Il pirata girò lentamente il capo, cercando di non darle ascolto.
Uno strano soffio di vento gli sfiorò le gambe, facendogli perdere l’equilibrio per qualche secondo.
Estrasse la spada e si scostò velocemente, tentando inutilmente di proteggersi.
La luce della lanterna illuminava sinistramente la cabina, alimentando la sua sensazione di disagio e il potere di quella presenza su di lui. Si nutriva di lui, lo sapeva. Si nutriva di quelle sensazioni che spesso strisciavano sibilanti nel suo cuore. Che si insinuavano nella sua testa, martellandola.
La voce di quella presenza invisibile continuava imperterrita, rafforzata e divertita dal suo comportamento.
- Jack, Jack, perché fai così? Sai che non potrai mai sconfiggermi, ovunque andrai io ti seguirò!- rise la voce malignamente.
- Non è detto, potrei stupirti! – rispose, cercando di apparire distaccato e sicuro.
All’improvviso la spada gli cadde dalla mano, disarmandolo, e sul muro apparve la sua ombra che sembrava quella di un fanciullo.
Angolo autrice-latitante:
Salve, per la serie la paura ti disarma, ebbene il vecchio nemico di Jack altri che non è che la sua paura, quella che ha sempre avuto e non negatelo perché è una persona estremamente fifona anche se coraggioso, avventuroso lui combatte comunque le sue battaglie. Ho quindi pensato di farlo combattere con lei. Lo so che fa schifo, ma mi serviva per uno allentare la presa e non fossilizzarmi su the sailor song, perché altrimenti non ne uscirei viva, ma la colpa è anche mia sono pigra ma pretendo dover scrivere chissà cosa quando non ne ho la capacità.
Quindi fino al prossimo approdo: ossequi.