se ti andava di dormire qui stanotte. Sai, ho anche la camera degli ospiti, il divano… >> la sua voce è strana, più bassa del solito, quasi un sussurro…
 << Jamie, non ho nulla… il pigiama, lo spazzolino… >> inizio. Ma la verità è che sto cercando delle scuse per rifiutare.
Poi, però, vedo i suoi occhi. Così belli, così azzurri, così… tristi. Quegli occhi che fino a qualche minuto prima erano coperti di lacrime di gioia per le risate, e ora sono così malinconici.
Rimango di nuovo fregata. Per l’ennesima volta. Per un’altra volta i suoi occhi mi tradiscono.
Mi ritrovo a baciarlo di nuovo, con più foga della volta precedente.
Poi mi tolgo il cappotto, lo getto per terra e mi sbatto la porta alle spalle.
Jamie si stacca e mi sorride, finalmente di nuovo felice, prima di prendermi in braccio e ricominciare a baciarmi.
In pochi secondi mi ritrovo sul letto matrimoniale, con il biondo sopra di me.
Ora mi bacia ancora di più, mordicchiandomi la lingua e il collo, fino ad arrivare al mio petto.
 << Jamie… >> cerco di parlargli ma lui è troppo preso.
 << Jamie, io non l’ho mai fatto… >> gli sussurro all’orecchio mentre lui cerca la zip dei miei jeans.
Lui si ferma e mi fissa.
 << Lo so. >> mi dice col fiatone. Poi trova la lampo dei pantaloni e me li tira giù, mentre io mi sfilo la maglietta. Mi slaccia il reggiseno e io gli tiro via i pantaloncini, scoprendo che si era già levato i boxer.
Jamie ritorna a baciarmi, incalzandomi, sotto di lui, a seguire il suo ritmo lento. I nostri respiri e i nostri cuori adesso sono all’unisono.
Il dolore della prima volta si unisce al piacere, che lo rende più sopportabile.
Mi ritrovo i suoi capelli umidi sul viso quando cade addormentato accanto a me, con una gamba che circonda la mia vita.
Sento ancora il suo respiro affannato sul mio corpo finchè non mi addormento anche io.
Non mi rendo ancora conto che la prima volta che ho fatto l’amore con qualcuno, questo qualcuno è stato nientemeno che l’attore Jamie Campbell Bower in persona.
 
 
SPAZIO AUTRICE:

Eccomi di nuovo (per la vostra gioia)! :)
Eccovi spiegato il perchè del rating arancione. ;)
Questo nuovo capitolo  mi convince abbastanza, anche se sono rimasta un po' delusa dal fatto che quello precedente lo abbiano recensito solo in due...
Be', eccone un altro e mi auguro che lo gradiate.
RECENSITE in tanti stavolta!

RemusTonks98
  
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