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Autore: Sad Angel    04/11/2008    2 recensioni
La mano che si appoggiò sul mio collo era calda. Un secondo. Poi sentii i denti nella carne e la presa della creatura che aumentava, mentre beveva. Mantenendo il contatto, scivolammo a terra. Voglio il tuo amore…tu, invece, vuoi solo il mio sangue… …Vampir…?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Davvero

Davvero…tu davvero sei interessato solo al mio sangue…

 

Vampir…?

 

Mi rigirai nel letto, a lungo, incapace di dormire. Non avrei voluto lasciarmi sconvolgere dalle parole della madre di Fabian, ma non riuscivo a trovare una ragione per cui lei mi dovesse mentire. Una ragione coerente, intendo. Sul fatto che mi odiasse, non c’era alcun dubbio.

Fabian non vuole vederti…

Con queste parole che vorticavano nella testa, cambiai posizione, mettendomi a pancia in su. Sospirai, iniziando a chiedermi se non avessi sbagliato a riporre fiducia in lui.

…L’unica cosa che gli interessa di te, è il tuo sangue…

Deglutii e poi sospirai ancora. Volevi davvero solo il mio sangue?, pensai, iniziando ad interrogarmi, fissando il soffitto bianco, mentre la rabbia mi incendiava il corpo. Un secondo. Davanti ai miei occhi apparve il suo dolce sorriso. Senza quasi accorgermene, mi calmai. L’unica cosa coerente che ero riuscita a formulare in quella lunga notte, fluttuava, nel mio cervello, cercando di imporsi sui mille dubbi.

Se volevi solo il mio sangue, Fabian, perché non te lo sei preso?

 

Toc toc.

Un lieve bussare.

Riscuotendomi dai miei pensieri, sobbalzai nel letto. Sbattendo le palpebre, scattai subito in piedi, correndo alla porta, temendo che mio fratello si fosse sentito poco bene o che avesse ricevuto un’altra brutta notizia. Magari il ritrovamento del corpo di Markus

Rabbrividendo all’idea, spalancai la porta. Il corridoio era deserto.

Ma che…?” esclamai, aggrottando le sopracciglia.

 

Toc toc.

Realizzando che proveniva dalla finestra, richiusi la porta, correndo a scostare le tende.

Un secondo. Il sorriso di Fabian illuminò la stanza ed io, incapace di controllarmi, mi ritrovai a sorridere a mia volta, inconsciamente.

“Mi apri?” domandò lui, a voce alta, per permettermi di udirlo.

Annuendo, spalancai la finestra.

Un attimo. Fabian mi investì in pieno, gettandomi sul pavimento. Lo fissai, gli occhi sgranati, lottando per scacciare dal mio cervello la voce maligna di sua madre che continuava a ripetere “..solo il tuo sangue…”. Deglutii.

Fabian, cercando di tirarsi su, mi sorrise “Scusami…sono un po’ debole…ti ho fatto male?”

Io negai. Lui, tentò tre volte di rimettersi in piedi, invano, accasciandosi di nuovo al suolo.

“Stai bene?” domandai, completamente esterrefatta.

Lui abbozzò un lieve sorriso, poi allungò la mano destra, sfiorandomi i capelli “Ti ho detto che sono solo un po’ debole, niente di cui preoccuparsi, tranquilla…”

Gli gettai un’occhiata poco convinta poi, scivolando via da sotto al suo corpo, mi alzai, per poi inginocchiarmi e, afferrandolo per un braccio, aiutarlo ad alzarsi.

Quando lo toccai, Fabian gemette per il dolore, poi mi sorrise ancora, esclamando “Sono un po’ intorpidito…”

“Certo, certo, intorpidito…” ripetei, trascinandolo sino al letto, dove lui si lasciò cadere senza protestare.

Quando infine fu sdraiato, avendo modo di osservarlo meglio, non potei fare a meno di rabbrividire. I suoi vestiti erano strappati in più punti e non aveva più la manica sinistra del giubbotto. Ma la cosa più preoccupante era il suo braccio nudo, pieno di segni di morsi.

Mi morsi le labbra, cercando di trattenermi dallo scoppiare a piangere.

Fabian alzò un secondo la testa, abbozzando un sorriso dispiaciuto “Sto bene, ti ho detto…Un paio di giorni e sarò come prima…”

Io, ferma in piedi accanto a lui, annuii, incapace di parlare.

Riappoggiò il capo al cuscino, facendo uno strano rumore, come se avesse difficoltà a respirare. Forse aveva delle contusioni interne, oltre che esterne..., pensai, prima di ricacciare di nuovo indietro le lacrime.

Un momento. Senza muoversi, mi chiamò ed io, immediatamente, mi inginocchiai accanto al comodino.

Fabian mi sorrise, allungando la mano destra, sfiorandomi la guancia. “Scusami” mormorò.

Chiusi gli occhi, un istante, poi li riaprii. “Non c’è bisogno che ti scusi…” iniziai.

Lui sospirò, spostando lo sguardo altrove, mentre la sua mano diventava immobile “Invece sì, sono sparito senza dirti nulla e sono tornato in queste condizioni…”

Deglutii, gli occhi che mi bruciavano per le lacrime trattenute, poi sospirai “L’importante è che tu sia tornato.

Fabian si voltò verso di me, gli occhi sgranati, poi sorrise, cercando di spostare la testa.

Allarmata, urlai “Fermo, fermo! Che diavolo pensi di fare? E’ meglio se non ti muovi, se non è strettamente necessario!”

Lui sorrise, tirandosi anche un po’ su, sebbene a fatica. La sua mano scese dolcemente, dalla mia guancia sino al mio collo “Baciarti è più che necessario…” concluse, avvicinandosi a me.

Le sue labbra sfiorarono piano le mie, con dolcezza ed io, come la volta precedente, in un istante dimenticai tutto quello che sapevo. Mi baciò alcuni secondi poi si staccò, lasciandosi ricadere pesantemente sul materasso. “Questa, non sarà la prima notte insieme che speravo…” disse, malizioso, palesando di essere praticamente senza forza.

Anch’io sorrisi, un leggero rossore sulle guance “Se mi prometti che un giorno l’avremo, posso anche aspettare…un po’…”

Fabian rise, prima di concludere “Vieni qui…”

Presi un bel respiro, avvicinandomi al suo volto “Si?” domandai, il sorriso sulle labbra “Posso fare qualcosa per alleviare le sofferenze di questo povero vampiro?”

Lui mi sorrise dolcemente, uno strano luccichio negli occhi.

“Si, in effetti, qualcosa puoi fare…” iniziò, ricominciando a far scorrere la sua mano calda sul mio collo, avanti e indietro, provocandomi un brivido dietro l’altro.

Cioè?” domandai, cercando di trattenere quel poco di lucidità mentale che immancabilmente mi abbandonava ogni qualvolta mi sfiorava.

“Vieni più vicina…” rispose ancora.

Quando il mio volto fu a pochi centimetri dal suo, Fabian si spostò, avvicinando il naso alla mia pelle, respirando il mio profumo. “Quanto adoro il tuo profumo…” disse.

Mentre i suoi occhi divenivano più profondi, ricominciò a baciarmi.

 

Continua…

 

Halloooo!!! Grazie a chiunque legge e, ovviamente, anche a chi commenta!!! Viel, viel Dank!

Per Rikku091: Hallo! Cm va? Effettivamente la mamma di Fabian ha dato un’impressione davvero crudele nel capitolo precedente ma io, ingenuamente, spero che tutto ciò fosse determinato da una ragione plausibile! (Lo so che sembra incoerente, ma io non sono al corrente di ciò che accadrà finché il mio cervello, nei momenti più impensabili, non viene a disturbarmi dicendo: Scrivi così! Forse mi converrebbe un controllino alla neuro! Ahahaha!!!) Comunque, se può consolarti, la vampira ha fatto saltare i nervi anche a me! Mi vendicherò! Ahahah!!! Ovviamente, non posso farlo…Uff…Che brutto essere una scrittrice scema… Ma torniamo alla tua recensione! Ti piace Fabian?!? Ah, caro Fabian… Anche a me piace tanto! Ma rendo bene l’ambiguità che si cela a volte nei suoi gesti? Spero di si! E’ sempre una grande incognita la trasmissione di determinate emozioni… Per quanto riguarda le tue recensioni…Non devi preoccuparti! E soprattutto non chiedermi scusa! Recensisci pure, quando vuoi, se vuoi! A me fa piacere leggere i commenti e le opinioni, ma nessuno è obbligato a lasciarmele ovviamente!!! Non siamo mica in una dittatura, no?^^!

Per quanto riguarda la natura vampiresca di Fabian…Ritengo che non fosse evidente, anzi, diciamo che siccome io amo mettere i dubbi ai miei lettori (scusatemi, sono crudele, ma mi piace l’idea di creare suspance e di spiazzarvi! Se una storia è banale, a mio parere, ha poco senso raccontarla) era una specie di vedo non-vedo, anche se in realtà, riflettendoci bene, era più un non-vedo. Per questo mi ha stupito e fatto davvero piacere la tua intuizione geniale! Brava brava!!!^^! A presto e grazie di tutto!!!

  
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